8 marzo: la libertà delle donne

In un mondo disegnato dalle parole degli uomini, irrompe il racconto delle donne a modificarne gli orizzonti.

Alla luce di tredici candele si ritrova un cenacolo di scrittrici, dalle loro voci nasce un nuovo continente: è la terra inesplorata delle donne.

Parte del ricavato delle vendite sarà devoluto all’Associazione Difesa Donne: noi ci siamo (via Val di Sole, 10 – 20141 Milano).

Il libro sarà presentato a Roma l’8 marzo 2023 a Lettere e Caffè (Trastevere) alle 18:00.

Con la curatrice del volume, saranno presenti le autrici:

Cettina Caliò, Ilaria Palomba, Gisella Blanco, Patrizia D’Antonio, Manuela Mazzi, Antonietta Gnerre, Emma Saponaro, Raffaella Gambardella, Elisa Ruotolo, Antonella Rizzo, Sabrina Caregnato, Luigia Sorrentino, Elisa Longo.

Sara Durantini, foto di proprietà dell’autrice

Sara Durantini, nata a San Martino dall’Argine (MN) nel 1984, consegue la laurea magistrale in lettere moderne presso l’Università di Parma; vincitrice dell’edizione 2005-2006 del Premio Tondelli per la sezione inediti con il lungo racconto L’odore del fieno, nel 2007 pubblica il primo romanzo, Nel nome del padre, con la casa editrice Fernandel. Nel 2008 pubblica un racconto inserito nell’antologia Quello che c’è tra di noi, a cura di Sergio Rotino (Manni Editore), nel 2009 partecipa al Dizionario affettivo della lingua italiana, a cura di Matteo B. Bianchi e Giorgio Vasta (Fandango Libri), nel 2011 pubblica un racconto inserito nell’antologia Orbite vuote (Intermezzi Editore). Nel 2019 partecipa all’edizione aggiornata del Nuovo dizionario affettivo della lingua italiana (Fandango Libri) e nello stesso anno partecipa al volume L’unica via è il pensiero (Intermedia Edizioni) a cura del professore Hervé A. Cavallera. Continua a leggere

Addio a Raffaele La Capria

Raffaele La Capria ph di Luigia Sorrentino, Roma 2005

Lutto nel mondo della Cultura. Si è spento a Roma a 99 anni, Raffaele La Capria.

Il grande scrittore napoletano che viveva a Roma, verrà sepolto per sua volontà a Capri nel Cimitero degli artisti accanto alla moglie, Ilaria Occhini.

In occasione di questo tristissimo evento, che segna la fine di un’epoca e di una generazione di scrittori, vi riproponiamo il testo scritto di un’intervista televisiva realizzata da Luigia Sorrentino con Raffaele La Capria nel 2005 per RaiNews24 subito dopo l’uscita del suo libro “L’estro quotidiano” (Mondadori, 2005).

Intervista a Raffaele La Capria
di Luigia Sorrentino

 

L’epoca che viviamo è tragica, funestata da eventi tragici. Come vive Raffaele La Capria questa sua epoca?


‘L’ho scritto nella ultima pagina del mio libro ‘L’Estro quotidiano’. Quel libro l’ho scritto nel 2003, ma per ragioni editoriali è uscito nel 2005. Dal 2003 al 2005 la situazione è peggiorata e il tasso di odio, ferocia, crudeltà, è aumentato nel mondo in maniera inimmaginabile. Dopo le esibizioni filmate delle teste tagliate e la strage programmata dei bambini in Ossezia, si è persa la bussola dell’umano e le parole non sono più all’altezza del male che vorrebbero denunciare. Il nostro privato rispetto a questi eventi tragici, sembra una futilità. Qual è il risultato? Di ridurre la nostra vita quotidiana a un assurdo. Adesso la nostra vita quotidiana non ci sembra più normale, è una pretesa normalità. Ma è una normalità falsa quella in cui crediamo di vivere noi privilegiati, credendo di stare in pace, di non soffrire di queste terribili calamità che il mondo soffre’.

Quest’epoca, ha cambiato qualcosa nella sua scrittura?

‘Certo. Soprattutto se si legge tutto il mio libro ‘L’Estro quotidiano’ si sente che è attraversato come da un’angoscia, da un sottile rimorso di star bene. Si sente che c’è una frattura spaventosa tra quello che sappiamo e la vita che viviamo. Questo aspetto lo metto in evidenza in un punto preciso del libro in cui racconto che sto guardando la televisione e vedo massacri, cose orrende e dico: “questo è il telegiornale delle otto, e io devo vestirmi in fretta, alle nove ho un appuntamento al ristorante”. Ed è proprio questo l’assurdo: vedere il male, ma poi andare al ristorante’.

In un articolo uscito sull’ Espresso Giorgio Bocca ha detto che La Capria ha elaborato una sua teoria per mettere d’accordo le due Napoli, quella della borghesia, colta e aristocratica, e quella selvaggia, del popolo napoletano. Praticamente Bocca dice che lei ha inventato la napoletanità.

‘Non ho inventato la napoletanità, ma l’ho analizzata criticamente. L’ho analizzata e criticata anche più ferocemente di quanto Bocca, qualche volta, abbia criticato il sud e i mali del sud. Bocca dice, però, che questa mia teoria è elegante, ma consolatoria. E io gli ho risposto: “Bhe? Che c’è di male che sia consolatoria? La letteratura deve essere anche consolatoria, oltre che critica.’

Il suo linguaggio narrativo di certo non rappresenta la Napoli della camorra e della illegalità. È una sua scelta non rappresentare quella Napoli?

‘Uno scrittore non è obbligato a scrivere di camorra. Credo che uno scrittore abbia il compito di dare un’immagine della sua città molto più grande e più complessiva, che include tutto. Una rappresentazione della città, una rappresentazione mentale che sottragga la città dalle false rappresentazioni che gli vengono date continuamente. Tanto utile, rivoluzionaria, importante è l’opera di uno scrittore, quanto più questo scrittore si affranca dalle false rappresentazioni e cerca, come un archeologo della mente, di scavare attraverso la cenere di queste false rappresentazioni, il documento vero, la sostanza vera di quella immagine della città che lui sta creando mentre scrive. A tutto questo deve corrispondere, anche, uno stile adeguato, perché soltanto quando c’è questa fusione tra un’idea e una rappresentazione, e uno stile che la sostiene, funziona la comunicazione.’

Lei tempo fa ha scritto un racconto per spiegare perché ha voluto diventare uno scrittore. Il racconto parla di un bambino di otto anni sulla cui spalla va a posarsi un canarino… Continua a leggere

Alessandro Bellasio, presentazione a Milano

A Milano, sabato 4 giugno 2022, alle ore 18, Alessandro Bellasio presenta la silloge Monade (L’Arcolaio) e la raccolta di saggi Disappartenenza. Letteratura e ascesi, i primi due volumi della Trilogia dell’infrangibile, presso la Libreria Popolare di via Tadino.

Intervengono Milo De Angelis, Lorenzo Chiuchiù e Andrea Leone. Continua a leggere

Utopia. Festival Internazionale di Poesia

IL 28° FESTIVAL INTERNAZIONALE DI POESIA “PAROLE SPALANCATE”

NEL SEGNO DELL’UTOPIA

 

Dal 9 al 19 giugno torna a Genova il Festival Internazionale di Poesia “Parole spalancate” con la sua 28a edizione dedicata a un tema quantomai stimolante: Utopia.

Come ogni anno la poesia viene presentata in tutte le sue forme e in rapporto alle altre arti, in particolare musica, teatro, cinema e arti visive, attraverso decine di eventi gratuiti tra letture, performance, concerti, incontri, mostre, installazioni e proiezioni.

Numerosi come di consueto i poeti in programma, tra i quali gli italiani Magrelli, Brè, Anedda, Mascolo, Pazzi, Minore, Cavalli, Tavernati, Anedda, Burbank, Fontana, Lo Russo, Parrini, Dagnino e stranieri da tutti i continenti:   Les Wicks (Australia), Damaris Roman (Colombia), Kamal Chowdhury (Bangladesh), Sahar Ajdamsani (Iran), Violaine Forest (Canada), Lamia Makkadam (Tunisia/Paesi Bassi), Ana Blandiana (Romania), Zahra Mroueh (Libano), Shannon Sullivan (Stati Uniti) e la partecipazione di Edith Bruck.

Per la sezione “Ricostruzione poetica dell’universo“, che da anni esplora visioni alternative e nuovi scenari possibili per il futuro, l’ospite d’onore di quest’anno è l’imprenditore della moda Brunello Cucinelli, illuminato capo d’industria che ha uno stretto legame con la cultura e la poesia e ha fondato una sorta di città ideale a Solomeo. Lo intervisterà il direttore del Secolo XIX Luca Ubaldeschi. L’altro grande ospite è Edoardo Boncinelli, celebre genetista e filosofo, recente autore di un libro di aforismi poetici dal titolo “Arcibaldone”.

Con la sezione “Scrittori da una realtà parallela“, curata da Marino Muratore, il Festival sviluppa e amplia la sua attenzione verso il mondo della disabilità, già esplorata negli anni scorsi. Sono previsti laboratori e incontri, con ospiti quali il noto attore Cesare Bocci e Daniela Spada con un testo teatrale sull’improvvisa malattia che sconvolge l’ambiente familiare; Monica Taini con una storia di una bambina sorda;  Guido Marangoni che con due libri e uno spettacolo racconta la storia della sua figlia affetta da Sindrome di Down; Marta Telatin, autrice non vedente del libro “In tutti i sensi”, che teorizza l’esistenza di 27 sensi e non solo dei 5 conosciuti.

Molto importante è inoltre la sezione che Parole spalancate dedica quest’anno alla Voce in collaborazione con la Scuola Italiana di Cantoterapia e con il Festival del Doppiaggio “Voci nell’ombra” e che esplora l’oralità nella poesia, la cantoterapia, il canto armonico, la voce teatrale, il canto lirico, il doppiaggio cinematografico.

Sono da sottolineare le presenze di Carlo Valli, attore teatrale e grande doppiatore (la voce di Robin Williams fra gli altri) e della cantante tedesca Anna-Maria Hefele, una delle esponenti di canto armonico e di sperimentazioni vocali più importanti al mondo.

Con questa edizione sarà inaugurato anche il Premio Alberto Lupo, per ricordare un grande artista genovese troppo spesso dimenticato, protagonista al cinema, in TV, in radio, in teatro e interprete della poesia in televisione.  Quest’anno il Premio Alberto Lupo andrà a Carlo Valli.

Sempre per il tema dell’Utopia, interverranno Paolo Albani, scrittore e studioso delle lingue immaginarie e Graziano Graziani, voce nota del programma Fahrenheit di Radiorai, che ha recentemente scritto un libro sulle nazioni immaginarie e micronazioni.

Le nuove tecnologie saranno le protagoniste della presentazione del Museo Immersivo in Realtà Aumentata/Virtualededicato al poeta ed intellettuale Luciano Morandini. Con speciali visori il pubblico potrà addentrarsi e passeggiare negli spazi virtuali del museo MIRA.

Per la sezione “Poevisioni“, l’ospite d’onore è il regista polacco Krzysztof Zanussi, al quale sarà dedicato anche una retrospettiva con i suoi film più importanti, tra i quali “L’anno del sole quieto” che vinse il Leone d’Oro a Venezia del 1984. Continua a leggere

Festival della poesia italiana alla John Cabot University

InVerse, Italian Poets in Translation, il Festival della poesia italiana, si terrà mercoledì 20 aprile, alle ore 19, presso l’Aula Magna Regina della John Cabot University (JCU) – tra le più grandi università americane in Europa – in via della Lungara 233, a Trastevere.

InVerse offre spazio non solo alle grandi voci della poesia italiana contemporanea, ma anche ai poeti emergenti, che hanno così l’opportunità di farsi conoscere oltreoceano.

Partecipano all’evento Vincenzo Bagnoli, Carlo Boassa, Chandra Livia Candiani, Gianni D’Elia, Donatella Della Ratta, Fabio Donalisio, Franca Mancinelli, Nefeli Misuraca, Renata Morresi, Fabio Orecchini, Ginevra Sanfelice Lilli, Fabrizio Sani, Jonida Prifti, Tiziano Scarpa, Beppe Sebaste, Cesare Viviani, Giovanna Cristina Vivinetto.

Nel corso di InVerse, le poesie saranno lette in lingua italiana e in lingua inglese.

I testi delle poesie sono stati raccolti in una antologia bilingue, edita dalla John Cabot University e già disponibile negli Usa, che sarà presentata nel corso dell’evento.

Il Festival, giunto alla decima edizione, è stato fondato nel 2005 dai docenti della John Cabot University, Brunella Antomarini, Berenice Cocciolillo, Rosa Filardi

InVerse è uno degli appuntamenti più importanti dell’università americana, frequentata da giovani provenienti da 70 nazioni, e rappresenta un’occasione significativa per comprendere come la cultura italiana si trasmetta attraverso il linguaggio della poesia. Continua a leggere

Addio a Ugo Piscopo

Ugo Piscopo

Oggi 1° aprile è lutto nel mondo della Cultura.
E’ morto il poeta e critico Ugo Piscopo volto storico di Napoli.

Ugo Piscopo era nato a Pratola Serra, in provincia di Avellino, nel 1934.
Ugo è stato poeta, scrittore di letture moderne comparate, traduttore e da più giovane ha avuto dei trascorsi nel mondo del teatro.

Il ricordo dell’amico Giorgio Moio:

“L’ho sentito una settimana fa e la sua voce non lasciava intendere niente di buono. Tra le poche cose che riuscì a dirmi fu una cosa penosa: era molto dispiaciuto di sentirsi solo, della mancanza di una telefonata di qualche amico. Forse la mia è stata l’ultima o una delle ultime telefonate ricevute da un amico. Proprio ieri ne parlavo con Marisa Papa Ruggiero delle pessime condizioni di salute di Ugo. Che ti accolga un luogo dove poter trascorrere una vita migliore, carissimo amico mio. Riposa in pace. I funerali avverranno domani 2 aprile alle 13, nella chiesa Santa Maria della Libera, in via Belvedere a Napoli.”

(Luigia Sorrentino)

Ricordando Ugo Piscopo
di Giorgio Moio

A Napoli ci sono scrittori e poeti che hanno ricevuto dalla città molto meno di quanto abbiano dato alla crescita della cultura partenopea e non solo partenopea. Uno di questi è stato Ugo Piscopo, saggista, narratore, poeta, nato a Pratola Serra (AV) nel 1934 e deceduto a Napoli (dove viveva sin da giovane) il 1° di aprile 2022, nel giorno del proverbiale “pesce d’aprile”, cioè un giorno di scherzi. Dopo il percorso scolastico, con una laurea in Lettere classiche conseguita alla “Federico II”, discutendo la tesi col prof. Francesco Arnaldi (1957), inizia ad insegnare materie letterarie in scuole secondarie, “vagabondando” tra Napoli, Lacedonia, Ariano Irpino e Tripoli (Libia) dove viene addirittura imprigionato per quattro giorni.

Nel 1967, dopo quattro anni in Libia dove insegna Lingua e Cultura italiana per stranieri c/o Istituto Italiano di Cultura, tenendo anche un corso di conferenze sulla poesia italiana contemporanea, presso il medesimo Istituto, alle dipendenze del Ministero degli affari esteri, fa ritorno in Italia e si stabilisce con la famiglia a Napoli. Continua a leggere

Ritratti di Poesia 2022

Dopo la sospensione causata dalla pandemia, torna a Roma l’8 aprile 2022Ritratti di Poesia” con un vasto programma di incontri con poeti italiani e internazionali.

La rassegna di poesia a cura di Vincenzo Mascolo, si terrà all’Auditorium di Via della Conciliazione, 4 a partire dalle ore 9:30.

Arrivano in Italia dalla Scozia la poeta Kate Clanchy con l’afghana Shukria Rezaei per un incontro a cura di Giorgia Sensi. Dalla Francia, Sylvie Fabre presentata da Fabio Scotto. Riceve il Premio Internazionale Fondazione Roma-Ritratti di Poesia Titos Patrikios, uno dei maggiori poeti greci. Giorgia Sensi cura anche l’incontro con il poeta Ilya Kaminsky di origine Ucraina. Dalla Bielorussia Valzhyna Mort, dagli Stati Uniti Ishion Hutchynson, dalla Spagna José Carlos Rosales, dalla Palestina Najwan Darwish e dalla Germania Susanne Stephan.

Riceve il Premio Fondazione Roma-Ritratti di Poesia Maurizio Cucchi. Continua a leggere

Alla Galleria d’Arte Contemporanea Yang Lian

Yang Lian © Pieter van der Meer / Tineke de Lange

Comunicato stampa

A Roma mercoledì 23 marzo alle 17.00, alla Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea – Sala delle Colonne – presentazione del volume dal titolo 与死亡对称 In simmetria con la morte, raccolta di poesie di Yang Lian, traduzione e postfazione di Claudia Pozzana e Federico Picerni per la Collana Parallela Album, edita da Nino Aragno Editore (2022).

Introduce:

Irene Santori Poeta, Direttrice della Collana Bilingue di Poesia Parallela (Aragno)

Dialogano:

Yang Lian  – Poeta
Claudia Pozzana – Professoressa di Lingua, Letteratura e Storia cinese, Università di Bologna, Federico Picerni – Docente di Lingua e Letteratura cinese, Università di Bologna

Dalla postfazione

“Yang Lian scrive in versi innumerevoli osservazioni, mostra i particolari, produce sguardi ravvicinati, immagini concatenate, solo apparentemente scollegate, stridenti ma ritmate, musicalmente intonate nei più vari registri. Queste di Yang Lian sono cose vocianti, sprizzano colori e, in ondate di versi, sbattono sulla risacca della pagina-battigia una molteplicità di figure di pensiero. Figure in perpetuo movimento, ben calibrate, pur nella loro asprezza, e comunque necessarie alla forma stratificata delle sue architetture compositive.”

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Le poesie di Roberto Rebora

COMUNICATO STAMPA

 

 

Mercoledì 15 Dicembre 2021, ore 18.00

Milano, Libreria Popolare, Via A.Tadino 18

NON DESCRIVO, VEDO

Presentazione del volume che raccoglie l’intera produzione poetica
di Roberto Rebora, curato da Amedeo Anelli per l’editore Mimesis

 

Dopo la prima presentazione, tenutasi a Lodi il 21 novembre, il volume di poesie di Roberto Rebora recentemente pubblicato dall’editore Mimesis e curato da Amedeo Anelli, poeta, critico e direttore della Rivista di Poesia e Filosofia Kamen’, verrà presentato a Milano, mercoledì 15 dicembre alle ore 18.00 presso la storica Libreria Popolare di Via Alessandro Tadino 18.

Si tratta della prima presentazione a Milano del corposo volume di 400 pagine che raccoglie l’intera opera poetica edita – più alcune poesie inedite in volume – di Roberto Rebora (1910-1992, milanese di nascita ma con genitori provenienti da Codogno), nipote del più noto poeta Clemente Rebora, raffinato critico teatrale ma soprattutto “uno dei maggiori poeti europei del Novecento” anche se ben poco conosciuto, sia perché fu schivo, rigoroso e “sordo alle lusinghe della mondanità” in vita, sia perché le sue raccolte di poesie erano da molti anni fuori catalogo e vere rarità per bibliofili. Continua a leggere

Presentazione “Piazzale senza nome”

Quando ho scritto “Piazzale senza nome” – le poesie fra la fine del 2017 e l’inizio del 2018 – pensavo a un luogo che nella mia memoria era qualcosa di inerte, immobile, come le periferie che circondano le grandi città. Pensavo a un luogo preciso, che per me è esistito, è esistito veramente, una volta e per sempre. Un luogo che ho voluto salvare forse, come la promessa di una rinascita, salvarlo dal delirio, e al tempo stesso, salvarlo dalla sua indicibile quiete. Le parole sono nate da questo luogo, tra un respiro e l’altro, dal soffio di una creatura morente, come rivelazione di tutto ciò che è nascosto, che non vogliamo vedere. La parola si è sovrapposta, si è mischiata ai solchi lasciati sulla strada dai ragazzi invisibili della mia generazione, gli esclusi, quelli rimasti fuori dalla Storia.

Quando ho scritto il libro e ho scelto il titolo, che talaltro ha anche una sezione eponima, non sapevo che proprio a Torre del Greco, città dove ho vissuto fino a 24 anni, c’è davvero un “Piazzale senza nome”, un luogo invisibile, una penombra, in cui si sono realmente incrociati i destini di molti giovani divorati dal sogno della vita. Eppure io conoscevo ante rem questo luogo,  questo spazio nascosto, senza nome, nel quale sono ritornata per preservare e proteggere le solitudini di questi ragazzi, per rivivere le loro stesse  privazioni, asfissiata dal ricordo di quelle brevi esistenze naufragate.

(Luigia Sorrentino) Continua a leggere

A un anno dalla scomparsa, Milano ricorda Majorino

Giancarlo Majorino

Serata “GIANCARLO MAJORINO”
a cura di Amos Mattio

 

Giovedì 2 dicembre 2021, alle 19:30, alla Casa della Poesia di Milano (nuova sede in via Formentini 10) omaggeranno il poeta e l’amico Giancarlo Majorino: Giusi Busceti, Milo De Angelis, Tomaso Kemeny, Angelo Lumelli, Amos Mattio e Mario Santagostini.

Viviana Nicodemo leggerà dalle “Ricerche erotiche”.

Giancarlo Majorino è stato poeta, fondatore e Presidente dalla Casa della Poesia di Milano fino alla sua scomparsa, nel 2021.

– DIRETTA YOUTUBE “PREMIERE: https://youtu.be/CHK01Zpvf9M

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Presentazione a Roma del libro “Per Mario Benedetti”

Martedì 23 novembre 2021 a Roma si terranno due momenti legati a Mario Benedetti. Il primo incontro si terrà alle 17:00 alla Biblioteca Hub Culturale – Moby Dick – Via Edgardo Ferrati, 3, alla Garbatella, presentazione del volume Per Mario Benedetti, a cura di Alberto Garlini, Luigia Sorrentino, Gian Mario Villlata (Mimesis, 2021). Il secondo si terrà al termine del primo, a partire dalle 19:00, alla  Zeugma– Casa della Poesia di Roma – Via Giulio Rocco, 22.

Alla Biblioteca Hub Culturale interverranno:

Andrea Cortellessa
Tommaso Di Dio
Luigia Sorrentino
Gian Mario Villalta

Coordina l’evento
Alessandro Anil

Letture di
Giovanni Serratore

SINOSSI

Nel libro Per Mario Benedetti, nato dall’incontro fra Pordenonelegge e il blog di poesia della Rai diretto da Luigia Sorrentino, diversi poeti testimoniano cosa ha significato per loro l’opera e l’uomo Mario Benedetti, la cui presenza ha lasciato un segno indelebile nelle forme e negli spunti tematici, soprattutto fra le nuove generazioni.

 

Quante parole non ci sono più.
Il preciso mangiare non è la minestra.
Il mare non è l’acqua dello stare qui.
Un aiuto chiederlo è troppo.
Morire e non c’è nulla vivere e non c’è nulla, mi toglie le parole.
E non ci sono salti, mani che insieme si tengano
alla corda, sorrisi, carezze, baci. Una landa impronunciabile
è il letto nella casa di riposo dei morenti,
agitata, negli spasmi del sentire di vivere ancora.
In provincia di Udine, Codroipo, il malato ai due polmoni,
i pantaloni larghi, il viso con la pelle attaccata alle ossa,
il naso a punta non sono la storia da raccontare, né i ricordi.
Arido sapere, arido sentire.
E io dico, accorgetevi, non abbiate solo vent’anni,
e una vita così come sempre da farmi solo del male.

Da Tersa morte in: Tutte le poesie di Mario Benedetti, Garzanti, 2017

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Rileggere Testori

La Casa della Cultura di Milano rilancia Nella città contemporanea a partire dal 12 novembre, un nuovo ciclo di letture e incontri.

Il primo è dedicato a Giovanni Testori, lo scrittore, poeta, drammaturgo e attore di Novate Milanese.

Per Testori la Cultura è un continuo avvenimento che si contrappone all’astrazione e  all’omologazione: è un continuo ‘rinascere’.

Questo spirito di rinnovamento portò Testori, a cavallo tra gli anni Settanta e Ottanta, a dare vita a un nuovo senso del teatro sotto la spinta dell’incontro con l’esperienza cristiana.

La svolta prese avvio dopo la morte della madre che lo portò alla stesura di Conversazione con la morte nel 1978. Continua a leggere

L’ultimo Zanzotto, presentazione a Milano

Giovedì 4 novembre 2021 alle 21.00 alla Casa della Cultura di Milano, Presentazione del libro LE ESTREME TRACCE DEL SUBLIME, L’ultimo Zanzotto a cura di Alberto Russo Previtali (Mimesis, 2021).

Intervengono:

Lorenzo Cardilli, Politecnico di Milano
Giuliana Nuvoli, Università degli Studi di Milano
Marco Pelliccioli, Casa della Poesia
Alberto Russo Previtali, Università di Chambéry

L’incontro si svolge in presenza e in diretta streaming

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Associazione Casa della Cultura
Via Borgogna 3
20122 Milano

Omaggio a Franco Loi

Franco Loi

C  O  M  U  N  I  C  A T  O      S  T  A  M  P  A

 

Riapre il 4 novembre 2021 in presenza la Casa della Poesia di Milano con una lettura dedicata a Franco Loi.

Come sempre l’ingresso è libero, ma a causa delle misure di sicurezza anti-covid, i posti sono limitati, per cui per partecipare alla serata, sarà necessaria la prenotazione.

L’evento sarà trasmesso in streaming sul Canale Youtube della Casa della Poesia di Milano.

Giovedì 4 novembre 2021, ore 19:30 – LABORATORIO FORMENTINI – Franco Loi e l’infinita giovinezza

a cura di Milo De Angelis

Omaggio a Franco Loi, con una scelta di poesie dal primo capitolo de “L’angel”.

Letture di Viviana Nicodemo    Continua a leggere

A Milano, alla Casa della Cultura i poeti della collana Stampa2009

C O M U N I C A T O   S T A M P A

I POETI DE LA COLLANA

Presentazione dei libri di Stampa2009 di

Maria Borio, Alessandro Canzian, Sebastiano Mondadori, Giancarlo Pontiggia

Introduce Maurizio Cucchi

Martedì 26 ottobre, alle ore 21.00, presso la Casa della Cultura di Milano (via Borgogna 3) Maurizio Cucchi presenta quattro libri dell’Editore Stampa2009. Editore che negli anni si è fatto conoscere ed apprezzare per la scelta e la qualità delle edizioni, tutte a cura di Maurizio Cucchi, dal 1999 ad oggi ha pubblicato autori come Giancarlo MajorinoMario BenedettiMario SantagostiniBiancamaria FrabottaMary Barbara TolussoRoberto MussapiMaurizio BrusaSilvio RamatLuigia SorrentinoAlberto BertoniFabrizio Bernini.

Il 26 ottobre dialogheranno con il curatore e leggeranno brani tratti dalla loro opere i poeti Maria BorioAlessandro CanzianSebastiano MondadoriGiancarlo Pontiggia. Autori rispettivamente de “Dal deserto rosso”, “Il Condominio S.I.M.”, “I decaloghi spezzati”, “Voci, fiamme, salti nel buio”.

Dice Maurizio Cucchi dell’evento: “Il 26 ottobre, alla Casa della Cultura di Milano, è in programma la presentazione, alla presenza di quattro autori e del curatore delle edizioni, dei libri di poesia di Stampa2009. Si tratta dei volumi della “Collana”, inaugurata nel 1999 da Giancarlo Majorino, e delle plaquettes “Quaderni della Collana”. Promotore dell’iniziativa, con l’attuale editore Marco Borroni, era stato il poeta Mauro Maconi, scomparso prematuramente vent’anni fa. A lui è stato dedicato un premio letterario e Stampa2009 ha pubblicato quest’anno un libro fuori commercio per ricordarlo, con testi di vincitori del premio e testimonianze di poeti che ebbero modo di incontrarlo e apprezzarlo”. Continua a leggere

Giampiero Neri, Premio Internazionale di Letteratura Alda Merini

GIAMPIERO NERI

C  O  M  U  N  I  C  A  T  O      S  T  A  M   P  A

Premio Internazionale di Letteratura, conferimento del riconoscimento “Più bella della poesia è stata la mia vita” a GIAMPIERO NERI: domenica 31 ottobre 2021 ore 16.30 Brunate (CO)

Alla vigilia dell’anniversario della scomparsa di Alda Merini, il premio letterario a lei intitolato a Brunate, “balcone sulle Alpi” sopra Como dove vissero i nonni, nacque il padre e che anche la “poetessa dei Navigli” frequentò a lungo, assegnerà per la quinta volta il riconoscimento speciale “Più bella della poesia è stata la mia vita”, versione meriniana del più tradizionale premio alla carriera. La giuria – presieduta da Pietro Berra (poeta e giornalista) e composta da Lucia Bellaspiga (inviata di “Avvenire”), Michelangelo Camelliti (editore), Chiara Milani (ricercatrice e bibliotecaria) e Luisella Veroli (scrittrice e biografa di Alda Merini) – ha deciso di conferirlo a Giampiero Neri (Erba, 1927), decano dei poeti italiani. Neri succede nell’albo d’oro a Ernesto Ferrero, Moni Ovadia, Nicola Crocetti e Carla Fracci.

La cerimonia di premiazione si terrà domenica 31 ottobre, ore 16,30, nell’auditorium della Biblioteca di Brunate, in via Funicolare 16. È previsto un incontro pubblico con il premiato, com il quale di parlerà à in particolare del suo recente libro “Da un paese vicino” (Edizioni Ares), e tanti ospiti che gli renderanno omaggio, leggendo e commentando le sue poesie cui sono più legati. Porterà i saluti iniziali il sindaco di Brunate, Saverio Saffioti. Continua a leggere

E’ Jean-Charles Vegliante il vincitore del Premio Ceppo internazionale poesia Piero Bigongiari

Jean-Charles Vegliante

La consegna del riconoscimento alla Carriera avverrà giovedì 7 ottobre 2021 alla Biglioteca San Giorgio di Pistoia (Auditorium Terzani) alle ore 16.30.

Il poeta vive in Francia, a Parigi, ed è uno dei maggiori poeti fra i contemporanei

L’autore leggerà la “Ceppo Piero Bigongiari Lecture 2021” appositamente scritta per l’occasione e pubblicata all’interno del volume Rauco in noi un linguaggio appena edito da Interno Poesia.

L’antologia contiene le ultime poesie di Vegliante, con alcuni importanti inediti, ha la cura e le traduzioni di Mia Lecomte, poeta e traduttrice dal francese, collaboratrice della rivista di poesia comparata “Semicerchio”.

Vegliante e Lecomte leggeranno le poesie e le traduzioni contenute nell’antologia.

Fra gli interventi, quello del professor Stefano Carrai (professore della Scuola Normale Superiore di Pisa) sul rapporto fra Dante e Vegliante.

Alla manifestazione saranno presenti gli studenti del Liceo Linguistico “Filippo Pacini” guidati da Cecilia Ballotti che interverranno con domande e commenti: le migliori saranno premiate con buoni libri offerti dalla Fondazione Caript da spendere alla Libreria Lo Spazio di Pistoia per il Premio Ceppo Giovani.

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VARI∃AZIONI

IL FESTIVAL

A Rotondi, in provincia di Avellino, dal 27 al 29 agosto si terrà la prima edizione di Vari∃Azioni, iniziativa promossa dall’amministrazione comunale di Rotondi e dal sindaco, Antonio Russo, in collaborazione con la cooperativa Altre Voci e la Samuele Editore e con il patrocinio dell’Accademia Mondiale della Poesia e della Fondazione Greco Morra per l’Arte Contemporanea.

Direzione artistica: Marco Amore
Editore e Direttore della Sezione poesia: Alessandro Canzian

GRAPHEIN

Parola e Immagine hanno una radice comune, non a caso i greci adoperavano il verbo graphein per indicare lo scrivere e il dipingere. Analogia che diviene ancor più evidente quando parliamo del legame tra le arti figurative e la poesia. Come recita una famosa espressione di Orazio: ut pictura poesis (come nella pittura così nella poesia). Frase che potrebbe essere assimilata all’imperativo categorico della narrativa moderna: show, don’t tell  (mostra, non dire).

 

La manifestazione culturale indaga il rapporto tra linguaggio poetico e visivo, con particolare attenzione alle ricerche di stampo interdisciplinare. Un momento di confronto cui hanno aderito alcuni dei maggiori poeti e artisti contemporanei, nato dalla volontà di contaminare il tessuto sociale e urbano del comune di Rotondi attraverso conferenze, reading di poesia, esposizioni, proiezioni di video tematici, interventi performativi e installazioni site-specific.

Alcuni protagonisti del Festival:

Un importante lavoro di squadra che abbraccia l’intero territorio rotondese, la sua storia, gli abitanti e le tradizioni, alla luce di un festival che vede Rotondi farsi protagonista del panorama artistico nazionale e internazionale, grazie all’adesione di nomi di altissimo livello. Tutto parte dalla necessità di rispondere a un bisogno culturale che diviene sempre più pressante all’interno del nostro paese e che riguarda non solo l’arte contemporanea, di cui Rotondi rappresenta una tappa fondamentale per gli operatori di settore, ma anche la poesia e più in generale le arti creative. Proseguiamo nella profonda e radicata convinzione che sia il linguaggio dell’Arte e della Poesia la chiave di volta e di interpretazione del mondo. Di tutti i mondi. Anche di quelli apparentemente lontanissimi tra loro”.

Antonio Russo
Sindaco del Comune di Rotondi

Da anni il Comune di Rotondi vede l’arte contemporanea come lo strumento più idoneo a raccontare la storia, le tradizioni, il folklore e le produzioni locali; a costruire un vero e proprio marchio del luogo. Le numerose rassegne dedicate agli artisti di via Varco a partire dal 2014 ne sono una chiara testimonianza. È con questa consapevolezza che intendiamo lavorare sul territorio rotondese dando vita a forme di narrazione visiva in grado di raccontare al mondo la nostra storia e la nostra cultura: un’idea strategica di sviluppo a lungo termine che ambisce a utilizzare l’arte come mediatore tra il paese, i suoi abitanti e i visitatori, seguendo il principio di slow art per investire su esperienze di turismo non stagionale”.

Claudio Vittorio
Consigliere delegato e Assessore alla Comunità Montana Partenio-Baianese-Vallo di Lauro

Sentiamo parlare spesso della funzione sociale dell’arte e del suo farsi forma di comunicazione universale: un compito che non può esaurirsi con l’adulterazione dell’opera in mero strumento di denuncia personale legato a rielaborazioni arbitrarie di contingenze storiche, funzione che l’artista svolge in maniera quasi accidentale, ma che investe la parola poetica della responsabilità di un impegno civile indifferibile contro l’illegalità delle life politics e tutte quelle energie negative che operano contro la bellezza che resiste nel mondo”.

Marco Amore
Poeta e Direttore Artistico del Festival

Un momento importante che mette a confronto alcuni dei protagonisti più importanti della poesia italiana contemporanea. Da sempre la nostra nazione e cultura è stata abitazione e trincea di una letteratura altissima e combattuta, che oggi trova diverse critiche per la deriva più o meno consapevole della critica. Dove tutto appare poesia, dove tutto giustifica il palco di Castelporziano che sempre si ricrea nel suo crollo, noi abbiamo cercato la costruzione di un dialogo attraverso le voci e il dibattito. Non solo letture, ma punto di riflessione. Noi con questo Festival vogliamo mettere un punto a una riflessione di cui sentiamo sempre più il bisogno”.

Alessandro Canzian
Editore e Direttore della Sezione Poesia Continua a leggere

I poeti del Festival “Piombino in Arte”

A confronto con Onofrio, Poletti e Vitale

NOTA DI MATTEO BIANCHI

Da mercoledì 21 a sabato 24 luglio, saranno i poeti i protagonisti indiscussi della quinta edizione di Piombino in Arte, già Populonia in Arte, festival organizzato dall’associazione EstroVersi con la direzione artistica di Cinzia Demi e il supporto del Comune di Piombino. Giovedì 22, alle 19, sulla terrazza mozzafiato dell’Hotel Esperia di fronte all’Isola d’Elba, sarà proprio Demi a intrattenere la platea con i personaggi della Commedia dantesca, prendendo il largo da un suo libro che ha riscosso un’attenzione particolare tra i ragazzi, Incontriamoci all’Inferno (Pendragon). E dopo una cena con l’autrice fuori dagli schemi, alle 21, nel giardino dell’ex Pro Patria, si leggeranno e commenteranno i versi di Bruno Galluccio, Cristiano Poletti, Marco Vitale, Marco Onofrio, Michele Paoletti, Fabio Canessa e Davide Puccini. A seguire, sarà premiato il vincitore della II edizione del concorso letterario #assaggidipoesia, Axel Sintoni, il più votato dalla giuria popolare.

Dal canto suo, Marco Onofrio ha deciso di fissare al foglio un inestinguibile Azzurro esiguo (Passigli, 2021), metafora del meccanismo cosmico di cui siamo parte: «L’azzurro, ossia il colore del cielo, dell’ossigeno che ci tiene in vita, e del mare, da cui la vita è originata, appare “esiguo” perché infinitesima, ma infinitamente significativa e preziosa è la goccia della vita su scala universale – argomenta – quindi il prodigio di questo pianeta rispetto al buio e gelido orrore del vuoto senza fine in cui rotoliamo, così come l’apertura brevissima della nostra esperienza tra gli abissi del “prima” e del “dopo”. L’azzurro appare “esiguo” anche perché nell’esistenza di ognuno i dolori sono in genere più numerosi e frequenti delle gioie, tanto che per ogni fuggevole gioia càpita di pagare un prezzo salatissimo che, a posteriori, ce la fa quasi detestare, oltre che rimpiangere. E tuttavia è proprio questa creaturale, disperata fragilità a rendere l’azzurro inestinguibile, sì, e irrinunciabile la necessità di fermarlo e salvarlo attraverso la parola». Nella poesia eponima, con cui il libro si conclude, Onofrio scrive tra l’altro:

Come riuscire a dire l’azzurro esiguo
dentro l’universo tutto nero?

Siamo lampi che aprono il mondo
tra due abissi di tenebra infinita.

La nostra casa è lo sguardo
il canto, l’amore, il senso
la disperata, ultima parola.

Il porto di Piombino al tramonto

Che il sereno sia la più diffusa delle nubi, chiamando in causa Montale, lo contesta Cristiano Poletti con i suoi fatidici Temporali (Marcos y Marcos, 2019), in cui la poesia viene dalla realtà, o meglio, prorompe dalla realtà per vivere nell’esperienza di ciascuno, in ogni gesto di ogni giorno. Continua a leggere

Torna la poesia a Spilimbergo

C  O  M  U   N   I  C  A  T  O      S  T  A  M  P  A  

Dopo il grande successo del Festival della Letteratura Verde il secondo momento letterario che da tre anni accompagna l’estate della provincia pordenonese: Panorami Poetici.

 

Nato dall’incontro della Samuele Editore con il Comune di Spilimbergo, per la direzione artistica di Alessandro Canzian e Roberto Rocchi, il festival viene ospitato quest’anno da Palazzo Tadea e nella sua straordinaria cornice vedrà succedersi poeti da tutta Italia per letture, presentazioni, dialoghi.

 

Alle 16.00 l’inaugurazione dell’Edizione 2021. Alle 16.30 la prima tornata di dialoghi e letture con Elisabetta Zambon, Fulvio Segato, Matteo Piergigli introdotti da Roberto Rocchi. Alle 17.00 Alessandro Canzian presenterà “L’antro siel del mondo” di Ivan Crico (pordenonelegge, 2019). Alle 17.30 Roberto Rocchi introdurrà Giovanni Fierro e Rossella Pretto. Alle 18.00 Rodolfo Zucco presenterà “Alter” di Christian Sinicco (Vydia Editore 2020). Alle 18.30 Alessandro Canzian introdurrà le letture di Beppe Cavatorta, Giuseppe Nava, con l’eccezionale partecipazione di Claudio Damiani. Alle 19 verrà presentato e leggeranno gli autori del contest Vetrine Poetiche. Alle 19.30 la chiusura del Festival con la performance poetica BIL in motion di Martina Campi, Mario Sboarina, Francesca Del Moro, Enzo Campi, Alessandro Brusa (Bologna in Lettere). Continua a leggere

Giulio Ferroni inaugura il Festival Piombino in Arte

DI MATTEO BIANCHI

«Ahi serva Italia, di dolore ostello, / nave sanza nocchiere in gran tempesta, / non donna di province, ma bordello!» Èl’eterna terzina che Dante dedica a uno dei volti del nostro paese nel canto VI del Purgatorio (vv. 76-78), uno di quelli più dolorosi; Italia che è anche “dove ‘l sì suona”, “bel paese”, “giardin dell’impero”.

Ne L’Italia di Dante, edito da La nave di Teseo e già vincitore sia del 46esimo Premio Mondello sia del Viareggio-Rèpaci 2020, Giulio Ferroni attraversa l’organicità della lingua dantesca e il suo continuo riaffiorare nel nostro presente, lasciando al lettore quanto di essa luminosamente resiste ancora e cosa, invece, la consuma e la insidia.  che, grazie a un viaggio lungo circa due anni, ha deciso di riappropriarsi fisicamente del nostro paese seguendo i versi di Dante.

Giulio Ferroni / Credits photo Dino Ignani

«L’idea è nata tanti anni fa – esordisce Ferroni – dalla suggestione di evidenza fisica della poesia di Dante, dalla capacità della sua lingua di far vedere la realtà, dalla suggestione del suo movimento, del suo camminare, notato per esempio da due poeti tra loro tanto diversi come Dino Campana e Osip Mandel’štam. Insomma, la poesia di Dante ha una forza “spaziale” che mi ha fatto sentire il desiderio di percorrere i suoi luoghi, di riconoscere e ritrovare l’Italia, quella del passato e quella del presente, guidato dai suoi versi».

Gli appellativi che il poeta attribuì al nostro paese sono rimasti quasi tutti, anche se i volti sono naturalmente mutati: «I luoghi hanno acquistato spesso nuova bellezza, attraverso le vicende architettoniche e urbanistiche, attraverso l’impegno e la creatività umana nel corso dei secoli; ma ci sono anche i luoghi (specie certi isolati castelli) che sono andati in rovina, o che sono stati trasformati in qualcosa di poco piacevole. Ma noi possiamo sentire in ogni luogo il passaggio del tempo, il cammino di un’intera civiltà, con ile sue conquiste e le sue lacerazioni. E tra l’altro una maggiore attenzione alla lingua di Dante potrebbe aiutarci a percepire il valore della storia e della memoria: ne abbiamo bisogno proprio per costruire un futuro non rovinoso.

Numerose sono le immagini che dà Dante della costa e dell’entroterra etrusco: moltissimi sono i suoi richiami diretti o indiretti alla Maremma, alla zona “tra Cecina e Corneto” (Tarquinia), a feudi e castelli della Maremma. E ricorda anche Talamone a proposito del fallito progetto di Siena di dotarsi di un porto. Poi, quando maledice Pisa per la crudeltà mostrata verso la famiglia di Ugolino, evoca la Capraia e la Gorgona, che dovrebbero ostruire la foce dell’Arno, per farlo straripare e far annegare “ogni persona”». Continua a leggere

I dieci finalisti del Premio Viareggio

Ecco la rosa dei finalisti che si contendono l’edizione 2021 del Premio Viareggio Rèpaci per la sezione Poesia.

Bajani, Andrea, Dimora naturale, Einaudi
Biagini, Elisa, Filamenti, Einaudi,
Curci, Vittorino, Poesie (2020-1997), La Vita Felice
Deidier, Roberto, All’altro capo, Mondadori
Di Francesco, Tommaso, I rabdomanti. Quattro poemetti, quattro poesie colloquiali e una favola, Manifestolibri
Donzelli, Elisa, Album, Nottetempo
Renda, Marilena, Fate morgane, L’Arcolaio
Santi, Flavio, Quanti (truciolature, scie, onde) 1999-2019, edizioni Industria & letteratura
Sbuelz, Antonella, Chiedi a ogni goccia il mare, ed. Stampa 2009.

La giuria ha selezionato i poeti e i titoli dei dieci libri finalisti, dei quali vi proponiamo un testo tratto dall’opera in concorso.

Da questa prima rosa la giuria porterà in finale tre titoli fra i dieci qui riportati. Solo tre opere arriveranno alla serata finale per contendersi il Premio per la Poesia del Viareggio Rèpaci edizione 2021.

 

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A Milo De Angelis, nel giorno del suo settantesimo compleanno

Milo De Angelis, ph. Giampaolo Lai - Ortona, 1986

Oggi 6 giugno 2021, è un giorno importante. Ricorre il settantesimo compleanno di uno dei maggiori poeti europei del nostro tempo: Milo De Angelis.

Auguri Milo, Buon Compleanno!

Lo rivedo così, ritratto in una foto a me particolarmente cara scattata da Giampaolo Lai che suggella il nostro primo incontro a Ortona, nel 1986. Milo era di fronte a me. Era estate, l’estate di una  notte infinita. L’estate in cui restammo svegli e parlammo di poesia per tutta la notte. Lo ricordo seduto, nello spazio immenso della poesia, nello spazio infinito di ciò che è eterno e che non avrà mai fine.  Il libro che mi regalò era “Somiglianze” (Guanda, 1976). La dedica per me in calce al libro: “A Rò, per più di una vita”. Rò, (Rhò, Rho), è il nome di un comune in provincia di Milano. Rò, un nome notevole per me, perché Rò non è solo uno dei comuni più antichi della Lombardia,  è anche un nome affettivo, che stabilisce un legame profondo e identifica l’unicità del “luogo” in sé, della persona, di ogni persona. E, per Milo De Angelis, – come leggerete nella poesia che segue – l’unicità fondatrice del “luogo” configura l’atto poetico,  il gesto atletico, il rito arcaico, antichissimo, che si ripete come un dovere esistenziale e originario: “per più di una vita”.

(Luigia Sorrentino)

 

La somiglianza

Era
nelle borgate, camminando in fretta
quell’assolutamente
oltre
che dai libri usciva nella storia
radendo le bancarelle, d’estate.
Domanderemo perdono
per avere tentato, nello stadio,
chiedendogli di lanciare un giavellotto
perché ritornasse l’infanzia.
Non si poteva
ma la somiglianza era noi
nell’immagine di un altro, ravvicinato, nel sole
volevamo trattenere il nostro senso
verso lui
in un gesto da rivivere: chi poteva sancire
che tutto fosse al di qua?

Prese la rincorsa, tese il braccio…

Da: Somiglianze, Milo De Angelis, (Guanda, 1976)

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In memoria di Gabriele Galloni

Gabriele Galloni

Per festeggiare il l 26esimo compleanno del giovane poeta Gabriele Galloni collaboratore di Pangea, scomparso prematuramente all’età di 25 anni,  il 9 giugno 2021, si terrà al teatro San Raffaele di Roma, in zona Trullo, via San Raffaele, 6 alle  17.30, un evento in suo nome con letture di poesie tratte dai libri di Gabriele.

Lo ricorderanno gli amici  poeti: Marcello Veneziani, Ignazio Gori, Davide Cortese, Antonella Rizzo, Mina Pugliese, Giorgio Ghiotti, Ilaria Palomba, Ilaria Grasso, Emanuela Dottorini, e tanti altri.

Nel corso della serata i cantautori  Andrea del Monte e Leonardo Mirenda si esibiranno con dei loro brani.

Sarà presente anche Gianni Caruso, Presidente del Premio Poesia città di Fiumicino, alcune istituzioni, il regista Carmine Amoroso, il fotografo dei poeti Dino IGNANI.

Grazie alla disponibilità di Pino Cormani, Direttore Artistico del teatro San Raffaele e della Compagnia Teatrale” IL CILINDRO” è stato possibile pensare a questo evento.

L’organizzazione è stata curata da Gianfranco Teodoro.

Parteciperanno alla manifestazione amici e parenti e insegnati della scuola Cine TV Roberto Rossellini di Roma. Continua a leggere

E’ morto Giancarlo Majorino

Giancarlo Majorino

Lutto nel mondo della poesia. Se ne va Giancarlo Majorino, nato a Milano, il 7 aprile 1928. Poeta, insegnante e drammaturgo italiano è scomparso stamattina, nella sua città d’origine, Milano, all’età di 93 anni. E’ stato Presidente della Casa della Poesia di Milano, dal 2005, anno della sua costituzione, a oggi.

L’ultimo suo libro è stato pubblicato nel 2018, La gioia di vivere (Mondadori, Collana Lo Specchio) dalla quale è tratta la poesia che qui vi proponiamo.
.

davvero bell chiaro troppo
di non so quanto
e soltanto chi sta sotto
potrà comprendere rivivere
sia Gesù sia Marx l’han detto

e poesie non notizie (dopo, dopo)
nonché’ l cervello di uno dei ceti medi
come qui può cominciare a scrivere
chi sta sopra non può dirigere niente
chi sta sotto potrebbe ma è assai difficile

ma poi quando un uomo grida aiuto
un uomo una donna una vecchia un bimbo
è come se il mondo si fermasse
case mute zitte finestre chiuse
tutto ciò parla o o urla o tace sale s’agita

 

Da: La gioia di vivere (Mondadori, 2018) Continua a leggere

L’ “Odissea” di Kazantzakis, evento on-line

Giovedì 20 maggio 2021 – 19:30

L’ “Odissea” di Kazantzakis – memory lane + anteprima (80′)

LINK PER DIRETTA VIDEO: https://youtu.be/MS3L729RQW0

La serata di oggi, 20 maggio 2021, organizzata dalla Casa della Poesia di Milano è a cura di Milo De Angelis.
Voce recitante: Viviana Nicodemo.
Sarà presente Nicola Crocetti.

In occasione della sua uscita in volume (Crocetti, 2020), riproponiamo la serata del 15 maggio del 2019, in cui Milo De Angelis presentava l’”Odissea” di Nikos Kazantzakis nella traduzione di Nicola Crocetti, che ha lavorato per molti anni a questo magnifico poema dello scrittore greco (autore tra l’altro di “Zorba il greco”) e ora finalmente è giunto al termine di questa impresa titanica.

L’”Odissea” di Kazantzakis, pubblicata per la prima volta nel 1938 e composta di 24 canti – come le lettere dell’alfabeto greco e come i poemi omerici – è ricchissima di invenzioni linguistiche e neologismi che hanno fatto disperare tutti i traduttori del mondo. Ma in compenso ci immerge in una scena epica grandiosa, rinnovando fin dalla radice il suo protagonista, Ulisse: tornato a Itaca e annoiato dalla monotona atmosfera del luogo, egli riprende il suo infinito viaggio e cerca un nuovo significato per la sua vita e per la nostra.
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Maratona di poesia 2.0

Si conclude oggi, domenica 28 marzo, la maratona di poesia della Giornata mondiale della poesia 2021. Oggi leggiamo le poesie di Sabrina Amadori, Massimo Costantini,  Alessandra Leone, Ketty Martino, Nino Morena, Anita Piscazzi, Luca Pizzotto, Andrea Trotta, Michela Zanarella, fra le centinaia che ci sono arrivate all’indirizzo email del blog di poesia da me rivolto su Instagram in un video. Le poesie scelte invitano a riflettere, o si pongono come una riflessione, sul potere del linguaggio e sulla capacità creativa della persona. Grazie per aver inviato tante poesie!

(Luigia Sorrentino)

Sabrina Amadori

Questo inverno
è un lungo spazio bianco
la pioggia gonfia la terra
il silenzio degli alberi
che insegna a invecchiare.

da “Vuoto frontale”, Capire Edizioni, 2020.

Sabrina Amadori (Milano, 1992) si è laureata in Filologia moderna all’Università degli studi di Pavia. Insegna nella scuola secondaria di I grado. Ha pubblicato le raccolte di poesie “Vuoto frontale” (Capire Edizioni, 2020) e “Frammenti d’aria e grafite” (Ass. Culturale Il Foglio, 2015).

Massimo Costantini

Un addio

I binari sono rivolti a ovest;
uomini e titani in caotica sequenza,
sputati nell’oltre randomizzato.
Radici trapiantate, a volte capita,
verso l’ultimo traguardo.
C’è un brusio scomposto
di ferro e tirannia del movimento.
Spazio, tempo, olio e acqua
in questa eterna, impossibile fusione.
Ecco, copio solo cuori che indagano
dentro consumate rassegnazioni
o su speranze dolorosamente inquinate.
La frustata di un sibilo,
tra i lamenti del ferro.
Il rimmel che fugge nelle tue lacrime.
È questo l’attimo che squassa e lacera.
L’anima ora smarrita e imbelle
si piega stroncata nell’addio.
Ma per favore, non prestate orecchio
ai miei lamenti laici.

Massimo Costantini, nato a Venezia, professionista, sposato, un figlio.
Iniziato al piacere della scrittura, in particolare alla Poesia, da mia madre, già in età prescolare, continuo tuttora a praticarne le strade anche come autore.
Segnalato dalla giuria al “XXII Premio Laurentum per la Poesia”
Sono stato pubblicato in varie raccolte e antologie.
Partecipo al “Gruppo di Poesia Comunità di Mestre” Continua a leggere

Maratona di poesia 2.0

Prosegue fino a domani, domenica 28 marzo la maratona di poesia della Giornata mondiale della poesia 2021. Oggi leggiamo le poesie di Valentina Casadei, Valentina Demuro,  Paki Ferrara, Giusi Gallè, Paola Mancinelli, Giulia Massaro, Giulio Mazzali, Alessandro Pertosa, Marco Santini. Centinaia di poesie continuano a arrivare all’indirizzo email del blog di poesia dopo l’invito da me rivolto su Instagram. A queste poesie si aggiungeranno le ultime nove, domani, tutte quelle che ci arriveranno fino a stasera, sabato 27 marzo 2021, poesie che invitano a riflettere, o si pongono come una riflessione, sul potere del linguaggio e sulla capacità creativa della persona.

(Luigia Sorrentino)

Valentina Casadei

Così lontano, così vicino
annidarsi quell’assillo
ripetermi a memoria i detti dei saggi
seguirne le dottrine
provenire da un’altra solitudine
come alieno triste
con una coscienza da genio
nel rigore dell’anima
e l’incomprensione dei propositi
vacillare quella saldezza
sentirmi a casa nei pianeti

Originaria di Ravenna, Valentina Casadei è una sceneggiatrice che vive a Parigi. Ha pubblicato tre raccolte di poesie, Tormento Fragile (2018), Il Passo dell’Inerzia (2020) e Uno Più Uno Fa Uno (2020).

Valentina Demuro

Nessuno mi tocchi o parli
lasciatemi sola
alla pietà della mia terra
al mandorlo che non si può sfiorare
al gelso nero
che sanguina con me
tornare daccapo bisogna
per credere possibili altre vie
legare pazientemente la corda
attorno all’innesto su queste macerie,
pregare
che la pioggia arrivi
nella giusta stagione
che i fichi nascano rossi

(inedito, di Valentina Demuro) Continua a leggere

Maratona di poesia 2.0

Prosegue fino a domenica 28 marzo la maratona di poesia della Giornata mondiale della poesia 2021. Oggi leggiamo le poesie di Lavinia Alberti, Alessandra Bani, Valentina Calista, Raffaele Cesarano, Antonella Corna, Luca Gamberini, Davide Marinaro, Domenico Piccolo, Alessandro Sabatini, fra le centinaia che continuano a arrivare all’indirizzo email del blog di poesia dopo l’invito da me rivolto su Instagram. A queste poesie se ne aggiungeranno altre, tutte quelle ci arriveranno fino a domani sera, sabato 27 marzo 2021, poesie che invitano a riflettere, o si pongono come una riflessione, sul potere del linguaggio e sulla capacità creativa della persona.

(Luigia Sorrentino)

Lavinia Alberti

AURORE TIEPIDE

Aurore tiepide di un nuovo giorno
lambiscono i confini
di vallate solitarie.
Boccioli e tulipani,
erbe aromatiche
riportano la mente
alle tue dolci labbra.
Tenere carezze
ammorbidite dai tuoi sguardi.
Occhi che si perdono in attesa di nuove albe.

Lavinia Alberti è nata a Torino nel 1991, ma di fatto è di Palermo. Dopo una laurea in Lettere moderne, in Teatro, cinema e spettacolo multimediale e un master in comunicazione e giornalismo, ha iniziato a lavorare nel giornalismo collaborando con alcune testate cartacee e online. Ha pubblicato due raccolte poetiche: Gocce, nel 2019 e Incoerenze, nel 2020. Attualmente insegna Lettere a Mondovì (CN). Sta lavorando inoltre alla sua terza raccolta.

Alessandra Bani

Età di mezzo

Come sta la polpa nel guscio
mi sento protetta e sola
difesa
di vulnerabile essenza fatta

Fuori, il duro folle tempo
un irrisolto
combattimento

Cerco per l’oggi
il ricordo di una culla
Quella silenziosa gestazione
nella mente di Dio

Quando ero
ancora sconosciuta al mondo
solo un pensiero d’amore
che così mi volle
vita.

Alessandra Bani

Sono nata nel 1966, vivo in Toscana e il mio iter di studi si conclude con il diploma all’Istituto Magistrale Carducci della stessa cittadina.
Dopo il diploma ho scelto di approfondire i miei studi musicali studiando pianoforte comeprivatista. Sono sempre stata appassionata di musica e letteratura, fin da giovane mi sono dilettata a scrivere canzoni e poesie.
Molti argomenti del mio scrivere sono tratti dalla vita quotidiana: parlano di semplici fatti accaduti, raccontano la mia continua ricerca di un significato che vada oltre le apparenze.

Valentina Calista

Proteggimi
ovunque i miei piedi
passino silenti, lenti.
Proteggimi
dinnanzi al chiasso
che castiga
al buio che non parla
al vuoto che non cede
spazio. Proteggimi.
Tu grande, tu maestoso
ventre d’acqua e verde
riflesso nelle più fonde
disuguaglianze umane.
Tu infinito perpetuo
che poggia come lava
il suo suono d’esistenza
sulle nostre menti di polvere.
Tu, proteggimi,
ovunque le mie mani
sfiorino spine nella notte.

Valentina Calista, romana, insegna Lettere in una scuola di Brescia. Ha vissuto e lavorato in Inghilterra dove ha conseguito un PhD in Italian Studies alla University of Reading. Alla Reading University si è occupata della ricezione teologica e liturgica dei Salmi nella poesia salmodica di padre David Maria Turoldo. Suoi saggi sono apparsi su varie riviste internazionali quali Italian Poetry Review (Columbia University New York). Del 2012 è la sua opera prima di poesia La vertigine dell’andatura(Edizioni Ensemble). Del 2013 è la plaquette Oltretutto, Edizioni PulcinoElefante. Del 2015 è la sua seconda opera poetica Carne Sacra. Suoi inediti sono apparsi nella rivista internazione di poesia italiana Gradiva (Stony Brook University). Del 2015 è il racconto breve Erba e fango (Edizioni Ensemble). Del 2019 è L’abbraccio che manca al mondo (Ladolfi, 2019), finalista al Premio Acqui Poesia insieme a Mariangela Gualtieri. Recensioni al suo ultimo libro sono state pubblicate su Avvenire(22/12/2019) e su La Sicilia (05/04/2020). Il suo ultimo libro è Juvenilia. Il tutto che m’inonda, Delta3Edizioni. È anche cantautrice. Continua a leggere

Maratona di poesia 2.0

Prosegue fino a domenica 28 marzo la maratona di poesia della Giornata mondiale della poesia 2021. Oggi leggiamo le poesie di Francesco Buco, Felicia Buonomo, Marco Candela, Giulia Catricalà, Pietro Pancamo, Federico Preziosi, Elisabetta Schiavon, Isabella Paola Stoja, Davide Uria, fra le centinaia che continuano a arrivare all’indirizzo email del blog di poesia dopo l’invito da me rivolto su Instagram. A queste poesie se ne aggiungeranno altre, tutte quelle ci arriveranno fino a sabato sera 27 marzo 2021, poesie che invitano a riflettere, o si pongono come una riflessione, sul potere del linguaggio e sulla capacità creativa della persona.

(Luigia Sorrentino)

Francesco Buco

POETICA 2.0

I

La mia penna è l’iPhone
e il mio calamaio
è dove carico la batteria.
Lì, sulla pergamena del display
si fa luminescente il Logos.
Ogni lettera è un impulso:
il tocco impresso
nel calco del vetro.
Ogni parola
porta le mie impronte.

II

Il mio poeta
fruga nella cartella
come un alunno.
Dentro non trova fogli
ma file, digitali quaderni
dell’Io, pagine d’ipertesto
dove si taglia, si copia e s’incolla,
l’ultima che ho vissuto,
la più aggiornata
versione di me.

III

Il nostro addio
è la condivisione. Lei
fugge via,
dalla linea alla Rete.
E io resto qui –
più meschino di prima –
nell’angolo di vita
che mi merito.
Temo l’oblio
della formattazione.

Francesco Buco, è nato il 15/05/1978 a Viterbo, dove vive con sua moglie. Non ha mai pubblicato nessuna raccolta di poesie e soltanto nell’ultimo anno i suoi versi sono usciti su riviste on line (Poesia del nostro tempo, Inverso, Il Visionario, Le stanze di carta, Poetry Factory, Centro Cultural Tina Modotti Caracas) e sulla rubrica di Repubblica “La Bottega della Poesia” (Milano, Roma, Torino e Bari).

Felicia Buonuomo

OSTIA

Non è leggerezza di fiore questa condanna.
Come un masticare di ostia che chiede redenzione.
Si scioglie in fretta, taglia il tempo necessario
a passare in rassegna l’elenco dei peccati
che mi getti addosso. Eppure sarei dovuta partire,
lanciarmi vuota nella libertà che pesa. Non aspettare
una benedizione, un segno di croce che allarghi
alla vita. Eppure rimango, mi punisco, mi rinnego.
Potrei silenziarmi, ma canto un urlo. Tu non senti.

Felicia Buonomo, nata a Desio (MB) nel 1980, è giornalista e autrice. Alcuni dei suoi video-reportage esteri sono stati trasmessi da Rai 3 e RaiNews24. È redattrice di Osservatorio Diritti e video-giornalista a Mediaset. Sue poesie sono state pubblicate su riviste e blog letterari, quali Atelier, la Repubblica e altrove. Suoi versi sono apparsi anche su riviste e blog letterari negli Stati Uniti e in Francia e tradotti in spagnolo dal Centro Cultural Tina Modotti. Pubblica il saggio Pasolini profeta (Mucchi Editore, 2011), il libro-reportage I bambini spaccapietre. L’infanzia negata in Benin (Aut Aut Edizioni, 2020) e la raccolta poetica Cara catastrofe (Miraggi Edizioni, 2020). Dirige la collana di poesia sociale/civile Récit, per Aut Aut Edizioni. Continua a leggere

Maratona di poesia 2.0

Continua la maratona di poesia della Giornata mondiale della poesia 2021. Oggi leggiamo le poesie di Helena Caruso, Michela D. Castellazzo, Gianluca Ceccato, Sonia Ciuffetelli, Alberto De Maio, Paolo Gambi, Gisella Genna, Samuele Maffei, Andrea Mella, fra le centinaia che sono pervenute all’indirizzo email del blog di poesia della Rai dopo l’invito da me rivolto su Instagram in un video su #raipoesia. A queste poesie se ne aggiungeranno altre, tutte quelle ci arriveranno fino a sabato sera 27 marzo 2021 poesie che invitano a riflettere, o si pongono come una riflessione, sul potere del linguaggio e sulla capacità creativa della persona.

(Luigia Sorrentino)

Helena Caruso

I tuoi occhi accesi

I tuoi occhi accesi
finestre illuminate su una strada dove
la benedizione dei gelsomini non dorme mai
a un certo punto la cicala si spegne ed è il vuoto
ammiri il ricordo delle stelle mentre mi mandi a memoria
raccontami la danza marina delle urie e l’emopoiesi della farfalla
la zagara della Kolymbethra e l’urlo del pesciolino neon
forse ti sento nell’aere scomposto
nei pixel e nel trillo delle notifiche

Helena Caruso è nata a Augusta nel 1989. Alcuni suoi inediti hanno ottenuto riconoscimenti letterari: menzione di merito al Premio Gustavo Pece 2016, premio speciale della giuria al Premio Città di Latina 2017, secondo posto al Premio Città di Davoli 2017.
La sua prima raccolta di poesie, dal titolo Come quarzo rosa, è stata pubblicata nel 2020 da La Ruota Edizioni. Attualmente vive in Sicilia, dove lavora come traduttrice freelance.

Michela D. Castellazzo

Gatto in appartamento vuoto

Se insegnare è lasciare un segno
allora sono tutto un tuo tatuaggio
e di certo non riuscirò a perdonarti
per avermi preceduto,
abbandonato su questa mensola che non regge
a rovistare nella tua vecchia sciarpa
per sentire ancora l’odore di casa
graffiando questo legno nudo
senza potermi nemmeno affilare le unghie
miagolando un dolore
che maschera a fatica
fame felina arretrata.

Michela D. Castellazzo è nata a Genova nel 1964 e vive a Fosdinovo in provincia di Massa Carrara. Laureata in filosofia. Ha pubblicato la raccolta di poesie Ambliopie (Edizioni del Leone, 2003, con nota critica di Elio Gioanola); i libri di narrativa: Tre racconti (“libri liberi” laRecherche.it), il romanzo breve Aperitivo virtuale (laRecherche.it), il romanzo Il gioco del caso (Maria Pacini Fazzi Editore, con nota critica di Giorgio Bàrberi Squarotti), i tre romanzi brevi Aqua mater-trilogia della memoria e dell’oblio (CUT-UP Publishing); il monologo teatrale Lettera di una barbona ai passanti (laRecherche.it); il saggio La terapia della scrittura: salute e malattia in Nietzsche e Gadda (in collaborazione con Marina Palma, in “Teoria e storia dei generi letterari – Letteratura e medicina” a cura di Giorgio Bàrberi Squarotti, Rubettino 2009).

Gianluca Ceccato

MALCADUCO

Tremare è come mordere la fede
di un luogo senza nome dietro
a muscoli, organi e ossa,
dove restare è comunque
attraversare le umide mattine,
brevi ruote del tempo.

Gianluca Ceccato nasce il 6 maggio 1997 a Latisana (UD) attualmente vive e studia a Padova. Le sue poesie sono presenti su riviste online come Altrove, Il Visionario, Inverso, Poetry Factory e Poeti Oggi. Nel 2019 è finalista del Premio Tiburtino con la poesia “Una Notte”. È tradotto in spagnolo e bosniaco. Continua a leggere