La poesia e il disegno di Dagnino

Massimo Dagnino

I MIEI GATTI VI OSSERVANO
di 
Massimo Dagnino

(2019)

      La pioggia abbassa la terra
nel giardino fiori lambiscono l’ombra
immaginaria del suo corpo. Guarda piovere
dal suo sguardo domestico fino a diffidare
del sonno. Potrei rilasciarmi,
come i gatti,
sui cornicioni, a spingermi nel loro inumano
onirismo.
Nel temporale erano cresciute
le zucche, sul tumulo di terra. Il rovescio anticipa
l’inconcludente e alberi alti
asciugano la notte, a voragine
il vigneto colmo declina
nell’incuria della voce: anfiteatro popolato
da gatti alleati, non si lascia tradurre
l’epigrafe irregolare, scivola
in raucedine la strada.

***

Passo del Turchino

l’afa si fa stasi
le viscere gonfiano corpi e fiori
di passiflora deposti (disposti)
dalla madre non arriva
nel sogno il buio tra il fogliame
cronologico l’abitato si estingue.
Fisso il cerchio rosso del segnale
nell’affondo di colline, quel rosso lanciato
a torpedine in collisione.

La casa limitrofa a emanazione
del buio, senza controllo la crescita
asfittica di ortensie tra volti inattuali
commisurato al parlare
un vacuo temporale figura animali
nei lampi a vuoto
un treno fermo, distanziato nei giorni
nello squarcio di vigne – scartati dal tempo –
i miei gatti vi osservano

Ma la segnaletica sbarra la struttura del buio.

Svelta accorcia le scale per infiltrarsi
nel disordine del frutteto, compulsiva non smette
di lavarsi il manto mordicchiandosi da pulci
fastidiose: spia
i cani aguzzando
le orecchie e a inarcarsi nel sonno
nell’ala d’ombra ignara della specie
di piante dove dormire fino al richiamo del nome.
Mastica dove ha più denti
Incisivi, isola la carne e io mi vedo
Nascosto al suo pasto
Notturno, presto reattiva alla pioggia
Ipnotica nel soffio felino
Estingue legami.

28 giugno 2019

***

L’immagine ritorna mentre sparisce
fra piante e la villa in mattoni, si orienta nel suo
territorio fatto di scale, terrazzi, alberi
letti, cartoni su cui rinvigorire
le unghie: si annuncia quando arriva a mangiare.
Ma ora l’insieme si trasla
le zampe sporche, ringhia infastidita
nel nervosismo della coda: ti fissa
mentre le gratti il collo riportandomi
trasfigurato alla mia specie.

Spaventata si avvolge nel suo sonno.
A sollevarla nell’aria mostra una strana gioia
nel labbro leporino, inaspettata
della nuova latitudine.

***

Arriva dallo scollamento del buio, riconosco
la sua andatura indifferente.

La lascio stare
mentre si addormenta seguendo
il profilo curvo della collina.

Continua a leggere

Joseph Zbukvic

Sabato 30 settembre 2017, ore 18.30

Inaugurazione della mostra:

JOSEPH ZBUKVIC
INTO THE GREAT STUDIO OUTSIDE
Disegni, schizzi e acquarelli dai taccuini di viaggio

30 settembre – 05 novembre 2017

Joseph Zbukvic è considerato nel campo dell’acquarello uno dei maestri della contemporaneità. Viaggia ormai in tutto il mondo come insegnante e scova bellezza nei suoi soggetti sia quando lavora all’aperto che nell’intimità del suo studio. Nel 1967 s’iscrisse all’università per studiare lingue e letterature, e quindi diventare insegnante. Continua a leggere

“Una stirpe incognita”, Studio sugli eteronimi di Fernando Pessoa

Fernando Pessoa

di Eleonora Rimolo

Come i rami invincibili di una quercia secolare, gli eteronimi di Fernando Pessoa, sue voci di dentro, si collocano al di sopra di un tronco imponente, che è la coscienza infinita del più grande poeta dell’area lusofona ̶   e non solo ̶   del Novecento. Continua a leggere

Marine Duboscq, disegni e pitture 

Marine Duboscq 2015 PDF-5Nota di Luigia Sorrentino

I disegni e le pitture dell’artista francese Marine Duboscq, nascono dalla necessità di imprimere il colore sulla tela, di affermare una visione che si fa carico di piccole emozioni impresse nel ritmo della vita. Guardando le sue opere muta il nostro respiro, un nuovo battito si deposita in noi,  un patrimonio d’amore e di armonia avvolto in una sottile bellezza che ripara da ogni ingiustizia.  Ognuna delle forme originate da Marine, ha il suo tempo, ed è proprio il ritmo del tempo, uno dei fenomeni più profondi e decisivi dell’esperienza umana che percepiamo nelle sue opere. Marine predilige ampi spazi, vedute immense, che soltanto un occhio integrato all’assoluto può raggiungere. Uno spazio totalizzante, con il quale ispezioniamo tutto il movimento dell’artista che ha dato origine alla forma.  Il gesto di Marine è un gesto che si autoproduce, senza alcuna mediazione mentale, se non quella di una spinta interna, portata in luce.

 

Continua a leggere

Tristano di Robilant

tristano_da_robilantCon la mostra L’immaginazione e il suo doppio, Intragallery (Via Cavallerizza a Chiaia 57, Napoli),  presenta (12 dicembre 2015 – 12 febbraio 2016) l’artista Tristano di Robilant nella sua poliedrica attività, con sculture di vetro, piatti di ceramica e disegni. L’aspetto elegante e maestoso delle sculture che dominano lo spazio della galleria crea un contrasto con le loro irregolari e movimentate superfici che hanno un soffio di incompiutezza e casualità dalle forme rotonde apparentemente semplici e non classificabili. Questo aspetto ambivalente sorprende l’osservatore e rivela allo stesso tempo la fragilità della materia.

I disegni che riportano le stesse forme allo stadio puro, non lavorato, rivelano il percorso formale e intellettuale alla base delle sculture e dei piatti di ceramica. Per Tristano di Robilant la stretta collaborazione con artigiani, con i maestri vetrai di Murano e con ceramisti umbri è fondamentale: sono loro che riportano nella materia le sue idee in opere di una bellezza unica.

Continua a leggere

I disegni di Marine Duboscq

Arte e Poesia

I meravigliosi disegni di Marine Duboscq, che aprono spazi, movimenti, fiori, battiti…

La peinture continuee

par Leslie Compan

Texte extrait du catalogue de l’exposition Trois, Galerie Diagonale, Rome, mai 2010.

L’oeuvre de Marine Duboscq est essentielle. Vécue dans la nécessité d’un geste pictural, indéniablement, l’oeuvre de Marine Duboscq est bien avant cela une oeuvre de fondements ; une oeuvre qui vient à l’essence même de ce qu’est la surface peinte, à ses essences : les couleurs. Simultanément travaillées, elles apparaissent comme autant d’entités libres qui ne vivent pour autant pas isolement, pas seulement pour leur qualité intrinsèques, dans l’espace pictural. Arguant du postulat contraire, les couleurs appliquées par l’artiste interagissent précisément dans leur différence, les unes par rapport aux autres, pour former une véritable totalité colorée. Continua a leggere

A “Notti d’autore”, Giuseppe Capitano

Giovedì 18 aprile 2013 a NOTTI D’AUTORE – in onda la notte tra il mercoledì e il giovedì alle 0:30 su Rai Radio 1 – Giuseppe Capitano. Nello still dell’intervista  l’immagine di Claudio Abate: Giuseppe Capitano “Noi italiani moderni” (2008).

Nato a Campobasso nel 1974 Capitano vive e lavora a Roma. La sua sensibilità artistica è vicina a un universo poetico che allude spesso a un mondo arcaico, lontano nel tempo, ma è anche molto vicino al mondo contemporaneo. Se ne sta appartato e lavora incessantemente, soprattutto di notte. Ha un grande temperamento che lo ha subito differenziato da altri artisti della sua generazione per un suo stile, molto riconoscibile. Giuseppe Capitano è un autodidatta – non ha frequentato nessuna scuola di pittura, nessuna accademia d’arte – eppure le sue opere contengono il luogo misterioso della creazione. I lavori in canapa che  realizza, sono il suo segno di riconoscimento, la sua ‘firma’… sono opere che emano calore che avvicinano chi osserva ma che mettono anche in evidenza una ricerca antropologica molto presente nel suo lavoro. Le canape di Giuseppe Capitano possiamo definirle sculture o anche anti-sculture che hanno una valenza simbolica molto forte … sono espressione di un mondo arcaico disperso e dimenticato.

L’AUDIO DELL’INTERVISTA A GIUSEPPE CAPITANO di Luigia Sorrentino


Continua a leggere

“Visionary Flowers” & “Variazioni sul tema dei fiori”

Appuntamento

In occasione della mostra d’arte “Visionary Flowers” di Nancy Watkins, in corso alla Keats-Shelley House di Roma fino al 6 aprile 2013, mercoledì 20 marzo 2013, alle 16:00 si terrà una lettura speciale di versi: “Variazioni sul tema dei fiori… d’improvviso il nudo inverno diventava primavera (P.B. Shelley, “La domanda”) con: Annelisa Alleva, Michele Colafato, Francesco Dalessandro, Marco Vitale, Domenico Vuoto che leggeranno loro testi e traduzioni.
Il sonetto “Apocryphal Keats” di Gianfranco Palmery e i versi di Lucio Persio che accompagnano i disegni della mostra, saranno letti dal Curatore del Museo, Giuseppe Albano. Al termine della lettura sarà offerto un prosecco. Continua a leggere

Miltos Manetas & Paolo di Landro, Navigator Nowhere

Appuntamento

Navigator Nowhere, con Miltos Manetas & Paolo di Landro  è un evento speciale curato da Valentina Ciarallo in occasione di ALTAROMA ALTAMODA.

0Z2O Galleria | Sara Zanin, via della Vetrina, 21 – 00186 Roma

opening
sabato 26 gennaio 2013, ore 16.00 – 21.30
domenica 27 gennaio 2013, ore 11.00 – 20.00

Durante ALTAROMA ALTAMODA, Valentina Ciarallo presenta il progetto NAVIGATOR | NOWHERE con l’artista Miltos Manetas e il designer Paolo di Landro, presso la Z2O Galleria di Sara Zanin. Per l’occasione gli spazi della galleria vengono trasformati in un laboratorio work in progress in cui gli artisti sperimentano diverse strade creative e dove il GPS, oggetto di ricerca dell’artista Miltos Manetas, si muove al confine tra arte e moda. Manetas e Di Landro realizzano insieme e dal vivo gli abiti dei nuovi NAVIGATOR, personaggi ibridi, metà umani, metà network. Continua a leggere

Enzo Cesarini, restrospettiva a Roma

Arte e Poesia: Enzo Cesarini
a cura di Luigia Sorrentino

Mercoledì 24 ottobre 2012 la diagonale/libreria di Via dei Chiavari, 75 a Roma inaugura un’importante retrospettiva sul lavoro di Enzo Cesarini (nella foto La Minerva,1942 cm. 165 x 96).  

Luca e Vittoria Bellocchi presentano al pubblico una ventina di lavori dell’artista senese provenienti da collezioni private; in mostra carte, bozzetti preparatori, sculture da tavolo e bassorilievi. Il lavoro di Enzo Cesarini e soprattutto le sue prime opere tra gli anni trenta e quaranta, come scrive Giuseppe Galasso non sono immuni dal clima politico imposto dal periodo fascista. Continua a leggere

Caravaggio, i cento disegni ritrovati

Nel tardo pomeriggio del 5 luglio 2012 è stata annunciata a Milano l’attribuzione a Caravaggio – da parte degli storici dell’arte Maurizio Bernardelli Curuz e Adriana Conconi Fedrigolli – di un centinaio di disegni e alcuni dipinti, che l’artista avrebbe realizzato da giovane quando era a bottega dal pittore Simone Peterzano.Scettico il commento del direttore dei Musei Vaticani, Antonio Paolucci, pubblicato dall’Osservatore Romano: “Quei fogli – nota – erano stati visti e studiati da illustri specialisti di pittura caravaggesca e di arte lombarda quali Maria Teresa Fiorio, Giulio Bora, Mina Gregori, Maurizio Calvesi.

Nessuno – sottolinea – aveva pensato di dare a quel fondo grafico una paternità diversa da ciò che la tradizione attributiva e la storia collezionistica sembravano giustificare: Simone Peterzano quindi, insieme ad eventuali esercitazioni accademiche di suoi allievi. Continua a leggere