Valentino Zeichen colpito da un ictus

zeichen_valentino_zeichen_roma_6_1

“Diamo una casa a Valentino Zeichen”. E’ l’appello di amici, poeti, intellettuali e artisti: “Diamo una casa al più grande cantore della romanità”

_______________

Valentino Zeichen alle 7.30 di domenica 17 aprile 2016, è stato colpito da un ictus con emorragia cerebrale dopo essere uscito dalla casa nella quale vive, una baracca sulla Via Flaminia.

Subito soccorso, il poeta ancora in grado di parlare, facendosi un’auto-diagnosi ha detto: “Sto avendo un ictus…”

Trasportato d’urgenza all’Ospedale San Pietro di Roma è stato poi trasferito al San Camillo, dove tutt’ora si trova, in attesa di essere dimesso dal medico e trovare accoglienza, per la riabilitazione, al Santa Lucia, sull’Ardeatina.

Le condizioni di salute di Valentino Zeichen sembrano migliorare, tanto che, riferisce la figlia Marta, Valentino avrebbe ricominciato ad articolare nitidamente alcune parole. Un buon segno, ma le sue condizioni fisiche restano gravi.

“La cosa più importante ora” – chiede la comunità degli artisti, amici poeti e intellettuali – “è che l’amministrazione comunale metta a disposizione del poeta Valentino Zeichen una dimora accogliente in grado di soddisfare le sue attuali esigenze.”

L’appello dunque, si rivolge a tutti i lettori di “Poesia, di Luigia Sorrentino”. Fate girare questo post. Continua a leggere

Sandro Penna

Immagine mostra. Umberto Saba. La poesia di una vitaUna poesia che riassume un pensiero assoluto. L’ha scritta il grande Sandro Penna, uno dei più importanti poeti del Novecento italiano. Una specie di filastrocca che contiene tutto il nostro essere.

Felice chi è diverso
essendo egli diverso.
Ma guai a chi è diverso
essendo egli comune.

Sandro Penna

da: Sandro Penna, Poesie, Milano Garzanti, 2000

E’ morta Perla Cacciaguerra, aveva creato il Museo della Poesia

La scrittrice Perla Cacciaguerra, creatrice del Museo della Poesia e lei stessa poetessa, è morta il 14 febbraio 2012, all’età di 86 anni nella sua fattoria della Contea di Cesa, nel comune di Marciano della Chiana (Arezzo). 

Nel 2000 inaugurò il Museo della Poesia, allestito nei locali della cripta dell’antica chiesa di Santa Lucia, ricostruita nel XVI secolo sulle rovine di quella distrutta intorno al 1200, proprietà del vescovo di Arezzo, acquistata ai primi del ‘900 dal conte Cacciaguerra, padre di Perla, per farci la cantina della fattoria. Il museo era una sorta di cenacolo anche per mostre, incontri culturali, convegni e spettacoli.

Nata a Firenze nel 1926 (la madre era americana, figlia di William Morgan-Schuster di origine tedesca, il quale era noto per aver salvato le finanze iraniane per gli Stati Uniti nel 1911 e che aveva scritto un libro su questo tema con il titolo “The Strangling of Perse”), dopo la seconda guerra mondiale Perla Cacciaguerra lavorò per Rodolfo Siviero a Firenze, il cui compito era quello di riportare nei loro paesi le opere d’arte che erano state rubate e portate in Germania. Successivamente lavorò a Roma per la Fulbright-­Foundation e poi per l’Onu a Ginevra.

Continua a leggere