Rita Pacilio, “Prima di andare”

Cosa ne faremo di questi souvenir
quando ansiosi andremo lungo il fiume
di sera con le stampelle sotto il braccio?
Cosa diremo al resto del mondo
della beffa e dell’insulto amaro,
di ciò che è accaduto alla donna
con il cilindro in testa e al coniglio
scappato durante lo spettacolo
per liberarsi dalla finzione? Così fa l’amore
quando è semplice, senza impostura,
si svuota di fuliggine, diventa responsabilità
lasciandoci
persone degne di audacia, di premura. Continua a leggere

Rita Pacilio, “Prima di andare”

prima-di-andare-367483Dalla quarta di copertina

Prima di andare è un lavoro poetico composto da coordinate emozionali e razionali che si intrecciano in una relazione indissolubile e, talvolta, inconsapevole, attraverso un reticolato in versi di alto ed elegante livello stilistico e linguistico. Rita Pacilio, studiosa dell’essere umano e dei contesti psico-sociali, confessa la vita di una donna anziana che, grazie al ricordo del suo amore, tiene in vita la memoria del mondo. Diverse le tematiche sottese tra scienza e coscienza: la solitudine e la frustrazione dell’ammalato, l’indifferenza sociale, la dimenticanza correlata ad alcune patologie cliniche che mettono a dura prova quella parte del cervello che custodisce la memoria a breve e a lungo termine e, inoltre, l’amore, in tutte le sue forme, amore come vera e unica motivazione di vita. Il testamento simbolico e spirituale è per l’umanità intera: il dialogo interno, momento di ascolto delle crisi dell’esistenza, controlla gli stati d’animo replicando le gioie del passato, i‘pensieri automatici e gli errori senza commiserazione o distorsioni autolesionistiche e costruisce valutazioni adeguate che facilitano il processo di rielaborazione. Continua a leggere

Francesco Iannone, “Pietra lavica”

IannoneNota di Rita Pacilio

Pietra Lavica di Francesco Iannone, opera venuta alle stampe per i tipi editoriali di Aragno, 2016 -risultato vincitore del Premio Letterario Subiaco città del libro, poesia – ha il pregio di avere uno sguardo semplice e chiaro sul mondo. Ogni poesia tende a mantenere aperta la domanda esplicita e implicita che sottende ipotesi e risposte alla presenza della Luce a priori. Luce che è fiammeggiante vitalità, creatività, sentimento, labirinto dell’intelligenza che mai si arrende alla malinconia, alla negazione e all’orrore. Anzi, l’approdo è nella direzione della circolarità pacificata in cui risplende il percorso dell’esistenza per niente sbeccato o consumato dalle brutture, ma tormentosamente misericordioso, così come nel pensiero di Piero Bigongiari. Le sezioni Da questa solitudine dei corpi, Qualcosa sorge, sono poli nevralgici che hanno la colata definitiva nella terza sezione Pietra lavica, da cui il titolo dell’intera raccolta poetica. I movimenti emozionali, a volte congegnati stilisticamente in maniera irregolare per metrica e ritmo, conservano il fremito interiore potente e ansante di una sensibilità che sfida l’attuale tortuoso, momento storico. Continua a leggere

Davide Rondoni, “Cinque donne e un’onda”

cop_DavideRondoniNota di Rita Pacilio

Cinque donne e un’onda, Ianieri Editore, 2015 è il recente lavoro poetico di Davide Rondoni. L’autore mette in scena, in questo libro, l’incanto di vicende stranamente reali, appartenenti al mondo di alcune donne che hanno fatto la storia e la letteratura. Il punto di vista del poeta è tenerissimo e commovente: lo sguardo si posa inizialmente sull’affascinante figura di Caterina Sforza, poi sulla bellissima Giulia Gonzaga, sulla splendida vedova Ghertruda, madre di Amleto, fino ad arrivare alla giovanissima pittrice bolognese Elisabetta Sirani, a Eluana Englaro e a Vittoria Colonna, marchesa di Pescara. Questi personaggi si ritrovano tangibili e invisibili messi in scena dalla volontà di Rondoni di confondere e svelare indizi, esperienze, per annunciare e soccorrere l’inquietante ricerca della collocazione rassicurante e realistica nei fatti dell’umanità, ma, soprattutto, per teatralizzare la poesia, la bellezza. Donne che confluiscono e confondono la prepotente interrogazione della coscienza rimandando il lettore al flusso del monologo teatrale, tensione che amplifica il discorso lirico-filosofico. Continua a leggere

Davide Rondoni, “E se brucia anche il cielo”

 

E_se_brucia_anche_il_cieloNota di Rita Pacilio

Ogni grande eroe lascia intravedere molto di se stesso attraverso la storia che ha determinato il suo tempo. Il fascino misterioso dei segreti, delle debolezze o smarrimenti, a volte tirato fino allo stremo, ispira molti scrittori. Compito dell’autore, che sposa i reali accadimenti e dirige la propria visione sul punto definibile capace di toccare tutto, anche l’immaginato/immaginario, è dare un volto all’identità del personaggio evidenziandone caratteri o spiritualità, impotenza, amori o estro. Fondamentale è fissare nelle parole anche le essenze che sfuggono alla memoria e nutrirle di resurrezione catartica dall’eventuale esistenzialismo tetro, ironico o tenero, bruciante intorno alla figura dell’eroe. Le implicazioni e i sodalizi che avvengono tra autore e personaggio, infatti, mirano a far avverare, cioè a rendere presente, con possibilità infinite, la realtà o le realtà del passato grazie all’estensione del genere letterario. ‘E se brucia anche il cielo. Il romanzo di Francesco Baracca. L’amore, la guerra’ di Davide Rondoni – Frassinelli, 2015, è un valido esempio letterario di romanzo storico.

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Expò 2015, Sentieri di-versi

 

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30 poeti per un itinerario di poesia nel Parco Reale di Monza nel programma EXPO MILANO 2015 – realizzato da La Casa della Poesia di Monza in collaborazione con l’artista Maria Micozzi e la Casa editrice La Vita Felice. Continua a leggere

Premio Prata 2014


prata1LA CULTURA NELLA BASILICA, VIII edizione

Il Premio ha ricorrenza annuale e l’evento di premiazione si terrà Venerdì 12 Settembre, alle ore 19.30, nello splendido scenario della Basilica Paleocristiana della SS. Annunziata (Prata P.U. Avellino). L’Arcibasilica dell’Annunziata, un monumento particolarmente significativo, addensato retaggio della storia civile e della fede, che ha assunto negli anni il valore di simbolo e di rappresentazione dell’indissolubilità del legame tra collettività e luogo.
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"Ifigenia siamo noi"

Ifigenia cover[1]
“Non è stata semplice né serena la scelta di realizzare una raccolta antologica di sole autrici donne. Generalmente, l’idea di compartimentare, di suddividere e di raggruppare la poesia, di catalogarla e di racchiuderla in funzione e in riferimento del fine proposto, del sesso degli autori, delle loro convinzioni, credi e quant’altro possa servire a differenziare l’attività poetica, non è una cosa del tutto convincente, e credo che ciò sia condivisibile dalla maggior parte degli “addetti ai lavori”, e forse anche da parte dei lettori che amano seguire questa affascinante espressione artistica. E’ certo, dunque, e ne siamo tutti convinti, che la poesia, e parlo qui di quella autentica, quella veramente impegnata, non è prerogativa esclusiva dell’uomo o della donna, non è appannaggio di questo o di quello, di un gruppo, di un consesso, di un’area: può certamente avere origine in quei contesti, ma poi, una volta che si è “liberata” e “librata”, la poesia vive di forza propria, in completa e giusta autonomia; diventa patrimonio di tutti. Continua a leggere

Il mercatino Telethon a Pratola Serra

blogger-image--263867958Appuntamento

A Pratola Serra, nella sede dell’associazione socio-culturale Agorà (Corso Vittorio Emanuele) sabato 14 e domenica 15 dicembre 2013, dalle ore 9.00 alle ore 19.00, si svolgerà il tradizionale mercatino di Natale a favore di “TELETHON”. L’iniziativa vedrà la sua conclusione nel concerto del Piccolo Coro Telethon con i bambini di Pratola Serra diretto da Rita D’Amore – che cura l’intera manifestazione insieme al coordinatore provinciale Agostino Annunziata – il 19 dicembre 2013, alle 19.00, nella Chiesa di Maria S.S. Addolorata.

Telethon è l’unica fondazione in Italia che si occupa di finanziare progetti di ricerca scientifica su patologie che altrimenti non avrebbero la possibilità di essere studiate e curate. Il cuore di cioccolato è il tema di quest’anno. Un cuore prodotto nella fabbrica artigianale di Mirco della Vecchia, un laboratorio incastonato nel parco delle Dolomiti. Continua a leggere