Scrivere per amore 2017

L’AMORE IN 18 TITOLI. ALLA 22^ EDIZIONE DEL PREMIO LETTERARIO INTERNAZIONALE SCRIVERE PER AMORE SONO IN GARA 18 AUTORI ITALIANI E INTERNAZIONALI

L’amore perduto e quello ritrovato, l’amore virtuale e quello carnale, l’amore assoluto, la passione, l’innamoramento e la follia, la meraviglia e il dolore, l’ironia e il disincanto, l’amore coniugale e il dramma familiare, l’amore erotico e quello sentimentale: per raccontare la forza e la complessità del legame amoroso, per dipanare i meccanismi e le sfumature di un sentimento che tutti viviamo a modo nostro nella vita, il Premio letterario internazionale Scrivere per Amore parte quest’anno da 18 titoli, 18 opere di narrativa edite in Italia che hanno per tema una storia d’amore.

I libri sono stati selezionati in vista della serata finale in programma il 21 ottobre 2017 al Teatro Nuovo di Verona, quando la Giuria, presieduta da Umberto Galimberti, decreterà il vincitore. Continua a leggere

Flannery O’ Connor, “Diario di preghiera”

 

o_connPrefazione di Mariapia Veladiano

Questo piccolo diario di Flannery O’Connor è la preghiera più piena che si possa concepire. Non c’è spazio per niente che non sia quello che in lei è già chiarissimo, talmente luminoso che tutto il resto è sfondo, anche la po-
tente scena del mondo che poi abiterà la sua scrittura come forma di ossessiva fedeltà.

Non è preghiera del vuoto, Signore sono qui, fa’ di me ciò che vuoi. Ciò che vuole, Flannery lo scrive senza il velo del bon ton borghese: “Per favore aiutami caro Dio a essere una brava scrittrice e a riuscire a far accettare qualche altra mia opera”; “Vorrei tanto riuscire a avere successo in questo mondo riguardo ciò che voglio fare”; “Ti prego, fa che i princìpi cristiani pervadano la mia scrittura e fa’ che i miei scritti (pubblicati) siano numerosi abbastanza per diffonderli”. Continua a leggere

Mariapia Veladiano, “Ma come tu resisti vita”

veladianoNello scaffale

“Ma come si fa a non prendere e stringre mani fino a sentir male, guardare fino a far lacrimare gli occhi, come si fa a vivere così, sapendo.
Sapendo che possiamo celebrare finalmente insieme la diaspora dal nostro egoismo, fare una cosa sola, o anche due, e così scendere dal calvario di una vita che intanto ci inchioda a esser soli, sordi, ciechi e scontenti.
L’ottimismo e voler resistere al male, comunque.”

Mariapia Veladiano crede nelle parole che fanno la differenza. Le sceglie per noi, ce le affida. Affinché queste parole possano essere nostre compagne. Il libro è quasi un dizionario dei sentimenti. In esso ci sono il bene e il male che si confrontano,  si osservano, si sfidano, come in questa piccola prosa che ho scelto per voi,  che ha per titolo “Tenerezza”. Ha a che vedere con gli abbracci, quelli che fanno la differenza e che mancano, mancano ovunque, quando si è piccoli, ma anche quando si è adulti.
Proviamo ad ascoltare queste parole.
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