Opere Inedite, Nicola Vitale

 

nicola_vitaleA cura di
Luigia Sorrentino

____

Da queste poesie recenti di Nicola Vitale (nella foto di Dino Ignani), emerge un profondo disagio, ma anche l’ossessivo bisogno di trovare  una via di uscita, evocando situazioni nitide, momenti di vita contemporanea che dalle tragedie collettive – che si confondono una nell’altra come in un labirinto – aprono improvvisi spiragli di intimità feconda, di possibilità inaspettate di rinnovamento.

Nicola Vitale è una figura particolare nel panorama contemporaneo, pittore e poeta attivo da molti anni, di genuina e originale ispirazione, di cui ci dà una prova sin dagli esordi. Non ha mai smesso di perseguire, appartato, questo suo filo espressivo che va potenziando e chiarendo.

POESIE INEDITE DI NICOLA VITALE

Come può essere un amore in ritardo

se per eccellenza esso è in anticipo

sulla fine del tempo?

Ci siamo fatti domande su questo paradosso

del nostro vivere all’alba di una felicità che tramonta.

L’amore conserva se stesso quando tutto brucia

non è esposto all’intemperie

perche è sempre oggi che offre il suo battito.

Allora non c’è da ridire quando in vecchiaia

dismessi i falsi scopi ci è data un’altra vita

al largo di quelle isole di felicità

che si vedevano in mare

in certi giorni di bel tempo.

*

Prova a chiamare al telefono una donna

che non sa perché chiami.

Ti risponde dalla terrazza di un abisso

e vedi che lassù le cose hanno altri nomi

i sorrisi altri significati.

Richiamerà per dirti quanto vicina è al cielo

e in controluce pare circonfusa di aspettative

di speranze non suffragate.

Come possiamo solo cominciare

se non sappiamo che i complementari

possono nascondere i contrari?

Non sono le lingue diverse la difficoltà

ma l’esserci arrogati diritti di nascita

che non ci spettano.

Io uomo, lei donna a tutti gli effetti

col suo corollario di maternità.

Lei bella donna coi tacchi

e viceversa in preda all’ansia dello scadere dei termini.

Io capovolto e speculare

in preda a una natura insidiosa vorrei toccarle i punti prediletti

poi faccio progetti di vecchiaia.

Non ne veniamo a capo

siamo troppo previdenti

troppo informati su tutto.

*

Sembra di volare, poi cadi

e la frana dei pensieri pesa sullo sforzo di rialzarsi.

Ma cosa credevi di vedere

oltre la cortina dei falsi sorrisi?

Possibilità di fuga ridotte a numeri indecenti

che la folla dei matematici

giura essere probabilità irrisolte.

Vogliamo planare sul mondo

e dall’alto vedere altre cose

che chissà perché somigliano alle nostre

ma non lo sono.

Non una scienza appropriata

non un giro di sforzi sui nostri monitor

possono svegliarci.

Là fuori sentiamo già svanire le immagini

e per questo le incrementiamo…

ci facciamo coraggio tra moltitudini di amici

(che non lo sono).

*

Ecco la fiera di paese che scende

lungo i gironi della festa

dove la folla ha imboccato un’altra orbita

che illude di essere fuori dal gorgo.

Compriamo tutti un ricordino

ci farà bene al fiato che si accorcia.

Ma cosa ricordare tra le dubbie promesse

in questo frangente illuminato

dalle metafore delle costellazioni?

Meglio tenersi a giro di voce

tra imbonitori e giocolieri

tagliaborse e tagliagole.

Teniamoci per mano, attenti ai passi falsi

agli scivoloni nel buio.

*

Prendi e vai in lungo e in largo per il parco

attraverso i boschetti del sollievo

i prati della felicità

gira intorno a te stesso

per staccare l’ombra del sospetto.

Una bici senza freni può servire allo scopo

eludere il decretato fallimento

scoprire dietro ogni collinetta una corta illusione.

Gira e rigira intorno alle aiole fiorite a novembre

anziché nel tempo giusto dell’estate.

Evita l’impossibilità delle scelte

sbagliate, dei pentimenti affrettati.

Qualche passaggio nascosto forse c’è ancora

per partecipare alla festa dell’autunno

che colora le foglie.

Avanti e indietro, su e giù

intorno ai vuoti di memoria

alle occasioni mancate.

*

Dal Supermarket anche oggi Margheritine Bianco Forno

Dio vi benedica sostanze candide

non se ne può fare a meno per ringiovanire la giornata.

Kilocalorie appropriate, zuccheri addomesticati

per un sangue in fuga da una nottata da dimenticare.

Oggi è un altro giorno, via col vento sui pensieri di festa

assaporiamo queste gradite proposte

senza lamentarci degli andamenti del mercato

delle insufficienze dei figli

e dei padri,

delle ferite alla coscienza

che ancora dorme sul crinale dell’alba.

*

Cosa mangiare oggi che impigliato nei soliti sogni

non ho combinato molto?

Dovrei punirmi con le mie stesse mani

o perdonarmi con il mio stesso cuore?

Evitare di imbandire la solita festa

per un corpo che non la merita?

O ancora, prodigio del pensiero

giustificarmi con ragioni troppo costose

per decisioni da nulla?

Anche qui nel mio piccolo,

il gioco non vale la candela

i mezzi sono inadeguati alle funzioni.

Ci stiamo sprecando in auto convincimenti

in autocommiserazioni.

*

L’estate è tutta accumulata in un punto

dove si è appoggiato un cuscino di nuvole

grande come l’abisso

che separa la valle delle cave dai picchi

da dove rispondevano ai colpi i partigiani.

Il tempo guasto richiama una memoria

nello squarcio del cielo,

nelle abitudini calme

sommuove le questioni,

domande disimparate.

Cinquant’anni di vacanza in un sonno continuo

ordine stabilito da altri

giunto a scadenza dei termini.

Caduto il patto dell’elusa coscienza

terminata questa feria irregolare

la guerra ritorna nei nostri desideri perentori

figli illegittimi della libertà.

*

Dopo il funerale ti accorgi che

non è permanente

la coda per pagare una bolletta incomprensibile.

L’eternità non dura!

E dopo il triste ricevimento

la festa ai panini defunti

dopo un sorso di vin santo

si ricordano gli attimi

sconfinanti sul crinale alle spalle

volto a una distanza che non comprende sfondo.

Quindi si cerca di chiudere il cerchio

ristabilire ordine nelle parole mancanti

ricomporre la gerarchia dei concetti

tenere sott’occhio

qualcosa che non si muove.

*

Quando tutto è fermo

e anche il sole pare avere sospeso l’attimo

in un punto del cielo

ecco il vero spettacolo:

la vista da lassù che insegna

un modo di essere tra le cose

confuso nel verde delle foglie,

nei canti degli uccelli

che cantare non sanno.

E solo ora so di essere passato

per pensieri inopportuni

prima che cominciasse

che la storia della mia vita cedesse

per presentarsi alla stagione vera del non ritorno.

E ora che è tardi e la distesa del mondo

sembra ferma nell’onda dei campi

e la pianura è irraggiungibile

mi siedo nell’erba

ascolto il pianto delle cicale

e si ferma anche…

___

Nicola Vitale, (Milano, 1956) è poeta, pittore e saggista.
Dal 1987 espone i suoi dipinti in mostre personali e collettive in gallerie private e in spazi pubblici, in Italia e all’estero. Ha partecipato alla 54° edizione della Biennale di Venezia (Padiglione Italia). Sulla sua pittura hanno scritto tra gli altri, P. Restany, R. Bossaglia, E. Pontiggia, E. Krumm, F. Gualdoni.
Opere di Poesia: La città interna, in Primo quaderno Italiano, Poesia contemporanea, Guerini e Associati, Milano, 1991) a cura di F. Buffoni. Progresso nelle nostre voci (“Lo Specchio”, Mondadori, Segrate 1998) Finalista premio Gozzano 1998. La forma innocente, “La Collana”, Stampa, Varese 2001, a cura di M. Cucchi. Condominio delle sorprese, “Lo Specchio”, Mondadori 2008, Premio Reghium Julii 2009, Premio Laurentum 2009.
Narrativa Un posto per un anno. Romanzo. Moretti e Vitali, Bergamo 2016 (In corso di pubblicazione).
Saggistica Figura SolareUn rinnovamento radicale dell’arte, Inizio di un’epoca dell’essere. Saggi d’arte, Marietti 1820, Genova-Milano 2011, pref. M. Mazzocut-Miss.
Arte come rimedio – L’armonizzazione delle facoltà umane nei principi espressivi, Moretti e Vitali, Bergamo 2013.
AA VV, Pascoli e i poeti di oggi, a cura di Claudio Damiani e Andrea Gareffi, LiberAria Edizioni, Bari 2015.
La “solarità” nella pittura da Hopper alle nuove generazioni. Mimesis Edizioni, Milano-Udine, 2016. (In corso di pubblicazione).

 

 

 

 

 

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *