La poesia scritta in 140 caratteri

ritratti-di-poesiaRitratti di poesia, manifestazione promossa dalla Fondazione Roma e organizzata dalla Fondazione Terzo Pilastro – Italia e Mediterraneo in collaborazione con InventaEventi S.r.l., indice la 4a edizione del concorso di poesiaRITRATTI DI POESIA.140” 2016-2017.

Il concorso, a partecipazione gratuita, vuole essere un incontro tra la poesia e la modalità di comunicazione richiesta da Twitter.

Sono previste due sezioni:

– la prima dedicata ai testi non superiori a 140 caratteri in lingua italiana;

– la seconda dedicata ai testi non superiori a 140 caratteri in lingua straniera di cittadini europei di nazioni diverse dall’Italia, che potranno inviare nella loro lingua (e con traduzione in lingua inglese) i loro testi. Continua a leggere

Indignatevi! 54 morti nel nostro mare Mediterraneo

Il Mediterraneo è ormai un cimitero. Cinquantaquattro persone, meta delle quali eritree, sono morte in un ennesimo viaggio della speranza a bordo di un gommone partito dalle coste della Libia e diretto verso quelle italiane. Solo uno dei passeggeri dell’imbarcazione è sopravvissuto, un eritreo. E’ stato lui a raccontare dell’odissea, iniziata a fine giugno sulle coste libiche e che si è conclusa dopo due settimane in modo tragico.

“I forti venti avrebbero spinto indietro l’imbarcazione, un gommone che dopo alcuni giorni ha iniziato a sgonfiarsi” ha raccontato il testimone agli operatori dell’Unhcr che lo hanno incontrato. A bordo non c’era acqua e gli immigrati sarebbero morti, progressivamente, di sete e disidratazione dopo aver tentato di bere anche l’acqua salata. Continua a leggere

Video, Luigia Sorrentino legge Costantino Kavafis

Luigia Sorrentino legge una poesia di Costantino Kavafis, poeta e giornalista greco, vissuto tra la fine dell’Ottocento e il primo Novecento. Kavafis scrive dall’osservatorio di Alessandria d’Egitto, (in arabo: الأسكندري al-Iskandariyya; in greco: Aλεξάνδρεια; in latino: Alexandrea ad Aegyptum), la seconda città più grande d’Egitto, con una popolazione di oltre 4 milioni di abitanti, che si estende per 32 chilometri lungo la costa del Mediterraneo nella parte settentrionale del paese.

Ma ‘La città’ di cui scrive Kavafis, può essere qualsiasi luogo nel mondo – è un luogo interiore – e per questo rimarrà per sempre nella memoria del poeta.

“Se non puoi la vita che desideri/ cerca almeno questo/ per quanto sta in te: non sciuparla/ nel troppo commercio con la gente/ con troppe parole in un viavai frenetico. // Non sciuparla portandola in giro/ in balìa del quotidiano/ gioco balordo degli incontri/ e degli inviti,/ fino a farne una stucchevole estranea.”
di Costantino Kavafis

[flv]http://www.rainews24.rai.it/ran24/clips/2012/02/kavafis.mp4[/flv]

Lampedusa in festival, l’incontro tra i popoli

Lampedusa in festival per favorire l’incontro tra i popoli. Dal 19 al 23 luglio sono 150 le opere italiane e straniere (Russia, Spagna e Francia) che parteciperanno al concorso. Oltre alla proiezioni, saranno organizzati dibattiti, concerti ed altri eventi tra cinema, arte e letteratura.

 

 

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Napoli, Tradurre (in) Europa

Da sempre, materia preziosa di Napoli, è stata la sua posizione geografica. Un territorio dove i confini più sottili s’intrecciano ora nella tragedia, ora nell’incanto. Il festival della traduzione, Tradurre (in) Europa, si svolgerà dal 22 al 29 novembre 2010 nei luoghi più rappresentativi di Napoli: castelli, piazze, librerie, vicoli, palazzi, navi e banchine di una città nuova. Sarà un’occasione per riflettere su questa Napoli che nei secoli si è eretta in uno spazio di commistione, e che oggi si fa simbolo di un incontro proiettato su diverse direzioni, a metà strada tra Oriente, Europa e Mediterraneo.
Intendiamo la traduzione in un senso molto ampio, cercando di dare corpo a molte idee e teorie che dal Romanticismo in poi, ma in maniera più intensa negli ultimi 30 anni, hanno dato corpo a una idea di traduzione come aspetto fondamentale dello sviluppo delle culture. Una traduzione intesa in senso molto ampio: passaggio e metamorfosi di codici che non sono le lingue diverse, ma i linguaggi dei media, dell’espressione artistica, che accolgono e riscrivono temi, miti, figure. Non sono solo le lingue maggioritarie, a livello nazionale e internazionale, ma appunto i dialetti e le lingue minoritarie con le loro ricchissime letterature, culture, visioni etiche. L’Europa storicamente si pone, nel bene e nel male, come luogo collettore e ricreatore di lingue, linguaggi, culture altre. La forza dell’Europa è il suo lavorare spesso ‘di seconda mano’. Il messaggio, anche politico, di una comunità multiforme e multilingue che si ponga non come centro irradiante ma come luogo di passaggi e mediazioni è il punto di riferimento del nostro festival.
In questa ottica L’Unione Europea ha deciso di sostenere e patrocinare il festival, inserendolo nella ricchissima agenda del Programma Cultura 2007-2013, e permettendo all’Università “L’Orientale”, promotrice del progetto, in collaborazione dell’Università di Vienna e dell’Università Paris VIII, di destinare risorse umane e scientifiche alla promozione di saperi che varcheranno il perimetro accademico per interagire con il fervore culturale della città.
La realtà culturale napoletana è di fatto una porta d’accesso a un pensiero d’Europa come luogo accoglienza e sviluppo dell’alterità, soprattutto mediterranea e orientale. Tradurre (in) Europa sarà quindi non soltanto un evento di rilievo internazionale, ma anche un modo per proporre la traduzione (nel suo senso più generale, tra musica, teatro, cinema, fumetto, letteratura colta e popolare) come strumento di lettura della complessa e stratificata identità napoletana.

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