Accademia Svedese non toglierà il Nobel a Günter Grass

Il presidente dell’Associazione degli scrittori israeliani Herzl Hakak rivolge un appello ai letterati di tutti i Paesi del mondo affinché denuncino come “immorale” il poema pubblicato di recente dal premio Nobel tedesco Günter Grass sul quotidiano tedesco. L’appello è stato firmato anche da A.B. Yehoshua,  ma ignorato da scrittori come Amos Oz e David Grossman.  

Nel documento, il presidente dell’associazione, sollecita gli scrittori a «denunciarne» i contenuti dell’opera di Grass, che definisce “vergognosa e immorale”, affermando che essa “mira a delegittimare Israele e il popolo ebraico”.  

“Intendiamo rivolgerci – ha detto Hakak – al Pen Club e al Comitato per il Nobel, che si devono esprimere: qui non si tratta di politica, ma di morale, in quanto Grass si rende complice di un insabbiamento delle dichiarazioni genocide dei leader iraniani”. Il riferimento è ai proclami incendiari rimbalzati negli ultimi anni da Teheran in cui si auspica “la cancellazione dalle mappe geografiche del cancro sionista”.  

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Il poema di Grass – che in gioventù indossò l’uniforme delle Waffen SS, esperienza tenuta nascosta per 60 anni e confessata solo qualche tempo fa dallo scrittore, oggi 84enne – ha suscitato diffuse reazioni di sdegno nell’opinione pubblica e da parte del governo israeliano, da cui ranghi non sono mancate persino accuse di antisemitismo e nazismo. Fino alla decisione, annunciata due giorni fa dal ministro dell’Interno, Eli Yishai, di dichiarare «persona non grata» nello Stato ebraico l’autore del Tamburo di latta.

Intanto, l’Accademia svedese che ogni anno assegna il Nobel per la letteratura non vede alcuna ragione di ritirare il premio a Gunter Grass: ”Non ci sono e non ci saranno mai discussioni all’Accademia svedese per ritirare il suo premio”, ha scritto sul suo blog il segretario permanente dell’Accademia, Peter Englund. ”Grass ha ricevuto il premio Nobel nel 1999 unicamente per i suoi meriti letterari, come tutti quelli che vengono premiati”.

In una poesia intitolata ”Quello che deve essere detto” e pubblicata lo scorso 4 aprile sul quotidiano tedesco Suddeutsche Zeitung, Grass aveva accusato Israele di minacciare la pace internazionale a causa del suo arsenale atomico e della sue minacce preventive nei confronti dell’Iran. Il governo di Tel Aviv ha dichiarato ”persona non gradita” lo scrittore, che già nel 2006 era finito al centro delle critiche per aver ammesso di aver fatto parte delle Waffen SS quando era giovane.

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