Enzo Cucchi, “Excercices on Ezra”

Enzo Cucchi, per gentile concessione

Excercises on Ezra

Nota di

Fabrizio Fantoni

 

Tra il dominio del caos e l’ordine decorativo, si estende una nuova zona e una chiave per cogliere questa mobilità è la disposizione a formare ammassi: di storia, di sentimenti, di espressioni artistiche; vivendo simultaneamente ad attimi di sogno, allora non più storia ma ammassi di storia.”
(Enzo Cucchi)

 

Le parole di Enzo Cucchi qui riportate costituiscono un valido punto di partenza per accostarsi al nuovo libro, intitolato “Excercises on Ezra”, che l’artista ha pubblicato in questi giorni con la COLLI publishing platform e Viaindustriae publishing.

Visionario e sorprendente come tutte le opere di Enzo Cucchi, il libro si presenta a prima vista come un conglomerato di materiali fra loro eterogenei – disegni, fotografie, grafiche – che entrano in dialogo con le parole tratte dal testo “Il grano” scritto da Giuseppe Cucchi (padre dell’artista) e Brunella Antomarini, in cui viene evocata la vita dei contadini a Morro d’Alba.

Nucleo centrale dell’opera è costituito da una sequenza di 35 disegni inediti, tutti dedicati al poeta Ezra Pound. Continua a leggere

Jean-Luc Nancy, “Hymne stomique”

NOTA DI LUIGIA SORRENTINO

Lunedi 23 agosto 2021 la notizia della morte a Strasburgo a 81 anni di Jean-Luc Nancy, il grande filosofo francese discepolo di Jacques Derrida.

Jean-Luc Nancy  ha scritto opere indimenticabili tradotte In molti paesi del mondo.
Tra i suoi libri pubblicati in Italia, Essere singolare plurale, (Einaudi, 2001); La creazione del mondo (Einaudi, 2003); i due volumi di Decostruzione del cristianesimo (Cronopio, 2007-2012), Sull’amore (Bollati Boringhieri, 2009); Politica e essere con. Saggi, conferenze, conversazioni (Mimesis, 2013); Prendere la parola (Moretti&Vitali, 2013) e Noli me tangere (Centro ediotoriale Dedhoniano, 2015).

Con Nancy, uno dei maggiori protagonisti della discussione filosofica contemporanea, avevamo cominciato a scriverci con una certa regolarità da febbraio 2020, fino all’ aprile di quest’anno, e cioè da quando, in piena pandemia, avevo dato vita, sul blog, al progetto Catena Umana/Human Chain, un dialogo a più voci fra diverse discipline umanistiche nel tempo del Coronavirus. A prendere  la parola sulla “crisi globale” innescata dal Covid 19, il 29 maggio 2020, era stato proprio Jean-Luc Nancy, con un’intervista a me rilasciata pochi giorni prima.

Quest’anno, in una fredda mattina di gennaio,  Nancy mi inviò  per email un suo testo inedito scritto a dicembre 2020,  Hymne Stomique, che qui pubblico integralmente per la prima volta e in lingua originale.

E’ un testo di rara bellezza. Custodisce un mistero che ognuno potrà fare suo.

Unica indicazione per lettore che vorrà cimentarsi nella traduzione nei commenti del blog: la parola “stoma” deriva dal greco e significa “bocca”, qui da intendersi come “figlia del respiro“. La bocca per Nancy è il luogo dell’accadere, è l’esperienza del toccare, del toccarsi, è la nudità del mondo che non ha origine né fine.

 

HYMNE STOMIQUE

Jean-Luc Nancy, décembre 2020

 

Chant premier

Fille du Souffle et de la Chère,
père exhalé, mère absorbée
en toi par toi dans ta trouée
comme le veut l’ordre des choses
mâle aspiré dans les nuées,
femelle sucée avalée,

toi passage dedans dehors
en haut en bas et leurs mêlées,
leur brassage leur masticage
– Mastax fut de ta parenté –
toi la mêleuse la brouilleuse
souveraine des amalgames
amal al-djam’a al-modjam’a
ou malagma du malaxer
toujours l’un qui dans l’autre passe
en transmutation d’alchymie

toi la parleuse la mangeuse
la discoureuse la buveuse
la clameuse la dévoreuse

salut, Stoma commissures humides
rejointes disjointes
viande en logos, mythos en bave

salut, toi seule véritable
seule réelle dialectique !  Continua a leggere

Antomarini, un’immagine di futuro

Brunella Antomarini

Libro ibrido sugli ibridi

Ogni pensiero che si ragioni ora, è già archiviato. Si oscura subito dietro la scena dove si esibisce. Proclama troppo tardi di essere necessario. Si possono fare diverse cose allora: accelerare il ritmo di selezione e anticipazione del rilevante – o partire dal futuro indeterminato dal quale le macchine che ci avranno sostituito si chiedono da dove vengono e rifanno la loro genealogia durante un viaggio di soccorso e di ritorno.
Perciò questo libro è un archivio e una scommessa, un discorso al passato e un’immagine di futuro e che arriva nel presente andando indietro. Sono le macchine, chiamate nubili – in contrappunto e omaggio alle machines célibataires di Marcel Duchamp – a pensare, perché gli umani saranno stati ridotti ad alcuni esemplari, allevati nei giardini. Sono le macchine nubili in questo futuro a conversare, durante il viaggio, sulla loro origine da organismi umani maschili: molti scienziati infatti avevano dato nomi di donna ai loro automi e robots. Per farlo, ne dovranno studiare la logica cibernetica e le premesse cosmologiche.

Verso le macchine nubili…
Vladimir D’Amora

Borges e Foucault: ogni historia artis: le reti… Si parla di vertigine dell’archivio, di una compulsione melancholica della lista… Si raddoppia, non potendo altrimenti, trattandosi appunto di e-numerazione…, la postura d’archivio tesa come è (stata) tra un reale e un possibile: in un’altra e originaria e originale insieme situazione: la krisis dell’archivio positivo: della posizione stessa d’archivio: della sua stessa post(ur)a prossemica: la reale tensione tra possibile e impossibile… Continua a leggere

Brunella Antomarini, “Il dio del momento passeggero”

Brunella Antomarini, Credits ph Dino Ignani

di

BRUNELLA ANTOMARINI

Il grande è importante, il piccolo tende all’irrilevante. Il tempo è tanto più grande quando prosegue all’infinito e l’eterno è la sua massima iperbolica estensione. L’istante invece non è nemmeno immaginabile. Nelle tre religioni monoteistiche la divinità è grande. Fa sentire la sua ala protettiva.

L’estensione dà continuità alla psiche che si affida al prima e al dopo nel cui fluire ogni cosa che accade è successiva, lineare, strutturata. Poi c’è uno strappo. E lo shock. Lo stato di shock rovescia quella percezione delle cose.

Nel discontinuo improvviso che accade, il prima e il dopo vengono risucchiati in un tempo del momento, un inconcepibile attuale. Un eterno ora.

Inutile guardare all’indietro e cercarne cause generali e le ipotetiche cause occasionali che si immaginano restano alibi.

Inutile cercare di anticipare quello che accadrà dopo, perché è del tutto incerto. Le statistiche che provano a prevederlo, cambiano a seconda di minimi scarti contingenti, lievi modifiche quotidiane di pesi; viste tutte insieme si avvicinano all’equiprobabile. Si sovrappone catastrofe a risoluzione, prossimità di morte a istinto di sopravvivenza.

Chi cresce in stato di guerra è abituato a questo stato vulnerabile e a questa logica non-binaria e potrebbe dare consigli a chi viveva nella bolla dell’esteso prevedibile, nel privilegio della continuità. Ma quello è stato considerato piccolo e irrilevante da questo. Ma nel piccolo è la visione, dice il Tao. Basta un istante e il minuscolo simultaneo sfugge al controllo e si installa ovunque, prende tutto lo spazio che può e si trasforma nell’immenso ma senza sovrastare e provvedere come il dio onnipotente, anzi mangia da dentro prede enormi come mondi. Continua a leggere

Giuseppe Capitano, “Impastare la calce”

Opera di Giuseppe Capitano

DI
GIUSEPPE CAPITANO

 

Come immagino il dopo quarantena?
Io penso che animarsi di BUONI sentimenti è sempre BENE.
Questi sentimenti in quanto tempo si esauriranno?
Quanti potranno permettersi di conservarli?

Sentimenti generati dal pensarsi meglio di quello che si è , secondo una visione cristiana nella quale il passato è male , il presente è espiazione e il futuro redenzione.

Sentimenti ancora assorbiti da una società disillusa e scissa nei suoi mattoni base: la famiglia, le istituzioni, la chiesa. Piena di bisogni non tutti primari ma comunque bisogni, non per nulla disposta a cambiare vita.

I cambiamenti coatti degli ultimi mesi sono stati imposti con la forza per limitare il contagio e aiutare la gente a prendere maggiore consapevolezza di un distanziamento che era già in atto anche prima della diffusione del virus.

La crisi di identità che i più dementi esplicano con un ego smisurato , con cattiverie di vario genere (neanche troppo nascoste ), mostra la fragilità di uno schema che risulta ai più lucidi, superato .

Opera di Giuseppe Capitano

I sogni per il futuro erano già annichiliti prima del male comune, tolto il domani, oggi si rosicchia l’oggi. Mi spiego meglio: l’ ordine sociale è garantito da regole condivise non solo dalla legge ma da un senso comune.

Il discorso dell’ uomo è un discorso evidentemente di specie e non di individuo; la politica economica che ci ha amministrato ha diffuso un modello che sviluppa l’ individualismo, ai fini del prestigio, della ricchezza e della notorietà.

Questo modello tende alla monade , la monade però non ha né porte né finestre , così cresce in noi un senso di smarrimento che pare verso gli altri ma è prima di tutto verso noi stessi.

Già prima del virus avevamo disimparato a stare insieme, oggi è legge non formare assembramenti .

I cambiamenti di costume , anche se forzati servono alla maggior parte per sentirsi parte di qualcosa che vorrebbero essere e non saranno mai se non a discapito di qualcun altro , 60000 volontari per vigilare contro gli assembramenti è un evidente principio di fascismo.

Il blocco ha avuto degli effetti positivi ? Certo.

Porre l’ attenzione su problematiche che sono più profonde : qual è lo scopo del nostro vivere insieme? Dimostrare di essere un po’ meglio del vicino? Certo che no.

Possedere più cose per aumentare la distanza dagli altri? Certo che no.

Avere la capacità di provare empatia anche per chi non ci è vicino? Certo.

Saper rinunciare a qualcosa per un bene superiore: la collettività? Continua a leggere

InVerse 2018, Italian Poets in Translation

Founded in 2005 by JCU professors Brunella Antomarini, Berenice Cocciolillo, and Rosa Filardi, the InVerse festival is now in its ninth edition. It is a chance to listen to some of the most interesting voices in contemporary Italian poetry, which is also read in English translation. On this occasion, we will also present the InVerse 2018 anthology, published by John Cabot University Press. Continua a leggere

George Oppen, “il poeta sottile”

George Oppen

di Brunella Antomarini

George Oppen (1908-1984), una delle personalità poetiche più originali, complesse della poesia americana e in attesa di un pieno riconoscimento, pubblica il suo primo libro nel 1934, Discrete Series (con l’introduzione di Ezra Pound) e con i poeti Louis Zukofsky, Charles Reznikoff e Carl Rakosi, lancia la casa editrice The Objectivist Press e il gruppo ‘oggettivista’, a cui aderirà anche William Carlos Williams. Dopo essersi arruolato nell’esercito e dopo la guerra, vive a Brooklyn, dove lavora come carpentiere e si trasferisce poi in Messico nel 1952, per sfuggire al maccartismo. Pubblica, dopo un’interruzione di 24 anni, The Materials (1962), seguito da This in Which (1965) e il poema Of Being Numerous (1969), con il quale vince il Premio Pulitzer.

Nel 1967 Oppen si trasferisce a San Francisco dove pubblica Seascape: Needle’s Eye (1972) e The Collected Poems of George Oppen, 1929-1975 (1975). Mentre lavora al suo ultimo libro, Primitive (1978), muore, nel 1984, per le complicazioni della malattia dell’Alzheimer. Con questo suo ultimo libro riceve la dovuta attenzione come poeta sperimentatore di un linguaggio che non cede a nessuna retorica e ispiratore delle generazioni successive, punto di riferimento per giovani poeti di ogni lingua e paese.


Ora l’edizione di Emilio Mazzoli (Modena) Naufragio del singolare, che presenta con testo a fronte due raccolte: I materiali e Questo in cui, riconosce l’importanza di questo poeta con un libro curato da Brunella Antomarini e Paul Vangelisti, con la traduzione di Pietro Traversa e disegni di Alex Katz (inediti e fatti di proposito per questo libro). Continua a leggere

Roberto Mussapi è il vincitore del Premio Poesia Città di Fiumicino 2016

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La Giuria Tecnica del “Premio Poesia Città di Fiumicino”, composta da Milo De Angelis, Fabrizio Fantoni, Luigia Sorrentino, Emanuele Trevi, Valentino Zeichen  e il comitato d’onore composto da Vittorio Sgarbi e Tommaso Cerno, hanno selezionato l’opera vincitrice della Seconda Edizione e ha consegnato il primo premio a  Continua a leggere

I cinque Finalisti del Premio Poesia Città di Fiumicino 2016

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La Giuria Tecnica del “Premio Poesia Città di Fiumicino” – composta da Milo De Angelis, Fabrizio Fantoni, Luigia Sorrentino, Emanuele Trevi, Valentino Zeichen – ha selezionato i libri finalisti e i vincitori delle sezioni “Premio alla carriera”, “Premio opera prima”, “Premio poesia inedita”, “Premio studenti”.

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Premio Poesia Città di Fiumicino 2016

Incisione del 500, di Sebastian Munster, raffigurazione dei porti di Roma nella zona della moderna Fiumicino, quello di Traiano e quello di Claudio.

Incisione del 500, di Sebastian Munster, raffigurazione dei porti di Roma nella zona della moderna Fiumicino, quello di Traiano e quello di Claudio.

Art. 1

L’Associazione Culturale “CORTE MICINA”, con l’alto patrocinio del Comune di Fiumicino, della Regione Lazio e di Città Metropolitana di Roma Capitale, bandisce la seconda edizione del “Premio Poesia Città di Fiumicino”. Il premio, riservato a libri di poesia in lingua italiana di autori viventi editi dal 31 maggio 2015 al 31 maggio 2016, a partire da quest’anno si articola anche nelle seguenti sezioni:

– “Premio Opera Prima” – riservato alle “opere prime” di autori italiani viventi pubblicate dal 31 maggio 2015 al 31 maggio 2016;

– “Premio Poesie Inedite” – volto a valorizzare giovani autori – di età non superiore ai 35 anni – con una raccolta inedita di poesia in lingua italiana;

– “Premio alla Traduzione” – riservato alla traduzione di opere di poesia di autori stranieri (viventi e non)  in lingua italiana;

– “Premio alla Carriera” – volto a riconoscere l’alto valore culturale della produzione poetica di un noto autore italiano. Continua a leggere

“Madama Cucchi”, un’installazione di Enzo Cucchi per la Veranda juvarriana

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 Enzo Cucchi, Per ora … basta, olio su tela, 2014

Il Presidente della Fondazione Torino Musei Patrizia Asproni e il direttore di Palazzo Madama Enrica Pagella, presentano: Madama Cucchi, Un’installazione di Enzo Cucchi per la Veranda juvarriana Continua a leggere

InVerse 2015, dieci anni con la poesia

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InVerse, Italian Poets in Traslation

inverse_poetiLEMON TREE COURTYARD

Wednesday, September 16, 2015

8 p.m.

CELEBRATING 10 YEARS AF INVERSE Continua a leggere

Franco Buffoni vince la Prima Edizione del Premio Poesia Città di Fiumicino

 

buffoni

La giuria tecnica composta da Brunella AntomariniMilo De AngelisFabrizio FantoniLuigia Sorrentino e Emanuele Trevi, coadiuvata dal Comitato d’onore, composto da Tommaso Cerno e Vittorio Sgarbi, ha conferito il Primo Premio Poesia Città di Fiumicino 2015, al poeta Franco Buffoni e alla sua opera:  “Jucci” (Mondadori, 2014).

Al secondo posto, Silvia Bre, con: “La fine di quest’arte”, (Einaudi, 2015). Terzo posto a Roberto Deidier, con “Solstizio”, (Mondadori, 2014). Quarto, Tommaso Di Dio, il più giovane dei poeti che hanno partecipato al premio, con “Tua e di tutti”,  (LietoColle, Pordenonelegge, 2014), risultato il più gradito “per acclamazione” dal pubblico che però non ha avuto diritto di voto.  Al quinto posto, Vladimir D’amora, con la sua opera prima “pornogrammia”, pubblicata da uno dei più famosi galleristi d’Italia, Emilio Mazzoli, (Edizioni Galleria Mazzoli, 2015).

Il Premio alla Carriera è stato consegnato al poeta Valentino Zeichen.

 

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I FINALISTI DELLA PRIMA EDIZIONE DEL PREMIO POESIA CITTA’ DI FIUMICINO, AL POETA VALENTINO ZEICHEN IL PREMIO ALLA CARRIERA

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Premio Poesia di Fiumicino, i finalisti

premio_poesia_citta_fiumicinoSono state rese note, nel corso della Conferenza Stampa di oggi, 26 giugno 2015, le opere dei cinque poeti italiani che concorreranno alla Prima Edizione del Premio Poesia Città di Fiumicino.  Continua a leggere

Premio Poesia Città di Fiumicino 2015


premio_fiumicinoConferenza stampa di presentazione della Prima Edizione del Premio.

Verranno resi noti i nomi e le opere dei cinque finalisti che concorreranno ai due giorni di incontri a Fiumicino il 17 e 18 luglio 2015. La sera del 18 la giuria proclamerà l’opera vincitrice di questa Prima Edizione del Premio.

L’appuntamento è per venerdì 26 giugno 2015 alle ore 12.00 a Palazzo Valentini – Sala Peppino Impastato (Via Quattro Novembre, 119/A, Roma).

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Premio Poesia città di Fiumicino 2015

 Porti-di-Traiano-e-Claudio

BANDO

Art. 1

 

L’Associazione Culturale“Corte Micina”, con il patrocinio del Comune di Fiumicino, bandisce la Prima Edizione del “Premio Poesia Città di Fiumicino” per l’anno 2015, riservato ai libri di poesia editi. Continua a leggere

Su “Vita sconnessa di Enzo Cucchi”

 

cucchi1 di Fabrizio Fantoni

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“Enzo, che artista sei?”

“Sicuramente il migliore”

“Che vuol dire il migliore?” 

“Il più pericoloso, il più fortunato e talentuoso. Oggi gli artisti sono garantisti, consociati in qualcosa che rassicura. Sono vetrinisti e i musei sono pieni di casalinghe dell’arte”.

E’ questa una delle tante dichiarazioni spiazzanti ed irriverenti di Enzo Cucchi,  presenti nell’intervista che costituisce il nucleo del libro – curato da Carlos D’Ercole,  “Vita sconnessa di Enzo Cucchi” (Quodlibet, 2014). Un’opera che non è una stucchevole celebrazione di un artista affermato, ma un’originale e onesta ricostruzione di una corrente artistica controversa, certamente importante –  la Transavanguardia – fatta attarverso una serie di interviste realizzate dallo stesso D’Ercole a coloro – artisti, galleristi e amici – che hanno seguito Cucchi durante l’intera carriera: Emilio Mazzoli, Francesco Clemente, Brunella Antomarini, Luigi Ontani, Joseph Helman, Miltos Manetas, Salvatore Lacagnina, Paul Maenz, Bernd Kluser, Mimmo Paladino e Jacqueline Burckhardt. Continua a leggere

"Vita sconnessa di Enzo Cucchi"

 
cucchi_dercole-bDall’Introduzione di Carlos D’Ercole
Conosco Enzo Cucchi da una decina d’anni, forse qualcuno in più.
La prima volta deve essere stato a cena fuori dal Moro, dove campeggia la gigantografia dell’oste che ha recitato nel Satyricon di Fellini.Il posto è come dicono gli inglesi, un po’ “stiff”, ingessato. Enzo, come al solito, non era per nulla rilassato, avvertiva la pesantezza nell’aria, perdipiù non poteva fumare.
Prendendo spunto dal mio nome, iniziò a parlarmi entusiasta di Carlos Monzon e si creò forse in quel momento un magica complicità.
Negli anni a seguire ci siamo incrociati tante volte nel centro di Roma, ci siamo scambiati alcune battute, ma senza reciproci approfondimenti.
Eppure rimanevo sempre incurosito da quella magrezza nervosa, da quel camminare incerto avvolto in nuvole di fumo che lo rendevano simile a un personaggio di Andrea Pazienza. Continua a leggere

InVerse 2014


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Si terrà oggi, 11 giugno 2014 alle 20.00 alla John Cabot University InVerse il festival di lettura di poeti italiani in traduzione inglese. La rassegna, giunta alla settima edizione,  è organizzata da Brunella Antomarini, Berenice Cocciolillo e Rosa Filardi e si svolge nella magnifica cornice del Lemon Tree Courtyard della sede storica dell’Università, a Trastevere.
Interverranno i poeti:
Nadia Agustoni, Gian Maria Annovi, Mario Benedetti, Elena Buia Rutt, Antonio Bux, Biagio Cepollaro, Anna Maria Farabbi, Andrea Inglese, Bianca Madeccia, Giulia Niccolai, Ida Travi, Giacomo Trinci.
Traduzioni di: Berenice Cocciolillo, Brunella Antomarini, Tom Bailey, Gabriele Poole, Diedre Blake, Riccardo Pugliese e Loredana Mihani, sono state curate e raffrontate con particolare attenzione e con tutto il tempo necessario per la migliore resa in una lingua molto diversa da quella originale.
Da:  La preistoria acustica della poesia, di Brunella Antomarini, Nino Aragno Editore, Torino 2013
“Dobbiamo spiegarci perché i poeti possono avere per modelli poeti stranieri, o antichi, dobbiamo spiegarci come possa esserci una permanenza dell’esperienza poetica indipendentemente dalla lingua in cui è stata espressa. L’autore, il lettore, il traduttore di poesia sono portatori di un testo poetico in un cammino iniziato con la stesura del primo verso, e individuano, insieme a una incompletezza, anche un intero che viene modifi- cato a ogni lettura, a ogni traduzione. Continua a leggere

InVerse, Italian Poets in Translation 2014

 
inverse_2014_ok-page-001La John Cabot University organizza anche quest’anno il festival di lettura di poeti italiani in traduzione inglese. Il festival, giunto alla settima edizione, che si terrà la sera dell’11 giugno 2014 alle 20.00, è organizzato da Brunella Antomarini, Berenice Cocciolillo e Rosa Filardi e si svolge nella magnifica cornice del Lemon Tree Courtyard della sede storica dell’Università, a Trastevere.
I poeti di quest’anno sono:
Nadia Agustoni, Gian Maria Annovi, Mario Benedetti, Elena Buia Rutt, Antonio Bux, Biagio Cepollaro, Anna Maria Farabbi, Andrea Inglese, Bianca Madeccia, Giulia Niccolai, Ida Travi, Giacomo Trinci. Continua a leggere

L'autunno, qui, è magico e immenso

golan_hajiA Firenze, domenica 2 febbraio 2014 alle 12.00 l’Associazione Culturale Internazionale All’ombra del mediterraneo incontra il poeta curdo siriano  Golan Haji. L’appuntamento è al Caffé letterario Le Murate , dove avverrà uno scambio poetico e filosofico avente ad oggetto il libro di Golan Haji, L’autunno, qui, è magico e immenso, ed. Il Sirente 2013. Intervengono Giacomo Trinci,  Brunella Antomarini e Costanza Ferrini. Interventi musicali di Pasquale Tamborra.
Il poeta curdo-siriano Golan Haji è in Italia per la presentazione del suo libro di poesie L’autunno, qui, è magico e immenso, Il Sirente edizioni, 2013. Continua a leggere

Brunella Antomarini, La preistoria acustica della poesia

AntomariniAppuntamento

Mercoledì 4 dicembre 2013 alle ore 18.00 alla Casa delle Letterature di Roma (Piazza dell’Orologio 3) Alfonso Benadduce, Silvia Bre, Sonia Gentili, Paolo Morelli, Giampiero Moretti e Lidia Riviello presentano il libro “La preistoria acustica della poesia” di Brunella Antomarini. Introduce Maria Ida Gaeta.

LA PREISTORIA ACUSTICA DELLA POESIA, Nino Aragno Editore, 2013 (euro 10,00)

Scopo di questo saggio è quello di considerare la complessità dell’arte della poesia che si può comprendere, tracciandone le radici antropologiche e i suoi sviluppi storici non lineari, a partire dall’ambiente orale in cui l’esigenza di trasmissione di credenze si esprime attraverso linguaggi rituali e corporei, per arrivare alla scrittura come valore di auto-esibizione estetica. Continua a leggere

Peter Flaccus, La terra cambia

peter_flaccusAppuntamento

La terra cambia” di Peter Flaccus. Mostra a cura di Tanja Lelgemann (Via Principe Eugenio, 60, Roma)
Opening: 05 dicembre 2013 ore 18.00

La galleria La Nube di Oort è lieta di annunciare la personale di Peter Flaccus, pittore americano che vive e opera a Roma da vent’anni. La mostra è composta di tre dittici di grandi dimensioni in encausto su tavola. Rispetto alle ricerche precedenti dell’artista, la novità di queste opere consiste nell’organizzazione dello spazio pittorico che gli consente di utilizzare un nuovo ricco vocabolario formale che allude inevitabilmente alla natura. Il tema di una terra in movimento e in continua trasformazione trova espressione nei quadri Madagascar, The Islands, e The Alps, e non importa se l’artista non abbia mai visitato il Madagascar. La sua è un’avventura pittorica intuitiva, simile alla fantasia che si accende quando un bambino scopre terre lontane guardando un atlante. Si tratta di una pittura strettamente astratta, dinamica, originale, frutto di lunga ricerca e caratterizzata da una forte materialità ed energia cromatica. Continua a leggere

Cattedrale, dialogo tra artisti

Appuntamento

Dall’ 1 dicembre 2013 al 7 febbraio 2014 sarà possibile vedere all’Istituto Svizzero di Roma (Via Ludovisi, 48) Cattedrale, l’opera costruita da Enzo Cucchi e da altri artisti contemporanei durante incontri di lavoro e di dibattito sull’arte.

Opening: 30 Novembre 2013 ore 18.30

Cattedrale
è un’opera, commissionata dall’Istituto Svizzero di Roma, costruita durante tre incontri di lavoro e di discussione, tra il giugno e il novembre 2013, da: Sunah Choi, Enzo Cucchi, Michele Di Menna, Paolo Do, Daniel Knorr, Salvatore Lacagnina, Victor Man, Maximage, Lorenzo Micheli Gigotti, Dan Perjovschi, Fabio Marco Pirovino, Thomas Sauter, Maximilian Zentz Zlomovitz, Valentina Vetturi, Jakub Julian Ziolkowski. Gli autori sono stati invitati da Enzo Cucchi, Salvatore Lacagnina e Victor Man. Continua a leggere

Ritmo, voce, poesia

Appuntamento

Il Dipartimento di Scienze Documentarie, Linguistico-Filologiche e Geografiche de La Sapienza di Roma, presenta quattro incontri seminariali nell’ambito del corso Lettura dei Canti di Giacomo Leopardi  (prof.ssa  Sonia Gentili).

Facoltà di Lettere, p.le A Moro 5, aula II, ore 18.00

Ritmo, voce, poesia. Fondamenti concettuali e questioni aperteLeopardi percepisce la letteratura, come ogni opera umana, in chiave radicalmente storicizzata, e tuttavia è interessatissimo a definire certi “numeri primi” del linguaggio poetico (suoni, Continua a leggere

Enzo Cucchi inaugura una personale a Roma

Appuntamento

Enzo Cucchi (nella foto di Andrea Malizia) dal 7 Maggio al 30 Luglio 2013 espone alcune sue opere alla Galleria Valentina Bonomo a Roma.
In mostra alcuni lavori recenti di Enzo Cucchi, sculture e ceramiche in cui sono aggregate forme e materiali eterogenei che comunicano fra diversi generi creando lo sconfinamento da ogni forma. L’esposizione conferma che Enzo Cucchi è l’artista dell’inappartenenza.

Dopo esordi in ambito concettuale, Cucchi recupera i mezzi espressivi tradizionali, anche se stravolti e ripensati, diventando uno dei principali esponenti della Transavanguardia. Achille Bonito Oliva: “la Transavanguardia si muove sotto la forma di un’onda interna che disarticola la forma e la sottopone ad una combustione che non conosce leggi di ancoraggio”. Continua a leggere

La preistoria acustica della poesia

Nello scaffale
a cura di Luigia Sorrentino

La preistoria acustica della poesia, di Brunella Antomarini, Nino Aragno Editore, Milano 2013 (euro 10,00)

Scopo di questo nuovo saggio di Bunella Antomarini, è quello di considerare la complessità dell’arte della poesia che si può comprendere tracciandone le radici antropologiche e i suoi sviluppi storici non lineari, a partire dall’ambiente orale in cui l’esigenza di trasmissione di credenze si esprime attraverso linguaggi tituali e corporei, per arrivare alla scrittura come auto-esibizione estetica.
Il saggio studia la poesia come se si trattasse di un soggetto estraneo, da capire e descrivere come fenomeno, analizzandone le modalità sonore e musicali e la loro trasposizione sulla visività della scrittura. La parola poetica risulta così essere quella che contiene un’intrinseca ‘traduzione’ in altri linguaggi, in altre lingue. In questa prospettiva il fenomeno poetico non si riduce a una definizione e a un’essenza, ma se ne esamina la complessità e il valore etico e cognitivo del dire. Continua a leggere

Presentazione a Roma dell’ultimo libro di Paola Febbraro

Appuntamento

Il 9 gennaio 2013 alle 18:00, presentazione dell’ultimo libro di PAOLA FEBBRARO STELLEZZE – Ed. Lietocolle

Brunella Antomarini, Daniela Attanasio, Patrizia Benni, Marco Caporali, Fabio Ciriachi, Cristina Delogu, Annamaria Farabbi, Gustavo Frigerio, Paolo Morelli, Franca Rovigatti, Alessandra Vanzi, presentano l’ultimo libro di Paola Febbraro, Stellezze, Ed. Lietocolle.

Via Baccina, 79
Roma