Luca Pizzolitto, poesie

Luca Pizzolitto

Nell’avanzo di parole
su cieli colmi di rabbia,
qui dove piove piano
e rinfresca la sera

cedi al vuoto, al niente,
il dono austero delle labbra.

Nell’ostinato silenzio di Dio,
nel tuo sguardo breve
di madre trova riposo
ogni mia lontananza.

***

L’azzurro del cielo
strappa e cade
nel dolore silenzioso
della sera.

Chiamare casa solo
la luce ferma del mattino,
l’aria di settembre
che si posa sul viso,
questo mio sconfinato esilio.

***

Luce lasciata e tersa
dei primi giorni di dicembre,
misericordia del vento sul
tuo viso gentile, tagliato dal freddo.

È il riverbero ostinato del vuoto,
è un peso greve sul cuore;
neve che accende e poi placa
l’inciampo della sera.

Andare in pezzi, fiorire un mattino.

***

È il cadere atroce della bellezza
tra la fame e il rantolo della ragione
non è muta la polvere

questo silenzio tra i nostri corpi,
l’inganno fragile delle mani.

****

Giorni si perdono nello spazio
sacro del ricordo, i nostri
volti illesi, trattenuti al pianto.

Guardo la neve cadere:
resta la cenere sul lavandino,
l’impronta confusa delle tue mani.

Splende di un disperato
splendore la vita. Continua a leggere

Maratona di poesia 2.0

Si conclude oggi, domenica 28 marzo, la maratona di poesia della Giornata mondiale della poesia 2021. Oggi leggiamo le poesie di Sabrina Amadori, Massimo Costantini,  Alessandra Leone, Ketty Martino, Nino Morena, Anita Piscazzi, Luca Pizzotto, Andrea Trotta, Michela Zanarella, fra le centinaia che ci sono arrivate all’indirizzo email del blog di poesia da me rivolto su Instagram in un video. Le poesie scelte invitano a riflettere, o si pongono come una riflessione, sul potere del linguaggio e sulla capacità creativa della persona. Grazie per aver inviato tante poesie!

(Luigia Sorrentino)

Sabrina Amadori

Questo inverno
è un lungo spazio bianco
la pioggia gonfia la terra
il silenzio degli alberi
che insegna a invecchiare.

da “Vuoto frontale”, Capire Edizioni, 2020.

Sabrina Amadori (Milano, 1992) si è laureata in Filologia moderna all’Università degli studi di Pavia. Insegna nella scuola secondaria di I grado. Ha pubblicato le raccolte di poesie “Vuoto frontale” (Capire Edizioni, 2020) e “Frammenti d’aria e grafite” (Ass. Culturale Il Foglio, 2015).

Massimo Costantini

Un addio

I binari sono rivolti a ovest;
uomini e titani in caotica sequenza,
sputati nell’oltre randomizzato.
Radici trapiantate, a volte capita,
verso l’ultimo traguardo.
C’è un brusio scomposto
di ferro e tirannia del movimento.
Spazio, tempo, olio e acqua
in questa eterna, impossibile fusione.
Ecco, copio solo cuori che indagano
dentro consumate rassegnazioni
o su speranze dolorosamente inquinate.
La frustata di un sibilo,
tra i lamenti del ferro.
Il rimmel che fugge nelle tue lacrime.
È questo l’attimo che squassa e lacera.
L’anima ora smarrita e imbelle
si piega stroncata nell’addio.
Ma per favore, non prestate orecchio
ai miei lamenti laici.

Massimo Costantini, nato a Venezia, professionista, sposato, un figlio.
Iniziato al piacere della scrittura, in particolare alla Poesia, da mia madre, già in età prescolare, continuo tuttora a praticarne le strade anche come autore.
Segnalato dalla giuria al “XXII Premio Laurentum per la Poesia”
Sono stato pubblicato in varie raccolte e antologie.
Partecipo al “Gruppo di Poesia Comunità di Mestre” Continua a leggere

Il tempo fertile della solitudine

Luca Pizzolitto

Addormentarsi vestiti
dove il mare è soltanto un’attesa.
La mano di mio padre
nello spazio santo del ricordo.
Le rondini migrano
verso terre lontane.
Questa improvvisa moria di pesci
annuncia la fine dell’estate.
Una pioggia sottile nell’aria,
odore di menta e rosmarino.

A volte, nevica anche qui
sulle strade abbandonate
di questa nera città.

Luca Pizzolitto, Campanotto 2018 Continua a leggere