Arte Classica, Moderna e Contemporanea

Come cambia il senso estetico nell’arte dalle origini ai giorni nostri, e un’ipotesi per il futuro.

L’arte visiva è qui colta dalle origini ai giorni nostri nei suoi sviluppi essenziali, da una tradizione espressiva alla emancipazione che caratterizza la modernità. Pur in questo evidente cambiamento Nicola Vitale riassume, con semplicità e chiarezza, i cicli epocali in cui l’arte sembra ripetere analoghe strutture profonde. La fase nascente (arte greca arcaica, bizantina e moderna) ha caratteristiche reintegrative che riportano a una pienezza originaria. Ma nelle fasi successive l’arte occidentale decade, diventando celebrazione mondana, quindi lacerazione e, recentemente, provocazione. Questo ciclo per cui l’arte ricomincia costantemente da capo, mette in evidenza come oggi gli strumenti e le modalità con cui si realizza e interpreta l’arte contemporanea siano inadatti a comprendere il cambio di paradigma in atto. L’estenuata forma analitica in cui siamo immersi non è infatti commensurabile alle nuove esigenze spontanee di ritrovare una pienezza esistenziale che nell’arte visiva si esprime con lo splendore delle immagini. Bellezza profonda che prelude, in una forma già compiuta, a una trasformazione radicale della cultura. Nella seconda parte l’autore mette in evidenza quali sono i principali impedimenti ideologici per comprendere tale passaggio, avvenuto da tempo nella scienza, in un sorprendente riavvicinamento tra materie scientifiche e umanistiche, evidente nell’ormai consueto utilizzo da parte di matematici e fisici di criteri estetici per la formalizzazione di teoremi e leggi della natura. Continua a leggere

Franco Rella, “Il segreto di Manet”

 

Edouard Manet, “Olympia”, 1863 – dalla collezione Musée D’Orsay Paris

Édouard Manet è uno dei pittori più apprezzati e anche uno dei più misteriosi. Le sue tele suscitarono scandalo fra i contemporanei, e tuttavia,  ancora oggi Manet non smette di provocare inquietudine e disagio in chi osserva i suoi lavori. Poeti, scrittori e filosofi (da Zola e Mallarmé, fino a Foucault) hanno cercato di penetrare il mistero che avvolge sguardi e ambientazioni dei suoi quadri. Bataille sostiene che “l’Olympia svela ai nostri occhi il segreto di Manet. E’ svelato completamente soltanto nell’Olympia, anche se una volta scoperto ne troveremo un po’ ovunque le tracce ”  e aggiunge che senza dubbio Olympia è “l’avvenimento più significativo della storia dell’arte contemporanea”.  Bourdieu definisce le opere di Manet  la “bomba simbolica” che ha aperto la strada drammatica e avventurosa all’arte del XX e del XXI secolo. Continua a leggere

Opere Inedite, Nicola Vitale

 

nicola_vitaleA cura di
Luigia Sorrentino

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Da queste poesie recenti di Nicola Vitale (nella foto di Dino Ignani), emerge un profondo disagio, ma anche l’ossessivo bisogno di trovare  una via di uscita, evocando situazioni nitide, momenti di vita contemporanea che dalle tragedie collettive – che si confondono una nell’altra come in un labirinto – aprono improvvisi spiragli di intimità feconda, di possibilità inaspettate di rinnovamento.

Nicola Vitale è una figura particolare nel panorama contemporaneo, pittore e poeta attivo da molti anni, di genuina e originale ispirazione, di cui ci dà una prova sin dagli esordi. Non ha mai smesso di perseguire, appartato, questo suo filo espressivo che va potenziando e chiarendo. Continua a leggere

In memoria di te, Marcel Proust

Marcel Proust

Il 18 novembre 1922, novanta anni fa, moriva a Parigi, a soli 51 anni, per una bronchite mal curata, Valentin Louis Georges Eugene Marcel Proust, lo scrittore saggista e critico letterario francese, autore del monumentale ‘Alla ricerca del tempo perduto’, il romanzo scritto tra il 1908-1909 e il 1922 e pubblicato nell’arco di quattordici anni, tra il 1913 e il 1927, con gli ultimi tre volumi editi postumi.

Proust venne sepolto nel cimitero parigino del Peére Lachaise. Tutti i manoscritti delle opere letterarie di Proust sono attualmente conservati nella Bibliotheque nationale de France. Continua a leggere

In memoria di te, Edoardo Cacciatore

Appuntamento

In occasione del centenario della nascita di Edoardo Cacciatore domenica 18 novembre 2012 dalle 10:30 alla casa di Keats a Roma,  (Keats-Shelley House) di Piazza di Spagna, 25, testimonianze di: Giorgio Patrizi, Olga Recchia, Ruggero Savinio.

Intervengono: Annelisa Alleva, Luca Archibugi, Carlo Bordini, Silvia Bre, Maria Grazia Calandrone, Marco Caporali, Francesco Dalessandro, Tommaso Ottonieri, Stefania Portaccio, Luigia Sorrentino.

Seguirà una visita del museo e rinfresco. Continua a leggere

Biancamaria Frabotta,’Per il verso giusto'(I poeti su RadioUno)

Biancamaria Frabotta è il poeta protagonista della puntata del 25 luglio 2012 di “Per il verso giusto”, incontri con i poeti contemporanei, (in onda tutti i mercoledì dalle 5:40 alle 6:00 su Radio Uno), un programma ideato e condotto da Luigia Sorrentino per Radio Uno.
Biancamaria Frabotta è nata a Roma nel 1946, insieme alla Repubblica Italiana che i manifesti rappresentavano come una bella ragazza in piedi fra le spighe di grano. La Frabotta, saggista, critico letterario e poeta, è stata una figura di spicco del movimento femminista degli anni Settanta. Vive a Roma, e insegna Letteratura italiana contemporanea all’Università La Sapienza.
“Cardarelli restò il mio amore clandestino”, scrive Biancamaria Frabotta nel suo saggio “Quartetto per masse e voce sola” e nell’intervista spiega perché.  Il suo primo libro di poesie, uscito negli anni Settanta, “Affemminata”, ha un titolo quasi onomatopeico, che porta addosso tutto … il suono della donna. In realtà, come racconta la Frabotta è un neologismo da lei inventato per esprimere il disagio dell’essere donna, o donna poeta, o donna in poesia.
L’ultima raccolta di versi di Biancamaria Frabotta,  “Da mani mortali” è appena uscita con Mondadori, nel 2012.

Qui sotto “Per il verso giusto” Incontri con i poeti contemporanei di Luigia Sorrentino
Radio Uno, puntata del 25 luglio 2012 con Biancamaria Frabotta
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[flv]http://www.rainews24.rai.it/ran24/clips/2012/07/radio1_02072012.mp4[/flv] Continua a leggere

Claudio Magris, nel giornalismo c’è ‘la mania delle opinioni’

Nel giornalismo “c’è un po’ la mania delle opinioni, c’è un’ inflazione delle opinioni”. Ne è convinto Claudio Magris, germanista e scrittore, che oggi, giovedì 22 marzo riceve a Milano il premio E’ Giornalismo, dopo cinquant’anni di collaborazione con la carta stampata, dei quali 45 con Il Corriere della Sera.

Stando a quanto riporta l’Ansa due sono le cose che sottolineano il pensiero dello scrittore: da un lato la ‘mania del chiedere (n.d.r. o elargire) opinioni’, dall’altra la convinzione che il desk, i mezzi tecnologici di una redazione, non possono sostituirsi al vedere le cose (n.d.r. vederle come sono davvero).

Vale a dire – ma interpreto il pensiero di Magris – lo stare seduti a una scrivania, davanti a un computer con le agenzie che scorrono veloci (veloci anche le immagini che arrivano dalle agenzie e dai circuiti internazionali) al desk appunto, non può diventare l’unica nostra realtà . Perché – interpreto il pensiero di Magris – le cose, forse, vanno viste anche al di là delle notizie preconfezionate.  Fa parte del nostro mestiere di giornalisti. “Si può sostituire una macchina fotografica con un’altra – ha spiegato Magris – Continua a leggere

Al via il Festival ‘Dedica’ 2012 a Pordenone

La rassegna, promossa dall’Associazione Culturale Thesis, si tiene a Pordenone dal 10 al 24 marzo.

Si inizia oggi, 10 marzo 2012, con il Premio Nobel per la Letteratura, il nigeriano Wole Soyinka.  “La mia nazione è triste e imbarazzata per quanto è successo e per il fatto che ci siano vittime innocenti per la guerra in atto” ha detto Soyinka appena giunto in Friuli da Lagos (n.d.r. riferendosi al blitz anglo-nigeriano dell’8 marzo a Sokoto in cui è morto l’ostaggio italiano Enrico Lamolinara e il suo collega britannico.
“Partecipo al dolore della famiglia italiana – ha detto Soyinka. – Mi dispiace che i mali che affliggono il mondo abbiano raggiunto anche il mio Paese: l’epidemia del fondamentalismo si è sparsa in tutto il pianeta, ha raggiunto il continente africano, distrutto Stati come la Somalia, si è allargata alla Mauritania, sarebbe stato troppo ottimistico sperare che non
toccasse la Nigeria”. Per il premio Nobel quello in atto “è una sorta di imperialismo del fondamentalismo. Quelli che credono in una vita basata sulla razionalità non possono accettare questa dittatura dell’irrazionale”, ha concluso Soyinka. Continua a leggere

Dante Maffia, “San Bettino Craxi” e altri racconti

Venerdì 10 febbraio ore 18.00, Palazzo Valentini – Sala Di Liegro (via IV Novembre, 119/a – Roma) Presentazione del volume ‘San Bettino Craxi e altri racconti’ di Dante Maffia (Edilet, Edilazio Letteraria, pp.300, brossura, euro 14, prefazione di Alberto Bevilacqua). Sarà presente l’autore. 


Interverranno: Carmine Chiodo, Professore di Letteratura italiana moderna e contemporanea all’Università  “Tor Vergata” di Roma; Rocco Paternostro, Professore di Letteratura italiana all’Università “Sapienza” di Roma; Giorgio Taffon, Professore di Letteratura teatrale italiana all’Università “Roma Tre”; Aldo Onorati, scrittore e critico letterario; Marco Onofrio, scrittore, critico letterario e direttore editoriale di Edilet. Durante l’incontro si parlerà anche del precedente libro di Dante Maffia La donna che parlava ai libri  (Edilet, Edilazio Letteraria, 2010). Continua a leggere