Salman Rushdie presenta la sua autobiografia a Berlino

La libertà di espressione sopra tutto, ma un conto sono gli attacchi verbali e un altro alle persone: a sottolinearlo è lo scrittore Sulman Rushdie, prima vittima, con la Fatwa emessa contro di lui dal regime iraniano nel 1989 per il romanzo I Versetti Satanici, di una lunga dinastia di ‘eretici’ occidentali messi all’indice dall’Islam, e pretesto per una scia di attentati, omicidi e violenze come quelle scatenate ora dal film su Maometto The innocence of Muslims.

“Anche il Papa viene preso in giro tutti i giorni ma non si vedono cattolici fare attentati per il mondo”, dice. In un incontro a Berlino dall’Editore Berteslmann per l’uscita del suo ultimo libro – presente il gotha dell’editoria tedesca incluso il direttore per la cultura della Frankfurter Allgemeine Zeitung, Frank Schirrmacher (nella foto sotto) – Rushdie, rispondendo ai giornalisti, respinge il termine islamofobia: “non amo questa parola, tutto è legittimo”, la critica, la satira ma non la violenza. “Bisogna distinguere gli attacchi alle idee dagli attacchi alle persone”. Continua a leggere

Dire Poesia, Paul Polansky

Venerdì 27 aprile, nella Sala degli Stucchi di Palazzo Trissino, a Vicenza, terzo appuntamento della rassegna dedicata alla parola poetica
DIRE POESIA, TRA SCRITTURA E TESTIMONIANZA: LE LOTTE CIVILI E SOCIALI DI PAUL POLANSKY.

Al termine, l’inaugurazione di “Sotto torchio: le carte di Dire Poesia”: in mostra le plaquettes realizzate da Giovanni Turria per la rassegna dal 2009 (Vicenza – 23.04.2012) – Poeta, scrittore, giornalista, fotografo e operatore umanitario: il terzo protagonista di Dire Poesia 2012 sarà lo statunitense Paul Polansky, noto per il suo grande impegno nella difesa dei diritti umani delle comunità Rom dell’Est europeo. Continua a leggere

Günter Grass, “Ein absoluter Skandal”

“Uno scandalo assoluto”. Così il primo ministro israeliano Benyamin Netanyahu, in un’intervista al Welt  Am Sonntag definisce la poesia di Günter Grass “Ciò che va detto”. Nei suoi versi, Grass ha sostenuto che la minaccia nucleare israeliana verso l’Iran mette a rischio la pace nel mondo. “Il fatto che queste parole arrivino da un Nobel tedesco – ha aggiunto Netanyahu – e non da un teenager neonazista le rende ancora più indegne”. Continua a leggere

Günter Grass sta bene

Grass sta bene ed il suo ricovero in clinica è stato disposto solo da analisi mediche di routine. Il dottor Karl-Heinz Kuck, che ha in osservazione lo scrittore nella Asklepios-Klinik di Amburgo, ha spiegato oggi che “Grass non deve rimanere a letto, lavora e si gode dalla finestra la vista dell’Alster”, il piccolo lago situato al centro della città anseatica.Il dottor Kuck ha aggiunto che il ricovero in clinica di Grass era “programmato da tempo”, precisando che lo scrittore potrà essere dimesso in settimana. Continua a leggere

Günter Grass ricoverato all’ospedale di Amburgo

Il premio Nobel per la letteratura Günter Grass, 84 anni, è stato ricoverato oggi 16 aprile 2012 all’ospedale di Amburgo. Lo riferisce l’agenzia di stampa tedesca dapd che però non fornisce ulteriori dettagli. Lo ha riferito il tabloid tedesco Bild.

Nelle ultime settimane Grass è stato al centro di una polemica con Israele per una poesia, pubblicata il 4 aprile, che critica quella che ritiene l’ipocrisia occidentale sul programma nucleare israeliano e definisce il Paese una minaccia alla “già fragile pace mondiale” per il suo atteggiamento nei confronti dell’Iran. La pubblicazione della poesia sulla Süddeutsche Zeitung ha provocato reazioni durissime in tutto il mondo.  Continua a leggere

Dave Eggers non ritira il premio della Fondazione Gunter Grass

Lo scrittore americano Dave Eggers, ha deciso all’ultimo minuto di non partecipare alla cerimonia in cui gli sarebbe stato consegnato oggi il premio Albatross della Fondazione Gunter Grass. Il premio – 25mila Euro – verrà comunque inviato all’autore, ha reso noto la Fondazione a Brema.

Il 41enne Eggers aveva annunciato il mese scorso l’intenzione di non tenere per sé il premio ma di devolverlo ad un’associazione per la democrazia ed i diritti umani. “L’autore ha deciso di rinunciare alla cerimonia perché si sarebbe trovato a dover rispondere ad infinite domande su Grass, Israele e l’Iran” alla luce delle polemiche che oppongono il Premio Nobel per la Letteratura tedesco e Israele a seguito della pubblicazione da parte del primo di un poema critico della politica israeliana. Continua a leggere

Dura risposta di Günter Grass al Governo israeliano

Günter Grass ha preferito lasciar trascorrere qualche giorno prima di esprimersi sull’iniziativa del governo israeliano, che l’aveva dichiarato “persona non grata” per aver definito, in una poesia, Israele “potenza nucleare” in grado di minacciare la pace del mondo. 

Alla fine la risposta è arrivata: si tratta di una “misura coercitiva” che ricorda i metodi della Repubblica democratica tedesca, la Germania del regime comunista, ha scritto il premio Nobel per la Letteratura in un intervento pubblicato oggi, 12 aprile 2012, dalla  Sueddeutsche Zeitung con questo titolo: “Israels Innenminister Jischai bietet Grass Treffen an”. Continua a leggere

Accademia Svedese non toglierà il Nobel a Günter Grass

Il presidente dell’Associazione degli scrittori israeliani Herzl Hakak rivolge un appello ai letterati di tutti i Paesi del mondo affinché denuncino come “immorale” il poema pubblicato di recente dal premio Nobel tedesco Günter Grass sul quotidiano tedesco. L’appello è stato firmato anche da A.B. Yehoshua,  ma ignorato da scrittori come Amos Oz e David Grossman.  

Nel documento, il presidente dell’associazione, sollecita gli scrittori a «denunciarne» i contenuti dell’opera di Grass, che definisce “vergognosa e immorale”, affermando che essa “mira a delegittimare Israele e il popolo ebraico”.  

“Intendiamo rivolgerci – ha detto Hakak – al Pen Club e al Comitato per il Nobel, che si devono esprimere: qui non si tratta di politica, ma di morale, in quanto Grass si rende complice di un insabbiamento delle dichiarazioni genocide dei leader iraniani”. Il riferimento è ai proclami incendiari rimbalzati negli ultimi anni da Teheran in cui si auspica “la cancellazione dalle mappe geografiche del cancro sionista”.  

VEDI ANCHE ‘CIO’ CHE VA DETTO’ DI GUNTER GRASS (QUI)

VEDI ANCHE INTERVENTO DI ELIE WIESEL (QUI) Continua a leggere

Lo sdegno di Elie Wiesel, “Il vecchio tedesco ha rialzato la testa?”

“L’Iran è guidato da un crudele dittatore, che ha ripetutamente annunciato la sua intenzione di distruggere Israele. Quindi come mai Gunter Grass decide che Israele incarna la minaccia alla pace mondiale, e non l’Iran?”

Se lo chiede  Elie Wiesel, in un articolo apparso oggi sul quotidiano israeliano Yediot Aharonot in un commento alla pubblicazione della notizia sulle dichiarazioni fatte dal premio Nobel per la Letteratura tedesco che ha descritto Israele come una “causa riconoscibile di pericolo”. Lo scrittore di origine rumena sopravvissuto alla ‘catastrofe’, la Shoah, premio Nobel per la Pace nel 1986, ha commentato così: “Semplicemente non capisco. Cosa è successo? Forse il vecchio tedesco ha fatto il suo ritorno ed ha rialzato la testa?”

Critici, ma più differenziati i commenti dei due maggiori giornali, la progressista ‘Sueddeutsche Zeitung’, che ieri ha pubblicato la poesia
di Grass, ed il conservatore ‘Frankfurter Allgemeine Zeitung’ .

http://www.sueddeutsche.de/kultur/schriftsteller-verteidigt-israel-kritik-grass-geisselt-gleichschaltung-der-meinung-1.1327017 Continua a leggere

Günter Grass: “Ciò che va detto”

Con una poesia pubblicata oggi dalla ‘Sueddeutsche Zeitung’ lo scrittore e premio Nobel per la letteratura  nel 1999 Günter Grass interviene sui rapporti tra Israele e l’Iran e scatena un pandemonio in Germania. Secondo quanto riportano oggi i principali mezzi di informazione  lo scrittore nella poesia chiede alla Germania di non fornire altri sommergibili a Israele che potrebbe lanciare missili con testata nucleare contro l’Iran;  Grass sostiene infatti che l’arsenale atomico di Israele rappresenta una minaccia più seria della possibile atomica iraniana.  Il testo, rifiutato da Die Zeit, è stato pubblicato oggi dalla Suddeutsche Zeitung oltre che da altri quotidiani europei come “La Repubblica” e “El Pais”. Nella poesia Grass critica anche la politica tedesca rimproverando a Berlino di aver venduto e continuato a vendere armi letali a Israele.

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Yves Bonnefoy, Premio Internazionale Viareggio-Versilia

Il Premio Internazionale Viareggio-Versilia, che ogni anno viene assegnato in concomitanza con il Premio letterario Viareggio-Rèpaci «ad una personalità di fama mondiale che abbia speso la vita per la cultura, l’intesa tra i popoli, il progresso sociale, la pace», è stato attribuito per il 2011 a Yves Bonnefoy, nell’opera e nelle azioni del quale la Giuria unanime ha riconosciuto l’aderenza alle caratteristiche statutarie, volute da Leonida Rèpaci, nella convinzione che la voce universale di una grande poesia sia il più efficace veicolo d’intesa, di elevazione, di fratellanza e di pace tra le genti. Continua a leggere