Presentazione “Piazzale senza nome”

Quando ho scritto “Piazzale senza nome” – le poesie fra la fine del 2017 e l’inizio del 2018 – pensavo a un luogo che nella mia memoria era qualcosa di inerte, immobile, come le periferie che circondano le grandi città. Pensavo a un luogo preciso, che per me è esistito, è esistito veramente, una volta e per sempre. Un luogo che ho voluto salvare forse, come la promessa di una rinascita, salvarlo dal delirio, e al tempo stesso, salvarlo dalla sua indicibile quiete. Le parole sono nate da questo luogo, tra un respiro e l’altro, dal soffio di una creatura morente, come rivelazione di tutto ciò che è nascosto, che non vogliamo vedere. La parola si è sovrapposta, si è mischiata ai solchi lasciati sulla strada dai ragazzi invisibili della mia generazione, gli esclusi, quelli rimasti fuori dalla Storia.

Quando ho scritto il libro e ho scelto il titolo, che talaltro ha anche una sezione eponima, non sapevo che proprio a Torre del Greco, città dove ho vissuto fino a 24 anni, c’è davvero un “Piazzale senza nome”, un luogo invisibile, una penombra, in cui si sono realmente incrociati i destini di molti giovani divorati dal sogno della vita. Eppure io conoscevo ante rem questo luogo,  questo spazio nascosto, senza nome, nel quale sono ritornata per preservare e proteggere le solitudini di questi ragazzi, per rivivere le loro stesse  privazioni, asfissiata dal ricordo di quelle brevi esistenze naufragate.

(Luigia Sorrentino)

EPIDEMIA

L’iniziazione era avvenuta nel piazzale della ferrovia mentre la brezza gonfiava la sera. una raffica violenta scopre i ragazzi sotto il cielo chiaro in un altro risveglio. il viaggio è appena cominciato. Nelle vene il freddo glaciale dell’inverno.
– Posso smettere quando voglio – disse con aria di sfida. Poi si allontanò rapido e la brezza spense la fiamma dei suoi capelli.
Te ne vai, solo, negli occhi e nel sangue. nessuno ti parla, nessuno. Un lago ti circonda.

Amasti il gelo della fine.
Ecceduti. Schiantati in gola.
In un unico accordo discendente.

 

da Piazzale senza nome, Collana Gialla Oro Pordenonelegge-Samuele Editore, 2021

1 pensiero su “Presentazione “Piazzale senza nome”

  1. La poesia ci richiama verso posti, cose e sentimenti che neanche noi sappiamo di conoscere. Scrivere non vuol dire dare agli altri ciò che sappiamo, ma scoprirlo insieme.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *