Sauro Damiani, “Quartine”

Sauro Damiani

 

 

Da Quartine e altre poesie, Edizioni La torre, 2018

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Perché tuffarti negli abissi? L’onda
ecco ti porta, insperata, la perla.
Il tempo, con la sua mano profonda,
ti prepara la gioia. È lì, puoi averla.

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Poco è il morire quando tu, o luce,
m’investi e mi disfai. E nel trasporto
del desiderio che tutto mi scuce,
voglio ancora morire, appena morto.

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Perché agire? Lo vedi, sulla rena
l’onda cancella, rapida, ogni orma.
Passa il mondo e la sua gridata scena
e solo chi è leggero lo trasforma. Continua a leggere

Davide Rondoni, “La natura del bastardo”

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Davide Rondoni, autore di: “La Natura del bastardo”, Mondadori, 2016

 

Nota di Melania Panìco

Nel leggere “La natura del bastardo”, il nuovo libro di Davide Rondoni edito da Mondadori, si presentano agli occhi del lettore alcune parole – chiave. Una di queste è contenuta nel titolo.

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Anila Hanxhari, Brindisi degli angeli

Anila_HanxhariDalla prefazione di Maurizio Cucchi
Di Anila Hanxhari mi ha sempre sorpreso, colpito positivamente, l’intensità dell’emozione dentro il verso, la forza espressiva che rende il suo testo un oggetto molto materico, felicemente carico e denso. […]
La sorpresa di questo suo nuovo libro nasce in modo evidente dal coesistere della sua tipica e quasi inconfondibile energia espressiva con una tensione del tutto nuova verso una maggiore, netta necessità di comunicazione.” Continua a leggere

Paola Lucarini, “Per visione d’anima”

Letture
a cura di Luigia Sorrentino

“Per visione d’anima” di Paola Lucarini, Giuliano Ladolfi Editore 2013, (euro 12,00) è un libro che mostra l’impronta di una realtà terrena perennemente rivolta verso la luce. Nei versi contenuti nella raccolta la poetessa abbraccia e si lascia abbracciare “dall’azzurrità divina” dell’essere al mondo come presenza sacra. Il cuore è un giardino celeste, che contiene tutto il creato sostenuto dall’invisibile. La sua è una voce che conosce la lingua del vento, le mani d’ombra di una vita mite e selvaggia, inesauribile. Una poesia che si fa preghiera, canto, abbandono, ma anche profumo di vertigine. La Lucarini, come un cane da guardia, sorveglia il suo unico bene: una montagna di luce e si accantuccia in un posto caldo. Perché siamo corpi dissanguati. Abbiamo mani vuote che ricevono doni di pienezza.
(Luigia Sorrentino) Continua a leggere

Carlotta Pederzani, “Sintesi additiva”

Letture
a cura di Luigia Sorrentino

Carlotta Pederzani ci consegna la sua opera prima di poesia “Sintesi additiva”, Edizioni La Vita Felice 2013.

Per Carlotta la poesia è il suo destino, lo ha sempre saputo, fin dalla tenerissima età, quando provava a mettere insieme piccoli componimenti che esprimevano il suo sentire. La sintesi additiva della quale Carlotta ci parla, è la poesia stessa, che striscia sotto gli usci serrati, si annida proprio là dove mai penseresti di trovarla. Nella nota che scrive Carlotta precisa che “è raro che essa porti chiarezza”. Un’affermazione forte e determinata: Carlotta sa bene che la chiarezza è sempre determinata dal suo opposto, il buio, la non luce. Ecco quindi che ciò che la poesia illumina, porta  con sé sempre la sua ombra, la sua parte oscura. (Luigia Sorrentino) Continua a leggere

Kenzaburō Ōe

Nello scaffale
a cura di Luigia Sorrentino

Kenzaburō Ōe, “Un’esperienza personale”

di Nicola D’Ugo

Un’esperienza personale è un romanzo dello scrittore giapponese Kenzaburō Ōe, Premio Nobel per la letteratura nel 1994. Breve e intensa, la narrazione, edita a Tōkyō nel 1964, prende spunto dalla congenita anomalia cerebrale del figlio di Ōe. Particolarmente interessante in questo romanzo è il complesso di Laio che muove l’azione del giovane padre protagonista della storia, in lotta per eliminare subdolamente il figlio lasciandolo scivolare nei meccanismi burocratici delle istituzioni ospedaliere nipponiche. Continua a leggere

Ivanoe Privitera, “L’istante violento”

Nello scaffale, Ivanoe Privitera
a cura di Luigia Sorrentino

Sono sorpresa e stupita da queste nuove poesie che leggo di Ivanoe Privitera, “L’istante violento” opera vincitrice della VI edizione del Premio Giovane Holden, Collana Versi di segale. Sorpresa e stupita perché Ivanoe canta il pianto e la morte. E a me sorprende che i giovani imparino a morire… cosa vuol dire questo?  Ivanoe Privitera si cala nella condizione umana, e piange “un pianto/ che sa di muta trasparenza/ e dell’assente si nutre/ e con la pioggia si confonde/ nella finta quiete del tramonto/fino ad affogare”.
Nessun verso consolatorio, quindi, ma grande consapevolezza. L’urto del presente si fa sentire e genera un vuoto incolmabile, rende nullo anche il tempo. Ma qualcosa si muove, nell’abbraccio del fratello, c’è di sicuro, il desiderio del ritorno.  
(di Luigia Sorrentino) Continua a leggere

Elena Petrassi, una riflessione sulla poesia

Nello scaffale
a cura di Luigia Sorrentino

Una riflessione sulla poesia
di Elena Petrassi

È la materia che sceglie la sua lingua? Sono le cose che scelgono la forma? O è la poesia, segno di un altrove, che sceglie lingua e materia? Ed è il ritmo che accompagna la parola e la fa vibrare? O è la parola che si contorce intorno alla materia e trova il ritmo giusto per dire proprio quella cosa? Domande che a volte si fanno i poeti, certo, ma sono le stesse domande che mi accompagnano da tutta la vita. Ho scritto la prima poesia, dedicata all’arrivo della primavera, nell’anno in cui ho compiuto sedici anni. Quell’estate ho aggiunto alle poesie imparate a scuola i libri di Garcia Lorca e Ungaretti, Montale e Quasimodo. Continua a leggere

Andrea Camilleri vince ‘International Dagger’ 2012

In Gran Bretagna Andrea Camilleri ha vinto l’edizione 2012 del premio Crime Writers’ Association International Dagger, massimo consesso della letteratura gialla, con “The Potter’s Field”, ovvero il romanzo “Il campo del vasaio” edito in italiano da Sellerio.

L’annuncio della vittoria è stato fatto al One Birdcage Walk di Londra. Premiando Camilleri, la giuria ha dichiarato, si legge nella motivazione del premio, che “i romanzi di Montalbano dimostrano quanto si possa ottenere quando uno scrittore riesce a rendere il senso della vita in un luogo reale e riconoscibile. Continua a leggere

“Per il verso giusto”, i poeti su Radio Uno

Appuntamento

Dal 4 luglio al 5 settembre 2012 va in onda tutti i mercoledì su Radio Uno “Per il verso giusto” un ciclo di incontri con i poeti contemporanei, programma radiofonico ideato e condotto da Luigia Sorrentino, poeta e giornalista di Rainews24. Tra i protagonisti, alcuni dei più importanti poeti italiani: Mario Benedetti, Milo De Angelis, Giuseppe Conte, Maurizio Cucchi, Biancamaria Frabotta, Mariangela Gualtieri, Vivian Lamarque, Elio Pecora, Valentino Zeichen con una sola eccezione: una poeta della generazione degli anni Sessanta, Nadia Agustoni. Il format durerà mezz’ora e si avvale della collaborazione artistica di Gianmaurizio Foderaro e Danilo Gionta.

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Joan Mirò, La scintilla magica dell’arte & video

Arte e poesia
a cura di Luigia Sorrentino

E’ ancora possibile – fino al 10 giugno 2012 – visitare a Roma, al Chiostro del Bramante, la mostra intitolata ‘Mirò! Poesia e Luce’, frutto della collaborazione con la Fondazione di Palma Di Maiorca, in cui è custodito gran parte del patrimonio dell’artista catalano  che ha concesso, in via del tutto straordinaria, gran parte dei suoi capolavori, per l’anteprima italiana.

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Mirò! Poesia e luce, al Chiostro del Bramante di Roma

Torna a Roma dopo molti anni una grande retrospettiva dedicata al genio di Joan Mirò. Dal 16 marzo al Chiostro del Bramante saranno esposte circa 80 opere del maestro surrealista mai viste in Italia, tra cui 50 olii di sorprendente bellezza e di grande formato, ma anche terrecotte, bronzi e acquerelli.

Intitolata ‘Miro’! Poesia e luce’, l’importante rassegna (prodotta e organizzata dal Dart Chiostro del Bramante in collaborazione con Arthemisia Group e 24 Ore Cultura) è il frutto della collaborazione con la Fundacio’ Pilar i Joan Mirò di Palma di Mallorca, in cui e’ custodito gran parte del patrimonio dell’artista catalano e che ha concesso, in via del tutto straordinaria, i suoi capolavori per un’anteprima italiana.
La mostra è curata da Maria Luisa Lax Cacho, considerata la massima esperta internazionalmente dell’opera di Mirò, che ha selezionato le opere in modo da riproporre al pubblico romano l’intero arco produttivo del maestro. Che è stato molto intenso, dal momento che, nato nel 1893, ha lavorato ininterrottamente e con grande passione dal 1908-1981. Anzi, proprio negli anni della maturità e della vecchiaia, si affinarono la ricerca e la volontà sperimentatrice (quasi novantenne si interessa di scultura gassosa e pittura quadridimensionale) di un artista il cui valore indiscusso fu riconosciuto in tutto il mondo fin dagli anni Quaranta e Cinquanta (ma in patria solo dopo la caduta del franchismo). Continua a leggere

Alberto Toni, “Democrazia”

Poesia e Impegno civile: Alberto Toni “Democrazia”
a cura di Luigia Sorrentino


“Democrazia” è il nuovo libro di Alberto Toni pubblicato nel 2011 per le edizioni La Vita Felice, (euro 8,00) nella collana Sguardi, con la nota critica di Gabriela Fantato e la postfazione di Elio Pecora.
Il  poemetto, (suddiviso in cinque sezioni, “Mettiamo che qualcuno sorprenda”, “Democrazia è pazienza, abbonda”, “Lucinando, così, con quello che abbiamo”, “Hai documenti, soldi, un cellulare?”, “Gli alberi vivi. Frassini, acacie, pioppi”) ha, in epigrafe, un brano tratto da “Primavera di bellezza” di Beppe Fenoglio: «Hai un’idea dei morti? Continua a leggere

Addio a Jirous, il poeta della dissidenza

Lo scrittore ceco Ivan Martin Jirous, poeta icona della dissidenza al tempo del regime comunista nella Repubblica Cecoslovacca, è morto il 10 novembre 2011 in un ospedale di Praga all’età di 67 anni.

Nel 1968, durante la Primavera di Praga, il giovane Jirous, all’epoca promettente storico dell’arte, entrò in contatto con il famoso gruppo underground di rock psichedelico ‘The Plastic People of the Universe’, inizialmente composto da Milan Hlavsa, Michal Jernek, Jiri Stevich e Josef Brabec. Continua a leggere

Nichi Vendola, l’uomo, il poeta e il politico

Quando sento parlare Nichi Vendola in televisione, spesso mentre sto preparando la cena, e quindi quando sono di  spalle al televisore, smetto di fare qualsiasi cosa perchè sento la necessità di fermarmi, di sedermi al tavolo e di stare ad ascoltarlo. Tutte le volte mi dico: ‘Ma perchè quando parla Vendola sento anche l’uomo e non solo il politico?’  Perchè le due essenze convivono perfettamente in lui. Non a caso Nichi Vendola è anche poeta. Forse è per questo che le sue parole dette in pubblico mi hanno sempre trasferito ‘qualcosa di familiare’ e di profondamente umano. Frasi come:  ‘La vita del mio nemico è sacra’, oppure: ‘Siamo belli perché siamo pieni di difetti, non perché siamo onnipotenti, ma perché siamo fragili, perché ci tremano le gambe, perché siamo goffi, perché abbiamo paura, perché abbiamo bisogno d’amore, per questo siamo belli.’ 
L’ultima frase che gli ho sentito dire qualche giorno fa è stata questa: ‘C’è un’Italia migliore’.  

Luigia Sorrentino

Nichi Vendola ‘Ultimo mare’ Manni Editore (euro 14,00) Continua a leggere

Daniela Attanasio, Il ritorno all’isola

“Il ritorno all’isola” di Daniela Attanasio, Nino Aragno Editore, 2010 (10 euro).  

<<“Il ritorno all’isola” è un libro sulla dignità del vivere ricercando e sperimentando la bellezza. Questa parola, che si pronuncia con sempre maggiore difficoltà come fosse una debolezza o un modo fatuo di osservare la realtà, è stata censurata, per vizio estetizzante, dalla dittatura della contemporaneità.  Io però sono refrattaria a ogni censura così come a ogni definizione – idealismo, realismo, orfismo… – e dentro la contemporaneità ci sto stretta. “La contemporaneità non è tutto il mio tempo” diceva Marina Cvetaeva -che di cose illuminanti ne ha dette e scritte molte. Invece bellezza è una parola che va pronunciata, urlata; è un bene della vita, una risorsa rigenerante di cui non si può fare a meno perché quando scarseggia, la quantità mancante viene riempita di volgarità e violenza -con tutto quello che ne consegue in campo sociale, economico, etico. In questo libro c’è l’amore perché c’è la vita, ed è il motore di questo sperimentare la bellezza, quello che fa accendere qualche scintilla senza la quale “è impossibile la vita, tutta un’intera vita”, come riporto ad apertura del libro. Ne “Il Ritorno all’isola” racconto questo andare verso e tornare alla bellezza in luoghi e tempi diversi. Non solo l’isola e la natura, ma la città nel suo degrado urbano contiene bellezza, quella della diversità delle razze, della luce improvvisa che illumina un particolare, di un sorriso sulla faccia di un barbone che ti dice grazie, del germoglio su un alberello di hibiscus, innaffiato dai gas di scarico, che malgrado tutto vive. “L’acqua della poesia scorre su cose sporche e /zone d’amore come sui rauchi rumori /di questa piazza/ sulle sue solitudini di razza”, è scritto in una poesia della raccolta.

Potrei parlarvi di altre cose, del tempo che non muore ma che riversa vita vissuta nel presente producendo nuovo linguaggio e nuova poesia -e questo in fondo è il senso dei versi : “Niente s’è spezzato. Nata. E sono ancora dentro quella nostalgia di vita che è una nascita”.
Non c’è frattura fra passato e presente, il tempo non si spezza: quanto è accaduto neppure la morte lo può ammazzare e la bellezza passata ci rimane addosso, il tempo la fa tracimare e la riconsegna al presente .
Potrei parlarvi dell’isola, come grumo di terra dai confini stretti dentro un orizzonte di mare sconfinato -come fosse la parola di un poema, la pagina di un libro…
Ci sono delle prose-poesie a fine raccolta che si sono presentate da sole, memorie che non sono andata a cercare, manifestano quanto c’è d’imprevedibile nella linearità di un racconto, quel fatto o quella storia che pure non essendo miei mi hanno segnato e spostato dalla mia solitudine. Perché non siamo soli al mondo ed è importante e commovente lasciarsi contagiare da altre solitudini e da altre intelligenze. E infatti a questo punto, nel libro c’è uno scarto, un dire in terza persona, la presenza di una voce esterna che è forse la coscienza di Amelia Rosselli, la parte sana del suo cervello malato.>>
di Daniela Attanasio

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