“Caro Poeta…”

Luigia Sorrentino a “Caro poeta” – Ph. Credits / Ritratti di Poesia 2016-2017

 

Nota di Luigia Sorrentino

Quest’anno per “Caro poeta”, sono stata ospite della II A del Liceo Gaetano De Sanctis (di Via Malvani) a Roma, classe seguita dalla professoressa M. C. Casa.

Con i ragazzi ho avuto due incontri. Fin dal primo, ho provato a portare questi ragazzi giovanissimi, (hanno un’età compresa fra i 14 e i 16 anni) nel luogo fisico della parola della poesia. Anche quest’anno, come nei precedenti, le mie lezioni si sono basate su un mio metodo già sperimentato in diversi istituti scolastici, che consiste in un “gioco” che si fonda sullo scambio della parola e su elementi come l’iterazione, la ripetizione, senza cercare il significato primario delle parole, per entrare in quello che si può definire in diversi modi: un esercitare la memoria come primo approccio alla poesia, ma anche un dire, pronunciare la parola, per la prima volta come un dono da esprimere e da porgere ai compagni. In realtà quella che adotto è proprio una tecnica collettiva di approccio alla lettura e alla scrittura della poesia ed è basata su diversi fattori: collocarsi nello spazio a una certa distanza dall’altro, cercare il proprio luogo, considerare il proprio tempo,  entrare nel ritmo collettivo della parola.

imagesIl movimento avvenuto in uno spazio circolare, ci ha messo in una condizione di comunicazione profonda della parola della poesia. Il gesto di “passarsi la parola”  equivale a scambiarsi un dono e, allo stesso tempo, cioè contemporaneamente, ma anche nello stesso tempo, cioè nello stesso momento. E’ cioè qualcosa che accade, e di cui tutti insieme siamo testimoni, in quel preciso istante.

Ho risposto alle domande dei ragazzi, per quanto sia stato possibile rispondere …

Gli ho detto, ad esempio, (ripetendo quanto avevo dichiarato in un’intervista a Alessandro Canzian) che per me il momento germinale della poesia è nell’infanzia, quando inizia la percezione. Ho detto che è un suono di culla che arriva all’orecchio, un suono ipnotico, labirintico, concentrico, ermeticamente chiuso nel suo nucleo centrale.  La prima scintilla nasce lì, in un luogo intimo e protetto nel quale ci siamo trovati e dal quale non avremmo voluto separarci, e dal quale, invece, ci siamo separati… Ed è proprio dalla separazione, dalla nostalgia, nel dolore del ritorno, che nasce la poesia, che non è necessariamente e subito uno scrivere. La scrittura arriva, a un certo punto, quando si incomincia a lavorare per ricongiungersi a quel suono dal quale ci siamo separati. Ogni poesia che scriveremo in futuro, manterrà molto di quell’origine musicale, ripeterà, nell’azione della volontà, la pienezza di quel suono che l’ha germinata e sarà sempre il frutto di un’attività solitaria e segreta.

Luigia Sorrentino a “Caro poeta” ph. Credits /Ritratti di Poesia 2016-2017

Abbiamo poi cercato di capire perché la poesia è guardare il mondo da angolature diverse, per poi soffermarci, nel secondo incontro, sull’analisi del rapporto tra poesia e pittura. Abbiamo visto insieme una mia intervista a Mark Strand, che mi racconta che da ragazzo aveva studiato per diventare pittore e che poi aveva deciso di dedicarsi esclusivamente alla poesia.  Abbiamo parlato della poesia di Mark , dello straniamento, e dell’inaspettato che producono i suoi versi. Analizzando il rapporto poesia e pittura siamo entrati nel vivo della poesia osservando due opere di Edward Hopper, il celebre pittore americano che nei suoi dipinti ha portato la solitudine dell’uomo e l’attesa, proprio come fa Strand nella sua poesia. Siamo stati dentro l’opera, quando abbiamo visto la scala dipinta a da Hopper durante il periodo parigino e fuori dall’opera quando abbiamo visto la strada americana e il bar all’angolo, con le persone impegnate a fare cose diverse.

Il fine degli incontri per me è sempre lo stesso: trasmettere ai ragazzi – a ognuno di essi – l’energia della poesia, che è proprio una fiamma… trasferita di mano in mano e, una volta ricevuta, sarà trasmessa ad altri, con la gioia e l’ entusiasmo che accenderà altre scintille.

 

Iperione, la caduta | Hipérion, la chute

olimpia
Letture

di Angèle Paoli
Originaire de Naples, Luigia Sorrentino est poète et journaliste. Son métier de journaliste la conduit à réaliser des interviews de personnalités aussi éminentes que les Prix Nobel Orhan Pamuk, Derek Walcott et Seamus Heaney. Productrice de programmes culturels radiophoniques, elle anime sur Rai Radio Uno l’émission Notti d’autore, « viaggio nella vita e nelle opere dei protagonisti del nostro tempo ».
Poète, elle a publié plusieurs recueils de poésie: C’è un padre (Manni, Lecce, 2003); La cattedrale (Il ragazzo innocuo, Milano, 2008); L’asse del cuore (in Almanacco dello specchio, Mondadori, Milano, 2008) ; La nascita, solo la nascita (Manni, Lecce, 2009).
Elle a récemment publié, aux éditions Interlinea de Novare, le recueil poétique Olimpia, préfacé par Milo De Angelis et postfacé par Mario Benedetti. Dans la préface de l’ouvrage, Milo De Angelis souligne l’importance de ce recueil qui touche à l’essentiel, « aborde en profondeur les grandes questions de l’origine et de la mort, de l’humain et du sacré, de notre rencontre avec les millénaires. » De la poète Luigia Sorrentino, il souligne le regard visionnaire : un « regard ample, prospectif, à vol d’aigle. » Mais aussi ses « immersions imprévues dans la flamme du vers. » […]
Angèle Paoli
luigia_sorrentino_fotoOriginaria di Napoli , Luigia Sorrentino è una poeta e giornalista. Il suo lavoro da giornalista l’ha portata intervistare persone illustri come i premi Nobel Orhan Pamuk , Derek Walcott e Seamus Heaney  e alla produzione di programmi radiofonici culturali su Rai Radio Uno come “Notti d’autore, Viaggio Nella Vita e Opere dei Protagonisti del nostro Tempo “.
Poeta, ha pubblicato diverse raccolte di poesie : C’e un padre ( Manni , Lecce , 2003) La cattedrale ( Il ragazzo innocuo , Milano , 2008) L’ asse del cuore ( in Almanacco dello Specchio , Mondadori , Milano , 2008) La Nascita, solo la Nascita ( Manni , Lecce , 2009 ) .
Recentemente ha pubblicato con le edizioni Interlinea di Novara, la raccolta poetica Olimpia, prefazione di Milo De Angelis e postfazione di Mario Benedetti. Nella prefazione al libro, Milo De Angelis evidenzia l’importanza della raccolta che “approfondisce le grandi questioni della vita e della morte, dell’umano e del sacro, del nostro incontro con i millenni.” Della poeta Luigia Sorrentino, sottolinea lo sguardo visionario: “grande, prospettico, a volo d’aquila . «Come i suoi tuffi iimprovvisi nella fiamma del verso.  [ … ]
Angèle Paoli
PER LA LETTURA DELLE POESIE VA QUI, SU “TERRES DE FEMMES”, LA RIVISTA DI POESIA & CRITICA
 

Presentazione, “Olimpia” di Luigia Sorrentino

Appuntamento

L’Inner Wheel Club di Torre del Greco e la presidente Ornella Caputo-Sorrentino, presenta: OLIMPIA di Luigia Sorrentino (Edizioni Interlinea, 2013), pp. 112, euro 14. Prefazione di Milo De Angelis, Postfazione di Mario Benedetti.  Interventi critici di Fabrizio Fantoni e Enzo Rega. L’autrice eseguirà letture dal libro.

Scrivendo Olimpia, Luigia Sorrentino scrive il libro della sua vita. Olimpia punta all’essenza, tocca in profondità le grandi questioni dell’origine e della morte, dell’umano e del sacro, del nostro incontro con i millenni. Ha uno sguardo lungimirante: sguardo ampio, prospettico, a volo d’aquila. Ma ha anche improvvisi affondi nella fiamma del verso. E proprio l’intreccio tra l’infinito e il mortale è uno dei motivi centrali di questo percorso. Continua a leggere

Presentazione a Roma di “Olimpia”

Appuntamento
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Lunedì 18 febbraio 2013 alle 18:00 alla Casa delle Letterature di Roma (Piazza dell’Orologio, 3) presentazione del libro di poesie Olimpia di Luigia Sorrentino, Interlinea Edizioni, 2013, (euro 14,00). Prefazione di Milo De Angelis, Postfazione di Mario Benedetti.
Interventi di: Brunella Antomarini, Fabrizio Fantoni e Valentino Zeichen. Sarà presente l’autrice.

Scrivendo Olimpia, Luigia Sorrentino scrive il libro della sua vita. Olimpia punta all’essenza, tocca in profondità le grandi questioni dell’origine e della morte, dell’umano e del sacro, del nostro incontro con i millenni. Ha uno sguardo lungimirante: sguardo ampio, prospettico, a volo d’aquila. Ma ha anche improvvisi affondi nella fiamma del verso.

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