Francesco, “Cantico delle creature”

CHIARA_FRANCESCO

Immagine tratta dal film di Liliana Cavani “Francesco” (2014).
Sara Serraiocco è Chiara,  Mateusz Kosciukiewicz è Francesco.

LUIGIA SORRENTINO LEGGE IL “CANTICO DELLE CREATURE” di Francesco

San Damiano, Assisi
di Luigia Sorrentino

Ci si arriva a piedi percorrendo una strada sterrata, defilata dal flusso abituale dei turisti. Come rispondendo a una voce che ci chiama, si raggiunge un luogo povero e essenziale. E’ qui che nel 1211 Francesco condusse Chiara, una ragazza appena diciottenne “cresciuta sotto la sua ombra come una sua piccola pianta” – lo dice Chiara nei suoi scritti -.
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Antonia Pozzi, "Lieve offerta"

 
libro_antonia_pozziAntonia Pozzi è il caso letterario femminile più sconcertante della letteratura italiana del primo Novecento.
La sua produzione poetica è stata interamente pubblicata postuma.
Nella prefazione alla silloge del 1948, dieci anni dopo il suicidio, Eugenio Montale parlò del suo canzoniere come di un diario in versi. E in realtà si trattava di una delle testimonianze più cospicue e coerenti della poesia “lirica” del secolo.
La poesia della Pozzi è caratterizzata da una levità dell’immagine che non ha eguali ma il valore della sua opera è stato riconosciuto soltanto negli anni Ottanta, quando si è finalmente ricostruita l’integrità di molti dei suoi testi che erano stati sottoposti ad assurde censure dal padre della poetessa.
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Addio a Doris Lessing

Appuntamento

Il 17 novembre 2013 è morta la scrittrice Doris Lessing, all’età di 94 anni. Nata in Iran, cresciuta nello Zimbabwe, dove è ambientato il primo dei suoi romanzi “L’erba canta” (1950), da oltre cinquanta anni viveva a Londra.

Autrice di ben 50 romanzi, la Lessing fu testimone dei totalitarismi del secolo scorso ed autorevole intellettuale. Ha vinto il premio Nobel per la letteratura nel 2007 con la seguente motivazione: «cantrice dell’esperienza femminile che con scetticismo, passione e potere visionario ha messo sotto esame una civiltà divisa».

A “Notti d’autore” Matteo Basilè

Ospite di “Notti d’autore” in onda la notte tra mercoledì e giovedì del 28 febbraio 2013 alle 0:30 su Rai Radio1 è Matteo Basilè, uno dei più affermati artisti della sua generazione. Nato a Roma nel 1974, Matteo Basilè è figlio di una lunga dinastia di artisti, pittori, scultori incisori, i Cascella. Figlio di Tommaso e nipote di Pietro, famosi come tutti gli altri Cascella, Matteo Basilè, che prende il nome dal caposipite Basilio nato nell’Ottocento, si definisce semplicemente un fotografo. La sua opera, così densa di immagini, di storie e di situazioni, appartiene al corpo digitale del mondo. Con l’obiettivo della sua macchina fotografica Basilè entra nell’intimo di geografie umane, complesse ed eterogenee, utilizzando un linguaggio, che potremmo anche definire una tecnica, che è un misto, tra elettronica e manualità, sempre alla ricerca di nuove integrazioni culturali. La frase che ripete spesso? “Per me la cosa fondamentale è vivere d’arte senza toccare la materia.”

L’AUDIO CON L’INTERVISTA A MATTEO BASILÈ di Luigia Sorrentino

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Un disperato gesto… Antonia Pozzi

A 74 anni dalla scomparsa della poetessa Antonia Pozzi, morta suicida a 26 anni il 2 dicembre 1938, “ci resta l’immagine di una giovane donna sorridente e soprattutto la sua poesia che fiorisce dallo sgorgo del profondo, eco di un’anima tesa alla ricerca di parole e di immagini capaci di esprimere i sentimenti più urgenti, che riflette il mondo di una ragazza in fiore, che esercita un profondo fascino su tutti”. Lo scrive padre Ferdinando Castelli, critico letterario della Compagnia di Gesù, in un articolo che apparirà sul prossimo numero della rivista “La Civiltà Cattolica”, che invita a rileggere con occhi nuovi la biografia e l’opera della Pozzi.Durante la sua vita Antonia Pozzi non riuscì a pubblicare una sola poesia. Sottovalutata e incompresa. Con la pubblicazione completa delle sue poesie, dei diari e delle lettere, la conoscenza e l’interesse per la giovane poetessa sono andati crescendo e hanno fatto di lei una particolare presenza del Novecento poetico e una
suggestiva testimonianza del “genio” femminile. L’articolo di padre Castelli ne tratteggia la vita, soprattutto ne analizza la poesia, mettendone in risalto “il significato di fondo e la bellezza formale”. Continua a leggere

Arte, sostantivo femminile

In occasione della festa della donna “La donna nell’Arte”. Maria Vittoria Marini Clarelli, Sopraintendente alla Galleria Nazionale d’arte moderna e contemporanea e Angelo Bucarelli, Presidente dell’Associazione Amici dell’Arte Moderna a Villa Giulia, invitano a partecipare a “ARTE: SOSTANTIVO FEMMINILE”  un omaggio alle donne che hanno fatto dell’arte un impegno di vita al di là di ogni pregiudizio:
Caterina Cardona, Alessandra Cerasi Barillari, Saveria Dandini, Tiziana Luxardo, Cinzia Malvini, Marianna Masciolini, Federica Mannarella, Caterina Silveri, Rossella Liperoti, Patrizia Sandretto Re Rebaudengo.

Brevi letture di testi di Valeria Palumbo.

L’appuntamento è per domenica 4 marzo 2012, alle 16:30, alla Galleria nazionale d’arte moderna e contemporanea, Salone dell’Ercole, Roma, Viale delle Belle Arti, 131. Una buona occasione per visitare la Galleria…

Stefania Portaccio, ‘La mattina dopo’

Nello scaffale, ‘La mattina dopo’ di Stefania Portaccio
a cura di Luigia Sorrentino

Mi ha molto colpita questo nuovo libro di poesie di Stefania Portaccio, pubblicato nel 2011 con Passigli,  La mattina dopo.
Intanto, per il titolo, molto forte, definitivo, ma anche aperto: qualcosa è già accaduto, la notte è passata. E’ mattina. 
Sette le sezioni e i titoli,  (Aperta a stella, Brodskij di notte, In morte, Onora la madre,  Salvo tutto, Cosa abbiamo fatto) che guidano il lettore “in uno spazio letterario” e a due elementi, il concavo e il convesso, che indicano, con forza e precisione di forma, come vivere la propria vita. L’ambizione del libro, è che, da una parte si soffre – accostandosi alle sezioni che attengono al dolore – ma dall’altra , no, perché dalla lettura si esce ritemprati. I versi delle poesie qui raccolte infatti, imprimono una grande forza, e offrono una riflessione possibile sul come vivere la vita, nel suo presentarsi, concavo e convesso, appunto. Continua a leggere