Per Pier Francesco Paolini

 
Foto di P.F. Paolinidi Carlo Bordini

Foto di Daniela Rampa

Il 22 marzo di quest’anno è morto Pier Francesco Paolini, che è stato uno dei migliori traduttori italiani del ventesimo secolo. Fu infatti traduttore prestigioso di classici inglesi e americani per le migliori case editrici italiane; tradusse per Feltrinelli, Bompiani, Mondadori, Rizzoli tutto il Gotha degli autori anglosassoni, da Conrad a Fitzgerald, a London a Capote, Mailer, Roth, Irwing, Virginia Woolf, Nabokov, Bukowski (è sua la traduzione di Storie di ordinaria follia), Bellow… Intellettuale raffinato e coltissimo, personalità schiva, Alfredo Giuliani lo definì  “il più discreto, il più invisibile dei letterati italiani”. Continua a leggere

In memoria di te, Peggy Guggenheim

Peggy Guggenheim
a cura di Luigia Sorrentino

La Collezione Peggy Guggenheim è il museo più importante in Italia per l’arte europea e americana della prima metà del ventesimo secolo. Ha sede a Venezia, a Palazzo Venier dei Leoni, sul Canal Grande, in quella che fu l’abitazione di Peggy Guggenheim.

Aperto nel 1951 dalla nipote di Solomon R. Guggenheim, ricco industriale americano e collezionista d’arte, il museo ospita la collezione personale di arte del ventesimo secolo di Peggy Guggenheim, ma anche opere di altre collezioni e mostre temporanee. Continua a leggere

Il metodo di Fernanda Pivano, la testimonianza diretta

Fernanda Pivano e Luigia Sorrentino foto d’archivio

Fernanda Pivano nome tutelare della Beat Generation in Italia, ha iniziato la sua attività letteraria sotto la guida di Cesare Pavese, nel 1943, con l'”Antologia di Spoon River“, di Edgar Lee Masters. Successivamente ha tradotto molti altri romanzieri americani, Faulkner, Hemingway, Fitzgerald, Anderson, Gertrude Stein, corredando, a quasi tutte le sue traduzioni, saggi critici. Come talent scout editoriale ha suggerito la pubblicazione degli scrittori contemporanei più significativi d’America, da quelli citati negli anni Venti a quelli del dissenso negro, come Richard Wrigth, ai protagonisti del dissenso non violento degli anni Sessanta: Ginsberg, Kerouac, Burroughs, Ferlinghetti, Corso, agli autori ora giovanissimi quali Leavitt, McInerney, Ellis. Per quest’ultimo ha scritto un lungo saggio che costituisce una breve storia del minimalismo letterario americano.
Si è presto affermata come saggista confermando in Italia un metodo critico basato sulla testimonianza diretta, sulla storia del costume e sull’indagine storico-sociale degli scrittori e dei fenomeni letterari.

Intervista a Fernanda Pivano
di Luigia Sorrentino
Milano, 15 maggio 2005