A Recanati casa Leopardi apre per la prima volta al pubblico gli appartamenti nobili di Giacomo

Dal 21 marzo 2020 a Recanati, a Casa Leopardi verranno aperti al pubblico per la prima volta, dopo un accurato restauro, parte del piano nobile e gli appartamenti dove Giacomo Leopardi abitò assieme ai suoi fratelli. ‘Ove abitai fanciullo’, il nuovo itinerario di visita, consentirà l’accesso ai saloni di rappresentanza del palazzo, alla galleria con le sue collezioni d’arte, al giardino che ispirò Le Ricordanze, al salottino dove i fratelli Leopardi si intrattenevano e alle camere private di Giacomo, escluse dall’uso domestico per più di due secoli.

Il percorso conduce a quelle che in casa sono sempre state chiamate “Brecce”. Il conte Monaldo fece costruire queste camere fra i due giardini, di ponente e di levante, per lasciare ai figli ormai adolescenti indipendenza e intimità. L’infilata delle tre stanze è stata restaurata, riportando alla luce gli originali decori pittorici. Continua a leggere

A Recanati, Enzo Cucchi-Niba

ENZO CUCCHI – NIBA

Testo di Nikla Cingolani

OPENING: DOMENICA 18 NOVEMBRE 2018 DALLE ORE 18

Domenica 18 novembre si inaugura alla Galleria Idill’io arte contemporanea la mostra di “Enzo Cucchi e Niba a Recanati”.

Il titolo suggerito da Liliana Maniero al gallerista Pio Monti, identifica una temporalità per designare un’azione che dovrà accadere. E’ bastato solo un accento volato su una o, come un passero “sulla vetta della torre antica”, a creare la dimensione profetica di un’occasione che potrà avvenire. E sono lo spiazzamento onirico dell’installazione e la sospensione temporale a rendere il senso infinito dell’attesa. Il Leopardi tutto d’oro di Niba si confronta con la statua della piazza che si riflette nella vetrina della galleria.

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Mariachiara Rafaiani, “Dodici ore”

di Tommaso Di Dio

Dodici ore è l’aspro resoconto di una felice parzialità. Dodici sono infatti le ore che formano la metà di un giorno e dodici è numero che si impunta su di una soglia e spartisce, per un giorno solo all’anno, la faccia in luce da quella in ombra. Il numero dodici sembra ricordarci che c’è una zona visibile e un’altra oscura, incosciente e perduta, dove tutto può accadere e dove ogni trasformazione trova il suo invisibile inizio. Nondimeno, il numero dodici, fin dalle più antiche tradizioni, è legato alla completezza, alla perfezione: dodici è il numero di chi trova compimento. Dodici sono le tribù che formeranno un popolo, dodici gli amici che saranno testimoni di un dio bizzarro che volle farsi carne e dodici sono i mesi che chiudono un anno come anche le case delle stelle che fin da Babilonia e dalle civiltà dell’Indo indicarono il ritorno del tempo. In questo numero c’è la gioia della perfezione, la festa della totalità; eppure, al contempo, in esso si annida il senso della parte, della partizione, di ciò che, diviso, scorre.

Con questo libro, siamo di fronte ad un esordio, ad una prima prova che non vuole dissimulare mai, neanche per un momento, il suo essere opera integrale di una giovinezza che ancora dura. Una poesia, quella della Rafaiani, che si dichiara programmaticamente in cerca di intensità; che del tempo cerca il picco, la vertigine: il momento quando il tempo sembra si annulli e si viva una vita ironicamente infinita («Il nostro tempo è infinito, buon viaggio», p. 13). Pregio e al contempo suo limite, pagina dopo pagina, si procede fra momenti apicali. Continua a leggere

Teresa Iaria, “Confine Celeste”

Domenica 16 luglio 2017 la galleria IDILL’IO arte contemporanea di Pio Monti a Recanati, presenta la personale di Teresa Iaria dal titolo “Confine Celeste” dedicata a Giacomo Leopardi. Il nome deriva da una variante dell’Infinito (celeste confine), al terzo verso dell’autografo originale di Leopardi custodito fra le carte leopardiane della Biblioteca Nazionale di Napoli, modificato dal Poeta con ultimo orizzonte. Nel suo testo di presentazione Nikla Cingolani scrive: “L’artista sceglie una frase eliminata per evidenziare la determinatezza del confine, rispetto alla più vaga, indefinita e irraggiungibile linea dell’orizzonte. Questo luogo/non luogo, letteralmente cum-finis, unisce e separa spazi fisici e cosmici sconfinati. Il mare e cielo, uniti a noi da un profondo legame ancestrale, sono attraversati dal moto dei pensieri, in costante elaborazione mentre seguono gli indirizzi vettoriali di ciascuna tela. Ogni linea segna il ritmo dell’universo e spinge a guardare gli astri nel loro apparire. Sono mappe stellari sospese in un tempo senza tempo, congiunte da fili pendenti ad un altrove marino, dove misteriosi gusci di razza sconosciuta, galleggiano su un delicato tappeto schiumoso che riconduce all’origine di un universo primordiale affacciato al futuro.” L’inaugurazione avviene in occasione dell’apertura della Casa di Silvia, la Teresa Fattorini musa ispiratrice di Giacomo Leopardi. La pura casualità della coincidenza nominale, pur riferendosi a contesti differenti, instaura in questa giornata particolare un rapporto di omonimia in cui i nomi della tessitora e dell’artista s’intrecciano nella trama enigmatica del tempo, della storia e dell’arte. Continua a leggere

Umberto Piersanti è il nuovo presidente del Centro Mondiale di Poesia e Cultura “Giacomo Leopardi”

Umberto Piersanti Credits ph. Dino Ignani

Umberto Piersanti è stato eletto Presidente del Centro Mondiale di Poesia e Cultura “Giacomo Leopardi”, che dagli anni trenta ha sede a Recanati, sul Colle de LInfinito ed ha nel Direttivo, per statuto, oltre al Sindaco di Recanati, un membro della famiglia Leopardi, che attualmente è rappresentata dal Conte Vanni Leopardi di San Leopardo. Continua a leggere

Paolo Gubinelli, “Segni per Leopardi”

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L’opera di Paolo Gubinelli in omaggio a Giacomo Leopardi
Biblioteca Leopardi – Recanati

Giovedì 30 Giugno 2016
ore 18:00, Centro Nazionale di Studi Leopardiani – Sala F. Foschi

Saluti delle autorità
Introduzione alla mostra a cura di
Fabiana Cacciapuoti, Responsabile Carte Leopardi – Biblioteca Nazionale di Napoli
Roberto Cresti, Docente di Storia dell’Arte Contemporanea – Università di Macerata

a seguire, cerimonia inaugurale presso la Biblioteca di Casa Leopardi

Sarà presente Paolo Gubinelli

La sera del dì festa

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Luigia Sorrentino, legge “La sera del dì di festa” di Giacomo Leopardi.
La musica è di Schubert.

LA SERA DEL Dì DI FESTA è un IDILLIO composto da GIACOMO LEOPARDI a Recanati probabilmente nel 1820, (vedi in: Tomo I  “Giacomo Leopardi OPERE”, a cura di Sergio Olmi, Riccardo Ricciardi Editore, 1956).

Fu pubblicato come secondo, dopo L’INFINITO, fra i sei IDILLI (L’INFINITO, LA SERA DEL GIORNO FESTIVO, ALLA LUNA, IL SOGNO, LA VITA SOLITARIA, IL FRAMMENTO XXXVII) nel NUOVO RICOGLITORE di Milano del dicembre 1825 e del gennaio 1826, quindi nel volumetto dei VERSI, Stamperia delle Muse, Bologna 1826 e in quella fiorentina dei CANTI (Piatti, Firenze, 1831). Il titolo originario era “LA SERA DEL GIORNO FESTIVO”. Il nuovo titolo LA SERA DEL Dì DI FESTA appare, con alcune varianti, nella seconda edizione dei CANTI (Starita, Napoli, 1835) curata dall’autore e dall’amico Antonio Ranieri, due anni prima della scomparsa del poeta.

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Giacomo Leopardi, “Le ricordanze”

Giacomo Leopardi

di Luigia Sorrentino

Il canto “Le ricordanze” fu composto da Giacomo Leopardi a Recanati, tra il 26 agosto e il 12 settembre del 1829, nello stesso luogo dove scrisse  “L’infinitoInfinito (qui accanto riportato nella scrittura autografa del poeta). Stando a numerose testimonianze, in quello stesso anno Leopardi compose anche La quiete dopo la tempesta, Il sabato del villaggio e, tra il 1829 e l’anno successivo, il Canto notturno di un pastore errante dell’Asia.
Un’emozione particolare traspare dalla lettura de “Le ricordanze“, che compare poi, per la prima volta, nelle edizioni Piatti (Firenze) nella riedizione del 1931 dei Canti. “Il ritorno” alla casa del padre, dopo una lunga assenza, suscita nel poeta, l’onda delle “ricordanze”.

LE RICORDANZE, di Giacomo Leopardi. Lettura di Luigia Sorrentino.

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Canto notturno di un pastore errante dell’Asia

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Giacomo Leopardi

ANNIVERSARIO

La città di Recanati celebra anche quest’anno l’anniversario della nascita di Giacomo Leopardi (Recanati, 29 giugno 1798). E, per ricordare questa ricorrenza, Casa Leopardi resterà aperta anche per tutto il mese di agosto 2015, ad orario continuato, dalle 9.00 alle 19.00.

Per partecipare alle celebrazioni vi proponiamo la lettura di Luigia Sorrentino, del canto XXIII – CANTO NOTTURNO DI UN PASTORE ERRANTE DELL’ASIA, che Leopardi scrive nel 1829 .

Il poeta, poco più che trentenne, in questo canto, in particolare, evidenzia la somiglianza e il rapporto tra l’uomo e la natura. Il moto circolare che compie il canto – dall’uomo alla natura e dalla natura all’uomo – ci riporta al mito dell’ eterno ritorno di Nietzsche, “Tutto va, tutto torna indietro; eternamente ruota la ruota dell’essere. Tutto muove, tutto torna a fiorire, eternamente corre l’anno dell’essere. Tutto crolla, tutto viene di nuovo connesso; eternamente l’essere si costruisce la medesima abitazione. Tutto si diparte, tutto torna a salutarsi; eternamente fedele a se stesso rimane l’anello dell’essere. In ogni attimo comincia l’essere; attorno ad ogni “qui” ruota la sfera del “là”. Il centro è dappertutto. Ricurvo è il sentiero dell’eternità 

Da “Così parlò Zarathustra” di F. Nietzsche

 

Colomba Di Pasquale

MioDeltacoverwA cura di
Luigia Sorrentino


Colomba Di Pasquale è nata nel 1968 a Lilla, in Francia. Di origini abruzzesi, insegna diritto ed economia in due istituti tecnici di Ravenna. Risiede a Recanati. Con Del Monte Editore ha pubblicato Viaggio tra le parole nel 2006 e con Nicola Calabria Editore Una vita altrove nel 2007. Nel 2010 con Genesi Editore ha pubblicato Dulcamara sempre con prefazione di Vivian Lamarque.
Da: “Il mio Delta e dintorni” di Colomba Di Pasquale, Prefazione di Vivian Lamarque (FaraEditore, 2014) € 10,00

 

 

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MIRARE GIACOMO LEOPARDI inaugurazione 29 giugno 2015

unnamedIn occasione del compleanno di Giacomo Leopardi, IDILL’IO è lieta di presentare il suo tredicesimo appuntamento.

Nello spazio di Pio Monti a Recanati si presentano opere di Emilio Prini e H.H.Lim, entrambe come omaggio al Poeta. Il progetto espositivo si concentra sul concetto di sguardo, tema assai caro a Giacomo Leopardi che, nei suoi scritti lo declina variamente.

Oltre la siepe. Omaggi a Giacomo Leopardi

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A Roma alla Galleria PIO MONTI Artecontemporanea, Oltre la siepe. Omaggi a Giacomo Leopardi
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OPENING 12 DICEMBRE 2014 ore 18 (dal 12 dicembre 2014 al 13 gennaio 2015).
 
Per me, marchigiano e giardiniere dell’Arte contemporanea, la siepe di Leopardi non è soltanto sublime poesia, ma vita vissuta “E il suon di lei (CMaj7) diventa nostalgia infinita” 
(Pio Monti, 2014). Continua a leggere

Trebbo poetico su Giacomo Leopardi

 
giacomo_leopardiL’estate albisolese porta in scena la poesia. Sabato 23 agosto 2014 alle ore 21, nella suggestiva piazzetta di Pozzo Garitta  si terrà il Trebbo poetico, manifestazione letteraria ideata alla fine degli anni Cinquanta da Toni Comello e Walter Della Monica.  Un evento che approdò anche nel paese dei vasai, oltre ad avere una larga diffusione anche all’estero, viene oggi riproposta sulla scia della tradizione del passato.
La manifestazione, giunta alla quinta edizione, realizzata con la collaborazione del Comune di Albissola Marina, dell’Associazione Culturale Arte DOC, con il patrocinio del Comune di Albisola Superiore e del Centro Nazionale Studi Leopardiani di Recanati, quest’anno è interamente dedicata a Giacomo Leopardi. Continua a leggere

Ritrovato manoscritto de "L'infinito"

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Il manoscritto originale de L’Infinito, di Giacomo Leopardi, scritto di pugno dal poeta, è stato ritrovato a Cingoli. L’eccezionale ritrovamento è stato attribuito a Luca Pernici, direttore delle Civiche istituzioni culturali. Il manoscritto è in possesso di un collezionista privato marchigiano che ha chiesto di restare anonimo. Pernici, che stava facendo ricerche su altri documenti storici, ha sottoposto il manoscritto a due docenti maceratesi e soprattutto a Marcello Andria, napoletano, studioso di Leopardi. Dopo un’attenta analisi, è arrivata la conferma dell’autenticità del documento. Si pensa possa trattarsi di una delle copie dell’opera che il poeta scriveva e lasciava poi a Recanati, prima di spostarsi in altre città, come Roma, e non correre il rischio di perdere l’unico originale.
“Il lavoro di studio e analisi che ha portato al riconoscimento del manoscritto, corona il lavoro della cattedra leopardiana, un fiore all’occhiello dell’Università di Macerata. Leopardi significa, per il territorio, cultura e identità e, per l’Ateneo, eccellenza” . Continua a leggere

Leopardi e la traduzione, Simposio Internazionale a Recanati

Appuntamento

“Giacomo Leopardi e la traduzione. Teoria e prassi” è il titolo del XIII Convegno internazionale di studi leopardiani che si terrà a Recanati dal 26 al 28 settembre.

Le 28 relazioni durante il simposio andranno a coprire i vari aspetti del vasto argomento, riesaminando gli scritti teorici, i volgarizzamenti, le ‘imitazioni’ e le impronte che i classici tradotti hanno lasciato nei “Canti”, nelle “Operette morali” e in altre opere creative e saggistiche del grande poeta ottocentesco. Continua a leggere

Il poeta dell’Infinito nel nuovo film di Mario Martone

La città marchigiana di Recanati (in provincia di Macerata) ha assegnato a Mario Martone il Premio Ludovico Alessandrini per il Cinema di Poesia 2012.

Il film su Giacomo Leopardi, prodotto dalla Palomar di Carlo Degli Esposti, è attualmente in fase di sviluppo insieme a Rai Cinema. Palomar prevede l’inizio delle riprese nella seconda metà del 2013.Il prossimo film di Mario Martone sarà sul poeta dell’Infinito e sul pessimista cosmico Giacomo Leopardi , il cui viaggio nell’Ottocento italiano e nella sua antiretorica avrà come prossima tappa proprio una pellicola sull’autore di ‘A Silvia’. Continua a leggere

Oh mia patria, versi e canti dell’Italia unita

Libri Come
Appuntamento

A Roma, all’Auditorium Parco della Musica, venerdì 9 marzo alle 20:00, Oh mia patria, Versi e canti dell’Italia unita (1796-2011) di Vanni Pierini, prefazione di Tullio De Mauro, introduzione di Raffaele Manica.

In chiusura dell’anno dedicato ai 150 anni dell’Unità d’Italia, poesie, inni, canti popolari, canti folcloristici e di tradizione, canzoni d’autore per ripercorrere e spiegare la storia e la cultura del nostro paese. Un’opera narrativa che vuole abbatte le barriere tra cultura ‘alta’ e cultura ‘bassa’ per restituire un racconto variegato sulla storia dell’Italia unita.

Vanni Pierini dialoga con Tullio De Mauro e Max Manfredi, modera Stefano Iucci. Continua a leggere