
Edouard Manet, “Olympia”, 1863 – dalla collezione Musée D’Orsay Paris
Édouard Manet è uno dei pittori più apprezzati e anche uno dei più misteriosi. Le sue tele suscitarono scandalo fra i contemporanei, e tuttavia, ancora oggi Manet non smette di provocare inquietudine e disagio in chi osserva i suoi lavori. Poeti, scrittori e filosofi (da Zola e Mallarmé, fino a Foucault) hanno cercato di penetrare il mistero che avvolge sguardi e ambientazioni dei suoi quadri. Bataille sostiene che “l’Olympia svela ai nostri occhi il segreto di Manet. E’ svelato completamente soltanto nell’Olympia, anche se una volta scoperto ne troveremo un po’ ovunque le tracce ” e aggiunge che senza dubbio Olympia è “l’avvenimento più significativo della storia dell’arte contemporanea”. Bourdieu definisce le opere di Manet la “bomba simbolica” che ha aperto la strada drammatica e avventurosa all’arte del XX e del XXI secolo.
Franco Rella indaga le ragioni profonde della capacità attrattiva di Manet, soprattutto attraverso la lettura di Bataille che propone una vera e propria “scuola dello sguardo”. Perché è solo attraverso le parole di grandi scrittori che riusciamo a cogliere a pieno la forza dirompente degli artisti: così come arriviamo a comprendere Rembrandt e Giacometti solo attraverso le pagine scritte da Genet, Cézanne attraverso quelle di Rilke, Van Gogh grazie ad Artaud. Nessuno di questi scrittori è interessato ai problemi della storia dell’arte. Ognuno di loro è interessato al segreto che sta dietro l’opera d’arte.
FRANCO RELLA. Filosofo e saggista, ha insegnato Estetica allo IUAV di Venezia, interpretando la disciplina come un luogo di frontiera e di scambio tra arte e filosofia e muovendosi in entrambi i territori. È autore di saggi su arte, letteratura e filosofia. Tra gli ultimi titoli pubblicati: La responsabilità del pensiero (2009), Interstizi (2011), Ai confini del corpo (2012), e, con Bompiani, Forme del sapere (2014) e Immagini del tempo (2016).
€ 11,00 – Pagg. 190
Collana Grandi Tascabili