Il libro degli allievi di Biancamaria Frabotta, funziona come un piccolo archivio storico meteoclimatico; un atlante di eventi e temperature registrati, nel corso di decenni, lì dove continuano a incontrarsi le stesse coordinate. Le flessioni e i climi qui rubricati si sono verificati su un’identica, tenace, geografia: tutti, sulla stessa mappa, abbiamo raccontato la medesima stagione: quasi quarant’anni di innamoramenti lirici, passioni civili, piani di studio, versi, lettere, chiacchiere e tesi di laurea.
Funziona, questa curiosa seduta di spiritismo, come un reportage corale da quei posti e da quei tempi, come una fuga a più voci (oltre trenta) ad ascoltare ininterrottamente, movimento per movimento, rincorrendo le molte eco di temi e contrappunti inseguitisi tra le generazioni nelle aule e nei collettivi, negli archivi e nelle cantine, nei libri e nelle dispense. Scrittrici di fama e blogger, poeti e ricercatrici, giornaliste e autori televisivi, dottorande, fotografi, professori, attivisti: ognuno ha modulato il suo canto di nostalgia e di omaggio rispondendo a una chiamata di gratitudine affettuosa. Come per ogni fuga che si rispetti, infine, c’è anche una coda, un’ultima voce sola con cui tutte le altre si sono intrecciate: la voce della professoressa, trascritta dalla lezione con cui si è congedata dalla sua professione d’insegnante ma non, ci pare, dell’insegnamento in sé, un’arte umana che forse scenderà alla sua stessa fermata, come la poesia.
Il libro degli allievi, Per Biancamaria Frabotta, con l’ultima lezione di Biancamaria Frabotta, è a cura di Alessandro Giammei, Bulzoni Editore, 2016 (euro 15,00)
Con interventi di: Edoardo Albinati, Vania De Luca, Mario De Santis, Melania G. Mazzucco, Carmelo Princiotta e molti altri.