Lo sdegno di Elie Wiesel, “Il vecchio tedesco ha rialzato la testa?”

“L’Iran è guidato da un crudele dittatore, che ha ripetutamente annunciato la sua intenzione di distruggere Israele. Quindi come mai Gunter Grass decide che Israele incarna la minaccia alla pace mondiale, e non l’Iran?”

Se lo chiede  Elie Wiesel, in un articolo apparso oggi sul quotidiano israeliano Yediot Aharonot in un commento alla pubblicazione della notizia sulle dichiarazioni fatte dal premio Nobel per la Letteratura tedesco che ha descritto Israele come una “causa riconoscibile di pericolo”. Lo scrittore di origine rumena sopravvissuto alla ‘catastrofe’, la Shoah, premio Nobel per la Pace nel 1986, ha commentato così: “Semplicemente non capisco. Cosa è successo? Forse il vecchio tedesco ha fatto il suo ritorno ed ha rialzato la testa?”

Critici, ma più differenziati i commenti dei due maggiori giornali, la progressista ‘Sueddeutsche Zeitung’, che ieri ha pubblicato la poesia
di Grass, ed il conservatore ‘Frankfurter Allgemeine Zeitung’ .

http://www.sueddeutsche.de/kultur/schriftsteller-verteidigt-israel-kritik-grass-geisselt-gleichschaltung-der-meinung-1.1327017 Continua a leggere

Giampaolo Lai, lo scambio delle parole

Altre scritture: Giampaolo Lai
a cura di Luigia Sorrentino

Vi proponiamo oggi l’intervista di Pierrette Lavanchy allo psicoanalista Giampaolo Lai sul suo ultimo libro “L’eternità sulla Piazza del Mercato. Bilateral verbal trade”.Lai (medico e psicoanalista) è membro ordinario della International Psychoanalytic Association, (IPA). Tutta la sua attività scientifica e clinica è da sempre, concentrata sulle parole. Le parole nelle conversazioni professionali scambiate tra psicoanalisti, manager, giornalisti, insegnanti, avvocati e i loro pazienti (o clienti). Continua a leggere