Golan Haji, “L’autunno, qui, è magico e immenso”

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Golan Haji: una rihla tra le ombre

Golan Haji, poeta, traduttore in inglese, medico patologo. La sua lingua madre è il curdo, ma compone le sue poesie in arabo, e talvolta le traduce in inglese. Ha abbandonato Damasco nel 2011. Nella sua poesia si trova l’epica, l’eco dell’antica versificazione araba, la mistica, il mito, insieme alla poesia contemporanea di tutti i paesi, di cui si nutre. Tutte queste componenti riescono a mantenere il carattere corale in una visione individuale in cui tuttavia è bandita la prevalenza dell’ego e dell’individualismo da contemplazione ombelicale. Continua a leggere

A Milano, “Caffè Copenaghen”

“Caffè Copenaghen”, il primo Festival dedicato alla cultura danese, per più di un mese (fino al 25 giugno) occuperà diversi luoghi di Milano, tra cui l’Apollo spazioCinema, la Mediateca Santa Teresa, lo showroom Fritz Hansen, la Galleria di Arte Moderna, il Piccolo Teatro Studio, la Biblioteca del Parco Sempione, il Cinema Palestrina.

Il festival, ideato da Iperborea, nasce in occasione di due importanti anniversari di classici della letteratura danese (il centenario della morte di Herman Bang e il cinquantenario della morte di Karen Blixen) e in coincidenza con il semestre di presidenza Unione Europea danese e di numerose iniziative culturali danesi che si svolgono contemporaneamente in tutta Europa.