Lewis Hine in mostra a Milano

Appuntamento

Sessanta fotografie originali di Lewis Hine, provenienti dalla collezione Rosenblum di New York, saranno esposte per la prima volta a Milano dal 20 novembre al 2 febbraio 2013.
Come ha precisato il direttore Camillo Fornasieri la mostra, dal titolo ‘Lewis Hine. Costruire una Nazione. Geografia umana e ideale’, è uno degli eventi più importanti in programma al Centro Culturale di Milano di Via Zebedia che andranno avanti fino a primavera.  L’esposizione fa parte dell’ ‘Autunno americano’, ed è organizzata in collaborazione con Admira e vuole dar lustro all’opera del fotografo-sociologo che agli inizi del secolo scorso testimoniò l’affermarsi di un’epoca nuova, anche attraverso immagini-icona come quella degli operai seduti sullo scheletro dell’Empire State Building in costruzione a New York. L’iniziativa, si inserisce in un programma di appuntamenti che vogliono parlare “dell’uomo, della persona con il suo desiderio di comunità, convivenza, speranza nel nuovo contesto di una crisi”. Continua a leggere

Vàclav Havel, modello di democrazia

“Io credo che la democrazia non sia possibile senza un vasto spettro politico che esprima tutte le opinioni. Ed è naturale che coloro che hanno orientamenti simili tendano ad associarsi in partiti. Ma sono perplesso sull’enfasi che viene posta sul ruolo dei partiti, anche se ammetto che finora non è stato inventato niente di meglio per realizzare appunto un vasto spettro politico nelle società democratiche. E ancora più perplesso sono quando al primato dei partiti si finisce per subordfinare l’interesse generale, quando l’appartenenza a un partito diventa lo strumento per assicurarsi una carriera più rapida. In concreto, quando da noi si parla della legge elettorale io mi batto affinché l’appartenenza ad un partito non prevalichi le individualità, non schiacci la personalità dei candidati. Credo che un sistema politico ottimale non debba avere diù di cinque partiti. […] quello che vorrei evitare, è che si creino due grandi partiti e un terzo piccolo, che diventi l’ago della bilancia e di fatto abbia in mano il destino del paese.”
(Vaclav Havel, 1990) Continua a leggere

Addio a Jirous, il poeta della dissidenza

Lo scrittore ceco Ivan Martin Jirous, poeta icona della dissidenza al tempo del regime comunista nella Repubblica Cecoslovacca, è morto il 10 novembre 2011 in un ospedale di Praga all’età di 67 anni.

Nel 1968, durante la Primavera di Praga, il giovane Jirous, all’epoca promettente storico dell’arte, entrò in contatto con il famoso gruppo underground di rock psichedelico ‘The Plastic People of the Universe’, inizialmente composto da Milan Hlavsa, Michal Jernek, Jiri Stevich e Josef Brabec. Continua a leggere