Ottavio Rossani presenta a Firenze, “Riti di seduzione”

ottavio

Oggi a Firenze, alle ore 16.30, nella Sala Conferenze della Biblioteca delle Oblate (via dell’Oriolo 24 -piano terra), con l’organizzionne dell’Associazione culturale “Sguardo e Sogno”, nell’ambito degli incontri “Si scrive Marzo si legge Donna”, promossa dalle Biblioteche Comunali Fiorentine, Ottavio Rossani presenta la sua raccolta di poesie Riti di seduzione (Nomos, 2013), con la lettura di alcuni testi.

Intervengono Michele Brancale, ed Elena Gurrieri.
Introduzione di Maria Federica Giuliani, presidente Commissione Cultura del Comune di Firenze.
Conduce: Paola Lucarini.

Presentazione "Riti di seduzione"


ottavio_rossaniAppuntamento

Sabato 26 aprile 2014 alle ore 18.00, presso la saletta Degan del Comune di Pordenone, Alessandro Canzian presenterà Riti di seduzione di Ottavio Rossani (Nomos Edizioni 2013, prefazione di Maurizio Cucchi). Un libro quello di Rossani di umanissima maturità poetica come bene definisce il prefatore. Tre sezioni (Seduzioni, Cartoline, Finestre aperte) per uno sguardo pieno di esperienza su un mondo agro, complesso, del quale Rossani evidentemente conosce a fondo le dinamiche e altrettanto a fondo ne cerca le smagliature colorate, luminose. Un libro che risente della professione di giornalista (quarant’anni nel Corriere della Sera) dell’autore. Rossani racconta le guerre (grandi o piccole che siano) quanto i piccoli peccati, le crudeltà umane come il mozzare le code alle lucertole, quasi posizionando tutto allo stesso livello. Continua a leggere

Ottavio Rossani, “Riti di seduzione”

Nello scaffale

Ottavio Rossani Riti di Seduzione Nomos Edizioni 2013, euro 14

Nota di lettura di Guido Monti

Ottavio Rossani in Riti di Seduzione torna nel tempo di una esperienza memoriale che pagina dopo pagina ricuce il senso profondo dell’esserci nel mondo. Le storie lontane e vicine, sembrano convergere tutte su uno stesso piano e reciprocamente alimentarsi quasi sfumando il prima ed il dopo di ogni accadere; ecco allora affacciarsi nel libro un senso del reale potenziato, grazie ad una parola poetica essenziale nella sua compostezza e mai retorica: “…./Nell’annebbiato promontorio di ogni mattina/continuerà negli occhi l’incerto augurio/d’una vela sul mare che sventolando se ne va/. Continua a leggere