Maratona di poesia 2.0

Prosegue fino a domenica 28 marzo la maratona di poesia della Giornata mondiale della poesia 2021. Oggi leggiamo le poesie di Lavinia Alberti, Alessandra Bani, Valentina Calista, Raffaele Cesarano, Antonella Corna, Luca Gamberini, Davide Marinaro, Domenico Piccolo, Alessandro Sabatini, fra le centinaia che continuano a arrivare all’indirizzo email del blog di poesia dopo l’invito da me rivolto su Instagram. A queste poesie se ne aggiungeranno altre, tutte quelle ci arriveranno fino a domani sera, sabato 27 marzo 2021, poesie che invitano a riflettere, o si pongono come una riflessione, sul potere del linguaggio e sulla capacità creativa della persona.

(Luigia Sorrentino)

Lavinia Alberti

AURORE TIEPIDE

Aurore tiepide di un nuovo giorno
lambiscono i confini
di vallate solitarie.
Boccioli e tulipani,
erbe aromatiche
riportano la mente
alle tue dolci labbra.
Tenere carezze
ammorbidite dai tuoi sguardi.
Occhi che si perdono in attesa di nuove albe.

Lavinia Alberti è nata a Torino nel 1991, ma di fatto è di Palermo. Dopo una laurea in Lettere moderne, in Teatro, cinema e spettacolo multimediale e un master in comunicazione e giornalismo, ha iniziato a lavorare nel giornalismo collaborando con alcune testate cartacee e online. Ha pubblicato due raccolte poetiche: Gocce, nel 2019 e Incoerenze, nel 2020. Attualmente insegna Lettere a Mondovì (CN). Sta lavorando inoltre alla sua terza raccolta.

Alessandra Bani

Età di mezzo

Come sta la polpa nel guscio
mi sento protetta e sola
difesa
di vulnerabile essenza fatta

Fuori, il duro folle tempo
un irrisolto
combattimento

Cerco per l’oggi
il ricordo di una culla
Quella silenziosa gestazione
nella mente di Dio

Quando ero
ancora sconosciuta al mondo
solo un pensiero d’amore
che così mi volle
vita.

Alessandra Bani

Sono nata nel 1966, vivo in Toscana e il mio iter di studi si conclude con il diploma all’Istituto Magistrale Carducci della stessa cittadina.
Dopo il diploma ho scelto di approfondire i miei studi musicali studiando pianoforte comeprivatista. Sono sempre stata appassionata di musica e letteratura, fin da giovane mi sono dilettata a scrivere canzoni e poesie.
Molti argomenti del mio scrivere sono tratti dalla vita quotidiana: parlano di semplici fatti accaduti, raccontano la mia continua ricerca di un significato che vada oltre le apparenze.

Valentina Calista

Proteggimi
ovunque i miei piedi
passino silenti, lenti.
Proteggimi
dinnanzi al chiasso
che castiga
al buio che non parla
al vuoto che non cede
spazio. Proteggimi.
Tu grande, tu maestoso
ventre d’acqua e verde
riflesso nelle più fonde
disuguaglianze umane.
Tu infinito perpetuo
che poggia come lava
il suo suono d’esistenza
sulle nostre menti di polvere.
Tu, proteggimi,
ovunque le mie mani
sfiorino spine nella notte.

Valentina Calista, romana, insegna Lettere in una scuola di Brescia. Ha vissuto e lavorato in Inghilterra dove ha conseguito un PhD in Italian Studies alla University of Reading. Alla Reading University si è occupata della ricezione teologica e liturgica dei Salmi nella poesia salmodica di padre David Maria Turoldo. Suoi saggi sono apparsi su varie riviste internazionali quali Italian Poetry Review (Columbia University New York). Del 2012 è la sua opera prima di poesia La vertigine dell’andatura(Edizioni Ensemble). Del 2013 è la plaquette Oltretutto, Edizioni PulcinoElefante. Del 2015 è la sua seconda opera poetica Carne Sacra. Suoi inediti sono apparsi nella rivista internazione di poesia italiana Gradiva (Stony Brook University). Del 2015 è il racconto breve Erba e fango (Edizioni Ensemble). Del 2019 è L’abbraccio che manca al mondo (Ladolfi, 2019), finalista al Premio Acqui Poesia insieme a Mariangela Gualtieri. Recensioni al suo ultimo libro sono state pubblicate su Avvenire(22/12/2019) e su La Sicilia (05/04/2020). Il suo ultimo libro è Juvenilia. Il tutto che m’inonda, Delta3Edizioni. È anche cantautrice.

Antonella Corna

La primavera?
Buttala via…
ha stupidi germogli
e il vento
rende sgraziate le margherite.

E poi guarda!
Ti pare onesto il verde dei prati?
E il cielo?
Non ha colore, solo un ceruleo navigare
di nubi, senza approdi.

Che tempo è.

Meglio sputare il sale delle onde,
ammainare le vele,
sprangare le porte al sole.

E’ un assalto vigliacco
la nuova stagione.

Antonella Corna (San Severo FG) è Funzionario Unep presso il Tribunale di Foggia. Ha pubblicato tre Sillogi poetiche. In lavorazione la quarta.
Si è aggiudicata cinque primi premi assoluti, in poesia, (il più recente al Premio XI ediz. Biennale di Poesia e narrativa di Giano Vetusto 2021 )- e narrativa ( il più recente al Premio “Umberto Bozzini” 2019 di Lucera) e cinque secondi premi. Varie volte finalista, il più recente al premio Camaiore 2020. E’ nella giuria del Premio Rotary San Severo. Ha recensito molti autori tra i quali Vittorino Curci, Paolo Gambi ed è stata recensita a sua volta, tra gli altri, da Davide Rondoni, Enrico Fraccacreta, Antonietta Gnerre, Daniele Maria Pegorari.

Raffaele Cesarano


Germoglio

Come un fascio di luce, improvviso
ti attraversa gli occhi, è stato
rivederti. Rivelazione colta
dopo che è passato il segno.
Le mie corde, un giorno,
avranno melodie
da accompagnare al tuo canto.

Raffaele Cesarano, nato a Pagani in provincia di Salerno il 12 luglio 1994. Sono uno studente magistrale di ingegneria chimica per l’Università degli Studi di Salerno. La mia passione per la poesia è iniziata alle scuole medie, non so bene come, è stato come un innamoramento. Con gli anni scoprivo sempre nuovi poeti, italiani stranieri, contemporanei o di secoli scorsi, in particolare sono molto legato ai testi di Cesare Pavese. Già da adolescente mi divertivo a scrivere versi a cui però non davo importanza e sono andati perduti, dall’anno scorso però ho iniziato a scrivere e conservo le mie poesie in un quaderno. Per me la poesia è l’espressione di una mancanza.

Luca Gamberini

I giardini fioriscono per gli assenti.
E’ un ordine democratico
il creato
anche quando Dio deve prendere il biglietto.
Sui pistilli si ubriacano
api in controvento.
I gambi sono il bacio dei morti ai vivi.
Il polline nuota in un moto di vita perpetuo.

I giardini fioriscono per gli assenti.
I pollini si incuneano tra i seni.
I lasciti restano nei cassetti.
Le diapositive sono finite al secondo giorno.
Sembrava un marzo qualunque.

Luca Gamberini, Bologna, 1986, laureato in Lettere Moderne e in Scienze Storiche. Esordio poetico nel Gruppo77, uscito con Ensemble (“Un etto d’amore (Lascio?)”, 2018), e Mondadori (“Pensa che cretino che è l’amore”, 2021). Autore per il teatro, il monologo “Tra Venere e le Sirene” ha debuttato al Teatro degli Angeli nel gennaio 2020. Ha dato vita alla performance poetica #PoesiaEspressa in cui improvvisa poesie istantanee per il pubblico con la sua Olivetti Lettera22. Attivo anche nell’arte visiva ha debuttato presso Paratissima Art Fair, Torino, (novembre 2020) con la serie di poesie visive “Stilemi”. È contributor e co-fondatore del blog AlmaPoesia.

Davide Marinaro

Scavo
tra i detriti del giorno un po’ sprecato
gli stracci consunti di routine
colorano tormenti e clacson trascinati

Anche il fumo pare
ritornare affievolito al crepitio che sfama
ogni voglia d’ora d’aria
o nei giorni se appannati
una dose di chiarezza

-ma di cosa oramai
può cantare verso l’alto l’aedo
se discara è la sua voce
e gli occhi suoi calanti chiudono un sipario
sul grande bestiario all’ultima pièce:
“Un pazzo animale che datosi un nome
tronfio di bipede orgoglio
batte la testa incessante
per renderne eterno il suono”

E sia frastuono il verso della belva
confusa da orride irrisioni
Garrisca nel petrolio il gabbiano divertito
garrisca pure quello offeso:
Assuefatti avranno fame e opinioni

Il gallinaccio forse cerca
del silenzio avanzato nella cenere a cumuli
Familiari o rinnovati
svaporano ai soffi di un pennello acuminato:
a beccate ricalca sulle terga
scarabocchi di vergogne tumulate

Vola in tondo e inconscia brucia
la fenice, l’uccellaccio.

Davide Marinaro nasce a Palermo il 9 agosto 1999. Ha frequentato il liceo classico Umberto
l di Palermo e sta per concludere il corso di laurea in Lettere nella stessa città. Ha
partecipato nel 2020 alla pubblicazione di “Dolci fiabe siciliane” edita per Genius Loci

Domenico Piccolo

Più di un inverno
dove il gelo sotterra
anche quell’ultima speranza.
Meglio del maglione
che la mamma rammenda
ancora una volta
con la costanza di sempre.
Qui per dichiarare al cuore
l’inizio di un tempo che è solo per te.
Senza più affanni e ansie
di un mondo che non comprende,
ridotto ad assecondare altre maschere
oltre alle solite, più viscide e scomode.
Eppure il tuo udito non conosce distrazioni:
i ricordi spesso non bastano,
a volte consolano, magari feriscono.
La dolcezza è lì, intatta e disabitata
come la campagna abbandonata,
miracolosamente si apre a piccoli gesti,
insignificanti per chi ama
il teatro degli eccessi,
stravagante poesia di chi
al profondo di una voce
ammette il tuo speciale perché.

Domenico Piccolo è nato a Milano nel 1988 e vive a Verdello (BG).
Ha pubblicato due raccolte di Poesie: “Interiorità” (Gamba Edizioni, 2009) e “Nei silenzi delle parole” (Scatole Parlanti, 2019). Ha fatto parte dal 2008 al 2013 del Gruppo Artistico Fara – Stabile di Poesia di Bergamo e nel 2012 è stato presentato dal Cenacolo Orobico Poesia di Bergamo.
È stato premiato e segnalato in diversi concorsi letterari.

Alessandro Sabatini

L’agapanto

Settembre, eppure sboccia
l’agapanto nel mio cuore;
fra i rampicanti plasmati
nell’oblio della fornace
si fa strada il tenace fiore.

Se io mi ritrovo dinanzi a te
ecco che si abbarbica lo stelo
e nasce un petalo per il tuo mento,
un altro per il tuo seno.

Anche se ad aprile tu mi vedrai
spento, nella lotta con l’esistenza,
nel dolore consueto, tu non
disperare; è appassito il fiore
ma ricca ancora è la sementa.

Alessandro Sabatini ha 21 anni. Vive a Montecchio (TR). Questa è la sua prima pubblicazione di poesia.

4 pensieri su “Maratona di poesia 2.0

  1. Non un commento ma un ringraziamento sincero: per questa felice, bella e sensibile iniziativa.

    Cordialmente
    Alessandra

  2. Grazie di cuore Luigia per il bellissimo regalo che ci hai fatto. Che possa essere uno slancio per altre belle sorprese e collaborazioni. A disposizione, un caro saluto e abbraccio!

    Domenico Piccolo

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