“Per il verso giusto”, i poeti su Radio Uno

Appuntamento

Dal 4 luglio al 5 settembre 2012 va in onda tutti i mercoledì su Radio Uno “Per il verso giusto” un ciclo di incontri con i poeti contemporanei, programma radiofonico ideato e condotto da Luigia Sorrentino, poeta e giornalista di Rainews24. Tra i protagonisti, alcuni dei più importanti poeti italiani: Mario Benedetti, Milo De Angelis, Giuseppe Conte, Maurizio Cucchi, Biancamaria Frabotta, Mariangela Gualtieri, Vivian Lamarque, Elio Pecora, Valentino Zeichen con una sola eccezione: una poeta della generazione degli anni Sessanta, Nadia Agustoni. Il format durerà mezz’ora e si avvale della collaborazione artistica di Gianmaurizio Foderaro e Danilo Gionta.

“Nessun altro mezzo di diffusione mediatico è più adatto della Radio per la diffusione della voce del poeta – spiega Luigia Sorrentino fondatrice del primo blog di poesia della Rai http://poesia.blog.rainews.it/ – e aggiunge “I poeti che partecipano a questo primo ciclo di appuntamenti su Radio Uno, il canale diretto da Antonio Preziosi scrivono poesia da più di quarant’anni e pertanto meritano un Grande Ascolto. Nadia Agustoni, in questo caso, è un’eccezione e una sperimentazione: è stata da me scelta perché la sua poesia oltre a toccare tematiche civili molto importanti, come quella del lavoro in fabbrica, rappresenta la continuità nella tradizione poetica italiana.

“Per il verso giusto”, dieci puntate con i poeti contemporanei, andrà in onda tutti i mercoledì dalle 5:40 alle 6:00 fino al 5 settembre 2012 e avrà come ospite ogni volta un poeta diverso. Il nucleo tematico della trasmissione è l’autobiografia raccontata attraverso la lettura della poesia che porta dentro di sé il mondo in cui è maturata l’opera poetica. Durante la puntata, il poeta leggerà una o più poesie, alle quali si agganceranno tutta una serie di aneddoti, racconti, ricordi lievi, ritratti sfumati capaci di far luce su rituali e segreti che appartengono al poeta e che hanno reso celebre la sua poesia.

Chi si sintonizzerà su Radio Uno, entrerà nel ritmo lento, riflessivo, della parola che si fa poesia fino a percepire il battito cardiaco dell’ascolto, della risonanza. La vera poesia – aggiunge la Sorrentino – non ha bisogno di spettacolarizzazione. Quel che davvero conta è la parola, quel rivolgersi così umano della parola del poeta. Forse a qualcuno potrà sembrare strano che nell’era di internet e dei social networks, io mi prefigga, con questo programma, semplicemente ed unicamente, il ritorno alla parola, a un suono amico che entra nelle case degli italiani mentre fuori sorge un nuovo giorno.”

“Credo fermamente che in una società come la nostra” -conclude la Sorrentino – in continua caduta e perdita di valori umani, il poeta debba tornare a ricoprire un ruolo di primissimo piano nella società contemporanea. La poesia, bene raro e prezioso, indica infatti la strada interiore che deve essere percorsa, preservata e custodita. La poesia è ‘canto’, si tramanda da generazione a generazione e deposita in noi ‘un suono di culla’, una consolazione.”

 

 

 

 

11 pensieri su ““Per il verso giusto”, i poeti su Radio Uno

  1. grazie Luigia, una grande occasione per chi ama la poesia…. è vero, la parola nella sua semplicità continua ad essere destabilizzante, anche nella stupida frenesia dell’oggi… è vero i poeti dovrebbero riavere un ruolo centrale nella nostra vita anche perché come dice Milo De Angelis “a differenza di Socrate, il poeta non sa di sapere”…. un saluto, giov.nacca P.S.:solo non ho capito bene, la trasmissione inizia alle 5 e 40 del mattino???

  2. La radio è cruciale per la poesia. allora ottima iniziativa questa tua, Luigia, per diffondere la forza densa della pura parola poetica, per vincere il frastuono e il vuoto che spesso proviene dai media e ci ottunde. Spero che la fascia oraria possa avanzare verso ore più centrali o se ne possa fare una replica non dico serale, ma almeno notturna! e credo sia utile che tutti i lettori/ascoltatori di poesia facciano sentire forte questa richiesta per un orario di ascolto più fruibile.
    un abbraccio,
    annamaria ferramosca

  3. cara Sorrentino,i tuoi sforzi per la diffusione della poesia sono encomiabili e ti ringrazio molto! come al solito la poesia e tutta l’arte nei suoi vari linguaggi è sempre o spesso a margine,non c’è voglia da parte di chi decide di rompere qualche confine,è importante solo l’auditel?PENSARE A QUANTE realtà VIVONO GRAZIE ALL’ARTE!non conosco bene il meccanismo ma dicono che ci sia un pò piu di sensibilità sulla 3,ti risulta??grazie ancora e ti auguro una felice estate.un caro saluto.

  4. E’ un fatto che le parole del poeta comunicate attraverso la poesia, solo perché inserite nel contesto poetico, pur se comuni e semplici, acquistano una specie di candore primigenio, diventano “altro”, una specie di epifania verbale, e, nello stesso tempo, una identità definita e immutabile nello specifico contesto in cui il poeta le ha inserite. Succede come per un oggetto reso opaco dal tempo e dall’uso il quale, attraverso un bagno rigenerante, ritrova tutta la sua lucentezza e preziosità originarie…
    Sono d’accordo che la parola poetica debba essere “offerta” con voce naturale e chiara.

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