Fernando Pessoa (1888 – 1935)

Fernando Pessoa

Primiero
ULYSSES

O mito é o nada que é tudo
O mesmo sol que abre os céus
É um mito brilhante e mudo –
O corpo morto de Deus,
Vivo e desnudo

Este que aqui aportou,
Foi por não ser existindo.
Sem existir nos braços.
Por não ter vindo foi vindo
E nos creou

Assim a lenda se escorr
A entrar na realidade,
E a fecundá-la decorre
De nada, morre.

(Fernando Pessoa)

*

Primo
ULISSE

Il mito è il nulla che è tutto.
Lo stesso sole che apre i cieli
è un mito brillante e muto:
il corpo morto di Dio,
vivente e nudo.

Questi, che qui approdò,
non esistendo esistette.
Senza esistere ci bastò.
Non essendo venuto venne
e ci creò.

Così la leggenda scorre
entrando nella realtà,
e a fecondarla decorre.
in basso, la vita, metà
di nulla, muore.

(Trad. Giulia Lanciani) Continua a leggere

“Una stirpe incognita”, Studio sugli eteronimi di Fernando Pessoa

Fernando Pessoa

di Eleonora Rimolo

Come i rami invincibili di una quercia secolare, gli eteronimi di Fernando Pessoa, sue voci di dentro, si collocano al di sopra di un tronco imponente, che è la coscienza infinita del più grande poeta dell’area lusofona ̶   e non solo ̶   del Novecento. Continua a leggere

Fausto Nicolini, "Linguanìa"


linguania
Dalla prefazione di Vincenzo Mascolo
“Il poeta, ci ha insegnato Fernando Pessoa, nasconde, svela, trasforma, vela di nuovo, in un intreccio di verità e finzione nel quale, poco a poco, finisce per smarrirsi completamente. L’essenza di Linguanìa è in questa trama poetica di finzione e verità nella quale anche Fausto Nicolini pare smarrirsi, fino a non distinguere più il confine tra l’amore e il pensiero dell’assenza. Finge così il dolore che sente veramente, come direbbe Pessoa, e tenta di scioglierlo in un discorso amoroso che lo attraversa da parte a parte.
[…] La poesia diventa allora per Nicolini sostanza dell’amore: solo la parola, suggeriscono i suoi versi, può ricomporre i frammenti di un amore disgregato dal tempo e dal silenzio, può trasformarlo di nuovo in materia, farlo ritornare reale.” Continua a leggere

Fernando Pessoa, "Messaggio"

 

messaggio_pessoaDall’Introduzione di Giulia Lanciani
Mensagem, Messaggio, è l’unica raccolta poetica pubblicata da Fernando Pessoa durante la sua vita. L’atto della pubblicazione segna, agli occhi del poeta portoghese, la rinuncia alle infinite potenzialità di metamorfosi di un testo. È per questo che, nonostante la concezione precoce (almeno dal 1913), Messaggio è stato edito solo nel 1934, un anno prima della morte dell’autore.
In questo libro araldico, che vuol essere monumento, in questa “cattedrale testuale” dalla struttura profondamente unitaria e insieme composita, mista di epica, lirica e dramma, Pessoa racchiude quarantaquattro componimenti. Continua a leggere

L'addio a Vasco Navarro da Graça Moura

Vasco-Navarro-da-Graça-MouraLo scrittore portoghese Vasco Navarro da Graça Moura, intellettuale di spicco della scena culturale lusitana, è morto il 27 aprile 2014 in un ospedale di Lisbona all’età di 72 anni dopo una lunga malattia.
Autore poliedrico, poeta e narratore,  Graça Moura ha curato traduzione portoghese della “Vita Nova” e della “Divina Commedia” di Dante Alighieri, ricevendo su proposta della Societa’ Dantesca Italiana la Medaglia d’Oro della Citta’ di Firenze nel 1997. Come romanziere ha scritto singolari libri di mistero, come “La morte di nessuno” e “Partenza di Sofonisba alle 6.12 della mattina”, entrambi tradotti in italiano da Empiria. Continua a leggere

E’ morto Ugo Riccarelli, finalista del Campiello 2013

Ugo Riccarelli aveva 58 anni. E’ morto oggi, 21 luglio 2013, in ospedale a Roma, dove era ricoverato da tempo. Nato a Ciriè, una cittadina del torinese da famiglia toscana, Riccarelli si sposta a Pisa, dove per 16 anni si è occupato di teatro lavorando all’ufficio stampa del Comune. E’ a Pisa che scrive i primi quattro romanzi, ‘Le scarpe appese al cuore’, ‘Un uomo che forse si chiamava Schulz’, ‘Stramonio’ e ‘L’angelo di Coppi’.

Nel 2002 si trasferisce Roma, dove collabora col teatro di Roma ed è un ghost writer di Walter Veltroni, per il quale ha ricordato in più occasioni, di aver anche scritto lettere al Papa. Sono gli anni delle collaborazioni con i grandi quotidiani e i settimanali (da La Repubblica a Il Sole 24 Ore e Il Corriere della Sera, da Diario a Grazia). Continua a leggere