Rileggere Testori

La Casa della Cultura di Milano rilancia Nella città contemporanea a partire dal 12 novembre, un nuovo ciclo di letture e incontri.

Il primo è dedicato a Giovanni Testori, lo scrittore, poeta, drammaturgo e attore di Novate Milanese.

Per Testori la Cultura è un continuo avvenimento che si contrappone all’astrazione e  all’omologazione: è un continuo ‘rinascere’.

Questo spirito di rinnovamento portò Testori, a cavallo tra gli anni Settanta e Ottanta, a dare vita a un nuovo senso del teatro sotto la spinta dell’incontro con l’esperienza cristiana.

La svolta prese avvio dopo la morte della madre che lo portò alla stesura di Conversazione con la morte nel 1978. Continua a leggere

Essere “altro” in Giovanni Testori

Giovanni Testori

GIOVANNI TESTORI: IL DESTINO DELLA CROCE

COMMENTO DI LUIGIA SORRENTINO

Uno scrittore con il quale il  Novecento dovrà prima o poi fare i conti  – del quale oggi non si sente quasi più parlare nonostante la notevole eredità letteraria che ha lasciato – è Giovanni Testori.  Narratore, drammaturgo, autore di saggi di critica d’arte e poeta, è una delle pochissime voci che ha aperto possibilità nuove nella letteratura italiana del dopoguerra. Chi vuole leggere un assaggio della sua poetica può consultare o acquistare l’Oscar Mondadori pubblicato nel 2012 a cura di Davide Rondoni, una scelta da Le poesie, 1965-1993. 

Componimenti di grande forza verbale e espressiva.

Il poeta  utilizza infatti più registri vocali: da un lato i i toni “bassi” e brutali di una lingua abbrutita dall’emarginazione, dallo “scarto esistenziale” , dall’altra, una lingua sublime, tenera e incantevole che tocca toni altissimi di espressione e di canto.

IN EXITU, Roberto Latini/ credits ph Ivan Nocera – Cubo Creativity Design, Napoli, 8 giugno 2019

Nota a margine

Il Napoli Teatro Festival Italia diretto da Ruggero Cappuccio quest’anno ha portato al Festival In Exitu, di Giovanni Testori nell’interpretazione dell’attore e regista Roberto Latini e Erodiade,  regia di Carlo Cerciello, con Imma Villa.

IN EXITU di Giovanni Testori
Napoli, 8 giugno 2019
INTERPRETAZIONE E REGIA ROBERTO LATINI
DALL’OMONIMO ROMANZO DI GIOVANNI TESTORI
MUSICHE E SUONO GIANLUCA MISITI
LUCI E DIREZIONE TECNICA MAX MUGNAI
PRODUZIONE COMPAGNIA LOMBARDI – TIEZZI

ESTRATTI

Da “ I Trionfi “ (1965)

Furori atroci da animale bellezza
i cervi bravi sconto sui ghiacci;
urlano, di scatto, come corni di bronzo;
inarcano i colli di miele e sterpi;
s’accovacciano stanchi sui giacigli di neve;
s’abbracciano anche e s’amano
fieri e superbi
come antichi dei d’un tempo senza tempo;
tra carne, ossa, pelo e sangue
un nodo inestricabile li stringe nei geli della brina.

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Giovanni Testori, da “I Trionfi”

Sì,
tu sei;
esisti nella vita,
risorgi nella morte
per ciò che ti brucia dentro gli occhi a mandorla,
azzurri,
per ciò che sai di te donare nel lamento
e più,
più ancora,
nel silenzio.
Non piangere;
tanta vita è già qui, tra noi,
e tanta ancora sarà,
tutta che resti a noi da vivere,
angelo e cane,
purché qualunque sia la redenzione
che tu farai di me in me,
sempre sarò legato
all’ombra oscura di tuguri e tane,
all’idiote speranze
gettate nella fragile allegria
d’incontri provvisori,
mai compromessi e spinti fino al limite
del sangue,
salvati sempre
o forse più dannati
da un lieve crepuscolo di gioco.

da I TRIONFI. 1965

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Alessandro Verdi al Macro di Roma

Alessandro Verdi, Senza titolo, 2011-2012, 80×107, acquarello e tecnica mista su carta

Nota di Alberto Pellegatta

Alessandro Verdi (Bergamo 1960) presenta al MACRO di Roma un nuovo ciclo di lavori che prendono le mosse dalla mostra curata da Achille Bonito Oliva alla Biennale di Venezia del 2009.  Le opere esposte, tutte di grandi dimensioni, offrono allo spettatore un’esperienza di ruvido attrito; una ricerca originale iniziata negli anni ’80 quando, appena ventenne, fu notato da Giovanni Testori, e ancora in piena evoluzione, sempre capace di sorprendere per intensità della visione e pregnanza del segno. Dal 1987, quando tenne la sua prima personale alla Compagnia del Disegno, introdotto proprio da Testori, il lavoro di Verdi ha attraversato diverse fasi, maturando appartato senza mai ripetersi. Di lui si sono occupati i maggiori critici, da Philippe Daverio a Lorand Hegyi, da Marco Goldin a Stefano Crespi, da Marco Vallora a Ettore Ceriani ecc. Ha esposto anche in Svizzera, Germania, Belgio e Stati Uniti. Continua a leggere

Giancarlo Ossola, “L’inquietudine dello spazio”

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Inaugurazione lunedì 3 ottobre 2016 ore 18.00

Giancarlo Ossola “L’inquietudine dello spazio”, a cura di Cristina Sissa, con testi di Chiara Gatti e Alberto Pellegatta

Sede Museo della Permanente, via Filippo Turati 34, 20121 Milano
Apertura al pubblico 4 – 22 ottobre 2016
Orari da lunedì a sabato 10.00 – 13.00 e 14.30 – 18.30

Ingresso libero

Il Museo della Permanente inaugura la stagione espositiva con una importante retrospettiva dedicata, a un anno dalla scomparsa, a un maestro milanese che ha legato parte della sua esperienza alla storia dell’Istituzione.

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"Vita sconnessa di Enzo Cucchi"

 
cucchi_dercole-bDall’Introduzione di Carlos D’Ercole
Conosco Enzo Cucchi da una decina d’anni, forse qualcuno in più.
La prima volta deve essere stato a cena fuori dal Moro, dove campeggia la gigantografia dell’oste che ha recitato nel Satyricon di Fellini.Il posto è come dicono gli inglesi, un po’ “stiff”, ingessato. Enzo, come al solito, non era per nulla rilassato, avvertiva la pesantezza nell’aria, perdipiù non poteva fumare.
Prendendo spunto dal mio nome, iniziò a parlarmi entusiasta di Carlos Monzon e si creò forse in quel momento un magica complicità.
Negli anni a seguire ci siamo incrociati tante volte nel centro di Roma, ci siamo scambiati alcune battute, ma senza reciproci approfondimenti.
Eppure rimanevo sempre incurosito da quella magrezza nervosa, da quel camminare incerto avvolto in nuvole di fumo che lo rendevano simile a un personaggio di Andrea Pazienza. Continua a leggere

Un’altra linea lombarda, “Milano, la notte e la poesia”

Appuntamento

Biblioteca di Palazzo Isimbardi, giovedì 26 settembre 2013, Via Vivaio 1 Milano – ore 18 – Milo De Angelis
“Milano, la notte e la poesia” un’altra linea lombarda.  Testi letti da Viviana Nicodemo.Negli anni cinquanta Luciano Anceschi pubblicò una celebre antologia, intitolata La linea lombarda. La tesi di fondo dello studioso bolognese era che i poeti lombardi si caratterizzavano per concretezza, aderenza alle cose, senso della realtà, impegno civile. Era quella che Anceschi chiamava la poesia “in re”, la poesia dentro la cosa, contrapposta alla poesia “ante rem”, tipica di una visione metafisica dell’esistenza. In questo modo però Anceschi finiva per privilegiare una componente della poesia milanese e lombarda – quella illuminista e razionale – che certamente esiste, ma che non è l’unica. Continua a leggere

Giovanni Testori, a vent’anni dalla scomparsa

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Appuntamento

Da giovedì 11 a domenica 14 aprile 2013, al Centro Culturale di Milano (via Zebedia 2) si tiene ‘4 giorni con Testori’, uno degli appuntamenti organizzati in occasione delle celebrazioni per il ventennale dalla scomparsa di Giovanni Testori (1923-1993). L’iniziativa partirà con il convegno ‘Giovanni Testori. Il senso della nascita. Una consegna’, con Fulvio Panzeri, Laura Peja, Elena Pontiggia, Davide Rondoni, Vittorio Sgarbi, Luca Manes (giovedì 11 aprile, ore 17.00) e la mostra ‘Una cultura per respirare. Testori, un centro culturale, la città” (da giovedi’ 11 a domenica 14 aprile, orario 17-23).

Sia l’incontro che l’esposizione rifletteranno sulla straordinaria attualità della testimonianza umana e artistica di Giovanni Testori e racconteranno il suo particolare legame con la città di Milano e con il Centro Culturale di Milano che, fondato nel 1980 col nome di San Carlo, lo vide amico e protagonista nel periodo successivo. Continua a leggere