Il libro degli allievi di Biancamaria Frabotta

Biancamaria Frabotta

Il libro degli allievi di Biancamaria Frabotta, funziona come un piccolo archivio storico meteoclimatico; un atlante di eventi e temperature registrati, nel corso di decenni, lì dove continuano a incontrarsi le stesse coordinate. Le flessioni e i climi qui rubricati si sono verificati su un’identica, tenace, geografia: tutti, sulla stessa mappa, abbiamo raccontato la medesima stagione: quasi quarant’anni di innamoramenti lirici, passioni civili, piani di studio, versi, lettere, chiacchiere e tesi di laurea.
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Il tempo del vino e delle rose

il-tempo-del-vino-e-delleLa rassegna di poesia in corso a Napoli dal 10 febbraio 2016,  proseguirà il suo programma secondo il calendario qui esposto.

Gli incontri inizieranno alle 18.00, e si svogeranno come i precedenti, al caffé letterario “Il tempo del vino e delle rose” di Rosanna Bazzano, in Piazza Dante 44/45 a Napoli. Continua a leggere

Mario De Santis, “Sciami”


foto mia scura
A cura di Luigia Sorrentino

E’ poesia che fotografa la realtà del nostro tempo quella di Mario De Santis nei suoi “Sciami“, raccolta di versi da poco uscita con Giuliano Ladolfi Editore (euro 10,00).

Una poesia che “aggrega tanto”, al punto che nelle poesie qui proposte, vi sembrerà di vedere i volti dei milioni di migranti e di rifugiati arrivati in Europa negli ultimi decenni.

Un io poetico che guarda alla Storia, oggettivamente, senza nascondere la forma interiore  dell’autore, percepita dal flusso ininterrotto di parole, dense, che hanno coscienza della brutalità del nostro tempo.

 

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Tutti con Jan Fabre, 24 ore in scena

Teatro: Jan Fabre, 24 ore no-stop contro sbornia socialMount Olympus – To glorify the cult of Tragedy
di Jean Fabre

Teatro Argentina
Roma

17 ottobre-18 ottobre 2015

24 ore di performance
            
Nota di Mario De Santis

Dilatazione del tempo. Un tempo che supera i suoi limiti, rompe gli schemi. E’ la forma è il contenuto del progetto Mount Olympus di Jan Fabre.

La forma – perché l’opera tutta e molte scene al suo interno – costringe lo spettatore ad una tensione fisica che impone una resistenza passiva nella percezione, al pari degli attori che sul palcoscenico spingono fino all’estremo certe prove fisiche.

La performance di Fabre, ha la durata di 24 ore, senza alcuna interruzione, dalle 19 del 17 ottobre, alle 19 del 18 ottobre, una sfida per il pubblico costretto a rimanere in sala fino allo sfinimento. E chi resta, sfugge per un giorno, a ciò a cui è stato abituato: la fruizione immediata, la brevità, la velocità. Un tempo che mangia tutto il tempo, che costringe a rinunciare al sonno, alle nostre attività diurne, ci tiene lì, in un rito in forma di spettacolo o, all’opposto, in uno spettacolo che ha la consistenza di un rito.

 

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Pino Tordiglione , “Il bacio azzurro”

 

baciodi Antonietta Gnerre

Il regista irpino Pino Tordiglione – dopo il successo del film sulla Beata Teresa Manganiello, approdato sugli schermi di Rai1, e quello sul viaggio Elettorale di Francesco De Sanctis – ha realizzato un nuovo brillante lavoro dal titolo: Il bacio azzurro, titolo che trae spunto da una poesia del poeta Federico Garcia Lorca sulla pioggia. La frase poetica centrale recita così, la pioggia “È un bacio azzurro che riceve la Terra”. Continua a leggere

Mario De Santis, La polvere nell'acqua

 
de_santis_coverE nascere di nuovo ragnatela o pioggia
di Chiara De Luca
Su La polvere nell’acqua di Mario De Santis (Crocetti 2012)
L’acqua è uno dei soggetti più affascinanti da osservare, ma è anche uno dei più sfuggenti e sorprendenti. Ritrarla fedelmente per come appare, o per come il nostro sguardo interiore la vede e vorrebbe rappresentarla, è una delle sfide più ardue. L’acqua non sta ferma un secondo, muta da un istante all’altro, si trasforma. Nell’acqua, sulla sua superficie, così come nei suoi abissi, avviene sempre qualcosa, qualcosa muore, qualcosa nasce, qualcosa si metamorfosa e origina altra vita o agonizza in un ibrido di vita eternamente quiescente. La polvere che si deposita sull’acqua non resta ferma, si sparpaglia e ricompone in nuove forme, traccia nuovi disegni. Perfino l’acqua stagnante non è mai ferma come sembra, ma accoglie un mondo brulicante, un movimento incessante. Anche il fango sul fondo forgia e disfa di continuo l’informe. Continua a leggere

Conversazioni su “Olimpia” alla Libreria Claudiana di Milano

Appuntamento

“Conversazioni su Olimpia” di Luigia Sorrentino (nella foto di Dino Ignani)  giovedì 6 giugno 2013 ore 18:00 alla Libreria Claudiana di Samuele Bernardini, in Via Francesco Sforza 16/A, Milano.
Introdurranno le “Conversazioni”, Chiara De Luca, Tommaso Di Dio e Fabrizio Fantoni, con: Nadia Agustoni, Mario Benedetti, Franco Buffoni, Luisa Cozzi, Milo De Angelis, Mario De Santis, Gabriela Fantato, Alessandra Frison, Vivian Lamarque, Franco Loi, Guido Oldani, Francesco Napoli, Viviana Nicodemo, Giancarlo Pontiggia, Mariapia Quintavalla, Luciano Ragozzino,  Ottavio Rossani, Isabella Vincentini, Nicola Vitale, Angela Urbano, Maria Di Lucia e molti altri .
Letture da Olimpia di Luigia Sorrentino. Continua a leggere

Intervista a Mario De Santis

Nello scaffale, Mario De Santis
a cura di Luigia Sorrentino

“La polvere nell’acqua” di Mario De Santis (Crocetti, 2012) ha in esergo un verso di Paul Celan, “Vi è un’ora che fa della polvere il tuo seguito”. Siamo di fronte a un’opera fluttuante, liquida, che cerca di disegnare una forma poetica, che si muove tra realismo e visione per disegnare la Storia, il paesaggio, della nostra epoca.

Intervista di Luigia Sorrentino
24 febbraio 2013

Mario De Santis qual è l’ora che fa della polvere il nostro seguito?

“L’ora della consapevolezza estrema, dello squarcio disperato che la storia ci ha consegnato ed è quella di un taglio dei ponti sia con il passato che con il futuro. Celan, che alla polvere non poteva guardare solo come metafora, avendo egli nella polvere dei forni perso la sua storia personale e biologica, ne rifà metafora di una polvere che resta polvere, osservando il proprio futuro come polvere, ovvero ciò che sarebbe seguito e a cui nessun alito divino poteva ridare vita. Per me un presente dilatato di questa fase di 900 terminale e di inizio del XXI secolo in cui stiamo alla Storia come ci può stare l’orfano senza genealogia e senza futuro.” Continua a leggere