Collaborators & Bloggers

Man Ray “Noir et Blanche” (Kiki de Montparnasse) Parigi 1926

Direttrice
Luigia Sorrentino

Comitato di redazione

Monica Acito, Alessandro Anil, Alessandro Bellasio, Matteo Bianchi, Gisella Blanco, Alberto Fraccareta, Paolo Galvagni, Elio Grasso, Giovanni Ibello, Marco Marangoni, Giuseppe Martella, Bernardino Nera, Giorgia Sensi.

Monica Acito

Monica Acito nasce nel 1993 in Cilento, lembo di terra a sud di Salerno.
Dopo il diploma al liceo classico, si trasferisce a Napoli, dove si laurea in Lettere Moderne alla Federico II; poi si specializza con lode in Filologia Moderna.
Dopo la laurea, nel 2019, viene premiata alla Camera dei Deputati di Roma tra i neolaureati meritevoli del 2018 e, nello stesso anno, consegue un Master in didattica dell’Italiano come lingua straniera.
Giornalista pubblicista, iscritta all’Ordine dei Giornalisti della Campania, scrive su testate cartacee e online da quando ha diciassette anni. Tra le riviste con cui collabora, vi sono “Unico Settimanale” (su cui ha una rubrica chiamata “Anime Salve”, in cui racconta storie della Campania interna), “Eroica Fenice” (testata napoletana che si occupa di cultura, recensioni letterarie e interviste), “The Vision” (testata nazionale di attualità e cultura) e “Youmanist” (inserto specificatamente culturale e letterario di “The Vision”).
Scrive narrativa, fin da bambina.
Vince svariati concorsi letterari fin da piccola (“Racconti Campani” di Historica Edizioni per quattro anni consecutivi, “Racconti dal Piemonte”, “Storie e tradizioni di Natale” per Idrovolante Edizioni e, qualche anno fa, è arrivata finalista al concorso “MittAffett”, presieduto da Paolo Giordano come presidente di giuria).
Suoi racconti sono apparsi su varie antologie, edite da Edizioni LaGru, Historica Edizioni, L’Erudita, Giulio Perrone Editore, e anche su riviste come Narrandom e Tropismi.
Ha partecipato al format dei racconti in cento parole per Giulio Perrone.
Ha fatto parte della giuria popolare del Premio Napoli per due anni, sezione narrativa
A fine 2019 si trasferisce a Torino, per frequentare la Scuola Holden di Alessandro Baricco: sceglie il College “Scrivere”.
Nel 2021 vince il Premio Italo Calvino Racconti con il racconto “Amaràvia”, che viene pubblicato anche sull’ “Indice dei Libri del Mese”. Arriva in finale anche al concorso di narrativa “8×8- Si sente la voce” di Oblique Studio.
Vince il Premio Phoebe 2021 della Scuola Holden con il suo progetto di romanzo, “Uvaspina” che è in corso di pubblicazione e uscirà nel 2023.
Attualmente vive a Torino, è docente di discipline letterarie in una scuola di Venaria Reale (Torino) e fa parte del comitato di lettura del Premio Italo Calvino, in qualità di lettrice.

Alessandro Anil Credits ph Valentina Pavone

Alessandro Anil, nato nel 1990, ha vissuto in India fino a sedici anni, a Santiniketan (West Bengal), frequentando la scuola fondata dal poeta R. Tagore. Si è laureato in Filosofia e Letteratura in Inghilterra. Dal 2013 vive in Italia. Collabora con varie riviste. È stato premiato e/o segnalato da Poesiafestival, Premio Rimini per la poesia giovane, Casa della Poesia di Como, Premio Mario Luzi, Premio Camaiore, Premio città di Como. Sta traducendo Une Histoire de bleu di Jean-Michel Maulpoix, una breve proposta è uscita per «Nuovi Argomenti», e un antologia di poeti bengalesi dopo Tagore, per ISAS, Institute of South Asian Studies. Ha esordito con raccolta Versante d’esilio, Minerva, 2019 (Premio Camaiore proposta, 2019, terna dei premiati del Premio città di Como). Pubblica lo stesso anno con Franca Mancinelli e Maria Grazia Calandrone, Come tradurre la neve, Animamundi. Viene inserito nell’antologia curata da Eleonora Rimolo e Giovanni Ibello, Poeti nati negli anni novanta, Ladolfi, 2020. Contribuisce con Giornale di un infante saggio nella raccolta di saggi Per Mario Benedetti, edito da Mimesis. È ideatore e socio fondatore di Zeugma: Casa della poesia di Roma, attraverso cui organizza rassegne ed è parte integrante di vari progetti dedicati all’insegnamento della poesia. Una selezione di poesie della sua nuova raccolta ancora inedita L’acqua della nostra sete è uscita nella rivista «Poesia» di Crocetti editore con una nota di Milo De Angelis e un’altra selezione è uscita per Atelier, Ladolfi editore, con un’introduzione di Mario Famularo.

Oltre a quella di poeta svolge l’attività di drammaturgo e regista. Ha scritto e diretto To Celebrate the Human Glory, Dance Once, Pray Twice, The Tea Room, Human, Antigone. Fin da giovane insegna pratiche e attività teatrali sotto la guida di suo padre Abani Biswas, regista teatrale e fondatore di Theatre House, centro di ricerca teatrale, dopo la collaborazione con Jerzy Grotowski. In seguito, si forma sia come regista che come pedagogo con il regista russo Anatolij Vassiliev. Nel 2008 riceve il diploma come insegnante dell’arte marziale indiana Kalaripayattu da KESMA – Kerala School of Martial Art. Tiene corsi di teatro e dell’arte marziali Kalaripayattu in Europa e in India.

https://it.wikipedia.org/wiki/Alessandro_Anil

Alessandro Bellasio

Alessandro Bellasio (Milano, 1986) ha scritto i libri di poesia Nel tempo e nell’urto (Pordenonelegge-Lietocolle, 2017 – Premio Letteratura Città di Como, Premio Fiumicino); Monade (L’arcolaio, 2021), primo volume della “Trilogia dell’infrangibile”.
La raccolta di saggi Disappartenenza. Letteratura e ascesi, secondo volume della trilogia, è in uscita nella primavera 2022 presso Fallone Editore.
Suoi testi sono presenti nell’antologia Giovane poesia italiana (Fondazione Pordenonelegge, 2019), tradotta in tedesco, francese, inglese e spagnolo.
Si è occupato dei classici della lirica espressionista – in particolare G. Benn, G. Trakl, G. Heym – con brevi profili critici e traduzioni.
Insieme a Milo De Angelis, per la Casa della Poesia di Milano, ha curato rassegne dedicate all’espressionismo tedesco (tinyurl.com/y58hgkea) e ai maggiori poeti polacchi del Novecento (tinyurl.com/y2nagkh2).

Matteo Bianchi

Matteo Bianchi, 1987, si è specializzato in Filologia moderna a Ca’ Foscari sul lascito lirico di Corrado Govoni, sulla cui poetica ha curato l’Annuario govoniano di critica e luoghi letterari (La Vita Felice, 2020). Collabora come giornalista con alcune testate del Gruppo Sae, con “Left”, “Il Sole 24 Ore” e Globalist.it. Ha pubblicato quattro raccolte in versi e preso parte alla redazione della Guida tascabile delle librerie italiane viventi (Edizioni Clichy, 2019). Suoi contributi critici sono apparsi su “Poesia”, “l’immaginazione”, “Semicerchio”, “Nuova Rivista Letteraria”, sul sito di “Nuovi Argomenti” e su “Nazione Indiana”. È membro del comitato scientifico della Fondazione “Giorgio Bassani” e dirige la rivista “Laboratori critici” della Samuele Editore.

Gisella Blanco credits ph. Andrea Rossi

Gisella Blanco è nata a Palermo nel 1984 e vive a Roma da diversi anni. Ha iniziato a scrivere poesia da bambina e ha conseguito diversi premi letterari. E’ laureata in legge, si occupa di divulgazione letteraria poetica, collabora con blog, riviste cartacee e giornali per i quali scrive note critiche, recensioni, articoli, interviste e saggi. E’ vicedirettrice della rivista on line Le città delle donne, scrive per la rivista Leggere Tutti cartacea e on line, per Atelier Poesia, per Laboratori Poesia, per Liguria.Today e per La poesia del nostro tempo. Conduce dirette, programmi e iniziative culturali fruibili su YouTube e sui principali social. Ha svolto, come relatrice, lezioni in ambito universitario sulla poesia (Università di Palermo – Dipartimento di Scienze Umanistiche, Corso di studio in Lettere, Insegnamento Istituzioni di Linguistica italiana); nel 2020 ha tenuto una lezione sulla poesia agli studenti di Linguistica Italiana della Sichuan International Studies University di Chongqing (Cina). E’ titolare di un sito personale (www.gisellablanco.com) in cui compaiono note e articoli sulla grande poesia e sulla poesia contemporanea. Partecipa periodicamente come critico letterario poetico al programma culturale radiofonico “Affari di libri”. Particolarmente attenta ai temi sociali, filosofici e femministi, è autrice della silloge poetica Melodia di porte che cigolano, pubblicata da Eretica Edizioni (2020), compare nell’antologia Inno alla morte, pubblicata da Bertoni Editore (2021), nell’Agenda Poetica 2022 edita da Bertoni e nell’antologia “Cuori a Kabul – Poesie per l’Afghanistan” di Graphe.it Edizioni. Fa parte di un team che offre servizi letterari, Scrivere Poesia, in cui si occupa di editing poetico.

Alberto Fraccacreta

Alberto Fraccacreta (1989), originario di San Severo, è assegnista di ricerca in Letteratura italiana contemporanea presso l’Università degli Studi di Urbino Carlo Bo. Collabora con alcuni quotidiani nazionali. Ha pubblicato Sine macula. Poesie 2007-2019 (Transeuropa, 2020) e Spin doctor. Prose e racconti (Fara, 2021).

Paolo Galvagni in Ciuvascia , al congresso su Gennadij Ajgi, 2019

Paolo Galvagni (1967). Laureato in Lingua e letteratura russa a Bologna, ha trascorso periodi di studio a Mosca, Minsk, Kyiv e San Pietroburgo. Collabora con riviste e case editrici, per le quali traduce testi di poeti e narratori russi e ucraini, con specifica attenzione alla poesia contemporanea. Nel 2014 gli è stato assegnato il Premio “Andrej Belyj” (San Pietroburgo) per le traduzioni. Nel 2018 ha partecipato al Festival “Vasari” di Nižnij Novgorod (versioni di poeti italiani contemporanei in russo). Tra gli autori tradotti si ricordano A. Achmatova, S.Esenin, A. Blok, N. Kljuev, Vl. Majakovskij, L. Andreev, M.Gor’kij, Vl. Vysockij. Tra i contemporanei: E. Schwarz, V. Filippov, S. Zav’jalov, S. Stratanovskij, G. Ajgi, D. Grigor’ev, Chamdam Zakirov.

Giovanni Ibello credits ph. Dino Ignani

Giovanni Ibello (Napoli, 1989). Nel 2017 pubblica il suo primo libro, Turbative Siderali (Terra d’Ulivi edizioni, con una postfazione di Francesco Tomada). L’opera vince il premio Internazionale Città di Como (per l’opera prima) e il premio dell’Osservatorio letterario Lermontov. È direttore della rivista «Atelier» (sezione online). I suoi versi sono stati tradotti in sette lingue tra riviste, blog e volumi antologici di poeti italiani all’estero. Nel 2018 si aggiudica il premio Città di Fiumicino per la sezione «opera inedita» con una prima versione del poemetto Dialoghi con Amin. Una sua antologia poetica è stata pubblicata in Russia per l’editore Igor Ulangin nella collana «Contemporary italian poets» a cura di Paolo Galvagni (traduzione a cura di Tatiana Grauz). Nel gennaio del 2021 inaugura, con una selezione di testi inediti, la rubrica «I poeti di trent’anni» curata da Milo De Angelis sulla rivista Poesia di Crocetti. Dirige per Terra d’Ulivi edizioni la collana di poesia «Deserti luoghi».

Marco Marangoni

Marco Marangoni (1961), per la poesia ha pubblicato cinque raccolte: Tempo e oltre (Campanotto Editore, 1994, Prefazione di Giuseppe Conte), Dove dimora la luce ( I quaderni del Battello Ebbro, 2002, Prefazione di Tomaso Kemeny), Per quale avventura ( Raffaelli Editore, 2007, prefazione di Milo De Angelis), Congiunzione amorosa ( Moretti &Vitali, 2013, prefazione di Giancarlo Pontiggia e nota critica di Maurizio Cucchi); La passione degli anni, Stampa 2009, Prefazione di Maurizio Cucchi) , Sentimentalissima luce ( puntoacapo, 2021 – Ancilia n 11, Quaderni di poesia contemporanea, collana diretta da  Giancarlo Pontiggia).
E’ membro della giuria scientifica del Premio di poesia San Vito al Talgliamento, ha ideato e cura, con Alberto Bertoni , Ossigeno nascente/Atlante dei poeti contemporanei , on-line ( Università di Bologna). Collabora a poesia.blog.rainews.it.
Su di lui tra gli altri hanno scritto: G. Conte, T. Kemeny, M. De Angelis, G. Pontiggia, M. Cucchi, E. Golino, A. Bertoni, D. Rondoni, G. Lauretano, M. Morasso.

Giuseppe Martella

Giuseppe Martella è nato a Messina e risiede a Pianoro (BO).
Ha insegnato letteratura e cultura dei paesi anglofoni nelle Università di Messina, Bologna e Urbino. I suoi studi riguardano in particolare il dramma shakespeariano, il modernismo inglese, la teoria dei generi letterari, il nesso fra storia e fiction, l’ermeneutica letteraria e filosofica, i rapporti tra scienza e letteratura, e tra letteratura e nuovi media.
Dopo essersi ritirato dall’insegnamento, da alcuni anni si interessa anche di poesia italiana contemporanea, collaborando con saggi e recensioni a diverse riviste cartacee e online (Anterem, La Clessidra, Poesia, di Luigia Sorrentino, Poetarum Silva, Nazione Indiana, Versante Ripido, Carteggi Letterari, ecc.). Una sua poesia inedita, Kenosis, è risultata finalista al premio Montano 2020. Altri inediti sono già apparsi ne Il giardino dei poeti e nella sezione Instagram del Blog Rainews, ma non ha mai pubblicato versi propri.

Fra le sue pubblicazioni a stampa:
Ulisse: parallelo biblico e modernità, Bologna, CLUEB, 1997.
Margini dell’interpretazione, Bologna, CLUEB, 2006.
G. Martella, E. Ilardi, Hi-story. The rewriting of History in Contemporary Fiction, Napoli, Liguori, 2009 (in duplice versione, inglese e italiana).
Ciberermeneutica: fra parole e numeri, Napoli, Liguori, 2013.
Tecnoscienza e cibercultura, Roma, Aracne, 2014.

Bernardino Nera

Bernardino Nera è stato docente di Lingua e Letteratura Inglese presso alcuni licei romani e Dottore di ricerca per la stessa materia. E’ autore del testo La Scena di Liverpool: giovane poesia inglese degli anni Sessanta, (Firenze Libri, 1994), antologia di poesie dei poeti di Liverpool (A. Henri, R. McGough, B. Patten) tradotte in italiano, con introduzione critica. Ha inoltre tradotto alcuni saggi e testi letterari inclusi nel volume curato da L. Fried, Gli Ebrei e la grande Emigrazione. Alle origini della letteratura Ebraica (NEU, 2006) e poesia contemporanea britannica per le riviste Poesia (Crocetti Editore), Testo a Fronte di Marcos y Marcos, Atelier Poesia e Poesia, di Luigia Sorrentino. Nel 2009 ha pubblicato in collaborazione con Annalisa Talamo, l’opera per studenti universitari e di scuola superiore: The Liverpool Scene. English Poetry in the Sixties (Aracne Editrice). Con Floriana Marinzuli ha curato la traduzione di Rapture (Estasi) di Carol Ann Duffy, (Del Vecchio Editore, 2008), e l’antologia di poesie d’amore della stessa, allora Poet Laureate britannica: Lo Splendore del Tempio (Crocetti Editore, 2012); opera che nel 2013 viene insignita del Premio Nazionale di Poesia e Traduzione Poetica ‘Achille Marazza’. Sempre in collaborazione con Marinzuli, nel 2018, ha tradotto e curato l’antologia Compagna (Fiere), dell’ex Makar (Poet Laureate) scozzese Jackie Kay e nel 2020 la silloge Sincerità (Sincerity) della poetessa Carol Ann Duffy, entrambe le pubblicazioni per Ladolfi Editore. Prossima pubblicazione (primavera 2022): l’antologia di poesie della poetessa scozzese Liz Lochhead A Choosing tradotte in italiano con il titolo Una Scelta, per la casa editrice Argolibri.

Giorgia Sensi

Giorgia Sensi è traduttrice freelance dall’inglese di fiction, non-fiction e soprattutto poesia. Vive a Ferrara. Ha tradotto raccolte di Carol Ann Duffy, Jackie Kay, Gillian Clarke, Margaret Atwood, Eavan Boland, Kate Clanchy, Patrick McGuinness, Kathleen Jamie, Vicki Feaver, John Barnie, Philip Morre, Raymond Antrobus, H. D., Ilya Kaminsky e altri ancora, e curato diverse antologie. Fa parte della redazione di «Interno Poesia», blog e casa editrice, per la promozione della poesia. È collaboratrice del Blog «Poesia» di Luigia Sorrentino.
Tra le sue traduzioni di poesia  più recenti si segnalano: nel 2019, Falco e ombra, (Hawk and Shadow) antologia di poesie e prose di Kathleen Jamie, Interno Poesia Editore; La testa di Shakila, poesie e prose di Kate Clanchy, LietoColle-gialla oro; Istantanea di ippopotamo con banane e altre poesie, (Snapshot of Hippo with Bananas and other poems) Philip Morre, Interno Poesia Editore. Nel 2020: Le colombe di Damasco, poesie da una scuola inglese, antologia cura di Kate Clanchy, sua traduzione, LietoColle Editore. The Perseverance di Raymond Antrobus, prefazione di Kate Clanchy, postfazione di Anna Maria Farabbi, LietoColle Editore. Nel 2021: Repubblica sorda, di Ilya Kaminsky, La nave di Teseo Editore;  H. D. Poesie imagiste di Hilda Doolittle, Interno Poesia Editore. Nel 2022, La fanciulla senza mani e altre poesie, Vicki Feaver, sua cura e traduzione, Interno Poesia Editore. Le storiche, Eavan Boland (titolo originale The Historians) Le Lettere Editore (con Andrea Sirotti). Ha inoltre tradotto l’opera di non-fiction di Kathleen Jamie, Sightlines, col titolo Scrutare gli orizzonti, Luciana Tufani Editrice, 2019.
Sue traduzioni compaiono su riviste cartacee quali Testo a Fronte, Versodove, Poesia di Nicola Crocetti, Nuovi Argomenti, Argo, e online quali Atelier Poesia.
Con La casa sull’albero, poesie scelte di Kathleen Jamie, Ladolfi Editore, 2016, ha vinto il Premio Marazza 2017 per la traduzione poetica. Ha inoltre ricevuto il ‘Premio Nazionale per la  Traduzione’ 2019, conferito dal Ministero dei Beni e delle Attività Culturali (MIBACT).