Donatella Bisutti, “Un amore con due braccia”

Letture

Donatella Bisutti Un amore con due braccia LietoColle 2013, (euro 13).  In copertina un disegno di Luciano Ragozzino

Dalla prefazione di Maria Luisa Spaziani

Nelle mie letture ho da sempre avuto una predilezione per le raccolte monotematiche di poesie, che per l’unità intrinseca che le lega si dovrebbero piuttosto sottolineare libro di poesia.
Sono opere che non possono ospitare situazioni, emblemi, flash o ispirazioni di diversa natura. E quindi visioni emotive o turistiche di paesaggi, tenerezze per i figli piccoli, palpiti o dichiarazioni di civili convivenze, ricordi di amori archiviati o la presenza della morte filosoficamente onnicomprensiva. […]

[…] Ben venga dunque questo libro di Donatella Bisutti, che si fa leggere con piacere dalla prima all’ultima breve poesia. Il discorso pudico o irritato – che sia di volta in volta una radura d’estasi o la percezione di animose creste di galletto – ci coinvolge e si fa seguire come una tenera esclusiva confessione dove il “tu” è sovrano. Ci sono tutte le possibili sfumature, anche quelle ironiche o grottesche che non sono comunque forzate o incompatibili perché si tratta di una dichiarazione di guerra com’è ogni dichiarazione d’amore.

La nuova pelle

Se quando mi tiene fra le braccia penso
a tutti i corpi di donna
che ha amato
devo pensare anch’io a tutti i corpi di uomo
che mi hanno posseduto.
Perché dovrei essere gelosa?
Sono solo i nostri corpi
che devono disfarsi
di tutte
quelle cellule morte,
farsi
una nuova pelle.

 
*

 

Progressi

 

Prima – nei primi tempi –
ti guardavo di notte nel mio letto
svegliandomi inquieta oppure alla luce dell’alba
la tua testa rotolata accanto a me sul cuscino
mi stupivo, dicevo:
ma chi è? che ci fa
qui?
Adesso ti guardo
respirare.
Adesso so che sei tu.
Prima
ti coniugavo alla terza persona
adesso alla seconda.

 

*

Dopo

E’ il colmo della notte, la luna
si disegna rotonda sul vetro,
spande la sua luce
sul lenzuolo.
Lui dorme, io invece
voglio restare sveglia
perché sono felice. Annuso
l’odore della sua pelle
sulla mia, l’odore
delle sue ascelle,
la mia mano ha un contatto lieve
inconsapevole per lui
con il suo braccio addormentato,
il suo sesso addormentato
mi trasmette un’eccitazione
anche più forte
di quando, prima,
abbiamo fatto l’amore.

*

Mentre dormi
il tuo grande corpo mi placa
ti poso il capo sul petto
come su un sottobosco di foglie.
Quanti peli – mormoro
al soffice contatto del tuo braccio
che mi cinge nel sonno
E tu? Mormori accarezzandomi
improvvisamente sveglio
il triangolo di ricci fra le gambe
come una bionda radura fra i castagni.

*

Non sono più disposta
a rinunciare alla felicità
la voglio, capisci,
almeno una volta nella vita,
voglio sapere com’è
non pensare a niente
non desiderare niente
sentire il sangue che pulsa
tranquillo
non fare fatica
non avere ansia
niente che fa male
non c’è bisogno di sforzarsi
sono già arrivata
c’è qualcun altro adesso che pensa per me
non c’è nemmeno una luce troppo forte
da sopportare
un voltaggio a mille volt
che fa saltare tutte le prese del cuore.

Solo un amore
con due braccia.


Donatella Bisutti giornalista professionista, nel 1984 vince il Premio Montale per l’inedito con il volume “Inganno Ottico”  (Società di poesia Guanda, 1985). È stata presidente della Association Européenne pour la Diffusion de la Poésie a Bruxelles. Ha poi pubblicato “La notte nel suo chiuso sangue” (ed. bilingue, Editions Unes, 2000), “La vibrazione delle cose” (ed. bilingue, SIAL, 2002), “Colui che viene” (Interlinea, 2005), “Rosa alchemica”  (Crocetti, 2012). Collabora a diversi giornali e riviste, tra cui Avvenire, Letture e Studi Cattolici, Fonopoli, Leggendaria, La Clessidra, Semicerchio. Dirige la rivista Poesia e Spiritualità.

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