Concorso Internazionale di Poesia e Teatro Castello di Duino 2016

duino_concorsoE’ dedicata al “gesto e la genesi”, l’atto creativo e la forza della nascita, la XII edizione del Concorso Internazionale di Poesia e Teatro Castello di Duino, uno dei più importanti premi letterari riservati ai giovani, patrocinato dall’UNESCO fin dalla sua prima edizione. Continua a leggere

A “Notti d’autore” Virgilio Sieni

Giovedì 9 maggio 2013  a “Notti d’autore” su Rai Radio 1 alle 0:30 Luigia Sorrentino incontra Virgilio Sieni, coreografo e danzatore, uno dei più apprezzati della danza contemporanea europea.
E’ nato a Firenze, dove ha iniziato la sua formazione alla danza classica  per poi approfondire la sua preparazione artistica ad Amsterdam, New York e Tokyo. Il suo percorso comprende anche lo studio di arti visive, architettura e arti marziali. Famoso a livello internazionale, è uno dei pochi danzatori capaci di aprire attraverso il movimento del corpo una riflessione che mette al centro di tutto proprio il corpo dell’uomo. La corporeità è da lui intesa come un cammino verso l’umano alla scoperta della funzione di “abitante del mondo”. E proprio con la danza Virgilio Sieni si fa portatore di quello che potremmo definire un Nuovo Umanesimo.

L’AUDIO DELL’INTERVISTA A VIRGILIO SIENI di Luigia Sorrentino


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Robert Hass, Video-Intervista

Video-Intervista a Robert Hass
di Luigia Sorrentino

Robert Hass, il poeta che scoprirete in questa intervista, è una persona estremamente mite, dalla disarmante semplicità, eppure, è uno dei poeti più popolari degli Stati Uniti d’America (Poeta Laureato degli Stati Uniti e Premio Pulitzer per la Poesia nel 2008). Con sua moglie, Brenda Hillman, anch’essa poeta, è da sempre impegnato su tematiche di poesia civile e a difesa dell’ambiente.  Hass, giovanissimo, ha conosciuto i poeti della Beat Generation, (che vedremo nell’intervista video) ma è anche stato il primo traduttore in inglese del grande poeta polacco, Czesław Miłosz (Premio Nobel per la Letteratura nel 1980). 

Per Robert Hass ‘il principale potere dell’arte è quello di essere un agente attivo’. Nell’intervista a Luigia Sorrentino, Hass racconta ‘l’importanza dei piccoli’: “Quando un bambino disegna  – dice il poeta – non gli interessa il prodotto finito, ma pensa semplicemente a ‘fare’ “. Non a caso la parola ‘poesia’ – in greco, ποίησις  (poiesis) – indica l’attività creatrice dello spirito che si manifesta proprio nel ‘fare’ anima. Hass spiega dunque, che i bambini di oggi, soprattutto negli Stati Uniti e in Europa, hanno necessità di esprimere questa forma di arte perché – racconta  – hanno paura di quanto sta accadendo nel mondo.  E’ su questa consapevolezza che Hass ha avviato negli Stati Uniti il programma dell’Associazione degli Amici della Loira, che ha filiazioni anche in Francia, per dare ai bambini la possibilità di fare – produrre arte. Un progetto che Hass ha lanciato per dare a se stesso e ai bambini, un po’ di speranza.

[flv]http://www.rainews24.rai.it/ran24/clips/poesia/hass_28092012.mp4[/flv]

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Carlo Michelstaedter, Poesie

Nello scaffale: Carlo Michelstaedter
a cura di Luigia Sorrentino


Le Poesie di Carlo Michelstaedter pubblicate dalla Piccola Biblioteca Adelphi a cura di Sergio Campailla nel 1987 in prima edizione, (ripubblicate negli anni successivi fino all’ottava edizione del 2011), sono ancora troppo poco conosciute e poco lette. Eppure, si tratta di un autore eccezionale e unico nel suo genere, segnato da un’esistenza troppo breve, conclusasi tragicamente, nel 1910 con un gesto estremo, il suicidio, a soli 23 anni.

Ma chi era Carlo Michelstaedter? Qual è la sua storia? E che cosa ha rappresentato la sua opera nel panorama della cultura italiana del Novecento?
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Un disperato gesto… Antonia Pozzi

A 74 anni dalla scomparsa della poetessa Antonia Pozzi, morta suicida a 26 anni il 2 dicembre 1938, “ci resta l’immagine di una giovane donna sorridente e soprattutto la sua poesia che fiorisce dallo sgorgo del profondo, eco di un’anima tesa alla ricerca di parole e di immagini capaci di esprimere i sentimenti più urgenti, che riflette il mondo di una ragazza in fiore, che esercita un profondo fascino su tutti”. Lo scrive padre Ferdinando Castelli, critico letterario della Compagnia di Gesù, in un articolo che apparirà sul prossimo numero della rivista “La Civiltà Cattolica”, che invita a rileggere con occhi nuovi la biografia e l’opera della Pozzi.Durante la sua vita Antonia Pozzi non riuscì a pubblicare una sola poesia. Sottovalutata e incompresa. Con la pubblicazione completa delle sue poesie, dei diari e delle lettere, la conoscenza e l’interesse per la giovane poetessa sono andati crescendo e hanno fatto di lei una particolare presenza del Novecento poetico e una
suggestiva testimonianza del “genio” femminile. L’articolo di padre Castelli ne tratteggia la vita, soprattutto ne analizza la poesia, mettendone in risalto “il significato di fondo e la bellezza formale”. Continua a leggere

In memoria di te, David Foster Wallace

Il 12 settembre 2008 David Foster Wallace, forse lo scrittore più importante della sua intera generazione, si suicidava dopo lunghi anni di depressione. Una ferita che, a tre anni di distanza, ancora non si è rimarginata nel cuore di milioni di fan dell’autore di romanzi monstre come “Infinite Jest” e racconti insuperabili, seppur lontanissimi, come quelli raccolti in “Brevi interviste con uomini schifosi”, probabilmente i suoi due libri capolavoro, per quanto sia difficile scegliere.

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Arte e Poesia, Entre Taschen et les poulets

Mostra collettiva a Parigi dal titolo Entre Taschen et les poulets, venerdi 27 maggio con: Bruno di Rosa, Marine Duboscq, Nicolas Elhyani, Stéphanie Nava, Florent Nicolas, Laurent Prexl, Bertrand Rigaux, Jean-François Sonnet et Benjamin SDwain.
Marine Duboscq, ha recentemente tenuto in Italia la sua prima personale alla diagonale/galleria di Roma.
Per leggere l’intervista a Marine Duboscq e vedere le opere esposte a Roma vai qui Continua a leggere

Davide Rondoni, ‘Avere addosso Baudelaire’

“Ancora lui, come uno che si mette in mezzo alla strada con le braccia spalancate. O che per quanto resti di lato, appoggiato al muro, ha uno sguardo metallico e di fuoco, che ti inchioda passando.
Ancora Baudelaire da leggere e rileggere, cioè tradurre. E soprattutto da avere addosso come un lupo, come ali di farfalla grandiosa e tremenda che si chiudono o che si aprono sul petto.
Da avere addosso come la peste o come un ‘bacio’ sogg. di ‘cosa vuole’. Un nemico che bacia e morde forsennato. E svela il tuo volto, lettore ‘fratello’, in questa lotta. Il tuo, più che il suo volto che resta velato nel prodigio di malinconia e di furia dei versi di questo libro dall’architettura profonda e incompiuta.
Molti versi portano via, rapimenti improvvisi ancora dopo centocinquantanni. E sono come il mare che ci viene a riprendere. E anche se non ci ricordavamo di lui, del mare, ecco che ci parla urlando e sussurrando in un uomo che girava con gesti un poco rigidi e che parevano misurati, ma erano cauti perchè vestiva abiti troppo logori, che potevano sdrucirsi.”

Con queste parole Davide Rondoni introduce un’opera letteraria di rara bellezza, che ha rivoluzionato la letteratura poetica mondiale: I fiori del male (euro 18,00) di Charles Baudelaire da lui interamente tradotta per la Salerno Editrice. Questa edizione (con  testo originale a fronte) presenta un libro minuscolo, quello che in gergo si definisce ‘un tascabile’, da portare sempre con sè, come una piccola Bibbia o un Corano. Difficile misurarsi con un grande come Baudelaire, ma la nuova traduzione che ne fa Rondoni (che aveva già tradotto Baudelaire nel 1995 per la casa editrice Guaraldi) è al tempo stesso, inedita ed esemplare. Un coraggiosissimo gesto d’amore

“Persino Giorgio Caproni” scrive Rondoni nella nota al libro “ch’ebbe la pazienza di leggermi tra i primi e la ventura di incoraggiarmi a scrivere poesie, di fronte al verso di Baudelaire indietreggiò. Lui che sapeva bene cosa sia la traduzione e quali rischi comporti, si riparò in parte dietro una versione in prosa, esponendosi ad una traduzione in versi solo per alcune parti, come mostra la bella recente di quel suo lavoro travagliato (Venezia, Marsilio, 2008). ”

L’opera. Un viaggio immaginario, tragico e commovente, nell’animo umano, tra slanci amorosi e cadute nella noia e nell’angoscia. Baudelaire trova infine nell’arte – in questi versi intensi e appassionati – la bellezza che, sola, salva dal degrado del mondo.
 

Davide Rondoni ha fondato e dirige il «Centro di poesia contemporanea» dell’Università di Bologna, è poeta e traduttore, direttore della rivista di poesia «clanDestino», editorialista dell’«Avvenire» e «Il Tempo». Tra le recenti pubblicazioni: Ballo lentamente con le tue ombre (Pescara 2009); Vorticosa dipinta (Torino 2006). Ha inoltre curato, insieme a Franco Loi, l’antologia di poesia italiana Il pensiero dominante. Poesia italiana 1970-2000 (Milano 2001).

 

 

www.salernoeditrice.it