Il dolore pazzo dell’amore

dolore_pazzoLetture

Pietrangelo Buttafuoco Il dolore pazzo dell’amore, Bompiani, 2013, 15 euro

Nota di Lettura di Erminio Alberti

Il dolore pazzo dell’amore è un romanzo – ma si fa fatica a definirlo romanzo, nonostante ci sia effettivamente una bildung che si stende lungo le pagine – difficilmente collocabile in un canone. A primo acchito, per certi suoi modi narrativi, potrebbe ricordare Geologia di un padre di Valerio Magrelli, uscito a inizio anno. Tuttavia vi è una differenza enorme tra i due, ed è una questione tutta di visione della realtà, di “strumenti speculativi”.

Pensando alla concezione di realtà presente nel dolore pazzo viene in mente un pezzo di Julius Evola in Rivolta contro il mondo moderno: Continua a leggere

Il Teatro di Villa Torlonia torna ai cittadini

La Sala del Teatro (1)Curiosità

Lo storico teatro di Villa Torlonia,  torna ai cittadini per ridare vita alla creatività del futuro con spettacoli, musica, laboratori, visite guidate.

Nota di Silvana Lazzarino

Acquistata nel 1797 da Giovanni Torlonia che ne fece la residenza di famiglia, la villa vide i primi interventi di ristrutturazione proprio in quegli anni per mano di Giuseppe Valadier che si avvalse tra gli altri anche dell’apporto di Antonio Canova, per poi assistere a diversi ampliamenti nel corso del XIX secolo a partire da Alessandro Torlonia e fino ai primi del Novecento. Fu con Alessandro, che la villa, grazie ai numerosi ampliamenti, raggiunse uno fasto tale da poter competere con le ville nobiliari romane della più antica tradizione. Continua a leggere

Luigi Manzi, “Fuorivia”

manzi-fuoriviaLetture

Luigi Manzi è attivo il poesia da molti anni. Critici e poeti autorevoli, in passato, hanno parlato dai suoi versi, tra i quali ricordiamo Dario Bellezza, Giacinto Spagnoletti, Remo Pagnanelli, Cesare Vivaldi e Gian Piero Bona. Tutti hanno messo in evidenza l’estraneità di questo autore dai circuiti letterari della maggiore editoria italiana e l’appartenenza a un mondo contadino, separato, quasi scomparso oggi.
Dario Bellezza definì la sua poesia affascinante proprio perché antitetica alla sua. I versi di Luigi Manzi infatti, come lo stesso Bellezza rilevò, nascono dalla campagna, dalla contemplazione della natura e cioé da una dimensione estranea alla città. “Fuorivia” ha sullo sfondo – come lo stesso autore precisa nella nota – il conflitto fra contesto rurale e alienazione urbana, ma anche fra diffrazione del postmodernismo e convergenza creaturale dell’arcaico. Luigi Manzi sembra osservare il mondo da lontano, dalla luce dell’infanzia, e a quella luce sembra tornare, insistentemente nella lingua della poesia. Continua a leggere

Rosaria Di Donato, “Lustrante d’acqua”

lustrante1Letture

Dalla prefazione di Sandro Gros-Pietro

Nel caso di Rosaria Di Donato si può parlare a buon titolo di una scrittura ellittica, capace di descrivere un percorso sempre collocato a distanza costante tra i due fuochi da cui prende origine. E i fuochi sono la materia e lo spirito ovvero, se si preferisce dirlo in versione più dotta, la storia del mondo reale e la metafisica dell’eterno. Non si tratta di una con- trapposizione dell’inconciliabile, ma al contrario di una complementarietà unificante. Di Donato declina le forme di contiguità dialettica tra ciò che in noi decade e ciò che in noi resiste all’erosione del tempo. La sola lingua che descrive tali figure di opposti estremi è la lingua dell’amore, che continuamente rigenera alla vita ciò che è decaduto nella morte: “è trionfo d’amore / è melodia / che offre al mondo / la speranza / che muta il pianto in canto / che nel pia- netaspento / trasforma il rapido sospiro / in un respi- ro ch’empie / tutto di vita”. Appare evidente la professione di fede in un Altrove, Continua a leggere

Valerio Magrelli, “Geologia di un padre”

geologia_padreNello scaffale

Prefazione di Giacinto Magrelli

Ci sono libri che si scrivono per tutta la vita, magari senza saperlo.
Valerio Magrelli ha raccolto per anni appunti e note sulla figura del padre, un insieme di tracce che attendeva di trovare forma.
Dopo la morte del genitore, quei biglietti cominciano a strepitare: «sapevo che ogni voce era una gola che domandava cibo. Sapevo che ogni richiamo era come un filo, il bandolo canoro di un’infinita matassa di storie».
Perché far brillare ciò che è accaduto – o ciò che si vorrebbe fosse accaduto – è il solo modo che abbiamo per vincere la morte. Continua a leggere

Luoghi statali d’arte gratuiti

bronziNelle città italiane

Il Ministero dei Beni e delle Attività culturali e del Turismo rende noto che sabato 28 dicembre 2013 tutti luoghi d’arte statali saranno aperti gratuitamente per l’intera giornata. Inoltre, in occasione del sesto appuntamento di “Una notte al Museo”, la gratuità sarà estesa anche per l’ingresso serale dalle ore 20:00 alle 24:00. Questa edizione sarà ricca di eventi di musica, danza, teatro e attività dedicate a tutti i tipi di pubblico: A Reggio Calabria, presso il Nuovo Museo Archeologico Nazionale, sarà possibile ammirare i Bronzi di Riace. A Torino, all’Armeria Reale, saranno letti brani tratti dal carteggio Freud-Einstein, mentre presso il Museo dell’Antichità sarà allestita la performance “Tocca la barba all’imperatore”, dedicata ai disabili visivi; a Milano, nella splendida cornice della Pinacoteca di Brera, sarà possibile

Sonia Gentili: Il grado zero della Letteratura

Letture
a cura di Luigia Sorrentino

di Sonia Gentili

Nel Grado zero della scrittura (1953) Roland Barthes (nella foto) individua la crisi della letteratura divenuta codice e tradizione nel suo scontro con la realtà. Questo scontro determina la regressione della scrittura al suo «grado zero», cioè «ad una forma priva di retaggio»: ciò avviene, dice Barthes, nella «scrittura bianca di Camus» e nella «scrittura parlata di Queneau». Se si riconsiderano oggi, a sessant’anni di distanza, i due tipi di dialettica tra scrittura e realtà indicati da Barthes in Camus e in Queneau (Fotro sotto), vi si riconoscono due strade, maestre ed alternative, percorse dal Novecento letterario. In Camus l’elemento di realtà che segna le colonne d’Ercole della scrittura non è la parola quotidiana, ma il silenzio. La luce mediterranea che vivifica e distrugge, il silenzio vitale col suo carico di morte corrodono il linguaggio e fanno retrocedere la scrittura al di qua della tradizione letteraria, cioè nella preistoria del mito: quella di Camus è una voce iniziale, poetica e gnomica, che ha lo splendore scabro della pietra. All’opposto, in Queneau la realtà si dà come evidenza del quotidiano, e la scrittura è «parlata». Si tratta dello stesso bivio rappresentato all’epoca, in Italia, da Pavese e Calvino. Continua a leggere

Anna Maria Farabbi, poesie

Letture
Anna Maria Farabbi

Nota
Le due opere, Abse (Il ponte del sale 2013) e leièmaria, (Lieto Colle 2013) sono intrecciate e innervate l’una nell’altra. Abse, pur composta da fondamenta poetiche, si irradia in vari registri di scrittura, coniugandosi con la prosa. leièmaria emerge da un piano narrativo, dentro cui sprofonda un bulbo poetico di cinque poesie.

Anche qui, come del resto in tutta la mia ricerca, la parola affonda nell’identità femminile, con prospettive dentro la mistica, l’interiorità, la denuncia civile, il diario di viaggio, il nodo nella relazione con un’altra creatura.
In entrambi i testi, l’uso della lingua si alterna ritmicamente con il dialetto sia in prosa che in poesia: il dialetto proveniente dalla zona di Montelovesco, località nei pressi di Perugia.

Anna Maria Farabbi Continua a leggere

Andrea Ponso, “Cantico dei cantici”

AndreaP12Nota di traduzione del “Cantico dei cantici”  di Andrea Ponso

Il mio tentativo di approssimazione al testo ebraico è di tipo “letterale”. Non nel senso di una pedissequa versione di supporto – ma, piuttosto, come un’azione di traduzione che diventa, essa stessa, fedeltà, per quanto possibile, alle articolazioni non solo dei significati (forse mai tanto sfuggenti e, per questo, vivi, nell’ebraico), ma della stessa struttura della frase e della sintassi. Tutto questo porta nella lingua d’arrivo qualcosa che la sfigura, anche nelle sue regole grammaticali – ma rimane, per quanto possibile, seppure al suo interno, sempre altro: quasi come un parlare straniero ma nella propria lingua.

Del resto, in questa lingua granulosa e basica, ma capace di racchiudere schiumare di miele anche tra i cardi e le pietraie delle radici consonantiche delle parole – una sorta di minuscolo alveare, ogni parola, in cui il soffio vocalico porta il nostro alito e quello che anima il mondo, lo coinvolge e lo responsabilizza nella scelta delle vocali – il termine dabar significa sia “parola” che “azione”, sia la cosa che la sua voce; tanto che l’intera creazione non smette, fin dal principio, di creare tramite il dire.

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Mara Seveglievich, “Le ragioni del cuore”

sevegliovichNello scaffale

Dalla prefazione di Stefano Strazzabosco

Gli esordi sono come fondazioni di città: si tracciano dei solchi, si bonifica il terreno, si sceglie un sito adatto al tempio, la caserma e il palazzo; si chiama un sacerdote a consacrare il tutto ai numi tutelari, e poi si inizia a costruire, a innalzare le case e le mura. Col tempo, le città crescono o spariscono, diventano grandi o tornano di nuovo solo “arena ed erba”. Cartagine fu rasa al suolo, il suo terreno bruciato col sale, i suoi abitanti trucidati o venduti come schiavi; Roma era stata un semplice guado, ma già nel I secolo contava un milione di abitanti. Vicenza, invece… qualcuno ha voglia di parlare di Vicenza?

Le ragioni del cuore di Mara Seveglievich propongono un tracciato ben definito, ben orientato e soprattutto propizio alla vita – parola che, insieme a “cuore”, ricorre più spesso in queste pagine. Un avamposto, un piccolo paese, non ancora una città, (né tantomeno una lottizzazione); un luogo non lontano dal mare e nemmeno dagli outlet delle grandi firme né – ovviamente – dai negozi di cosmesi; un po’ di stanze dedicate ai Lari (in questo caso il padre), con presenze e affetti (Paolo, Giovanna, la famiglia etc.), provviste di utensili da cucina, di cassettoni e di letti, di libri d’arte e di letteratura. […] Continua a leggere

Amedeo Modigliani e la collezione Netter

Elvireconcollettobianco1E’ in corso a Roma la mostra “Modigliani, Soutine e gli artisti maledetti. La collezione Netter” (a cura di Marc Restellini, Museo Fondazione Roma – Palazzo Cipolla, dal 14 novembre 2013 al 6 aprile 2014).

LA MOSTRA

Sono oltre 120 le opere esposte, per ricostruire il percorso di artisti che vissero a Parigi nel quartiere di Montparnasse agli inizi del Novecento: Modigliani, Soutine, Utrillo, Suzanne Valadon, Kisling e altri ancora. Queste opere non sono state mostrate al pubblico da più di settant’anni, e oggi ricompaiono come se fossero uscite da un altro mondo. Così Marc Restellini, curatore della mostra ‘Modigliani, “Soutine e gli artisti maledetti. La collezione Netter” in corso nelle sale del Museo della Fondazione Roma, promossa da Fondazione Roma, Comune di Milano, Palazzo Reale, Soprintendenza per il Patrimonio Storico, Artistico ed Etnoantropologico e del Polo Museale della Città di Roma e prodotta e organizzata da Arthemisia Group in collaborazione con la Pinacothéque de Paris. Continua a leggere

Bernardo Pacini, “Cos’è il rosso”

rossoLetture

Dall’Introduzione di Gianfranco Lauretano

Probabilmente per Bernardo Pacini la poesia è una questione di tempi: più sono rapidi meglio è. Le immagini, l’eco visiva dei tanti luoghi visitati che qui sono riportati, i fotogrammi della sua Firenze giovane e notturna, decisamente originale, scorrono nei testi senza tanti discorsi. L’unità di tutto è altrove, probabilmente nello sguardo di un poeta per il qualela poesia non è un discorso sul mondo ma un’esperienza compiuta attraverso le parole. La rapidità del dettato viene allora da una verosimiglianza col reale, così come lo vediamo in scena in Séma-phoròs, la poesia iniziale e, dunque, in qualche modo proemiale, da cui è tratto infatti il titolo della raccolta. “La mia fortuna è che so scherzare d’istinto”, attacca il poeta, ma la sterzata non evita la dialettica col pedone che intralcia il passaggio e che rovescia su di lui la domanda. […]

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Mariapia Veladiano, “Ma come tu resisti vita”

veladianoNello scaffale

“Ma come si fa a non prendere e stringre mani fino a sentir male, guardare fino a far lacrimare gli occhi, come si fa a vivere così, sapendo.
Sapendo che possiamo celebrare finalmente insieme la diaspora dal nostro egoismo, fare una cosa sola, o anche due, e così scendere dal calvario di una vita che intanto ci inchioda a esser soli, sordi, ciechi e scontenti.
L’ottimismo e voler resistere al male, comunque.”

Mariapia Veladiano crede nelle parole che fanno la differenza. Le sceglie per noi, ce le affida. Affinché queste parole possano essere nostre compagne. Il libro è quasi un dizionario dei sentimenti. In esso ci sono il bene e il male che si confrontano,  si osservano, si sfidano, come in questa piccola prosa che ho scelto per voi,  che ha per titolo “Tenerezza”. Ha a che vedere con gli abbracci, quelli che fanno la differenza e che mancano, mancano ovunque, quando si è piccoli, ma anche quando si è adulti.
Proviamo ad ascoltare queste parole.
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Visite gratis ai musei statali

Domus_aureaAppuntamento

Sabato 28 dicembre 2013 tutti luoghi d’arte statali saranno aperti gratuitamente per l’intera giornata. Inoltre, in occasione del sesto appuntamento di ‘Una notte al Museo’, la gratuità sarà estesa anche per l’ingresso serale dalle ore 20:00 alle 24:00. Nell’immagine qui accanto, Le Grottesche della Domus Aurea.”Per le festività natalizie – dichiara il ministro dei Beni culturali e del Turismo, Massimo Bray – abbiamo pensato di regalare ai visitatori italiani e stranieri una giornata da dedicare al nostro patrimonio storico-artistico, che permetterà a cittadini e turisti di scoprire luoghi ed opere d’arte del nostro Paese”. Continua a leggere

Angelo Bazzolini, “Il carattere Italiano”

Nota di Silvana Lazzarino

Nell’ambito dell’ottava edizione del Festival Internazionale del film di Roma 2013 all’Auditorium Parco della Musica è stato proiettato “Fuori concorso” il film-documentario Il carattere italiano (The Italian Character) di Angelo Bozzolini.

La musica, da lui studiata e apprezzata fin da ragazzo, torna ad essere protagonista. Dopo aver raccontato la storia della vita di celebri musicisti tra cui Jakob Ludwig Felix Mendelssohn e Fryderyk Chopin, il regista Angelo Bozzolini, affascinato dalla potenza espressiva e coinvolgente di questa arte nelle diverse interpretazioni, ha scelto di ripercorrere le vicende legate all’Orchestra di Santa Cecilia.

Nel film documentario, prodotto da Alpenway Media Production GmbH, con la collaborazione di RAI, Accademia Nazionale di Santa Cecilia, è descritta infatti la storia di una grande orchestra italiana, quella di Santa Cecilia nei suoi momenti più Continua a leggere

Minime da una fine, Viviana Nicodemo e Liliana Zinetti

minime_da_una_fineNello scaffale

Minime da una fine“, di Liliana Zinetti e Viviana Nicodemo, Introduzione di Ivan Fedeli, Ed. CFR Ibrida, 2013 (euro 10,00)

Viviana Nicodemo, milanese, dopo gli studi classici, si diploma alla Civica scuola d’Arte Drammatica Piccolo Teatro di Milano. Ha recitato con vari registi e ha fatto diverse letture poetiche (Dante, Tasso, Dickinson, Rilke, Campana, Pavese). Ha pubblicato nel 2007 “Necessità dell’anatomia” (Ed. Spirali) con sue fotografie e versi di Milo De Angelis. Ha girato alcuni video legati alla poesia del Novecento, tra i quali “Un nome della via” e “Cento giorni dopo l’infanzia”, e, nell’estate del 2009 ha tenuto una mostra fotografica intitolata “Via dell’inizio”, all’interno del Palazzo Ducale di Pavullo nel Frignano. (Qui sopra l’immagine della copertina del libro di Viviana Nicodemo).

Liliana Zinetti risiede a Casazza (Bergamo) dove è nata nel 1954. Ha pubblicato le raccolte di poesia: “Volo di terra” LietoColle, 2004; “L’ultima neve”, LietoColle, 2007; la plaquette “Una poesia” Pulcinoelefante, 2008; l’ebook Due (I giorni del sole fermo), Clepsydra Edizioni, 2009; “Nel solo ordine riconosciuto”, L’Arcolaio, 2009; “I cipressi di Van Gogh”, Ladolfi Editore, 2011; “Improvviso il mare”, l’Arcolaio, 2012. Continua a leggere

Roberto Calasso, la forza dell’editore

calassoAppuntamento

Fondata a fine novembre del 1963, l’Adelphi ha compiuto 50 anni. Fin dall’inizio la casa editrice ha pubblicato libri unici che nessuno avrebbe pubblicato. Libri cioè scritti da chi aveva attraversato un’esperienza unica, che si era depositata in un libro. Uno degli esempi più significativi in questo senso fu una delle prime pubblicazioni della casa editrice uscita nel 1965, il romanzo di Alfred Kubin L’altra parte. Un libro nato da uno dei suoi periodi deliranti. Kubin non avrebbe mai più scritto nulla del genere.

In occasione dei 50 anni della casa editrice Roberto Calasso ha pubblicato un suo saggio, “L’impronta dell’editore” definendo il Novecento  il secolo della grande editoria, ben più dell’Ottocento. E in effetti, tra la fine dell’Ottocento e gli anni Trenta del Novecento, figure come Kurt Wolff, Gaston Gallimard, Alfred Vallette, Ernst Rowohlt, Allen Lane, James Laughlin, Samuel Fischer hanno inventato profili nuovi per l’editoria in genere. Continua a leggere

Poesia a Rebibbia

Eliopecora_LucianoLucariniLa Casa Editrice Pagine ha dato il via al progetto “Poesia a Rebibbia” un evento che si propone un fine altamente sociale in quanto, attraverso la crescita culturale, si auspica di poter dare uno strumento per l’inserimento nel mondo del lavoro alle detenute, nell’ambito dell’insegnamento o dell’editoria, una volta scontata la pena.

Dopo i corsi svolti nella sezione maschile della casa circondariale romana (con ben 50 adesioni), ottenendo numerosi apprezzamenti, la casa editrice Pagine ha voluto proporre “Poesia a Rebibbia” nella sezione femminile diretta dalla dottoressa Ida Del Grosso, persona sensibile alla cultura letteraria e soprattutto alla poesia. La prima lezione ha avuto luogo lunedì 9 dicembre 2013, l’annuncio è stato dato dall’editore Luciano Lucarini in occasione della Fiera della piccola e media editoria durante la presentazione dell’antologia poetica “Il Cammino della Poesia “ curata da Elio Pecora. Continua a leggere

Aldo Ferraris, “Moltitudine”

moltitudineLetture

“Siamo immersi nella realtà come pesci in un acquario, docili, spesso indifferenti, altre volte crudeli.
Nella realtà delle cose che sono parte di noi, ma che noi tendiamo a ignorare per non inabissarci nella loro necessità, che ci spaventa.
Le cose, remissive, pazienti, che sopportano la nostra esistenza, concedendosi senza pretendere nulla.
Le cose, sagge, che sanno tutto di noi, in una sorta di personificazione o animismo dell’umile materia.
Una moltitudine che condiziona silenziosamente le nostre esistenze.
Noi, immersi in una realtà che abbandoniamo ad ogni nuovo desiderio, per riviverla nuovamente, sapendo che non c’è altra comunanza con le cose che la tenerezza del commiato.”
Aldo Ferraris Continua a leggere

Maria Pia Quintavalla, “I compianti”

Pubblicazione1Letture

Nota di Maria Pia Quintavalla

Il libro I Compianti contiene poemetti, poesie, immagini e lettere del padre.
I poemetti hanno titolo: compianti in terracotta e i congedi, l’ordine impaginazione delle poesie è decrescente: le prime sono le più moderne e recenti, le ultime le più antiche. E’ il mio consueto ordine di narrazione, interna, che procede dallo zoom della memoria, così che entrare nelle stanze dei compianti è la passeggiata, a cui Correggio offre un ragguaglio e guida, pittorico- religioso, ma i dialoghi che portano sono le parole tra noi ultime, se non leggere, di molto amore e trasmissione anche dell’albero di poesia: poesia, pittura, foto, dunque paesaggio; e infine la storia…a sfondo delle storie: le sue lettere sono testimonianza della guerra e di altro. Lui parla da testimone e traduce già verso la sublimazione magica di poesia – China non aveva questa voce non era dissociabile da me, e fu micidiale il confronto ( a volta transfert puro, lei ero io, o il contrario, etc). Qui siamo in due, sempre: conto di concludere, dopo Album feriale, e dopo China, con questa biografia poetica l’auto biologia familiare. Continua a leggere

Golan Haji, “L’autunno, qui, è magico e immenso”

golan_hajiLetture

Golan Haji: una rihla tra le ombre

Golan Haji, poeta, traduttore in inglese, medico patologo. La sua lingua madre è il curdo, ma compone le sue poesie in arabo, e talvolta le traduce in inglese. Ha abbandonato Damasco nel 2011. Nella sua poesia si trova l’epica, l’eco dell’antica versificazione araba, la mistica, il mito, insieme alla poesia contemporanea di tutti i paesi, di cui si nutre. Tutte queste componenti riescono a mantenere il carattere corale in una visione individuale in cui tuttavia è bandita la prevalenza dell’ego e dell’individualismo da contemplazione ombelicale. Continua a leggere

Al Teatro Antigone “Le beatrici”

Le_Beatrici_-_Stefano_BenniAppuntamento

Il 17 dicembre 2013 alle 21.00 saranno in scena al Teatro Antigone di Roma, (Via Amerigo Vespucci, 42- zona Testaccio) Le beatrici, dialoghi e monologhi tratti dall’omonimo libro di  Stefano Benni pubblicato da Feltrinelli nel 2011, figure di donne che hanno poco a che vedere con la fenomologia della musa che ispirò il Sommo Poeta. Firma la regia dello spettacolo l’attrice Anna Rita Chierici. Protagoniste e interpreti: Beatrice: Nives Bellissimo, La Mocciosa: Sabrina Orrico, La Presidentessa: Anna Baccolini, Suor Filomena: Giacomo Rossettini. Il testo “L’Attesa” è recitato fuori campo da Anna Rita Chierici. Scene di Anna Rita Chierici. Aiuto Regista: Giacomo Rossettini. Assistente alla Regia: Simone Atticciati. Costumi: A. Baccolini, G. Rossettini, N. Bellissimo, S. Orrico. Grafica: Sabrina Orrico. Musiche: Giacomo Rossettini. Luci e Fonica: Valerio de Angelis. Continua a leggere

Sandro Penna

Immagine mostra. Umberto Saba. La poesia di una vitaUna poesia che riassume un pensiero assoluto. L’ha scritta il grande Sandro Penna, uno dei più importanti poeti del Novecento italiano. Una specie di filastrocca che contiene tutto il nostro essere.

Felice chi è diverso
essendo egli diverso.
Ma guai a chi è diverso
essendo egli comune.

Sandro Penna

da: Sandro Penna, Poesie, Milano Garzanti, 2000

Donatella Bisutti, “Un amore con due braccia”

Letture

Donatella Bisutti Un amore con due braccia LietoColle 2013, (euro 13).  In copertina un disegno di Luciano Ragozzino

Dalla prefazione di Maria Luisa Spaziani

Nelle mie letture ho da sempre avuto una predilezione per le raccolte monotematiche di poesie, che per l’unità intrinseca che le lega si dovrebbero piuttosto sottolineare libro di poesia.
Sono opere che non possono ospitare situazioni, emblemi, flash o ispirazioni di diversa natura. E quindi visioni emotive o turistiche di paesaggi, tenerezze per i figli piccoli, palpiti o dichiarazioni di civili convivenze, ricordi di amori archiviati o la presenza della morte filosoficamente onnicomprensiva. […] Continua a leggere

Il mercatino Telethon a Pratola Serra

blogger-image--263867958Appuntamento

A Pratola Serra, nella sede dell’associazione socio-culturale Agorà (Corso Vittorio Emanuele) sabato 14 e domenica 15 dicembre 2013, dalle ore 9.00 alle ore 19.00, si svolgerà il tradizionale mercatino di Natale a favore di “TELETHON”. L’iniziativa vedrà la sua conclusione nel concerto del Piccolo Coro Telethon con i bambini di Pratola Serra diretto da Rita D’Amore – che cura l’intera manifestazione insieme al coordinatore provinciale Agostino Annunziata – il 19 dicembre 2013, alle 19.00, nella Chiesa di Maria S.S. Addolorata.

Telethon è l’unica fondazione in Italia che si occupa di finanziare progetti di ricerca scientifica su patologie che altrimenti non avrebbero la possibilità di essere studiate e curate. Il cuore di cioccolato è il tema di quest’anno. Un cuore prodotto nella fabbrica artigianale di Mirco della Vecchia, un laboratorio incastonato nel parco delle Dolomiti. Continua a leggere

Premio Terna 05, la solidarietà dilaga nell’arte

ternaAppuntamento

Sono 15 i finalisti del Premio Terna 05 tra gli oltre 1.500 iscritti alla quinta edizione speciale dedicata alla solidarietà: Vanessa Alessi, con l’opera “W-Hole”, Pierpaolo Curti con l’opera “Crazy Lines#2”, Elisabetta Di Sopra con l’opera “Family”, Andrea Dojmi con l’opera “Eden Olympia”, Francesco Irnem con l’opera “Orizzonte su orizzonte man mano che il tempo si autocancella”, Gianni Moretti con l’opera “Primo esercizio di Protezione”, Massimiliano Pelletti con l’opera “Moss”, Valerio Rocco Orlando con l’opera “14.12 (Roma)”, David Reimondo con l’opera “Poesia di 3 metri: io e gli altri”, Michele Spanghero con l’opera “Ad Lib”, Michele Tajariol con l’opera “Klingensammlung”, Enzo Umbaca con l’opera “Transenna”, Gianluca Vassallo con l’opera “Next”, Devis Venturelli con l’opera “Suburban Rhapsody”, Lucia Veronesi con l’opera “Difesa personale”. Continua a leggere

Cattedrale: dialoghi, discorsi, apologie

fotoAppuntamento

Prosegue il cantiere nella Cattedrale delle opere e della cooperazione all’Istituto Svizzero di Roma  (Via Liguria, 20). Al centro del dibattito: la genesi dell’opera, il concetto di autorialità nell’arte contemporanea, le istituzioni, l’autonomia e la politicità dell’arte.

I prossimi incontri pubblici si terranno il 14 dicembre, il 13 gennaio, il 20 gennaio e il 27 gennaio 2014 alle 19.00.

Cattedrale è un’opera, commissionata dall’Istituto Svizzero di Roma, costruita durante tre incontri di lavoro e di discussione, tra il giugno e il novembre 2013, da: Sunah Choi, Enzo Cucchi, Michele Di Menna, Paolo Do, Daniel Knorr, Salvatore Lacagnina, Victor Man, Maximage, Lorenzo Micheli Gigotti, Dan Perjovschi, Fabio Marco Pirovino, Thomas Sauter, Maximilian Zentz Zlomovitz, Valentina Vetturi, Jakub Julian Ziolkowski. Continua a leggere

Manfred Trojahn esegue “Le Ceneri di Gramsci”

Manfred-TrojahnAppuntamento

Prima Assoluta al Conservatorio di Santa Cecilia a Roma

‘Le ceneri di Gramsci’ di Pier Paolo Pasolini diventa un ciclo di lieder per baritono ed ensamble, musicato dal compositore tedesco Manfred Trojahn. La prima esecuzione assoluta dell’opera e’ prevista per il 12 sera alle 21.00 alla Sala Accademica del Conservatorio di Santa Cecilia di Roma. Il baritono sarà Dietrich Henschel e il direttore Peter Rundel salirà sul podio dell’Ensemble musikFabrik di Colonia. Il concerto, ad ingresso libero, sarà preceduto alle ore 19.00 da un incontro con il compositore. Continua a leggere

Loretto Rafanelli, “L’indice delle distanze”

Nello scaffale

Nota di lettura di Irene Mezzaluna

Loretto Rafanelli in questo libro ci mette di fronte alla grande frattura.
Quella che divide ogni essere umano tra il limite ontologico di essere finito e il desiderio sempre acceso della felicità. Termini come voragine, crepa, gola servono ad indicare quel «immenso sprofondare» di cui parlava già Leopardi nei Canti e nelle Operette morali.
E Rafanelli sta su questo tema rendendo un insieme di residui oggettuali che formano l’area semantica del concetto di limite come bordo che definisce e nel contempo stritola l’uomo.
Filo, perimetro, rotaia, soglia, recinto, segno, muraglia, margine, mappa, reticolato sono tutti elementi di necessità – a dirla con Montale – di costrizione ineludibile che circoscrivono l’essere umano nell’elemento più reale e vivo, la sua sostanziale impotenza. Continua a leggere

A colpi di post

La poesia nella blogsfera

di Luigi Cannillo

Poesia a portata di mouse, di clic. Basta sfiorare un touch screen e la poesia si materializza sotto i polpastrelli, davanti ai nostri occhi. Non solo sotto forma di testo poetico, ma talvolta anche di immagine e suono, di riflessione critica o di intervento polemico. Possiamo farlo sia come lettori, seguendo un percorso di ricerca e di lettura sulle pagine web, sia aprendo in prima persona un nostro sito di nicchia. Tutto questo è blog, una forma di comunicazione e informazione relativamente recente, le prime forme di weblog risalgono infatti al 1997. L’esigenza di dare voce alle proprie idee e confrontarle con altri, come pure la semplicità dei programmi di applicazione guidata, ne hanno facilitato la diffusione. Continua a leggere

Giulio Paolini, “Essere o non essere”

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LA FASCINAZIONE DEL GIOCO TEATRALE TRA CHI GUARDA E CHI E’ OSSERVATO presente in Paolini per un dialogo senza fine tra l’artista e la sua opera

di Silvana Lazzarino

L’universo espressivo dell’arte teso e sospeso tra visibile e invisibile, definito e indefinito si manifesta nel percorso creativo di Giulio Paolini, artista fra i più rappresentativi del panorama artistico italiano e internazionale per il suo costante proporsi quale autore partecipe e critico della sua stessa opera in ostante divenire tra il prima e il dopo, conservando sempre quell’atteggiamento di stupore e sorpresa con cui affascinare lo spettatore con cui egli stesso si immedesima. Continua a leggere

Nina Cassian, “C’è modo e modo di sparire”

Cassian-330Letture

Nina Cassian è l’ultima testimone della tradizione modernista romena di cui facevano parte Brâncusi e Tzara, Ionesco, Eliade e Cioran. Nina, come loro, ha vissuto inevitabilmente da esule, e ha percorso un cammino artistico molto particolare.

Nel 1985, già titolare di una lunga carriera di successo (con qualche strappo al morso del regime), durante un soggiorno negli Stati Uniti finisce nel mirino della polizia, che ha scoperto certi suoi testi a dir poco caustici contro la politica e i politicanti del Paese: decide allora di non tornare in patria e chiede asilo politico. Qui, sostenuta e tradotta da vari poeti americani, rinasce a nuova vita. Continua a leggere

Roberto Herlitzka, Fuoco su Napoli

rob_herliAppuntamento

Al Teatro Arcobaleno di Roma (via F. Redi 1/a) dal 12 al 15 dicembre 2013 – giovedì, venerdì e sabato h. 21,00 – domenica h. 17,30 – Roberto Herlitzka in: FUOCO SU NAPOLI scritto e diretto da Ruggero Cappucio e con Marina Sorrenti, Carmen Barbieri e Rossella Pugliese.
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Roberto Herlitzka, grande interprete della scena italiana (Nastro d’Argento alla carriera 2013), in un racconto scenico di grande impatto emotivo, tratto dal romanzo (Premio Napoli e Premio Vittorini 2011) di Ruggero Cappuccio, edito da Feltrinelli. Una manciata di giorni e Napoli non sarà più la stessa. I campi Flegrei stanno per esplodere e la città sarà presto invasa Continua a leggere

Vita da principi

Appuntamento

Vita da principi, Palazzo Chigi in Ariccia , Piazza di Corte, 14 , sabato 7 e 14 dicembre 2013 (dalle ore 21:00)  e domenica 8 e 15 dicembre 2013 (dalle ore 18:00).

La visita al Palazzo Chigi in Ariccia, oggi museo e pinacoteca, commentata dai personaggi storici che lì hanno abitato dal ‘600 al ‘900 impersonati da attori in costume. Un viaggio nel tempo, tra teatro e cultura, nel palazzo dove fu girato Il Gattopardo di Luchino Visconti da poco riscoperto in sala.

Sabato 7 e domenica 8 dicembre i visitatori del Palazzo Chigi in Ariccia saranno portati “dentro la storia” dai protagonisti che nei secoli lo hanno abitato. Con il progetto “Vita da Principi”, che proseguirà anche nel week end successivo, 14 e 15 dicembre, la visita all’interno del Piano Nobile del Palazzo sarà “guidata” da attori in costume che proietteranno lo spettatore in una forma d’illusionismo nel quale la vita diventa storia grazie al matrimonio tra teatro e cultura. Il progetto, realizzato dall’Associazione Arteidea, è finanziato dalla Provincia di Roma e dalla Città di Ariccia. Continua a leggere

Addio a Nelson Mandela, l’eroe della pace

mandela_okAppuntamento

Si è spento serenamente a 95 anni nella sua casa di Johannesburg la notte del 6 dicembre 2013 il gigante del Ventesimo Secolo: Nelson Mandela, il padre del  Sudafrica libero. Era da mesi in condizioni critiche. A fine giugno era stato ricoverato a Pretoria per una grave infezione polmonare dalla quale non si era mai più ripreso. Mandela trascorse 27 anni in carcere a Robben Island per essere poi liberato l’11 febbraio del 1990 dal governo bianco. Nel 1993, quando con l’ultimo presidente bianco Frederik de Klerke, pose la parola “fine” al regime segregazionista gli fu riconosciuto il Nobel per la Pace. Nel 1994 fu il primo presidente nero eletto, ma dall’incarico si dimise dopo quattro anni. Continua a leggere

Omaggio a Pasolini a Bruxelles

pasolini--330x185Arte e poesia insieme per celebrare la memoria di uno dei più grandi intellettuali del novecento europeo: dal 6 dicembre 2013 sarà in mostra a Bruxelles una parte delle opere della mostra “PPP. Una polemica inversa. Omaggio a Pier Paolo Pasolini“. L’esposizione, ospitata dall’Istituto italiano di cultura, vuole rendere omaggio al grande scrittore e regista italiano, attraverso la comunione fra poesia e arte, mettendo al centro Continua a leggere

Poeti del Festival di Sète

“Nel luglio 2013 ho partecipato al festival di poesia di Sète, in Francia. Il festival di Sète è organizzato dall’associazione Voix Vives, che raggruppa una serie di festival che abbracciano tutto il Mediterraneo. Tra essi, oltre a quello di Sète, quello di Genova, quello di Toledo, in Spagna, quello di El Jadida, in Marocco. L’idea di base è l’utopia del Mediterraneo cone mare di Pace, come incontro dei popoli. Ho selezionato sette poeti tra i partecipanti del festival, in una micro-antologia. Le traduzioni sono state fatte dal francese, lingua in cui erano tradotti tutti i poeti, con i limiti che può determinare una traduzione di una traduzione. Traduzione che ho fatto in collaborazione con Olivier Favier. Ho cercato d trasmettere una sensazione: l’energia che proviene da poeti di paesi che più profondamente hanno vissuto la crisi, in un Mediterraneo che è europeo solo in una delle sue parti, e che è “occidentale” in una parte ancora minore.”

Carlo Bordini
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Ottavio Rossani, “Riti di seduzione”

Nello scaffale

Ottavio Rossani Riti di Seduzione Nomos Edizioni 2013, euro 14

Nota di lettura di Guido Monti

Ottavio Rossani in Riti di Seduzione torna nel tempo di una esperienza memoriale che pagina dopo pagina ricuce il senso profondo dell’esserci nel mondo. Le storie lontane e vicine, sembrano convergere tutte su uno stesso piano e reciprocamente alimentarsi quasi sfumando il prima ed il dopo di ogni accadere; ecco allora affacciarsi nel libro un senso del reale potenziato, grazie ad una parola poetica essenziale nella sua compostezza e mai retorica: “…./Nell’annebbiato promontorio di ogni mattina/continuerà negli occhi l’incerto augurio/d’una vela sul mare che sventolando se ne va/. Continua a leggere

In memoria di te, Gianfranco Palmery

Appuntamento

Giovedì 5 dicembre 2013 alle ore 18.30 all’incontro di apertura della terza stagione di PoetiTRAleVOLTE, a cura di Francesco Tarquini, (Piazza di Porta San Giovanni, 10), verrà ricordato Gianfranco Palmery.

Interverranno: Domenico Adriano, Sauro Albisani, Annelisa Alleva, Francesco Dalessandro, Domenico Vuoto, Nancy Watkins.

Gianfranco Palmery è autore di 15 libri di versi, tra i quali: L’opera della vita, Il versipelle, Medusa, L’io non esiste, Sonetti domiciliari, Giardino di delizie, fino ai recenti Compassioni della mente e Corpo di scena. Tra i suoi scritti critici: Il poeta in 100 pezzi, Divagazioni sulla diversità, Italia, Italia, Morsi di morte e altre tanatologie. Ha diretto dal 1984 al 1987 la rivista Arsenale, e ha tradotto poeti tra i quali Keats, Shelley, Sponde, Laforgue, Corbière. Ha fondato nel 1980 la casa editrice Il Labirinto, improntata al criterio: “amore dell’eccezione, autenticità e sapienza letteraria”. Ha amato il bianco, il nero e il colore, come testimoniano i suoi numerosi lavori di pittore. Continua a leggere

Brunella Antomarini, La preistoria acustica della poesia

AntomariniAppuntamento

Mercoledì 4 dicembre 2013 alle ore 18.00 alla Casa delle Letterature di Roma (Piazza dell’Orologio 3) Alfonso Benadduce, Silvia Bre, Sonia Gentili, Paolo Morelli, Giampiero Moretti e Lidia Riviello presentano il libro “La preistoria acustica della poesia” di Brunella Antomarini. Introduce Maria Ida Gaeta.

LA PREISTORIA ACUSTICA DELLA POESIA, Nino Aragno Editore, 2013 (euro 10,00)

Scopo di questo saggio è quello di considerare la complessità dell’arte della poesia che si può comprendere, tracciandone le radici antropologiche e i suoi sviluppi storici non lineari, a partire dall’ambiente orale in cui l’esigenza di trasmissione di credenze si esprime attraverso linguaggi rituali e corporei, per arrivare alla scrittura come valore di auto-esibizione estetica. Continua a leggere