La ville d’Olympie/La città d’Olimpia

Luigia Sorrentino / Credits photo Fabrizio Fantoni

ANTICIPAZIONE EDITORIALE

A giugno 2019 sarà pubblicato in Francia dalla casa editrice Al Manar di Alain GoriusOLYMPIA di Luigia Sorrentino, Prefazione Milo De Angelis, Postfazione Mario Benedetti, con disegni di Giulia Napoleone. Traduzione in francese di Angèle Paoli.

Proponiamo qui sotto la lettura ad alta voce di Luigia Sorrentino della sezione
IL GIARDINO tratta da Olimpia (Interlinea, prima edizione 2013, ristampa 2019), con la composizione musicale Spiegel im Spiegel, di Arvo Pärt, i testi in lingua francese con testo italiano a fronte e uno stralcio della postfazione di Mario Benedetti.

LUIGIA SORRENTINO LEGGE IL GIARDINO


POSTFACE
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EVGENIJ EVTUSHENKO

 

EvgueniEvtushenko-3Nota e Lettura di Luigia Sorrentino

L’11 dicembre del 1987, incontrai Evgenij Evtushenko nella storica libreria Marotta di Napoli di Via dei Mille, punto di riferimento culturale fin dagli anni Sessanta, oggi chiusa, dove il poeta russo venne per presentare la sua selezione di “Poesie d’amore” pubblicata con Newton Compton Editore nel 1986 con la traduzione di Evelina Pascucci.

Sulla copertina del libro che vedrete più sotto, “Donna tra i fiori” di Odelon Redon (New York, collezione Mrs. Harris H. Yonas).

 

Luigia Sorrentino legge da “Poesie d’amore” di Evgenij Evtushenko, “Le punte dei capelli”

Traduzione di Evelina Pascucci. La musica è di Mendelssohn.

Ho conservato quel libro con particolare affetto perché Evtushenko è stato il primo poeta straniero che ho incontrato nella mia vita. Ascoltai la presentazione con molto interesse, se non sbaglio c’era anche Evelina Pascucci a leggere le poesie in lingua italiana con Evtushenko che leggeva, invece, in russo. Continua a leggere

Amelia Rosselli, da “Variazioni”

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Amelia Rosselli ph. Dino Ignani

 

 

 

Luigia Sorrentino legge da “Variazioni” (1960-1961) di Amelia Rosselli

Ho scelto di leggere le prime sette poesie di Amelia Rosselli tratte da “Variazioni” 1960-1961, per ricordare una delle voci italiane più importanti del Novecento.

Ho incontrato un’unica volta Amelia Rosselli, a Roma, l’anno credo fosse il 1993, alla libreria “Bibli” di Via dei Fienaroli, dove si tenne un reading, al quale presero parte, tra gli altri, Milo De Angelis, Giovanna Sicari, Valentino Zeichen, Anna Cascella Luciani, Elio Pecora e Alberto Toni. E’ un ricordo lievemente offuscato nella mia memoria. La vidi entrare in sala, camminare lentamente per sedersi due o tre file davanti a me. Mi mostrò il profilo, un corpo alto e magrissimo. La sua presenza fu come un’apparizione che fece gravitare l’aria.

Era molto difficile incontrarla. La sua casa, in Via del Corallo, dove ora c’è una targa in sua memoria, una piccola mansarda alle spalle di piazza Navona nella quale abitò dal 1980, anno in cui aveva lasciato definitivamente l’ Inghilterra, fino all’anno della sua morte, l’11 febbraio del 1966, era il suo rifugio. Amelia non usciva volentieri.

Targa_Amelia_RosselliRicordo la notizia del suicidio. Amelia ha 66 anni, annunciato al telefono pochi istanti prima, a una sua amica cara, che non fece in tempo a raggiungerla per fermarla.  Amelia era la figlia di Carlo Rosselli, fondatore di “Giustizia e libertà “, assassinato in Francia, nel 1937 con il fratello Nello. Amelia non si liberò mai da quel dolore profondissimo. In “La libellula” – Panegirico della Libertà – del 1958, Amelia scrive: “Ma nessun/ odio ho in preparazione nella mia cucina solo / la stancata bestia nascosta. E se il mare che / fu quella lontana bestia nascosta mi dicesse/ cos’è che fa quel gran ansare, gli risponderei/ ma lasciami tranquilla, non ne posso più della/ tua lungaggine.”

amelia_rosselli4Le sette poesie che ho scelto mi riportano al suono e alla voce di Amelia, una voce ritmica, che esprimeva un dolore sordo sotto la forma musicale di un basso continuo.

(Foto di Dino Ignani)

Costantino Kavafis, “Itaca”

Konstantinos_Kavafis

Costantino Kavafis

 

 

 

 

 

 

 

 

 

“Kavafis non è soltanto il maggiore poeta greco moderno, ma anche uno dei maggiori poeti europei… Una scrittura scarna maturata nel silenzio e nell’ombra” (Alberto Moravia).

Poesie d’amore e rievocazioni storiche del mondo ellenistico nell’opera completa del poeta (1863-1933).

Luigia Sorrentino legge “Itaca” di Costantino Kavafis, nella traduzione di Filippo Maria Pontani.

Nato a Alessandria nel 1863, vive e lavora in Egitto, ma rinuncia alla nazionalità inglese per acquistare quella greca, sceglie di scrivere nella lingua di Omero perdendo la possibilità di farsi leggere dal mondo anglosassone.

Kavafis inventa una sua lingua, una koiné ibrida e amalgamata, fresca, compatta e musicale, sceglie di parlare d’amore, bellezza e storia.

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Dino Campana, l’eterna chimera

Luigia Sorrentino legge “Il viaggio e il ritorno“, di Dino Campana.

La potente figura femminile che incontriamo ne “La Chimera” non è altro che un preludio all’incontro che Dino Campana farà con le bianche prostitute in fila sul lungomare di Genova nel 1912 . “La data è certa” , scrive Sebastiano Vassalli ne “La notte della cometa” (Einaudi, 1984). Sappiamo – aggiunge – da un appunto autografo, che il poeta abitò a Genova per alcuni giorni o, addirittura, alcune settimane, in Vico Vegetti, 27, interno 2. E “l’eterna Chimera” per Campana è l’amore, un’assassina invisibile che gli invade il corpo e il cuore, l’antica amica, è come un sogno uscito dalle ombre della oscura notte, brulicante di stelle. Continua a leggere

Giacomo Leopardi, “Le ricordanze”

Giacomo Leopardi

di Luigia Sorrentino

Il canto “Le ricordanze” fu composto da Giacomo Leopardi a Recanati, tra il 26 agosto e il 12 settembre del 1829, nello stesso luogo dove scrisse  “L’infinitoInfinito (qui accanto riportato nella scrittura autografa del poeta). Stando a numerose testimonianze, in quello stesso anno Leopardi compose anche La quiete dopo la tempesta, Il sabato del villaggio e, tra il 1829 e l’anno successivo, il Canto notturno di un pastore errante dell’Asia.
Un’emozione particolare traspare dalla lettura de “Le ricordanze“, che compare poi, per la prima volta, nelle edizioni Piatti (Firenze) nella riedizione del 1931 dei Canti. “Il ritorno” alla casa del padre, dopo una lunga assenza, suscita nel poeta, l’onda delle “ricordanze”.

LE RICORDANZE, di Giacomo Leopardi. Lettura di Luigia Sorrentino.

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Montale, “Voce giunta con le folaghe”

montaleEugenio Montale scrive “Voce giunta con le folaghe” nel 1947. La poesia fa parte della raccolta “La bufera e altro” pubblicata nel 1956 con l’editore Neri Pozza e con Mondadori, l’anno successivo.
I luoghi di “Voce giunta con le folaghe” sono le Cinque Terre. Il poeta si reca sulla tomba del padre, nel cimitero di Monterosso.
Voi:  “Eccoti fuor dal buio che ti teneva, padre”, “erto ai barbagli, senza scialle e berretto“.

Il particolare assordante di questi versi, letti da Luigia Sorrentino, è determinato proprio dal perenne moto circolare che compiono le due ombre, l’una nell’altra. L’ombra del poeta sulla tomba, non ha più peso dell’altra ombra. L’ombra è fidata, è il muto che risorge, che scorpora l’interno fuoco. E’ poesia religiosa, sembra uscita da una scrittura solenne e sacra: “L’una forse / ritroverà la forma in cui bruciava amor di Chi la mosse e non di sé /”, amor di Chi la mosse è l’amore divino, del Dio che ha generato l’ombra. Quale delle due ombre torna a bruciare nell’amore di Dio? Non è dato saperlo. Sappiamo che l’ombra è viva, mentre l’altra è riluttante, ma le due ombre sono insieme, l’una nell’altra. Si può pensare che entrambe tornino nella luce di Chi le ha generate dopo aver abitato il vuoto, fino al tempo del colmarsi, del ritrovarsi.

Lucio Piccolo, “Gioco a nascondere”

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Gioacchino Lanza Tomasi, Lucio Piccolo e suo cugino Giuseppe Tomasi di LampedusaFu

di Luigia Sorrentino

 

Eugenio Montale, com’è noto, fu il primo poeta a comprendere l’immenso valore della poesia di Lucio Piccolo di Calanovella.

Luigia Sorrentino legge da: “Gioco a nascondere” di Lucio Piccolo

Nella lettera che accompagnava la raccolta privata contenente 9 liriche, scritta da Piccolo (o, secondo altri, vergata a mano dal cugino, Giuseppe Tomasi di Lampedusa, allora totalmente sconosciuto perché non aveva ancora pubblicato il suo capolavoro, “Il Gattopardo” – pubblicato postumo, nel 1958 – con il quale vinse il Premio Strega), l’autore dei “Canti barocchi” insisteva nell’affermare di voler “rievocare” nella sua poesia, “e fissare il mondo siciliano, anzi più precisamente palermitano, che si trova adesso sulla soglia della propria scomparsa senza avere avuto la ventura di essere fermato da un’espressione d’arte.” Continua a leggere

Canto notturno di un pastore errante dell’Asia

leopardi

Giacomo Leopardi

ANNIVERSARIO

La città di Recanati celebra anche quest’anno l’anniversario della nascita di Giacomo Leopardi (Recanati, 29 giugno 1798). E, per ricordare questa ricorrenza, Casa Leopardi resterà aperta anche per tutto il mese di agosto 2015, ad orario continuato, dalle 9.00 alle 19.00.

Per partecipare alle celebrazioni vi proponiamo la lettura di Luigia Sorrentino, del canto XXIII – CANTO NOTTURNO DI UN PASTORE ERRANTE DELL’ASIA, che Leopardi scrive nel 1829 .

Il poeta, poco più che trentenne, in questo canto, in particolare, evidenzia la somiglianza e il rapporto tra l’uomo e la natura. Il moto circolare che compie il canto – dall’uomo alla natura e dalla natura all’uomo – ci riporta al mito dell’ eterno ritorno di Nietzsche, “Tutto va, tutto torna indietro; eternamente ruota la ruota dell’essere. Tutto muove, tutto torna a fiorire, eternamente corre l’anno dell’essere. Tutto crolla, tutto viene di nuovo connesso; eternamente l’essere si costruisce la medesima abitazione. Tutto si diparte, tutto torna a salutarsi; eternamente fedele a se stesso rimane l’anello dell’essere. In ogni attimo comincia l’essere; attorno ad ogni “qui” ruota la sfera del “là”. Il centro è dappertutto. Ricurvo è il sentiero dell’eternità 

Da “Così parlò Zarathustra” di F. Nietzsche

 

Giornata Mondiale del Rifugiato 2015

bambinaOggi si celebra in tutto il mondo la Giornata del Rifugiato, istituita nell’anno 2000 per ricordare la condizione di milioni di persone in tutti i continenti costrette a fuggire dai loro paesi.

Alla fine dell’anno 2014, l’Alto Commissariato delle Nazioni Unite ha registrato un numero di migranti totali che non ha precedenti: 60 mila le persone costrette ad abbandonare la propria casa a causa di persecuzioni, torture, violazioni di diritti umani, guerre. Una cifra che, sottolinea  l’Alto Commissariato, è in preoccupante aumento e che, già ora, nella sua totalità, sfiora il numero di abitanti di un paese come l’Italia. In tutto il mondo una persona su 122 è un rifugiato, uno sfollato o un richiedente asilo. Continua a leggere

Michel Orcel, La Divine Comédie

Fondation Saint-John Perse.

Michel Orcel

Dante, Inferno, Canto III
Traduzione dall’italiano al francese di Michel Orcel

Luigia Sorrentino legge il Canto III dell’Inferno

 Enfer

Chant III

 

PAR MOI L’ON VA DANS LA CITÉ DOLENTE,

PAR MOI L’ON VADANS L’ÉTERNE DOULEUR,

PAR MOI L’ON VA PARMI LA GENT PERDUE.

 

 

JUSTICE MUT MON SOUVERAIN FACTEUR :

ME FABRIQUA LA DIVINE PUISSANCE,

LE SUPRêME SAVOIR, L’AMOUR PREMIER.

 

 

IL N’Y EUT DEVANT MOI CHOSES CRÉÉES

SINON ÉTERN’ ET JE DURE ÉTERNEL.

LAISSEZ DONC TOUT ESPOIR, VOUS QUI ENTREZ. Continua a leggere

“Olimpia”, di Luigia Sorrentino

foto

Luigia Sorrentino legge da Olimpia, “Giovane monte in mezzo all’ignoto”


Nota di Diego Caiazzo

Colpisce molto la lettura di Olimpia, di Luigia Sorrentino (Interlinea, 2013). Si tratta di un testo d’impatto molto forte, non facile, come dice Mario Benedetti nella postfazione e lontano dal tipo di poesia che si può leggere nella contemporaneità. Continua a leggere

La neozelandese Hinemoana Baker

Baker[1]

Photocredit: Leonardo Carta (www.leonardocarta.com)

Ascolta le poesie lette da Hinemoana Baker

Nota di Francesca Benocci

Hinemoana Baker è una poetessa, musicista e drammaturga neozelandese. Sue opere sono apparse in antologie e riviste letterarie e la sua prima raccolta di poesie mātuhi | needle è uscita nel 2004.

Sul suo sito internet (http://www.hinemoana.co.nz/) si presenta con un tradizionale mihi in lingua māori. Il mihi è una forma di saluto e di presentazione, nella quale si parla di chi si è, da dove si viene e di quale sia il nostro posto nel mondo e nella comunità.

 

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A “Notti d’autore” Nadia Fusini

Nadia Fusini, una delle più autorevoli studiose e scrittrici italiane è ospite di NOTTI D’AUTORE giovedì 2 maggio 2013 alle 0:30 su Rai Radio 1. Docente di letteratura inglese e critica shakespeariana all’università La Sapienza di Roma, allieva di Agostino Lombardo e di Giorgio Melchiori, i più importanti traduttori di Shakespeare in Italia, ha poi approfondito gli studi sulla letteratura americana all’Università di Harvard e successivamente sul teatro elisabettiano e Shakespeare presso lo Shakespeare Institute di Birmingham. Nadia Fusini è anche Docente presso l’istituto di Scienze Umane che ha sede a Firenze.
Nell’intervista di Luigia Sorrentino Nadia Fusini parla in anteprima del suo nuovo romanzo appena uscito con Einaudi: “Hannah e le altre”. Hannah Arendt, Simone Weil e Rachel Bespaloff. Tre donne diverse e lontane ma dotate dello stesso intuito, “dello stesso sguardo” rispetto alla violenza, al potere, alla guerra… Tutte e tre commenteranno i vantaggi e gli svantaggi del “potere”, nel senso che esse vedono con chiarezza come “per il potere” si possa rischiare di perdere qualcosa di molto prezioso : la libertà di pensare.

L’AUDIO DELL’INTERVISTA A NADIA FUSINI di Luigia Sorrentino


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A “Notti d’autore”, Giuseppe Capitano

Giovedì 18 aprile 2013 a NOTTI D’AUTORE – in onda la notte tra il mercoledì e il giovedì alle 0:30 su Rai Radio 1 – Giuseppe Capitano. Nello still dell’intervista  l’immagine di Claudio Abate: Giuseppe Capitano “Noi italiani moderni” (2008).

Nato a Campobasso nel 1974 Capitano vive e lavora a Roma. La sua sensibilità artistica è vicina a un universo poetico che allude spesso a un mondo arcaico, lontano nel tempo, ma è anche molto vicino al mondo contemporaneo. Se ne sta appartato e lavora incessantemente, soprattutto di notte. Ha un grande temperamento che lo ha subito differenziato da altri artisti della sua generazione per un suo stile, molto riconoscibile. Giuseppe Capitano è un autodidatta – non ha frequentato nessuna scuola di pittura, nessuna accademia d’arte – eppure le sue opere contengono il luogo misterioso della creazione. I lavori in canapa che  realizza, sono il suo segno di riconoscimento, la sua ‘firma’… sono opere che emano calore che avvicinano chi osserva ma che mettono anche in evidenza una ricerca antropologica molto presente nel suo lavoro. Le canape di Giuseppe Capitano possiamo definirle sculture o anche anti-sculture che hanno una valenza simbolica molto forte … sono espressione di un mondo arcaico disperso e dimenticato.

L’AUDIO DELL’INTERVISTA A GIUSEPPE CAPITANO di Luigia Sorrentino


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A “Notti d’autore” Emanuele Trevi

Giovedì 11 aprile 2013 a NOTTI D’AUTORE alle 0:30 su Rai Radio 1 Luigia Sorrentino incontra Emanuele Trevi, scrittore e critico italiano tra i più famosi e apprezzati. Nato a Roma nel 1964, Emanuele Trevi pubblica il suo primo romanzo nel 2003: “I cani del nulla”. Un libro considerato ormai un cult : in esso Trevi evidenzia il tratto di un nuovo modo di fare letteratura nel quale si è riconosciuta un’intera generazione, quella nata negli anni Sessanta.
La particolarità di Emanuele Trevi è quella di unire nella scrittura, vari registri narrativi: il romanzo, il saggio, la poesia, l’arte visiva, la fotografia. “Qualcosa di scritto”,  la storia di un incontro impossibile con Pier Paolo Pasolini, del 2012, è il suo ultimo libro. Forse quest’opera più di tutte le altre, evidenzia l’indeterminatezza “di genere” di Emanuele Trevi che spesso dice: “A me piacciono i libri che più che raccontare, più che dare una trama, sono la traccia di una trasformazione.”

L’AUDIO DELL’INTERVISTA A EMANUELE TREVI di Luigia Sorrentino

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A “Notti d’autore” Elisabetta Catalano

Elisabetta Catalano, fotografa ritrattista, è l’artista protagonista della puntata del 28 marzo 2013 di “Notti d’autore”, il programma ideato e condotto da Luigia Sorrentino e in onda la notte tra il mercoledì e il giovedì alle 0:30 su Radio1. Elisabetta Catalano è nata a Roma dove tuttora vive, da madre napoletana e da padre pugliese. Ha fotografato dagli anni Settanta a oggi, i protagonisti del mondo della cultura, del cinema, della letteratura e dell’arte italiana e internazionale. Achille Bonito Oliva ha scritto di Elisabetta Catalano:”Se l’arte mette a nudo l’umanità, Elisabetta Catalano corre ai ripari con la sua fotografia e le fa indossare una corazza stilistica”.  Una delle sue foto più famose è il ritratto di Alberto Moravia che lo scrittore aveva scelto come il ritratto della propria vita, riconoscendosi in esso a tal punto da utilizzarlo per più di trenta anni, sulle copertine dei libri che pubblicava. Elisabetta Catalano ha ritratto più volte Moravia, eppure, in ogni fotografia la sua creatività ha plasmato una quotidianità diversa dello scrittore che tutti conosciamo per le cose che ha scritto.

L’ AUDIO DELL’INTERVISTA A ELISABETTA CATALANO di Luigia Sorrentino


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A “Notti d’autore” Raffaele La Capria

La persona che incontriamo giovedì 21 marzo 2013 a “Notti d’autore” – in onda su Rai Radio 1 alle 0:30 – è Raffaele La Capria, uno dei più affermati scrittori italiani del Novecento. Ha scritto decine e decine di libri usciti con i più importanti editori italiani. E’ nato a Napoli nel 1922 ma vive a Roma dagli anni Cinquanta. Qualche anno fa Mondadori gli ha dedicato un Meridiano con la raccolta delle sue opere più significative tra le quali “Un giorno d’impazienza”, “Ferito a morte” (che vinse il Premio Strega nel 1961) e “False partenze”. Dopo il Meridiano Raffaele La Capria ha scritto ancora una decina di libri: “L’estro quotidiano”, “L’amorosa inchiesta”, “Guappo e altri animali”, “A cuore aperto”, “Confidenziale, Lettere agli amici”, Esercizi superficiali” fino all’ultimo, “Doppio misto”.

L’AUDIO DELL’INTERVISTA A RAFFAELE LA CAPRIA di Luigia Sorrentino

 

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A “Notti d’autore” Matteo Basilè

Ospite di “Notti d’autore” in onda la notte tra mercoledì e giovedì del 28 febbraio 2013 alle 0:30 su Rai Radio1 è Matteo Basilè, uno dei più affermati artisti della sua generazione. Nato a Roma nel 1974, Matteo Basilè è figlio di una lunga dinastia di artisti, pittori, scultori incisori, i Cascella. Figlio di Tommaso e nipote di Pietro, famosi come tutti gli altri Cascella, Matteo Basilè, che prende il nome dal caposipite Basilio nato nell’Ottocento, si definisce semplicemente un fotografo. La sua opera, così densa di immagini, di storie e di situazioni, appartiene al corpo digitale del mondo. Con l’obiettivo della sua macchina fotografica Basilè entra nell’intimo di geografie umane, complesse ed eterogenee, utilizzando un linguaggio, che potremmo anche definire una tecnica, che è un misto, tra elettronica e manualità, sempre alla ricerca di nuove integrazioni culturali. La frase che ripete spesso? “Per me la cosa fondamentale è vivere d’arte senza toccare la materia.”

L’AUDIO CON L’INTERVISTA A MATTEO BASILÈ di Luigia Sorrentino

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A “Notti d’autore” Erri De Luca

Protagonista della quinta puntata di “Notti d’autore” in onda il 7 febbraio 2013 su Rai Radio1 è Erri De Luca uno dei più affermati scrittori italiani.

Nato a Napoli nel 1950, dal 1989, anno in cui è uscito il suo primo romanzo “Non ora, non qui” ha scritto decine e decine di libri, anche libri di poesie. Ha tradotto numerosi testi sacri dall’ebraico antico, la lingua dei padri. Scrive per il cinema e per il teatro. E’ un vecchio-bambino, o un bambino-vecchio che ha un dono rarissimo: quello di depositare la parola nel cuore di chi legge. Le storie che scrive spesso sono il desiderio di riaffermare il passato, costringendolo ad esserci una seconda volta. Ripete spesso questa frase: “Per me la scrittura è un tempo festivo, della felicità”.

L’AUDIO DELL’INTERVISTA A ERRI DE LUCA di Luigia Sorrentino

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A “Notti d’autore” Antonella Anedda

E’ Antonella Anedda l’ospite della quarta puntata di “Notti d’autore” viaggio nella vita e nelle opere dei grandi protagonisti del nostro tempo in onda su Rai Radio1 alle 0:30 giovedì 31 gennaio 2013. Il programma ideato e condotto da Luigia Sorrentino, giornalista e poeta, in onda settimanalmente la notte tra il mercoledì e il giovedì, ha già avuto ospiti nelle precedenti puntate il famoso violinista, Salvatore Accardo, la scrittrice Mariapia Veladiano e il grande artista Enzo Cucchi.

Antonella Anedda è nata a Roma, dove ha studiato laureandosi in Storia dell’Arte moderna. Il suo esordio letterario risale al 1992, anno in cui uscì “Residenze invernali”. Il libro fu accolto talmente favorevolmente dalla critica che si parlò di “un ritorno alla vera poesia”.

L’AUDIO DELL’INTERVISTA A ANTONELLA ANEDDA di Luigia Sorrentino


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A “Notti d’autore” Enzo Cucchi

Enzo Cucchi è il protagonista della terza puntata di “Notti d’autore“, in onda il 24 gennaio alle 0:30 su Rai Radio Uno. Il programma di Luigia Sorrentino che va in onda settimanalmente nella notte tra il mercoledì e il giovedi raccoglie la testimonianza esemplare ed esclusiva di un artista dallo straordinario talento visionario.
Enzo Cucchi è uno dei principali protagonisti della corrente italiana denominata dal critico Achille Bonito Oliva negli anni Ottanta “Transavanguardia”. Una corrente artistica che si proponeva il ritorno dell’arte alla manualità, al disegno, alla vera pittura, per chiudere definitivamente la parentesi dell’arte cosiddetta ‘concettuale’.

L’AUDIO CON L’INTERVISTA A ENZO CUCCHI di Luigia Sorrentino

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Toni Servillo legge “Il Gattopardo”

Letture ad alta voce

Il Gattopardo, di Giuseppe Tomasi di Lampedusa interpretato daToni Servillo (Emons-Feltrinelli, 2012)
— 
Siamo in Sicilia, all’epoca del tramonto borbonico. È di scena una famiglia della più alta aristocrazia isolana, colta nel momento rivelatore del trapasso del regime, mentre già incalzano i tempi nuovi. Il romanzo di Giuseppe Tomasi di Lampedusa è incentrato quasi interamente su un solo personaggio, il principe Fabrizio Salina. Il Gattopardo, pubblicato dopo la morte dell’autore, nel 1958, a cui Lampedusa lavorò dalla fine del 1954 e il 1957 fu presentato agli editori Arnoldo Mondadori Editore e Einaudi, (il testo fu letto da Elio Vittorini), che ne rifiutarono la pubblicazione. Dopo la morte di Lampedusa Feltrinelli che aveva ricevuto il manoscritto da Elena Croce, lo pubblicò con la prefazione di Giorgio Bassani. Continua a leggere

Elio Pecora, “Per il verso giusto” (I poeti su Radio Uno)

Elio Pecora, è nato nel 1936 a Sant’Arsenio, un piccolo paese in provincia di Salerno, è il poeta protagonista della puntata dell’11 luglio 2012 di “Per il verso giusto”, incontri con i poeti contemporanei, (in onda tutti i mercoledì dalle 5:40 alle 6:00 su Radio Uno), un programma ideato e condotto da Luigia Sorrentino per Radio Uno.
Ha trascorso a Napoli una lunga adolescenza. Ha pubblicato una notevole quantità di libri di poesie, romanzi, saggi critici, una biografia del poeta Sandro Penna. Dirige la rivista ‘Poeti e Poesia’. E’ assolutamente convinto che gli italiani leggono poca poesia perché hanno paura di guardare in se stessi, di vedere ciò che realmente sono. “La poesia viene vista come qualcosa di lontano… – afferma Pecora  – come qualcosa di spaventevole, di difficile… E invece alla poesia bisogna abbandonarsi, come dicono i musicisti parlando della musica.”

Qui sotto “Per il verso giusto” Incontri con i poeti contemporanei di Luigia Sorrentino
Radio Uno, puntata dell’11 luglio 2012 con Elio Pecora

[flv]http://www.rainews24.rai.it/ran24/clips/2012/06/eliopecora_28062012.mp4[/flv]

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Vivian Lamarque, “Per il verso giusto” (I poeti su Radio Uno)

Vivian Lamarque inaugura il primo ciclo di conversazioni con i poeti contemporanei  “Per il verso giusto”, un programma ideato e condotto da Luigia Sorrentino per Radio Uno e in onda ogni mercoledì fino al 5 settembre 2012 dalle 5.40 alle 6:00.

Vivian Lamarque è nata a Tèsero, in provincia di Trento nel 1946. La sua storia assomiglia a un ‘romanzo familiare’: ha avuto due famiglie una di genitori naturali, l’altra di genitori adottivi, che le hanno lasciato in eredità tre cognomi. La sua poesia si distingue per una particolare trasparenza del linguaggio e nasce dall‘autobiografia… Poeta tra le più affermate in Italia, ha scritto centinaia di poesie e di fiabe. L’Oscar Mondadori che raccoglie tutti i suoi libri di poesie ha venduto circa 16 mila copie fino ad oggi.

Qui sotto “Per il verso giusto” Incontri con i poeti contemporanei di Luigia Sorrentino
Radio Uno, puntata del 4 luglio 2012 con Vivian Lamarque

[flv]http://www.rainews24.rai.it/ran24/clips/2012/06/lamarque_28062012.mp4[/flv] Continua a leggere