“Parole spalancate”, Festival Internazionale di Poesia

Parole spalancate Dal 1995 il Festival Internazionale di Poesia di Genova “Parole Spalancate”, la grande e prestigiosa manifestazione italiana dedicata alla poesia in tutte le sue forme, attira ogni anno nel capoluogo ligure i più importanti poeti del mondo e una folla di appassionati.

In questi anni hanno partecipato oltre 1000 poeti e artisti tra i quali i premi Nobel Walcott, Milosz, Soyinka e Coetzee e artisti come Lou Reed, Ferlinghetti, Adonis, Albertazzi, Bergonzoni, Foà, Vecchioni, Luzi, Zavoli, Benni, Jodorowsky, Tony Harrison, Ben Jelloun, Darwish, Sanguineti, Caparezza, Maraini, Capossela, Alvaro Mutis, Montalban, Juan Gelman e molti altri. Continua a leggere

Roberto Mussapi, “La piuma del Simorgh”

roberto_mussapi (foto di Antonio Lillo)

Roberto Mussapi (foto di Antonio Lillo)

E’ in libreria, l’ultimo libro di Roberto Mussapi che prosegue, con la impeccabile lucidità del visionario autentico, nella costruzione d’incanto dei suoi sapienti percorsi di narrazione lirica. Innumerevoli sono le figure e i personaggi in cui coinvolge il lettore nelle diverse sequenze, nei diversi “sogni”, di questo suo nuovo libro, dove, come ha scritto Yves Bonnefoy, torna a porsi in uno “spazio di poesia antropologica aperta alle proposte di differenti culture”. Continua a leggere

I poeti leggono i poeti, “Come musica la poesia”

Appuntamento

Dal 23 aprile al 20 maggio il Teatro Argentina di Roma apre le sue porte alla grande poesia del Novecento, raccontata attraverso cinque incontri che compongono la rassegna COME MUSICA, LA POESIA, un progetto a cura di Franco Marcoaldi, che rinnova la tradizione e l’impegno del Teatro di Roma di far incontrare poesia e teatro, due mondi in dialogo profondo tra di loro. Un itinerario poetico lungo un mese per rintracciare sul palcoscenico i volti e le voci, e riscoprire le personalita’, che hanno attraversato la stagione poetica del secolo scorso, da Attilio Bertolucci a Sandro Penna, da Giorgio Caproni a Elsa Morante, ed ancora tanti altri come Zanzotto, Montale, Saba, Ungaretti, Eliot, Szymborska, Pasolini, Pound, Bishop, Walcott.

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Ennio Cavalli, “Poesie con qualcuno dentro”

Nello scaffale
“Poesie con qualcuno dentro” di Ennio Cavalli
a cura di Luigia Sorrentino

“Chi si sarà dentro queste poesie, da doverlo annunciare apertamente, in copertina, quasi a titolo cautelativo? Chi si nasconderà dietro questa catasta di versi, messi a stagionare come d’abitudine, per ricavarne assi da costruzione? L’assenza di un’anima velata o un me stesso disunito, disarmato, diminuito? Ci sarà lui, il daimon dei convincimenti appassionati o lei che non è più, l’intatta, l’indifesa, l’inseguita? Quale altro ostaggio, personaggio, depistaggio? Quale impronta colonizzatrice sulla sabbia dei giorni? Il nulla coi suoi intagli, l’amore irragionevole, una favola per cauzione?
Qualcuno o più cose la fanno da padrone. Vedo un sentiero, una stradina bianca in fondo alla campagna. La cipria del nuovo itinerario brilla al sole. Il pifferaio magico regala spartiti laceri a chi lo segue. E chi lo segue imita i suoi silenzi…”

(Dall’introduzione dell’Autore) Continua a leggere

Andrea Molesini vince il Premio Campiello 2011

Andrea Molesini, vince con 102 voti il 49mo Premio Campiello (l’anno scorso la vera da pozzo era toccata alla sarda Michela Murgia).
Molesini, visibilmente emozionato, ha voluto dedicare il premio alla memoria dell’editrice Elvira Sellerio “perchè ha difeso la lingua dei padri dalla volgarità dei tempi”. Poi ha dedicato il premio ai librai “che fanno un lavoro difficilissimo”. Molesini è veneziano, per Mondadori ha scritto fiabe e romanzi alcuni dei quali tradotti in diverse lingue. Insegna Letterature comparate all’Università di Padova. Nel 1999 ha ricevuto il premio Andersen alla carriera. Ha scritto saggi e tradotto libri, ma “Non tutti i bastardi sono di Vienna”, edizioni Sellerio, è il suo primo romanzo. Il libro è stato pubblicato nel 2010. Continua a leggere

I miti greci, ‘Inesauribili segreti’

Venerdì 12 e Sabato 13 agosto alle ore 21.00, al Museo Canoviano di Possagno si svolge il tradizionale spettacolo di teatro e musica arrivato nel 2011 alla dodicesima edizione.

Gli “inesauribili segreti” citati nel titolo sono quella sublime miniera di idee e riti, di immagini e miti che noi moderni riconosciamo nelle antiche letterature occidentali: in quest’ottica la serata sarà una piacevole occasione di riscoperta o di primo contatto con alcuni autori moderni che a quel patrimonio attingono in modo manifesto o implicito. Continua a leggere

Festival di poesia di Medellin

Dal 2 al 9 luglio si terrà il Festival Internazionale di Poesia di Medellin.
Medellin, situata nella parte occidentale della Colombia, anche quest’anno si prepara a celebrare i poeti che provengono da ogni parte del mondo. Derek Walcott, premio Nobel per la Letteratura nel 1992, sarà il protagonista centrale di questa XXI edizione del Festival. Continua a leggere

Video, Derek Walcott legge ‘Nomi’

[flv]http://www.rainews24.rai.it/ran24/clips/2011/04/walcott-2.flv[/flv]

                                                   a cura di Luigia Sorrentino

Nel video Derek Walcott legge ‘Nomi’
Accademia Americana di Roma 17 marzo 2011

da “Isole – Poesie scelte (1948-2004)” di Derek Walcott, Adelphi Edizioni, 2009, trad. Matteo Campagnoli

La mia razza iniziò come iniziò il mare,
senza nomi e senza orizzonte,
con ciottoli sotto la mia lingua,
con un diverso sguardo alle stelle.

Ma ora la mia razza è qui,
nell’olio triste di occhi levantini,
nelle bandiere di campi indiani.

Iniziai senza memoria,
iniziai senza futuro,
ma cercai l’istante in cui la mente
fu tagliata in due da un orizzonte.

Non trovai mai l’istante in cui la mente
fu tagliata in due da un orizzonte –
per l’orafo di Benares,
per il tagliapietre di Canton,
quando una lenza affonda, l’orizzonte
affonda nelle memoria.

*

«La mia razza iniziò come iniziò il mare» dice Walcott nella poesia Nomi
Ma qual è la razza di Derek Walcott? E quando iniziò il mare?
Walcott: «Quando dico la mia razza intendo la razza caraibica che è una mescolanza di razze diverse. Nei Caraibi, sono rappresentati tutti i continenti del mondo: ci sono cinesi, siriani, francesi, africani. Dunque quando è iniziato il mare, la scopertaè iniziata anche la razza. La mia razza è la summa di tutti gli altri elementi.»

Video, Derek Walcott legge ‘Archipelagoes’

[flv]http://www.rainews24.rai.it/ran24/clips/2011/04/walcott-1.flv[/flv]

 

«La poesia di Walcott è adamitica nel senso che lui e il suo mondo sono usciti dal paradiso – lui, per aver assaggiato il frutto della conoscenza; il suo mondo, per ragioni storiche e politiche. “Ah, bravo terzo mondo!” esclama Walcott in un’altra poesia, e in questa esclamazione c’è molto di più che semplice angoscia o esasperazione. E’ una chiosa del linguaggio di fronte a un fallimento – non solo locale, ben più che locale – del coraggio e dell’immaginazione; è una risposta semantica all’insensata e traboccante realtà, epica nel suo squallore.»  di Iosif Bodskij

Nella foto, Derek Walcott e Luigia Sorrentino
17 marzo 2011
Accademia Americana di Roma Continua a leggere

Anteprima-video, Derek Walcott legge “Moon-Child”

La sala Aurelia dell’Accademia Americana a Villa Aurelia a Roma lunedi 4 aprile alle 21,00  si trasformerà in uno spazio teatrale per vivere l’atmosfera di canti e musiche caraibiche, con il Premio Nobel Derek Walcott e un cast di attori tra i quali Wendell Manwarren, Giovanna Bozzolo e Dean Atta che leggeranno in anteprima mondiale dalla nuova opera Moon-Child di Derek Walcott, ancora inedita in Italia (con un concerto di Ti Jean).
Derek Walcott – Premio Nobel nel 1992 – è nato a Santa Lucia un’isola dei caraibi, ed è vissuto lì per gran parte della sua vita, viaggiando spesso e insegnando all’estero, anche negli Stati Uniti (dove ha insegnato nell’Università di Boston fino al 2007). Oltre ad essere l’autore di sedici libri di poesie, Walcott è anche un regista teatrale e un commediografo e ha fondato il Trinidad Theater Workshop nel 1959, e il Boston Playwright’s Theater nel 1981.
Ha scritto molte opere teatrali e i testi per il musical di Paul Simon, The Cape Man

Luigia Sorrentino ha realizzato un’intervista con Derek Walcott (di cui vi diamo qui una brevissima anticipazione) in occasione delle due serate romane per ricordare l’opera di poeta e prosatore di Iosif Brodskij (del 17-18 marzo scorsi alla  John Cabot University e a Villa Aurelia, sede dell’Accademia Americana a Roma) . 

Derek Walcott, il più grande poeta delle Indie Occidentali, esprime nelle sue opere il conflitto tra l’eredità della cultutra europea e quella delle sue origini, Santa Lucia e i Caraibi.
Walcott ci ha anche parlato della sua attività di pittore e di illustratore, specificando però che le due attività sono da lui tenute ben distinte l’una dall’altra.

  [flv]http://www.rainews24.rai.it/ran24/clips/2011/03/walcott_31032011.flv[/flv] 

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Video, Derek Walcott legge “Preludio”, “Prelude”

Parliamo ancora di Derek Walcott e quindi, di Iosif Brodskij, che scrisse un saggio su Walcott pubblicato in  “Mappa del nuovo mondo”, Adelphi, 2008 (euro 10,00). 

Ne parliamo dopo la serata del 22 marzo scorso all’Istituto Svizzero di Roma, riprendendo un breve stralcio del saggio di Brodskij (Premio Nobel nel 1981) che scriveva a proposito di Walcott (premio Nobel nel 1992):  “Le vere biografie dei poeti sono come quelle degli uccelli, quasi identiche – i veri dati vanno ricercati nei suoni che emettono.  La biografia di un poeta è nelle sue vocali e sibilanti, nella sua metrica, nelle rime e nelle metafore. L’opera complessiva  di un poeta è una testimonianza resa al miracolo dell’esistenza ed è sempre, in un certo senso, un vangelo, i cui versetti convertono il loro stesso autore più radicalmente di quanto non convertano il suo pubblico. Nei poeti la scelta delle parole è invariabilmente più rivelatrice di qualsiasi elemento narrativo; ecco perchè i migliori tremano all’idea che qualcuno scriva la loro biografia.”

La prima domanda che pone Walcott a chiunque gli si rivolga è: “Lei è mai stata ai Caraibi”?
Quella domanda, in realtà, contiene in sè tutta la risposta, perché la poesia di Walcott assorbe dalle acque dello splendido mare dei Caraibi che lo ha cullato nell’infanzia e, nel contempo, attinge alle massime espressioni della poesia di ogni tempo e paese. Il risultato di questo viaggio nel mondo alla ricerca della autenticità della poesia è stupefacente. Walcott incanta perché descrive l’inesauribile bellezza del mondo, ma anche la perduta bellezza del mondo.

Walcott e Brodskij si incontrarono a Boston per la prima volta nel 1977 al funerale di Robert Lowell. Seduti nello stesso banco della chiesa, si guardarono senza parlare, ma ebbero lo stesso pensiero: «Se lui non piange, non piango nemmeno io». Sarebbero diventati fratelli per sempre.

Nella serata all’Istituto Svizzero di Roma Walcott ha letto dalla sua più recente raccolta “Isole” Adelphi Editore 2009, ha dialogato con il suo pubblico e con Vanni Bianconi, responsabile di Babel, il Festival di Letteratura e traduzione di Bellinzona.
Nel video qui sotto vi propongo un brevissimo stralcio della serata con la prima poesia letta da Walcott, Preludio, del 1948.  Il video è stato girato da me con una videocamera non professionale.
In primo piano, la lettura di Derek Walcott e i suoi lettori, moltissimi, in tutto il mondo.

 [flv]http://www.rainews24.rai.it/ran24/clips/2011/03/walcott_23032011.mp4[/flv] Continua a leggere

Derek Walcott all’Istituto Svizzero di Roma

Il Premio Nobel per la Letteratura nel 1992 Derek Walcott legge dalla sua più recente raccolta di poesie “Isole” (Adelphi, 2009), e dialoga con il suo traduttore italiano Matteo Campagnoli.

L’appuntamento è per martedì 22 marzo 2011alle ore 18.30 all’ Istituto Svizzero di Roma.

Dopo le letture, il direttore artistico Vanni Bianconi presenterà al pubblico romano “Babel”, il festival di letteratura e traduzione che si svolge da ormai sei anni a Bellinzona (Canton Ticino, Svizzera) e l’edizione 2011 dedicata alla Palestina.

Introduce Vanni Bianconi, direttore artistico di Babel – Istituto Svizzero di Roma – Via Ludovisi 48

 

 

www.istitutosvizzero.it

Tibuto a Brodskij, la letteratura davanti a ogni cosa

Due appuntamenti da non perdere.
Scrittori di fama internazionale come Roberto Calasso (Italia), Boris Khersonsky (Russia), Mary Jo Salter (USA), Mark Strand (USA), Derek Walcott (St. Lucia) e Adam Zagajewski (Polonia) saranno giovedi 17 marzo alle 19:00 alla John Cabot University (Via della Lungara, 233) e venerdi 18 alle 20:30 a Villa Aurelia, alla sede dell’American Accademy in Rome (Largo di Porta San Pancrazio) per ricordare, Iosif Brodskij, e la sua opera di poeta e prosatore “come si può supporre che vorrebbe lo scrittore stesso” . Così Roberto Calasso, che esprime, inoltre, la necessità di parlare oggi di ciò che non è stato scritto, ma che appartiene alla tradizione orale, che, secondo Calasso “è la più labile ed esposta a disgregarsi“. Due serate per parlare di qualcosa che c’era in Brodskij, ma non solo, due serate per ricordare qualcosa che “emanava da lui in nembi luminosi, spesso travolgenti, ma che non ho più ritrovato altrove, negli anni passati dalla sua morte”, come anticipa Roberto Calasso.

FARFALLA
I
Dirò: sei morta?
Con una vita di ventiquattr’ore!
Troppa amarezza
in questo scherzo del creatore.
Riesco con sforzo
a pronunciare <<vita>>
nell’unità di data
di nascita e di consunzione
fra le mie dita;
mi confonde sottrarre
una di quelle due grandezze
nello spazio di un giorno
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