Il tuo occhio guarda nel fuoco la visione brucia un gelo nutre il seme della luce nel ghiaccio, la banchisa celeste si sfa. Io non so quel che è stato la terra si cretta, escono scorpioni il ragno sale al centro della tela il mare opina che il sole esiste per tingersi di terra sulle acque pensieroso. Non oso, amore, non oso chiamarti. Appoggiata a una domanda non è una risposta ma tutto l’amore del mondo è una parola. Piero Bigongiari, una poesia da Antimateria, Mondadori, 1972 *** Ti perdo per trovarti, costellato di passi morti ti cammino accanto rabbrividendo se il tuo fianco vacuo nella notte ti finge un po’ di rosa. Quali muri mutevoli, tu sposa notturna, quale spazio abbandonato arretri al niveo piede, al collo armato del silenzio dei cerei paradisi che in festoni di rose s’allontanano? Eco in un’eco, mi ricordo il verde tenero d’uno sguardo che dicevi doloroso, posato non sai dove di te, scoccato dentro il misterioso pianto ch’era il tuo riso. Oh, non io oso fermarti! non i muri che dissipano di bocci fatui un’ora inghirlandata. Odi il tempo precipita: stellata, non so, ma pure sola Arianna muove dalla sua fedeltà mortale verso dove il passo ritrova l’altra danza. Piero Bigongiari, una poesia da La figlia di Babilonia, Parenti, Firenze, 1992
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ADDIO AL POETA C.K. WILLIAMS
Il poeta statunitense C.K. Williams, tra i maggiori autori di versi in lingu inglese della seconda metà del XX secolo, insignito del Premio Pulitzer e del National Book Award, è morto la notte tra sabato e domenica nella sua casa di Hopewell, nel New Jersey, all’età di 78 anni a causa di un tumore.
L’annuncio della scomparsa è stato dato oggi dalla famiglia alla stampa americana. Nelle sue poesie, dense di riflessioni morali ed etiche, vengono affrontati con passione temi come la guerra, la povertà ed anche i cambiamenti climatici, così come i misteri imponderabili della psiche.
A Roma, il 1° febbraio 2013, il poeta era stato protagonista a Roma a “Ritratti di Poesia”, la storica manifestazione che si tiene annualmente al Tempio di Adriano.
Luciano Erba, I miei poeti tradotti
Anticipazione editoriale
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Il 18 settembre Luciano Erba, uno dei grandi poeti di cui sentiamo la mancanza dall’estate di quattro anni fa, quest’anno avrebbe compiuto 92 anni. La casa editrice Interlinea lo festeggia a Milano alla vigilia di questo compleanno, mercoledì 17 settembre 2014, con la prima raccolta delle sue più belle traduzioni di cui era maestro, (Libreria “Vita e Pensiero”, 17 settembre alle 17.30 Largo Gemelli 1).
Il libro sarà nelle librerie da ottobre 2014.
I miei poeti tradotti (Interlinea 2014) è curato da Franco Buffoni con testi originali e traduzioni da Cendrars, Claudel, De Sponde, Frénaud, Gunn, Hugo, Jacob, Machado, Michaux, Neruda, Ponge, Racine, Reverdy, Rodenbach, Saint-Amant, Swenson, Villone e altri, alcune inedite (straordinarie e divertenti come quelle di Villon, Neruda, Hugo), alcune in riviste disperse o edizioni d’arte introvabili. Continua a leggere
La rivincita di Georges Braque
Appuntamento
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Parigi dedica la più grande retrospettiva a cinquan’anni dalla morte a Georges Braque, tra gli inventori del Cubismo e tra i grandi protagonisti delle avanguardie del Novecento. La mostra, visitabile al Grand Palais, fino al 6 gennaio 2014 espone 260 opere, provenienti da oltre venti Paesi diversi.
Brigitte Léal, la curatrice della mostra, ha lavorato all’esposizione per più di due anni. Il percorso cronologico comincia con il Fauvismo, nel 1906, che, come ha spiegato, “E’ una formidabile introduzione alla sua creazione, perché sarà un grande pittore di paesaggi, un grande colorista”. L’invenzione di Braque ha detto la Lèal, è che “sono quadri che esplodono di colori, colori che non hanno nulla a che vedere con i colori naturali del paesaggio, ed è proprio in questo che osserviamo una vera e propria invenzione, unica nel suo genere”. Continua a leggere