Su “Le Baccanti” di Euripide a Siracusa

Arte e poesia
a cura di Luigia Sorrentino

MUSICHE E CORO NELLE BACCANTI DI EURIPIDE
di Alessandra Leone

Correva l’anno 1968 quando Pier Paolo Pasolini presentò a Venezia il film “Teorema”, prodotto da Franco Rossellini e Mauro Bolognini e tratto dall’omonimo romanzo pasoliniano. Protagonista dell’opera è una famiglia borghese milanese, che sarà scossa dall’arrivo di un giovane inquietante e misterioso. Tutti i membri della famiglia saranno stregati dalla presenza incantatrice del loro ospite senza nome, che riuscirà a sedurre ciascuno; tutti perderanno il senso della propria dignità sociale e persino della propria identità sessuale. Continua a leggere

A “Notti d’autore” Emanuele Trevi

Giovedì 11 aprile 2013 a NOTTI D’AUTORE alle 0:30 su Rai Radio 1 Luigia Sorrentino incontra Emanuele Trevi, scrittore e critico italiano tra i più famosi e apprezzati. Nato a Roma nel 1964, Emanuele Trevi pubblica il suo primo romanzo nel 2003: “I cani del nulla”. Un libro considerato ormai un cult : in esso Trevi evidenzia il tratto di un nuovo modo di fare letteratura nel quale si è riconosciuta un’intera generazione, quella nata negli anni Sessanta.
La particolarità di Emanuele Trevi è quella di unire nella scrittura, vari registri narrativi: il romanzo, il saggio, la poesia, l’arte visiva, la fotografia. “Qualcosa di scritto”,  la storia di un incontro impossibile con Pier Paolo Pasolini, del 2012, è il suo ultimo libro. Forse quest’opera più di tutte le altre, evidenzia l’indeterminatezza “di genere” di Emanuele Trevi che spesso dice: “A me piacciono i libri che più che raccontare, più che dare una trama, sono la traccia di una trasformazione.”

L’AUDIO DELL’INTERVISTA A EMANUELE TREVI di Luigia Sorrentino

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PPP una polemica inversa, Omaggio a Pier Paolo Pasolini

Appuntamento
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Roma ricorda Pierpaolo Pasolini con una mostra d’arte contemporanea ispirata alla sua poesia. Oggi, 30 novembre 2012, a Palazzo Incontro (via dei Prefetti, 22) alle 18:00, sarà inaugurata la rassegna ‘PPP. Una polemica inversa’ nella quale saranno presentati ventidue artisti e undici poesie. La mostra è a cura di Flavio Alivernini.
L’iniziativa è il tentativo di rendere omaggio, attraverso la comunione fra poesia e arte, alla figura di uno fra i più grandi intellettuali del Novecento europeo.
Al centro del progetto, l’opera poetica di Pasolini, undici componimenti in versi tratti da ‘Le ceneri di Gramsci’, ‘La religione del mio tempo’, ‘Poesia in forma di rosa’, ‘Trasumanar e organizzar’, saranno rielaborati creativamente da due generazioni diverse di artisti, alcuni fra i più importanti pittori, scultori e fotografi operanti nel panorama italiano e internazionale: Claudio Abate, Carla Accardi, Gianfranco Baruchello, Matteo Basilè, Veronica Botticelli, Laura Canali, Giuseppe Capitano, Gianni Dessi’, Mauro Di Silvestre, Rocco Dubbini, Giosetta Fioroni, Nino Giammarco, Franco Gulino, Jannis Kounellis, Elena Nonnis, Nunzio, Giuseppe Pietroniro, Michelangelo Pistoletto, Oliviero Rainaldi, Pietro Ruffo, Maurizio Savini, Sten & Lex. Continua a leggere

Giorgio Galli, ‘Paesaggi pasoliniani’

Nuova critica
a cura di Luigia Sorrentino


Vi invito a leggere i Paesaggi pasoliniani di Giorgio Galli, saggista e studioso di letteratura italiana. Sono infallibili e colpiscono per la lucidità dell’interpretazione. Giorgio Galli, che è nato negli anni Ottanta, nella sua analisi illumina il fallimento (o il tramonto) di una generazione all’interno della quale inscrive l’intera opera di Pier Paolo Pasolini. Galli infatti scrive: “L’avvento del consumismo ha segnato, per la sua etica e la sua ideologia, la definitiva irruzione della Storia e del tempo desacralizzato. Alla dinamica realtà dell’oro-decadenza, tipica dell’escatologia alla rovescia del pensiero europeo più conservatore, Pasolini arriva in seguito allo scacco della sua escatologia positiva, del suo millenarismo di cattolico marxista.”

A voi, nei commenti.


Paesaggi pasoliniani
di Giorgio Galli

Un grandioso fallimento – Citati ha sintetizzato così il senso dell’opera di Pasolini. Non credo avrebbe potuto dire meglio: la grandezza di Pasolini è soprattutto nella passionale coerenza con cui è riuscito a vivisezionare con la scrittura le sue lacerazioni (marxista e borghese, marxista e innamorato del Sacro, Continua a leggere