Una poesia di Lars Gustafsson

Lars Gustafsson

 

Vita

La vita scorre attraverso il mio tempo,
e io, un volto non rasato,
dove le rughe sono profonde, analizzo
le tracce.

Pensieri come bestiame,
avanzano sulla strada per bere,
estati perdute ritornano, ad una ad una,

profonda come il cielo viene la malinconia,
per la pianta di carice che fu,
e le nuvole che allora rotolavano più bianche,

eppure so che tutto è uguale,
che tutto è come allora e irraggiungibile;
perché sono al mondo,

e perché mi prende la malinconia?
E gli stessi lillà profumano come allora.
Credimi: c’è un’immutabile felicità.

Lars Gustafsson nella traduzione di Enrico Tiozzo. Dalla rivista “Poesia”, n. 249, Crocetti Editore

Liv

Liv strömmar genom min tid.
och jag, ett orakat ansikte,
dar vecken djupnar, granskar spåren

Tankar som boskap
fram till vågen för att dricka,
förlorade somrar återvänder, en för en,

kommer ett himmelsdjupt vemod
över ett stanrgras som var.
och molnen som rullade vitare då.

och anda vet jag att allt år detsamma
att allt år som då och oåtkomligt:
varför ar jag i världen.

och varför kommer det till mig?
Och samma syrener doftar som då:
Tro mig: det finns en oföränderlig lycka.

Lars Gustafsson, un testo da “En privatmans dikter”

 

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Le poesie giovanili di Carmelo Bene

Carmelo Bene

Scritte tra il 1950 e il 1958, custodite tra i documenti di famiglia, riportate alla luce dal nipote Stefano De Mattia, le poesie giovanili di Carmelo Bene ci offrono l’occasione preziosa di incontrare di nuovo un artista unico e indimenticabile. Sono testimonianze di una voce che vibra e canta l’adolescenza e la scoperta, pagine di un diario intimo in cui amore, solitudine, desiderio di fuga e d’indipendenza si mescolano con il racconto del mondo osservato e il paesaggio là fuori riverbera e riflette quello interiore, evocando, come scrive Filippo Timi nell’introduzione, “una sconfinatezza selvaggia, una foresta di costellazioni, nebulose e vie lattee, un universo in continua espansione”.

INTRODUZIONE DI FILIPPO TIMI

Come in un big bang primordiale, Carmelo Bene ad ogni parola creava un infinito. Le sue liriche giovanili, reperti di un’architettura sentimentale, ci fanno ascoltare l’origine dirompente della sua voce, forse l’unica che ha saputo incarnare la poesia. Siamo davanti a una sconfinatezza selvaggia, una foresta di costellazioni, nebulose e vie lattee, un universo in continua espansione.

L’esistenza, l’amore,la vita, la morte, il disincanto, hanno qui un’omerica grazia di sguardo nel prendere coscienza di sé come “bersaglio appariscente” in cui “le passioni del fango/ han fatto centro in una volta sola”, divenendo consapevolezza nella sconfitta di essere nato uomo.

Ma alla sconfitta il poeta contrappone una “febbre di vita” nell’affermare l’imperativo: “noi vivremo!”

Comincia il viaggio, l’interrogarsi sul mondo, il perdersi ad “ammirare incantato/ l’avvenire/ stellato di sogni”, per ricadere di nuovo nel pensiero all’umano fango.

Bassorilievi di una Grecia intima, età dell’oro di un giovane Apollo che scorge come un futuro ineluttabile la nascita di una divina tragica commedia. Assistiamo alla creazione e all’abbandono di quel mondo apollineo e sentiamo avvicinarsi l’eco dionisiaca in cui presto il poeta s’immergerà.

“Come chi torni/ al luogo che non ha mai/ lasciato, eccomi a te:/no! Non aprir le braccia!” E’ il sogno quel luogo, nel suo necessario abbandono.

Il giovane uomo guarda il cielo e si confronta con esso, domandandosi come “cogliere senza sosta/i frutti del presente/ per preparare ciò ch’è da venire”. Diventare egli stesso opera d’arte.

In una primavera senza ritorno, l’intimo sposa il sublime nello slancio dell’acerbo e il mondo resta nudo.

Questi versi di Carmelo Bene sono perle custodite “in uno scrigno/di cui la chiave fu smarrita, / abbandonato in un mare/senza fondo”.

Quel mare è l’anima del poeta che canta per noi: “Nulla è rimasto./ E dissi: un dì accadrà”.

 

 

ESTRATTI Continua a leggere

Il silenzio tenace di Mario Benedetti

Mario Benedetti, poeta italiano. Foto di proprietà dell’autore

di Lorenzo Babini

La mancanza di Mario Benedetti è per me innanzitutto legata ad alcuni ricordi personali, di quando cioè, tra gli anni 2011 e 2013, lo incontrai diverse volte, sempre in compagnia di Tommaso Di Dio. Rimasi sin da subito colpito da quella figura silenziosa, appartata e indifesa, le cui parole sembravano uscire a stento. Non ho avuto modo, tempo o fortuna di instaurare una consuetudine con lui ma posso dire che la mia percezione di allora fu che quel silenzio umile, grave e profondo avesse qualcosa da dire alla mia esperienza.

Ricordo che ne parlai una volta con Massimiliano Mandorlo, al termine di un reading che avevamo organizzato in un bar vicino a via Venini a Milano, in quel quartiere che oggi viene chiamato NoLo e di cui fino a pochi anni fa se ne ignorava l’appeal. Era venuto ad assistere a quella lettura di giovanissimi poeti anche Mario, che abitava in quella zona. La sua figura, da cui traspariva l’esposizione dolorosa e radicale dell’uomo di fronte al destino, aveva quella sera affascinato alcuni di noi, nonostante nessuno di noi lo avesse sentito pronunciare una sola parola. Questo accadeva per me prima di conoscere la sua poesia.

Più tardi, leggendo la sua opera, riconobbi la stessa presenza che era dell’uomo: la presenza cioè di un silenzio fragile e tenace, nato dall’umile aderenza alle cose, seriamente impegnato con il proprio vissuto e improvvisamente capace di esprimere, in un due versi slogati, dalla sintassi anomala, verità disarmanti sull’esistenza. Continua a leggere

Nicola Gardini, “Lacuna”

 

lacuna_fbLacuna” di Nicola Gardini (Einaudi, 2014) è un saggio sul non detto,  un aspetto fin qui, poco esplorato della cultura letteraria mondiale. 

Ma perché “Lacuna”?

Per Gardini una buona narrazione tralascia sempre qualcosa, ed è proprio “la parte che sembra mancare”, perché si inabissa nel non detto – il lettore deve cercarla –  il “quid”, che dà identità e definizione a  ogni grande opera letteraria.

Nella sezione che ha per titolo “La realtà”, leggiamo qualcosa di molto importante: “Il realismo non consiste in un semplice rispecchiamento tra letteratura e vita. In un romanzo, come avverte Vladimir Nabokov, non c’è altra realtà che la mente dello scrittore. Quale vita sarebbe poi rispecchiata in quelle pagine che leggiamo con gli occhi? Quella del tempo in cui vive lo scrittore? Lo stesso Dostoevskij, con tutta la sua pretesa di ancorarsi alla contemporaneità, (la “realtà attuale”, la “realtà concreta”), negava che il realismo fosse solo una questione di fatti: la realtà sta nel significato che sta dietro ai fatti; e il compito principale dello scrittore consiste nella comprensione più che nella semplice rappresentazione.” […] Continua a leggere

Sono ancora un bambino

giancarlo_gianniniUno degli attori più celebri del cinema contemporaneo si racconta per la prima volta.
E’ in libreria “Sono ancora un bambino” (ma nessuno può sgridarmi) di Giancarlo Giannini, Longanesi Editore.
Rappresentante di una grandissima tradizione di attori italiani, regista, doppiatore, ma anche perito elettronico, inventore, fotografo, pittore, nonché incontrastato «Re del Pesto». Questo e mille altre cose è Giancarlo Giannini, che rivela, pagina dopo pagina, la formula magica, apparentemente semplice, ma in realtà unica, di una creatività incessante e soprattutto senza limiti. Continua a leggere

La realtà nella poesia di Mario Benedetti

mario_benedetti_sorrentino
Nota di Luigia Sorrentino 
Perché credo fermamente che l’opera di Mario Benedetti sia di un valore unico nel panorama della poesia contemporanea? Perché leggendo la sua poesia ci troviamo di fronte a un nuovo modo di vedere la realtà, necessario a chi intenda raggiungere una definizione compiuta della nostra condizione nella nostra epoca.
Il mondo reale che questo poeta ci mostra fin da “Umana Gloria” (Mondadori, 2004) – un’opera che riassume e condensa tutto il suo lavoro precedente pubblicato in plaquettes – trova la sua peculiarità e la sua forza nello sperimentare, attraverso la parola, il limite della realtà, una realtà che il poeta stesso definisce “ammalata”. Questa caratteristica la ritroviamo in tutti i suoi lavori di poesia, “Pitture nere su carta” (Mondadori, 2008), “Materiali di un’identità”, (Transeuropa, 2010), e anche nell’ultimo, “Tersa morte”, (Mondadori, 2013). Continua a leggere

Valerio Magrelli, "Il sangue amaro"

valerio_magrelli_sangue_amaroNello scaffale

A distanza di otto anni dall’uscita di “Disturbi del sistema binario”, è in libreria la nuova raccolta di poesie di Valerio Magrelli, “Il sangue amaro”. Un testo che si presenta estremamente articolato rispetto al precedente.
Diviso in dodici sezioni e in due metà di 55 poesie ciascuna, Il sangue amaro affronta un ampio ventaglio di argomenti. Si va da poesie su artisti, poeti o amici, a una sorta di iper-testo sul tema della lettura, dalla ripresa dell’antico genere dei calendari, al poemetto “etologico” La lezione del fiume. A ciò si aggiungono versi civili (Cave! e Il Policida), che si alternano ora a parti piú lievi (Piccole donne e Paesaggi laziali) ora a un’approfondita riflessione intorno al rumore, alla musica, all’acustica (Otobiografia). Continua a leggere

E’ morto Ugo Riccarelli, finalista del Campiello 2013

Ugo Riccarelli aveva 58 anni. E’ morto oggi, 21 luglio 2013, in ospedale a Roma, dove era ricoverato da tempo. Nato a Ciriè, una cittadina del torinese da famiglia toscana, Riccarelli si sposta a Pisa, dove per 16 anni si è occupato di teatro lavorando all’ufficio stampa del Comune. E’ a Pisa che scrive i primi quattro romanzi, ‘Le scarpe appese al cuore’, ‘Un uomo che forse si chiamava Schulz’, ‘Stramonio’ e ‘L’angelo di Coppi’.

Nel 2002 si trasferisce Roma, dove collabora col teatro di Roma ed è un ghost writer di Walter Veltroni, per il quale ha ricordato in più occasioni, di aver anche scritto lettere al Papa. Sono gli anni delle collaborazioni con i grandi quotidiani e i settimanali (da La Repubblica a Il Sole 24 Ore e Il Corriere della Sera, da Diario a Grazia). Continua a leggere

A Venezia Marc Quinn, l’artista della provocazione

Appuntamento

La Fondazione Giorgio Cini annuncia un nuovo importante progetto espositivo che aprirà al pubblico sull’Isola di San Giorgio Maggiore il 29 maggio 2013: Marc Quinn, grande mostra personale a cura di Germano Celant e prodotta in collaborazione con l’artista. Saranno esposte oltre 50 opere, – 13 mai in prima assoluta in Italia – di Marc Quinn, uno dei più noti esponenti della generazione degli Young British Artists. Sarà possibile visitare la mostra dal 29 maggio 2013 (e fino al 29 settembre 2013) che comprende una selezione dei suoi lavori, tra cui sculture, dipinti, disegni e altri oggetti d’arte. Continua a leggere

Presentazione, “Olimpia” di Luigia Sorrentino

Appuntamento

L’Inner Wheel Club di Torre del Greco e la presidente Ornella Caputo-Sorrentino, presenta: OLIMPIA di Luigia Sorrentino (Edizioni Interlinea, 2013), pp. 112, euro 14. Prefazione di Milo De Angelis, Postfazione di Mario Benedetti.  Interventi critici di Fabrizio Fantoni e Enzo Rega. L’autrice eseguirà letture dal libro.

Scrivendo Olimpia, Luigia Sorrentino scrive il libro della sua vita. Olimpia punta all’essenza, tocca in profondità le grandi questioni dell’origine e della morte, dell’umano e del sacro, del nostro incontro con i millenni. Ha uno sguardo lungimirante: sguardo ampio, prospettico, a volo d’aquila. Ma ha anche improvvisi affondi nella fiamma del verso. E proprio l’intreccio tra l’infinito e il mortale è uno dei motivi centrali di questo percorso. Continua a leggere

Presentazione a Roma di “Olimpia”

Appuntamento
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Lunedì 18 febbraio 2013 alle 18:00 alla Casa delle Letterature di Roma (Piazza dell’Orologio, 3) presentazione del libro di poesie Olimpia di Luigia Sorrentino, Interlinea Edizioni, 2013, (euro 14,00). Prefazione di Milo De Angelis, Postfazione di Mario Benedetti.
Interventi di: Brunella Antomarini, Fabrizio Fantoni e Valentino Zeichen. Sarà presente l’autrice.

Scrivendo Olimpia, Luigia Sorrentino scrive il libro della sua vita. Olimpia punta all’essenza, tocca in profondità le grandi questioni dell’origine e della morte, dell’umano e del sacro, del nostro incontro con i millenni. Ha uno sguardo lungimirante: sguardo ampio, prospettico, a volo d’aquila. Ma ha anche improvvisi affondi nella fiamma del verso.

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A “Notti d’autore” Antonella Anedda

E’ Antonella Anedda l’ospite della quarta puntata di “Notti d’autore” viaggio nella vita e nelle opere dei grandi protagonisti del nostro tempo in onda su Rai Radio1 alle 0:30 giovedì 31 gennaio 2013. Il programma ideato e condotto da Luigia Sorrentino, giornalista e poeta, in onda settimanalmente la notte tra il mercoledì e il giovedì, ha già avuto ospiti nelle precedenti puntate il famoso violinista, Salvatore Accardo, la scrittrice Mariapia Veladiano e il grande artista Enzo Cucchi.

Antonella Anedda è nata a Roma, dove ha studiato laureandosi in Storia dell’Arte moderna. Il suo esordio letterario risale al 1992, anno in cui uscì “Residenze invernali”. Il libro fu accolto talmente favorevolmente dalla critica che si parlò di “un ritorno alla vera poesia”.

L’AUDIO DELL’INTERVISTA A ANTONELLA ANEDDA di Luigia Sorrentino


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A “Notti d’autore” Mariapia Veladiano


E’ il talento letterario Mariapia Veladiano l’ospite di “Notti d’autore“, il programma ideato e condotto da Luigia Sorrentino, giornalista di Rainews e poeta. La puntata, in onda la notte tra mercoledì e giovedì 16 gennaio 2013 alle 0.30, dopo il giornale della mezzanotte su Radio1, il canale della Rai diretto da Antonio Preziosi, può essere scaricata con il servizio di postcasting dal sito di Rai Radio1, nella sezione “Notti d’autore” (www.radio1.rai.it).

Mariapia Veladiano, la scrittrice che ha saputo mettersi nel “flusso giusto della vita”, parla della sua vocazione: la letteratura. Il successo per lei è arrivato all’improvviso dopo la pubblicazione del suo primo romanzo “La vita accanto”, nel 2010, con il quale ha vinto il Premio Calvino, arrivando in finale al premio Strega nel 2011.

L’AUDIO CON L’INTERVISTA A MARIA PIA VELADIANO  di Luigia Sorrentino

 


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Roberta Borsani, “La danza della vita”

Nello scaffale, Roberta Borsani
a cura di Luigia Sorrentino

Conversazione con Roberta Borsani su “La danza della vita“.

di Nadia Agustoni

Un libro sul significato delle fiabe in rapporto al femminile è quello scritto da Roberta Borsani, saggista, scrittrice e insegnante, che dedica a questo tema un’interessante riflessione rileggendo per noi alcune celebri storie, Biancaneve, Rosaspina, La piccola fata e Hansel e Gretel; in quest’ultimo caso operando una riscrittura per evidenziare come la trama della fiaba, toccando la questione del cibo e della fame, a livello psicologico/simbolico incontri la complessa questione dell’anoressia/bulimia. Borsani in “La danza della vita” Lindau 2012, compie quasi un percorso iniziatico e porta noi lettori, tramite i personaggi delle favole, in zone d’ombra interiori affinché possiamo vedere da cosa siamo influenzati inconsciamente e come gli archetipi agiscano attraverso di noi. L’autrice, ricordandoci cosa significa avere un destino, parla di fate sagge e streghe cattive come di due estremi necessari per aiutarci a comprendere quale sia il nostro cammino e a realizzarlo. …….. Continua a leggere

“La vita in dissolvenza”

Appuntamento

Domenica 9 dicembre 2012 a Roma, presso SINERGY ART STUDIO, (Via di Porta Labicana, 27) alle 17,30 Lucianna Argentino in: LA VITA IN DISSOLVENZA musiche di Stefano Oliva.

Tre poemetti-monologhi: Madre Gestazione dell’addio
(opere di Mariagrazia Benvenuti), Aurora/Sara
(fotografie di Davide Simiele)

“L’emozione che proviene dall’ascolto e dalla messa in scena dei poemetti de ‘La vita in dissolvenza’ di Lucianna Argentino è forte e densa di immagini, sensazioni, ricordi, evocazioni, suoni, ma più che messa in scena direi ‘messa in vita’. E’ poesia che grida, ed è un grido, un dolore che si fa poesia.”

di Monica Martinelli Continua a leggere

Werner Hofmann, L’atelier (di Gustave Courbet)

Nello scaffale, Werner Hofmann
a cura di Luigia Sorrentino

L’ATELIER
Courbet, l’Ottocento e il quadro del secolo

Quando Gustave Courbet presentò il suo quadro L’atelier all’Esposizione universale di Parigi del 1855, il pubblico non lo capì e le reazioni oscillarono tra disprezzo e ironia. Del resto, l’intento del pittore non era certo quello di compiacere il pubblico parigino, semmai di irritarlo. Continua a leggere

Ryszard Krynicki, “Abitiamo attraverso la pelle”

Anteprima

Ryszard Krynicki, uno dei maggiori poeti polacchi contemporanei, nato nel 1943 in campo di concentramento,  è anche traduttore ed editore (nel 1988 ha fondato la casa editrice “a5”, che pubblica poesia contemporanea. Tra le sue pubblicazioni anche la poetessa polacca Wislawa  Szymborska: http://www.wydawnictwoa5.pl/;s,english).

Krynicki sarà in Italia per ricevere il premio alla carriera del festival internazionale di poesia civile di Vercelli, che nelle passate edizioni ha premiato Adonis, Evtushenko, Patrikios. Continua a leggere

Mariapia Veladiano “Il tempo è un dio breve”

Anticipazione editoriale

Esce il 23 ottobre 2012 il nuovo romanzo di Mariapia Veladiano “Il tempo è un dio breve” Edizioni Einaudi Stile Libero Big (€ 17,00).

«La luna appariva ogni tanto da dietro una cortina spessa di nuvole scure, come se non sapesse che partito prendere di fronte a quei due amanti silenziosi come tra le navate di una chiesa. Si trattava di non svegliare nessuno: il silenzio era cosí assoluto che anche un sussurro sarebbe sembrato un grido. E d’altro canto non c’era niente da dire. Venivamo entrambi da mondi pieni di parole che non ci avevano salvato dal dolore e dalla paura e in quell’amore muto soffocato sotto il piumone strappato dal letto cercavamo una conferma alla promessa, nata col mondo, che l’amore non finisce, che la morte non è l’ultima parola».

Mariapia Veladiano, Il tempo è un dio breve

VEDI QUI SOTTO IL VIDEO DELL’INTERVISTA A MARIAPIA VELADIANO su “La vita accanto” di Luigia Sorrentino

[flv]http://www.rainews24.it/ran24/clips/2011/10/veladiano-poesia.mp4[/flv]

Antonella Anedda, “Salva con nome”

Nello scaffale “Salva con nome”, di Antonella Anedda
a cura (e di) Luigia Sorrentino
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Le poesie contenute nella nuova raccolta di versi di Antonella Anedda “Salva con nome” Mondadori 2012, (euro 16,00) provocano un’abrasione, una scottatura che brucia sulla pelle viva. Una materia umana – troppo umana – è contenuta nello spazio di questo libro, uno dei più intensi e maturi della sua produzione poetica.
Se qualcuno chiedesse a chi scrive di dare una definizione lapidaria a “Salva con nome” direi “questo è un libro sulla morte”, ma sarebbe una definizione sommaria, sbrigativa, detta per spaventare e togliermi di torno l’interlocutore e per rimanere sola con il segreto di questo libro. Perché quando la poesia raggiunge un livello di consapevolezza così alto, diventa materia pericolosa da gestire per i non addetti ai lavori. E allora provocherei volontariamente l’allontanamento del lettore comune dalla poesia di Antonella Anedda. Continua a leggere

Milo De Angelis, “Per il verso giusto” (I poeti su Radio Uno)

Milo De Angelis è il poeta protagonista della puntata del 22 agosto 2012 di “Per il verso giusto”, incontri con i poeti contemporanei, (in onda tutti i mercoledì dalle 5:40 alle 6:00 su Radio Uno), un programma ideato e condotto da Luigia Sorrentino per Radio Uno.
Milo De Angelis è nato a Milano, nel 1951, dove vive. Insegna Letteratura italiana nel carcere di Opera. Ha, da sempre, una certa ritrosia a parlare della sua vita privata. Eppure, ripercorrendo tutti i suo libri di poesie fino all’ultimo, uscito nel 2010, “Quell’andarsene nel buio dei cortili”, entrando nelle strade e nelle case dove ha vissuto, si comprende che c’è sempre qualcosa di strettamente biografico che coincide con la sua poesia. Il pensiero fisso che lo accompagna da trentacinque anni è: “Trovare la vena”. De Angelis è un poeta ossessionato da questa necessità… Trovare il giusto verso, quello che forma un grumo sulla pagina. Fin dal suo esordio poetico, nel 1976, con ‘Somiglianze’, i suoi lettori hanno avuto l’esatta consapevolezza che la poesia è di certo la cosa più importante della sua vita.

Qui sotto “Per il verso giusto” Incontri con i poeti contemporanei di Luigia Sorrentino
Radio Uno, puntata del 22 agosto 2012 con Milo De Angelis
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[flv]http://www.rainews24.rai.it/ran24/clips/2012/07/sorrentino-milo-de-angelis.mp4[/flv]
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Carlo Michelstaedter, Poesie

Nello scaffale: Carlo Michelstaedter
a cura di Luigia Sorrentino


Le Poesie di Carlo Michelstaedter pubblicate dalla Piccola Biblioteca Adelphi a cura di Sergio Campailla nel 1987 in prima edizione, (ripubblicate negli anni successivi fino all’ottava edizione del 2011), sono ancora troppo poco conosciute e poco lette. Eppure, si tratta di un autore eccezionale e unico nel suo genere, segnato da un’esistenza troppo breve, conclusasi tragicamente, nel 1910 con un gesto estremo, il suicidio, a soli 23 anni.

Ma chi era Carlo Michelstaedter? Qual è la sua storia? E che cosa ha rappresentato la sua opera nel panorama della cultura italiana del Novecento?
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Eugenio Lucrezi, Anne Gray Harvey

Una poesia di Eugenio Lucrezi
dedicata a Anne Gray Harvey
a cura di Luigia Sorrentino

La poesia che leggiamo oggi è dedicata alle due Anne: a Polly Jean “PJ” Harvey (che vediamo in un’immagine elaborata dall’Autore)  una cantautrice e musicista britannica nata nel 1969 in una piccola fattoria nel Dorset, e  Anne Gray Harvey, coniugata Sexton, una delle più importanti poetesse del Novecento, morta suicida. Continua a leggere

Dalla vita degli oggetti, di Adam Zagajewski

I versi contenuti in questa prima antologia italiana di poesie di Adam Zagajewski pubblicati da Adelphi colgono la contraddizione della natura umana. Non a caso Czesław Miłosz che Zagajeski ben conosceva scriveva della sua poesia: «La sua è una tessitura in cui fiori, alberi e uomini convivono in un’unica scena. Ma questo mondo ricreato dall’arte non è un luogo di fuga, al contrario è in relazione con la cruda realtà di questo secolo».

La poesia “Guardando la «shoah» in una stanza d’albergo, in America” è di una verità struggente: […] “siamo innocenti, dichiaravano gli abeti” […] , scrive Zagajewski. Le SS nella poesia si trasformano in fragili vecchi a cui qualcuno doveva salvare ‘cuore, vita, coscienza’. Ma era già tardi, scrive il poeta . Era già qui l’ora insidiosa del sonno.  L’umanità si nutre di indifferenza e di solitudine. E Zagajewski si rifugia nel «fervore» dei versi: […] “Ero sempre più assonnato e innocente” […], scrive nella stessa poesia. Happy Birthday to you, il mondo canta mentre si compie nel silenzio più assoluto, la catastrofe, la Shoah, appunto, con “le scarpe di Auschwitz” che formano “una piramide alta/ fino al cielo”.
(Luigia Sorrentino) Continua a leggere

‘Wystarczy’, ossia ‘Basta’ di Wislawa Szymborska

Una nuova raccolta di poesie di Wislawa Szymborska, il premio Nobel per la Letteratura scomparsa il primo febbraio scorso, è arrivata nelle librerie in Polonia.

Intitolato ‘Wystarczy’, ossia ‘Basta’, il libro contiene 13 poesie precedentemente pubblicate e le copie di alcune inedite, scritte a mano dalla poetessa, che ci stava ancora lavorando poco prima della morte. La raccolta, pubblicata dalla casa editrice a5 di Cracovia, costa 29 zloty (circa 7 euro). Alcune librerie di Varsavia hanno gia venduto tutte le copie disponibili.

Szymborska, fumatrice accanita, è morta per un cancro ai polmoni nella sua casa a Cracovia. Nelle sue poesie, apparentemente semplici, usava oggetti e personaggi della vita quotidiana per riflettere su temi come vita, morte o amore.

Elio Pecora, “La scrittura e la vita”

Biblioteca Aragno: Elio Pecora LA SCRITTURA E LA VITA, 2012 (€ 12,00)Questo libro nasce da conversazioni che si sono svolte, lungo diverse stagioni, nella casa romana di Francesca Sanvitale. L’autrice di “Madre e figlia” e de “La camera ottica”, la narratrice e l’intellettuale, si è raccontata all’amico che già di lei aveva pubblicato sulla rivista Belfagor, un ritratto.  Qui un’intera esistenza si svela, un tempo vasto e difficile, dagli anni del fascismo a questi nostri anni confusi, vi si riflette e consuma. Il rigore e il vigore, con cui la donna scrittrice, dall’infanzia alla vecchiaia, affronta le vicende familiari, i molti disagi, le striscianti incomprensioni, i vacillanti amori, e lo stesso lavoro letterario, provano quanto possa un’intelligenza onesta in una realtà aspra e pure molto amata.

La voce, che si leva da queste pagine e vi si espande, comporta i suoi sorrisi accennati, le sue ironie appuntite, i suoi pensieri netti e interroganti. Ne viene una storia tutta percorsa dall’energia di chi si conosce vivo e partecipe.

Alessandro Baricco, “Tre volte all’alba” e “Mr Gwyn”

Nello scaffale: Alessandro Baricco 
a cura di Luigia Sorrentino

E’ in libreria un nuovo romanzo di Alessandro Baricco ‘Tre volte all’alba’ (Feltrinelli), uscito subito dopo Mr Gwyn’, (Feltrinelli).  Nel nuovo romanzo i protagonisti si incontreranno per tre volte, ma ogni volta sarà l’unica, la prima e l’ultima. Tre storie, tre incontri, tre episodi in cui scivolano gli stessi tre personaggi che si incrociano, per sfasature temporali, in età diverse, sullo sfondo della hall di un hotel. Nell’alba, tre volte, insiste il sentimento del titolo. Il libro si aggancia al recente ‘Mr Gwyn’ , che ha per protagonista uno scrittore, uscito circa quattro mesi fa, nel quale si fa riferimento appunto, a un romanzo con il titolo ‘Tre volte all’alba’. “Si tratta naturalmente di un libro immaginario” spiega Baricco nella nota di apertura, “ma nelle immaginarie vicende là raccontate esso riveste un ruolo tutt’altro che secondario”.  
In sostanza Baricco sviluppa in ‘Tre volte all’alba’, il desiderio di cambiamento al centro di ‘Mr Gwyn’, dove narrava di un grande scrittore che decide di ritirarsi dal mondo della letteratura, ed infatti le tre coppie di personaggi sono tutti alle prese con lo stesso dilemma: separarsi o proseguire insieme nel loro percorso di vita. Continua a leggere

I finalisti del Bottari Lattes Grinzane

La seconda edizione del premio Bottari Lattes Grinzane compie un passo decisivo verso il vincitore finale. 

Il 31 marzo 2012 a Milano, infatti, sono stati scelti i finalisti della seconda edizione per la sezione ‘I Germoglio’, dedicata ai migliori libri di narrativa italiana o straniera pubblicati nell’ultimo anno.

Ad essere ‘incoronati’ dalla giuria tecnica presieduta da Giorgio Barberi Squarotti sono Laura Pariani con ‘La valle delle donne lupo’ (Einaudi), Romana Petri con ‘Tutta la vita’ (Longanesi) e l’islandese John Kalman Stefansson con ‘Paradiso e inferno’ (Iperborea). Continua a leggere

Simona Marzano, “Volevo essere una farfalla”

Nello scaffale
a cura di Luigia Sorrentino

La cosa più difficile è far capire che cos’è l’anoressia, con quali sintomi si manifesta.  Riesce a farlo capire benissimo Michela Marzano, affermata filosofa e scrittrice con: “Volevo essere una farfalla” Mondadori, 2011 (€17.50).

Michela Marzano è un’affermata filosofa e scrittrice, un’autorità negli ambienti della società culturale parigina. Dalla prima infanzia a Roma alla nomina a professore ordinario all’università di Parigi, passando per una laurea e un dottorato alla Normale di Pisa, la sua vita si è svolta all’insegna del «dovere». Un diktat, però, che l’ha portata negli anni a fare sempre di più, sempre meglio, cercando di controllare tutto. Una volontà ferrea, ma una costante violenza sul proprio corpo. «Lei è anoressica» le viene detto da una psichiatra quando ha poco più di vent’anni.

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“Mangiaparole” con Alberto Toni, Elio Pecora, Isabella Vincentini

Appuntamento

Venerdì 16 marzo 2012 a Roma, alle 18:30 alla Libreria Caffè letterario Mangiaparole (Via Manlio Capitolino 7/9),  incontro con la poesia di ELIO PECORA, ALBERTO TONI, ISABELLA VINCENTINI attraverso le pubblicazioni edite da La Vita Felice in occasione del ventesimo anno di attività della casa editrice.

Omaggio agli autori di SALVATORE MARTINO, con la partecipazione di Cinzia Marulli, coordina l’evento Diana Battaggia.

Caffè Letterario MANGIAPAROLE
via Manlio Capitolino 7/9 (Metro Furio Camillo)
ROMA Continua a leggere

In scena il “Manfred” di Byron

[youtube]http://www.youtube.com/watch?v=0wAfmgE9C0I[/youtube]

Una grande sfida rimettere in scena il “Manfred”. Ne fu grandissimo interprete, come molti di voi ricorderanno, Carmelo Bene. La sua fu una interpretazione impareggiabile. Lo potete rivedere nel video qui sopra.

Proprio il “Manfred” è la prima rappresentazione del ciclo “L’Amore in Occidente” che L’Alt(r)o Teatro mette in scena a Caserta il 24 e il 25 febbraio alle ore 21 in via Ruggiero 93 presso “L’Altro Teatro”. Interpreti Michela De Lucia, Angelo Formichella, Saverio Gallo, Giovanni Gallo; musiche e voci fuori campo Donato Cutolo; tecnici luci audio video Andrea Mastrangelo, Emilio Merola; costumi Sartoria “Mani di Fata”; regia di Giovanni Gallo. Continua a leggere

Video, Luigia Sorrentino legge Costantino Kavafis

Luigia Sorrentino legge una poesia di Costantino Kavafis, poeta e giornalista greco, vissuto tra la fine dell’Ottocento e il primo Novecento. Kavafis scrive dall’osservatorio di Alessandria d’Egitto, (in arabo: الأسكندري al-Iskandariyya; in greco: Aλεξάνδρεια; in latino: Alexandrea ad Aegyptum), la seconda città più grande d’Egitto, con una popolazione di oltre 4 milioni di abitanti, che si estende per 32 chilometri lungo la costa del Mediterraneo nella parte settentrionale del paese.

Ma ‘La città’ di cui scrive Kavafis, può essere qualsiasi luogo nel mondo – è un luogo interiore – e per questo rimarrà per sempre nella memoria del poeta.

“Se non puoi la vita che desideri/ cerca almeno questo/ per quanto sta in te: non sciuparla/ nel troppo commercio con la gente/ con troppe parole in un viavai frenetico. // Non sciuparla portandola in giro/ in balìa del quotidiano/ gioco balordo degli incontri/ e degli inviti,/ fino a farne una stucchevole estranea.”
di Costantino Kavafis

[flv]http://www.rainews24.rai.it/ran24/clips/2012/02/kavafis.mp4[/flv]

Stefania Portaccio, ‘La mattina dopo’

Nello scaffale, ‘La mattina dopo’ di Stefania Portaccio
a cura di Luigia Sorrentino

Mi ha molto colpita questo nuovo libro di poesie di Stefania Portaccio, pubblicato nel 2011 con Passigli,  La mattina dopo.
Intanto, per il titolo, molto forte, definitivo, ma anche aperto: qualcosa è già accaduto, la notte è passata. E’ mattina. 
Sette le sezioni e i titoli,  (Aperta a stella, Brodskij di notte, In morte, Onora la madre,  Salvo tutto, Cosa abbiamo fatto) che guidano il lettore “in uno spazio letterario” e a due elementi, il concavo e il convesso, che indicano, con forza e precisione di forma, come vivere la propria vita. L’ambizione del libro, è che, da una parte si soffre – accostandosi alle sezioni che attengono al dolore – ma dall’altra , no, perché dalla lettura si esce ritemprati. I versi delle poesie qui raccolte infatti, imprimono una grande forza, e offrono una riflessione possibile sul come vivere la vita, nel suo presentarsi, concavo e convesso, appunto. Continua a leggere

Alberto Toni, “Democrazia”

Poesia e Impegno civile: Alberto Toni “Democrazia”
a cura di Luigia Sorrentino


“Democrazia” è il nuovo libro di Alberto Toni pubblicato nel 2011 per le edizioni La Vita Felice, (euro 8,00) nella collana Sguardi, con la nota critica di Gabriela Fantato e la postfazione di Elio Pecora.
Il  poemetto, (suddiviso in cinque sezioni, “Mettiamo che qualcuno sorprenda”, “Democrazia è pazienza, abbonda”, “Lucinando, così, con quello che abbiamo”, “Hai documenti, soldi, un cellulare?”, “Gli alberi vivi. Frassini, acacie, pioppi”) ha, in epigrafe, un brano tratto da “Primavera di bellezza” di Beppe Fenoglio: «Hai un’idea dei morti? Continua a leggere

domenica 23 novembre 1980, ore 19:34

[youtube]http://www.youtube.com/watch?v=arrbAtxwfaM[/youtube]

“Le onde della terra”, di Luigia Sorrentino

sventola lo scirocco fuori stagione riverbera
nel tardo pomeriggio di novembre io ero appena
di quel tormento che nulla sa del grande fuoco
dal centro
del fuoco che scuote la pietra dall’entroterra
nella grande ventata
che annunciava già molti giorni prima
quell’ondeggiare lento
ho solo il tempo di voltarmi ho solo il tempo
di ondulare anch’io come il grande palazzo grigio
alle mie spalle
del boato
ho solo il tempo di schizzare al centro dell’asfalto
quando tutto si spegne
e aspetti la crepa la voragine
quando solo gli antifurti suonano
i ragazzi si chiamano l’uno chiama l’altro uno arriva
al centro nella corsa uno afferra la mia mano
io vedo una gran decina addensarsi e poi decine e decine
moltiplicarsi donne e uomini alcuni seminudi
bambini avvolti in coperte e sistemati nelle auto in sosta 


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Mariapia Veladiano, Video-Intervista ‘La vita accanto’

Nello scaffale
a cura di Luigia Sorrentino

Il 23 ottobre alle 12:30 Mariapia Veladiano, autrice di La vita accanto, Einaudi Stile Libero, 2010 (euro 16,00)  sarà in onda su Rainews in un’intervista di Luigia Sorrentino.

Maripia Veladiano vicentina, laureata in Filosofia e Teologia, ha insegnato Lettere per ventisette anni in un istituto professionale a Bassano. Attualmente è Preside a Rovereto, in Trentino. “L’ idea è stata quella di coltivare l’orto più in grande – racconta la Veladiano. – E’ capitato che nella scuola la legge sull’autonomia ha richiesto, per poter realizzare dei progetti belli per i bambini e per i ragazzi, anche una grande intraprendenza a livello di dirigenza, e allora ho pensato che potevo lavorare per il sogno di una scuola dell’equità e dell’accoglienza. Una scuola in cui i bambini e i ragazzi fossero veramente protagonisti – cosa a cui ho sempre mirato nell’insegnamento  – e quindi ho pensato che potevo fare il corso per dirigente in Trentino dove vi è una bella legislazione scolastica che permette, forse un pochino meglio che altrove, di realizzare il mio sogno.”
La vita accanto, opera prima di Mariapia Veladiano, (ha vinto il premio Calvino nel 2010 e si è classificato al secondo posto al Premio Strega 2011), presto diventerà un film. Il regista Marco Bellocchio molto colpito dalle tematiche del romanzo, ne ha infatti acquistato i diritti cinematografici.

[flv]http://www.rainews24.it/ran24/clips/2011/10/veladiano-poesia.mp4[/flv]

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Eugenio Scalfari, ‘Scuote l’anima mia Eros’

Altre scritture: Eugenio Scalfari
a cura di Luigia Sorrentino

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Eugenio Scalfari, uno dei più importanti giornalisti italiani, pubblica un libro pieno di sentimento e di passione: Scuote l’anima mia Eros, Einaudi, 2011 (€ 17,00).

Un libro che ripercorre la storia di uno dei protagonisti del Novecento italiano: i rimpianti, gli slanci, gli amori di uno degli uomini che più di molti altri ci ha raccontato con lucidità e sapienza il nostro tempo. Continua a leggere

29 giugno 2011, ultima presentazione da Bibli

Ultima presentazione da Bibli
a cura di Luigia Sorrentino

Stasera al Centro Culturale Bibli di Via dei Fienaroli 28 di Roma, si terrà l’ultima presentazione prima dell’annunciata chiusura della storica libreria di Trastevere. Elio Pecora e Fabrizio Fantoni presentaranno alle 18.00 il libro di Maurizio Cucchi, La maschera ritratto, edito da Mondadori. (Sarà presente l’autore).

L’annunciata chiusura di Bibli è, di certo, un fallimento di tutti. Non è forse così? Continua a leggere

Addio a Hans Keilson, raccontò gli ebrei incantati da Hitler

Lo scrittore tedesco-olandese Hans Keilson, che ha raccontato con lucidità e vigore narrativo la
duplice, contraddittoria, ambigua reazione degli ebrei all’avvento del nazismo, è morto ieri nell’ospedale di Hilversum, nell’Olanda settentrionale, all’eta’ di 101 anni.
L’annuncio della scomparsa è stato dato oggi dal suo editore tedesco, S. Fischer Verlag di Francoforte sul Meno. Autore di fama mondiale, Hans Keilson è approdato per la prima volta in Italia grazie a Mondadori a fine dello scorso aprile con la traduzione di “La morte dell’avversario“. La pubblicazione di questo libro ha segnato la scoperta di uno scrittore ebreo fino ad allora inedito in Italia, ma altrove considerato uno dei più grandi del Novecento. Continua a leggere