Il tuo occhio guarda nel fuoco la visione brucia un gelo nutre il seme della luce nel ghiaccio, la banchisa celeste si sfa. Io non so quel che è stato la terra si cretta, escono scorpioni il ragno sale al centro della tela il mare opina che il sole esiste per tingersi di terra sulle acque pensieroso. Non oso, amore, non oso chiamarti. Appoggiata a una domanda non è una risposta ma tutto l’amore del mondo è una parola. Piero Bigongiari, una poesia da Antimateria, Mondadori, 1972 *** Ti perdo per trovarti, costellato di passi morti ti cammino accanto rabbrividendo se il tuo fianco vacuo nella notte ti finge un po’ di rosa. Quali muri mutevoli, tu sposa notturna, quale spazio abbandonato arretri al niveo piede, al collo armato del silenzio dei cerei paradisi che in festoni di rose s’allontanano? Eco in un’eco, mi ricordo il verde tenero d’uno sguardo che dicevi doloroso, posato non sai dove di te, scoccato dentro il misterioso pianto ch’era il tuo riso. Oh, non io oso fermarti! non i muri che dissipano di bocci fatui un’ora inghirlandata. Odi il tempo precipita: stellata, non so, ma pure sola Arianna muove dalla sua fedeltà mortale verso dove il passo ritrova l’altra danza. Piero Bigongiari, una poesia da La figlia di Babilonia, Parenti, Firenze, 1992
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Per Pier Francesco Paolini
Foto di Daniela Rampa
Il 22 marzo di quest’anno è morto Pier Francesco Paolini, che è stato uno dei migliori traduttori italiani del ventesimo secolo. Fu infatti traduttore prestigioso di classici inglesi e americani per le migliori case editrici italiane; tradusse per Feltrinelli, Bompiani, Mondadori, Rizzoli tutto il Gotha degli autori anglosassoni, da Conrad a Fitzgerald, a London a Capote, Mailer, Roth, Irwing, Virginia Woolf, Nabokov, Bukowski (è sua la traduzione di Storie di ordinaria follia), Bellow… Intellettuale raffinato e coltissimo, personalità schiva, Alfredo Giuliani lo definì “il più discreto, il più invisibile dei letterati italiani”. Continua a leggere
All’asta un’intera collezione di Joseph Conrad
Appuntamento
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Finirà all’asta da Sotheby’s a Londra la più completa collezione dedicata allo scrittore inglese Joseph Conrad (1857-1924) ancora in mani di privati. L’americano Stanley J. Seeger (1930-2011) uno dei più grandi collezionisti del XX secolo, ha riunito raccolte opere d’arte, libri, ceramiche e manoscritti di Conrad di notevole importanza. Ha, inoltre, accumulato in 50 anni, con passione e dedizione, la più grande collezione privata di prime edizioni, opere autografate, manoscritti, lettere e note di Joseph Conrad. Continua a leggere
Salman Rushdie presenta la sua autobiografia a Berlino
La libertà di espressione sopra tutto, ma un conto sono gli attacchi verbali e un altro alle persone: a sottolinearlo è lo scrittore Sulman Rushdie, prima vittima, con la Fatwa emessa contro di lui dal regime iraniano nel 1989 per il romanzo I Versetti Satanici, di una lunga dinastia di ‘eretici’ occidentali messi all’indice dall’Islam, e pretesto per una scia di attentati, omicidi e violenze come quelle scatenate ora dal film su Maometto The innocence of Muslims.
“Anche il Papa viene preso in giro tutti i giorni ma non si vedono cattolici fare attentati per il mondo”, dice. In un incontro a Berlino dall’Editore Berteslmann per l’uscita del suo ultimo libro – presente il gotha dell’editoria tedesca incluso il direttore per la cultura della Frankfurter Allgemeine Zeitung, Frank Schirrmacher (nella foto sotto) – Rushdie, rispondendo ai giornalisti, respinge il termine islamofobia: “non amo questa parola, tutto è legittimo”, la critica, la satira ma non la violenza. “Bisogna distinguere gli attacchi alle idee dagli attacchi alle persone”. Continua a leggere
Addio a Adrienne Rich, difese i diritti delle donne
E’ morta il 27 marzo 2012 all’età di 82 anni Adrienne Rich, la poetessa che si è fatta, negli anni e con il suo lavoro, espressione dell’oppressione delle donne e delle lesbiche.
E’morta a casa sua, a Santa Cruz, in California secondo quanto riportato dal New York Times. La causa del decesso è legata ad una complicazione della malattia, l’artrite reumatoide, che l’ha accompagnata per quasi tutta la sua vita da adulta e che l’ha debilitata nel corpo, ma non nello spirito. La Rich è stata per decenni fra le scrittici più influenti del movimento femminista e una delle più conosciute e riconosciute intellettuali americane nel mondo. Il mondo letterario è quindi in lutto.