Janet Frame, “Parleranno le tempeste”

Janet Frame

Da “Parleranno le tempeste”
Janet Frame

Curatela e traduzione di Eleonora Bello e Francesca Benocci
Prefazione di Pamela Gordon, Janet Frame Literary Trust

Un proposito

Le persone, scaldate fino alla fragilità
e immerse in acqua fredda, si spaccano.
Non sorriderò più.
Latte, panni, spazzatura.
Persone gentili, sorrisi gentili.
Non c’è tempo per questo pasto lento del tardo pomeriggio.
Latte, panni, spazzatura.
Sì, sì grazie, non sorriderò più.
Sono venuta qui a scrivere storie e poesie,
non a preparare il croccante.
Arriva il buio, col sole ormai calato
su latte, panni, spazzatura.
Non sorriderò più.
Sono venuta qui per scrivere.
Severa, immersa, sana di mente,
rimesterò le sillabe
nella padella in dotazione;
dormirò sul materasso a molle,
girerò la chiave,
pagherò l’affitto,
stenderò protezioni di giornale,
spazzolerò la moquette da spazzolare,
ma sarò torva, niente sorrisi, mai più, mai più,
(latte, panni, spazzatura)
mentre scrivo le mie storie laggiù laggiù
nelle grotte di pietra del loro fondale. Continua a leggere

La neozelandese Hinemoana Baker

Baker[1]

Photocredit: Leonardo Carta (www.leonardocarta.com)

Ascolta le poesie lette da Hinemoana Baker

Nota di Francesca Benocci

Hinemoana Baker è una poetessa, musicista e drammaturga neozelandese. Sue opere sono apparse in antologie e riviste letterarie e la sua prima raccolta di poesie mātuhi | needle è uscita nel 2004.

Sul suo sito internet (http://www.hinemoana.co.nz/) si presenta con un tradizionale mihi in lingua māori. Il mihi è una forma di saluto e di presentazione, nella quale si parla di chi si è, da dove si viene e di quale sia il nostro posto nel mondo e nella comunità.

 

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