Giovanni Ibello, “Dialoghi con Amin”

Giovanni Ibello, Credits ph. Dino Ignani

Prefazione di Luigia Sorrentino

In questi versi ulcerati di Giovanni Ibello c’è un sopravvissuto che invoca la rivoluzione dal margine dell’abbandono. La città sulla quale riversa lo sguardo il poeta non è patria madre per Amin – figura centrale del poemetto – ma nemmeno per l’altro protagonista di questi versi che condivide con il compagno la frustrazione della cancellazione. Il primo frammento del poemetto è già un avvertimento per il lettore: “La poesia è un lunghissimo addio”. La parola di questa poesia rivela fin da subito la cronicità della separazione, addio, miseria, segregazione si annidano in questi frammenti insurrezionali. I versi sorgono quindi da un grido di addio, dalla rinuncia a “fare alta la vita”, contratti come sono nel loro stato di alienazione, fino allo spasimo dell’ultima variante. Una parola potente che tocca la condizione umana tesa sul cavo di un burrone, una parola folgorante che si fa carico di qualcosa che non riguarda solo la capacita versificatoria di Giovanni Ibello. La lingua del poemetto, ha infatti, una prospettiva ampia, che parla di una generazione disposta a morire e a risorgere con Amin, con versi memorabili come questi: “Ci lega la parola feroce, una giostra di penombre./ L’incanto di una teleferica,/ l’esatto perimetro di un grido,/ tu che muori / in quell’assillo di aranceti / che ritorna.” Il cifrario della poesia di Ibello è uno Yucatan, inteso come luogo irraggiungibile e impenetrabile, che però, alla fine, trova nella cancellazione la tenerezza della visione: “Troveremo il dio delle cose lontane, troveremo una foresta di spine nel buio oltremare.” Ecco che la voce del reietto si fa espressione di una mutazione creaturale e lascia intravedere “un rammendo di secondi luce” che lenisce le ustioni provocate dalla violenza dell’esperienza terrena. Versi che rivelano che la speranza nasce dai disperati, dagli abbandonati: saranno loro a trovare “un altrove di spine e diademi.”

Dialoghi con Amin di Giovanni Ibello (premio Poesia Città di Fiumicino 2018, sezione “Opera inedita). Continua a leggere

I finalisti e i vincitori del Premio Poesia Città di Fiumicino 2019

A Fiumicino, sabato 26 ottobre, alle 18.30, nella sala convegni dell’Hotel Best Western Rome Airport, (via Portuense, 2465) si svolgerà la serata finale del “Premio Poesia Città di Fiumicino 2019” con le letture dei poeti, la proclamazione del vincitore o della vincitrice per l’Opera di Poesia e la consegna dei numerosi premi e riconoscimenti.

Nel corso della serata la Giuria Tecnica, composta da Milo De Angelis, Fabrizio Fantoni, Luigia Sorrentino e Emanuele Trevi, designerà il vincitore della Quinta Edizione del Premio Poesia Città di Fiumicino 2019 per l’ “OPERA DI POESIA”.

Per la sezione “PREMIO PER L’OPERA DI POESIA”, finalisti Continua a leggere

Premio Poesia Città di Fiumicino

L’Associazione Culturale “CORTE MICINA”, con l’alto patrocinio del Comune di Fiumicino, del Ministero dei Beni Culturali, della Regione Lazio e di Città Metropolitana di Roma Capitale, bandisce la 5a edizione del “Premio Poesia Città di Fiumicino.

Il Premio è riservato a libri di poesia in lingua italiana di autori viventi editi nel biennio

1 giugno 2017 – 31 luglio 2019

La sempre crescente richiesta di partecipazione di poeti al Premio è a conferma dell’alto profilo di credibilità ed autorevolezza assunto dalla manifestazione negli ambienti culturali italiani e nel mondo delle Case editrici, grazie all’eccellenza dei componenti la Giuria Tecnica (Milo De Angelis, Fabrizio Fantoni, Luigia Sorrentino, Emanuele Trevi) – nomi tra i più significativi della cultura italiana.

Il Premio si articola nelle seguenti sezioni:

  • “Premio Poesia Città di Fiumicino” – riservato a libri di Poesia in lingua italiana di autori viventi pubblicati in un periodo compreso nel biennio 1 giugno 2017 – 31 luglio 2019 (vedi art. 2 del bando);
  • “Premio Opera Prima” – riservato alle “opere prime” di autori italiani viventi pubblicate nel biennio 1 giugno 2017 – 31 luglio 2019 (vedi art. 3 del bando);
  • “Premio Poesia Inedita”volto a valorizzare giovani – di età non superiore ai 35 anni – autori di una raccolta inedita di poesia in lingua italiana (vedi art. 4 del bando);
  •  “Premio alla Traduzione”riservato ai traduttori in lingua italiana di opere di poesia di autori stranieri, viventi e non viventi (vedi art. 5 del bando);
  • “Premio alla Carriera” dedicato all’alto valore culturale della produzione poetica di un noto autore italiano (vedi art. 6 del bando);
  • “Premio Fotografa una poesia” – concorso dedicato agli amanti della fotografia capaci di rappresentare con immagini fotografiche il valore poetico di una poesia scelta (vedi art. 7 del bando).

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Giorgio Caproni al Premio Poesia Città di Fiumicino

Questa foto di Giorgio Caproni ritratto a scuola, con una delle sue classi, compare sulla copertina del libro “Caproni maestro” scritto da Marcella Bacigalupi e Piero Fossati edito da Il Melangolo nel 2010.

Fra questi bambini c’è un futuro artista, Pietro di Giambattista, un taletuoso fotografo premiato per la sezione FOTOGRAFA UNA POESIA dalla giuria specializzata del Premio Poesia Città di Fiumicino 2018, abbinata alla poesia di Davide Toffoli: “Io non ho nessuno che mi abbraccia”.

IO NON HO NESSUNO CHE MI ABBRACCIA

Siamo gli occhi infranti
degli incontri mai fatti.
Siamo i segni profondi
dei volti soltanto sfiorati.
Siamo gli attimi persi
a cercare nel vuoto… A fissare
quell’anima instabile
che dentro
       si muove
con fare marziano.
Riluce.
C’è una crepa in ogni cosa…
Da lì entra la luce. Continua a leggere

Giancarlo Pontiggia è il vincitore del Premio Poesia Città di Fiumicino 2018

Giancarlo Pontiggia, vincitore del Premio Poesia Città di Fiumicino – foto della premiazione, Fiumicino 27 ottobre 2018 –

Con “Il moto delle cose”, (Mondadori, 2017)  Giancarlo Pontiggia vince la quarta edizione del Premio Poesia Città di Fiumicino per l’opera di poesia.

Lo ha deciso la Giuria Tecnica composta da Milo De Angelis, Fabrizio Fantoni, Luigia Sorrentino e Emanuele Trevi nel corso della serata di premiazione sabato 27 ottobre all’hotel Best Western di Fiumicino nel  corso della quale sono stati premiati tutti gli altri poeti arrivati in finale. Al secondo posto ex equo per l’opera di poesia, Corrado Benigni con “Tempo riflesso”, (Interlinea, 2018) e Lorenzo Chiuchiù con “Le parti del grido”, (Effigie, 2018).

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Lorenzo Babini, “Fiaba”

Lorenzo Babini

Fiaba

Nella tua camera, sola, nella camera
silenziosa, in cima a una torre
circondata da sabbia e da un alto fossato,
con giardini panteschi sparsi qua e là nella valle …

ti hanno rinchiusa qui stirpi di antenati fenici,
popoli venuti dal mare, vecchi marinai,

e io che ti guardo in questo specchio di luce da migliaia di anni
e incanutisco, guardami, sono antichissimo
sono vecchissimo anch’io.

Lorenzo Babini, Fiaba


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Gianluca Furnari, (senza titolo)

GIANLUCA FURNARI

Allegro, Andante… entrammo nei miracoli:
la pietra scesa dai cavalcavia
tramontò sotto un verso –
dove credeva il male di arrivare e l’epoca
presente, le maree? ma tu eri nato
per questo, per discernere le foglie
vecchie le foglie verdi
così commiste.

E si era al nono mese
già dal concepimento del sereno,
da noi sotto il diluvio –

qualcuno disse: «è bene che le stringhe
scompaiano, che perdano esistenza –
bene che tu apra la pupilla, il corpo
goffo che viaggi, miri l’universo.»

E fu così: nascesti.

Il resto è tramontato sotto un verso.

Gianluca Furnari, inedito

 

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Alessandro Bellasio, “Nel tempo e nell’urto”, Premio Poesia Città di Fiumicino 2017 OPERA PRIMA

Alessandro Bellasio, con “Nel tempo e nell’urto” ha vinto il Premio Poesia Città di Fiumicino 2017 per l’OPERA PRIMA. Qui Alessandro è fotografato da Luigia Sorrentino durante un momento della premiazione (28 ottobre 2017)

*

Contro una soglia buia
saremo reclamati
da una voce antecedente

inchiodati
a un silenzio che scava

nemmeno noi capaci
di pensare la morte che siamo

*

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Alessandro Ceni è il vincitore del Premio Poesia Città di Fiumicino 2017. Consegnato a Maurizio Cucchi il Premio alla Carriera

Incisione del 500, di Sebastian Munster, raffigurazione dei porti di Roma nella zona della moderna Fiumicino, quello di Traiano e quello di Claudio.

Alessandro Ceni con “Combattimento ininterrotto” è il vincitore del premio Poesia Città di Fiumicino edizione 2017. Secondo classificato Alberto Pellegatta, con “Ipotesi di felicità”, al terzo posto Eleonora Rimolo con “Temeraria gioia”. Continua a leggere

Premio Poesia città di Fiumicino 2017

I finalisti e i vincitori del Premio Poesia Città di Fiumicino 2017

Incisione del 500, di Sebastian Munster, raffigurazione dei porti di Roma nella zona della moderna Fiumicino, quello di Traiano e quello di Claudio.

La Giuria Tecnica del “Premio Poesia Città di Fiumicino” – composta da Milo De Angelis, Fabrizio Fantoni, Luigia Sorrentino, Emanuele Trevi – ha selezionato  i tre finalisti della sezione “Opera di poesia” e i vincitori delle sezioni “Premio alla carriera”, “Premio opera prima” e “Premio poesia inedita” che partecipano alla terza edizione del premio.

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Premio Poesia Città di Fiumicino 2017

Incisione del 500, di Sebastian Munster, raffigurazione dei porti di Roma nella zona della moderna Fiumicino, quello di Traiano e quello di Claudio.


Bando di partecipazione al premio edizione 2017

Art. 1

L’Associazione Culturale “CORTE MICINA”, con l’alto patrocinio del Comune di Fiumicino, del Ministero dei Beni Culturali, della Regione Lazio e di Città Metropolitana di Roma Capitale, ha bandito la terza edizione del “Premio Poesia Città di Fiumicino.

Il Premio è riservato a libri di poesia in lingua italiana di autori viventi editi nel

biennio 1 giugno 2015 – 31 luglio 2017.

La sempre crescente richiesta di partecipazione di poeti al Premio è a conferma dell’alto profilo di credibilità ed autorevolezza assunto dalla manifestazione negli ambienti culturali italiani e nel mondo delle Case editrici.

L’eccellenza dei componenti la Giuria Tecnica (Milo De Angelis, Fabrizio Fantoni, Luigia Sorrentino, Emanuele Trevi) e del Comitato d’Onore (Tommaso Cerno, Vittorio Sgarbi) – tra i nomi più significativi della cultura italiana – ha segnato un momento fondamentale per il processo di valorizzazione culturale del territorio teso, nella volontà degli organizzatori, a far diventare la cultura protagonista a Fiumicino. Continua a leggere

“Ad Patrem”, carme elegiaco di Gianluca Fùrnari

Il carme che qui ci presenta Gianluca FùrnariAd Patrem” è scritto secondo la tradizione elegiaca: si alternano esametri e pentametri seguendo una tradizione inaugurata in Grecia nel VII secolo a. C., una tradizione che raggiunge la vetta nel I secolo d.C. con poeti come Catullo, Tibullo, Properzio e Ovidio.  In particolare, il rappresentante al quale Gianluca  si ispira per scrivere il suo carme, è Mimnermo di Colofone, un poeta elegiaco greco antico vissuto, molto probabilmente, tra il VII e il VI sec. a. C. ed è  impostato come dialogo con il padre morto. La lingua che sceglie Fùrnari è però il latino da lui stesso definito “una lingua metastorica che, fino al secolo scorso, si è rivolta a tutte le generazioni con un linguaggio che non ha mai perso la sua lucidità”.
Me ne sono andato quando ho scoperto / che soffrivi di atropia, si legge in esergo al testo, e qui la parola atropia assume il significato della malattia della morte, della tenebra, in una caratterizzazione genetica, programmata. Poi nella sua nota Gianluca ci riferisce di un sogno, come a voler spiegare, a chi legge, che scrivendo in latino egli abbia cercato di entrare nella “metastoria”, mettendo in comunicazione la sua generazione con quelle che lo hanno preceduto attraverso un codice, una lingua, appunto, atropica:  una lingua che da un lato recide la vita e dall’altro ce la restituisce in un’elegia, un carme,  trasportato dalle ali di una farfalla notturna, come l’ Acherontia atropos che ha sul dorso il disegno di un teschio, ed emette, ogni tanto, uno stridìo, un verso, simile a un lamento.

(di Luigia Sorrentino)

 

Nota di Gianluca Furnari

Nei sogni dolorosi mi scoprivo spesso afono: non solo ero circondato da sagome monodimensionali, appena uscite dalle mani della mia coscienza, ma mi si toglieva persino il diritto di entrarvi in comunicazione. Sperimentavo una solitudine concentrica, e il tentativo di alzare la voce non faceva che esacerbarla. Continua a leggere

“13”. Poesie di Francesco Guazzo

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Francesco Guazzo (Credits/Andrea De Masi) Premio Poesia Città di Fiumicino 2016 Raccolta Inedita

L’ossessione della poesia
di
Luigia Sorrentino

Francesco Guazzo si è fatto notare al Premio Poesia Città di Fiumicino 2016 per la precocissima capacità versificatoria. Francesco non aveva ancora 18 anni quando ha inviato alla Segreteria le 13 poesie qui assemblate per partecipare alla sezione Raccolta Inedita, eppure  i suoi versi hanno rivelato subito il carattere del poeta, quello cioè di una persona senza un’età definita che si porta addosso il segno di riconoscimento di chi è “posseduto dalla poesia”. Continua a leggere

Gianluca Fùrnari, la rivelazione poetica del 2016

gianluca

Gianluca Fùrnari, Premio Poesia Città di Fiumicino per l’Opera Prima 2016

di Luigia Sorrentino

Carmina vel caelo possunt deducere lunamI canti possono trarre giù dal cielo la luna. – E’ il verso tratto da Le Bucoliche di Virgilio e posto in epigrafe a Vangelo Elementare di Gianluca Fùrnari (Raffaelli Editore, 2015): ciò che non è concesso all’uomo può farlo la poesia. Il canto del poeta è capace di generare un’energia fenomenica superiore, e, con quella forza attiva, compiere la realtà, trasformarla, per poi trovare in essa piena corrispondenza. I Carmina ai quali fa riferimento Fùrnari, conservano nell’etimo l’antico significato di incantesimi, sorgenti di illusioni, rituali, capaci di riunire, mettere insieme, una forza reale, tangibile, che supera l’immaginabile. I Carmina sono un’azione collettiva molto più forte di quella compiuta da un uomo solo: “Eravamo invincibili nel canto/ come rivolta, noi dominavamo/ la forza formidabile dei nomi”. Continua a leggere

Presentazione alla Biblioteca Nazionale Centrale di Roma, Maurizio Cucchi, Poesie 1963 – 2015

9788804642824_0_0_1561_80Biblioteca nazionale centrale di Roma
Con il patrocinio Premio Poesia Città di Fiumicino
Presentazione volume Maurizio Cucchi, Poesie 1963 – 2015
Mercoledì 30 novembre ore 17:00

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Nadia Agustoni, “Racconto”

copyright photo: Poesia, di Luigia Sorrentino

copyright photo: Poesia, di Luigia Sorrentino

di Luigia Sorrentino

Nadia Agustoni dopo “Lettere della fine” pubblicato nel 2015 con la collana “licenze” Vydia Edizioni, ci consegna un nuovo libro di poesie, “Racconto“, nella collana “i domani” Nino Aragno Editore, curata da Maria Grazia Calandrone, Andrea Cortellessa e Laura Pugno. Con questa raccolta la Agustoni consacra la seconda fase della sua produzione poetica inaugurata proprio con le “Lettere“, opera seconda classificata al Premio Poesia Città di Fiumicino 2016. Continua a leggere

Roberto Mussapi è il vincitore del Premio Poesia Città di Fiumicino 2016

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La Giuria Tecnica del “Premio Poesia Città di Fiumicino”, composta da Milo De Angelis, Fabrizio Fantoni, Luigia Sorrentino, Emanuele Trevi, Valentino Zeichen  e il comitato d’onore composto da Vittorio Sgarbi e Tommaso Cerno, hanno selezionato l’opera vincitrice della Seconda Edizione e ha consegnato il primo premio a  Continua a leggere

I cinque Finalisti del Premio Poesia Città di Fiumicino 2016

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La Giuria Tecnica del “Premio Poesia Città di Fiumicino” – composta da Milo De Angelis, Fabrizio Fantoni, Luigia Sorrentino, Emanuele Trevi, Valentino Zeichen – ha selezionato i libri finalisti e i vincitori delle sezioni “Premio alla carriera”, “Premio opera prima”, “Premio poesia inedita”, “Premio studenti”.

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Franco Buffoni vince la Prima Edizione del Premio Poesia Città di Fiumicino

 

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La giuria tecnica composta da Brunella AntomariniMilo De AngelisFabrizio FantoniLuigia Sorrentino e Emanuele Trevi, coadiuvata dal Comitato d’onore, composto da Tommaso Cerno e Vittorio Sgarbi, ha conferito il Primo Premio Poesia Città di Fiumicino 2015, al poeta Franco Buffoni e alla sua opera:  “Jucci” (Mondadori, 2014).

Al secondo posto, Silvia Bre, con: “La fine di quest’arte”, (Einaudi, 2015). Terzo posto a Roberto Deidier, con “Solstizio”, (Mondadori, 2014). Quarto, Tommaso Di Dio, il più giovane dei poeti che hanno partecipato al premio, con “Tua e di tutti”,  (LietoColle, Pordenonelegge, 2014), risultato il più gradito “per acclamazione” dal pubblico che però non ha avuto diritto di voto.  Al quinto posto, Vladimir D’amora, con la sua opera prima “pornogrammia”, pubblicata da uno dei più famosi galleristi d’Italia, Emilio Mazzoli, (Edizioni Galleria Mazzoli, 2015).

Il Premio alla Carriera è stato consegnato al poeta Valentino Zeichen.

 

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Premio Poesia Città di Fiumicino 2015


premio_fiumicinoConferenza stampa di presentazione della Prima Edizione del Premio.

Verranno resi noti i nomi e le opere dei cinque finalisti che concorreranno ai due giorni di incontri a Fiumicino il 17 e 18 luglio 2015. La sera del 18 la giuria proclamerà l’opera vincitrice di questa Prima Edizione del Premio.

L’appuntamento è per venerdì 26 giugno 2015 alle ore 12.00 a Palazzo Valentini – Sala Peppino Impastato (Via Quattro Novembre, 119/A, Roma).

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Premio Poesia città di Fiumicino 2015

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BANDO

Art. 1

 

L’Associazione Culturale“Corte Micina”, con il patrocinio del Comune di Fiumicino, bandisce la Prima Edizione del “Premio Poesia Città di Fiumicino” per l’anno 2015, riservato ai libri di poesia editi. Continua a leggere