Giuseppe Conte, “Poesie 1983-2015”

 
giuseppe_conteOscar Mondadori a cura di Giorgio Ficara

Erede della tradizione del primo Montale e di Sbarbaro, attenta ai modelli di Goethe, Whitman, Lawrence e Borges, la scrittura poetica di Giuseppe Conte si è consolidata nel tempo seguendo i sentieri paralleli della prosa, come dimostrano l’insieme dell’opera romanzesca e gli scritti di viaggio raccolti in Terre del mito (1991). Con L’Oceano e il Ragazzo (1983) – salutato da Calvino e Citati come un libro di svolta nella poesia italiana – e Le stagioni  (1988), fino alle ultime Ferite e rifioriture  (Premio Viareggio 2006), si profila dunque una soggettività forte, estranea a qualunque minimalismo o  sperimentalismo, capace di mediare fra la passione della forma e la profonda conoscenza e frequentazione di culture e mitologie lontane, orientali e occidentali, e di coniugare una vena erotica con una vena metafisica e con la passione civile. Continua a leggere

Convegno su Giorgio Caproni & programma

Appuntamento

L’opera letteraria di Giorgio Caproni nel centenario della nascita.

Roma, lunedì 16 aprile 2012 alle  9:30 Istituto della Enciclopedia Italiana fondata da Giovanni Treccani. Palazzo Mattei di Paganica, Sala Igea (Piazza della Enciclopedia Italiana, 4).

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Giorgio Galli, ‘Paesaggi pasoliniani’

Nuova critica
a cura di Luigia Sorrentino


Vi invito a leggere i Paesaggi pasoliniani di Giorgio Galli, saggista e studioso di letteratura italiana. Sono infallibili e colpiscono per la lucidità dell’interpretazione. Giorgio Galli, che è nato negli anni Ottanta, nella sua analisi illumina il fallimento (o il tramonto) di una generazione all’interno della quale inscrive l’intera opera di Pier Paolo Pasolini. Galli infatti scrive: “L’avvento del consumismo ha segnato, per la sua etica e la sua ideologia, la definitiva irruzione della Storia e del tempo desacralizzato. Alla dinamica realtà dell’oro-decadenza, tipica dell’escatologia alla rovescia del pensiero europeo più conservatore, Pasolini arriva in seguito allo scacco della sua escatologia positiva, del suo millenarismo di cattolico marxista.”

A voi, nei commenti.


Paesaggi pasoliniani
di Giorgio Galli

Un grandioso fallimento – Citati ha sintetizzato così il senso dell’opera di Pasolini. Non credo avrebbe potuto dire meglio: la grandezza di Pasolini è soprattutto nella passionale coerenza con cui è riuscito a vivisezionare con la scrittura le sue lacerazioni (marxista e borghese, marxista e innamorato del Sacro, Continua a leggere

Giorgio Caproni, il centenario e tutte le iniziative romane

In occasione del centenario della nascita di Giorgio Caproni (Livorno 1912-Roma 1990), questa primavera la città di Roma si prepara a celebrare il poeta con due importanti iniziative, (nella foto di Dino Ignani).

Il 16 aprile la Biblioteca dell’Istituto dell’Enciclopedia Italiana Treccani dedicherà un’intera giornata al poeta di Livorno riunendo assieme insigni studiosi tra cui Sabino Cassese, Pietro Citati, Antonio Debenedetti, Adele Dei, Giorgio Devoto, Anna Dolfi, Biancamaria Frabotta, Luigi Surdich e Stefano Verdino.

Il 9 maggio sarà la Biblioteca Comunale “Guglielmo Marconi” dell’Istituzione delle Biblioteche di Roma a promuovere e a ospitare un’iniziativa dedicata al rapporto di Giorgio Caproni con la città di Roma e i quartieri della Capitale nei quali il poeta aveva abitato per più di cinquant’anni, dal 1942 al 1990. Durante la giornata verrà inaugurata una mostra dedicata al legame segreto e controverso di Caproni con la città di Roma. Il progetto ideato e curato da Elisa Donzelli nasce in collaborazione con i responsabili dell’area culturale della Biblioteca “Guglielmo Marconi” (Laura Alegiani, Stefano Gambari, Marina Girardet e Anna Taccone) e si avvale della partecipazione di Biancamaria Frabotta e della preziosa testimonianza di Attilio Mauro Caproni.

Pietro Citati ricorda Gene Pampaloni

Pietro Citati ricorda Geno Pampaloni nel decimo anniversario della scomparsa a Firenze. Martedì 15 novembre, alle ore 17.30, presso la Sala Ferri del Gabinetto Vieusseux in Palazzo Strozzi, si terrà una conferenza dell’illustre critico letterario in ricordo di un altro grande critico. L’attenzione assidua di Pampaloni verso gli autori contemporanei, espressa in innumerevoli collaborazioni ai più importanti quotidiani e periodici, ha segnato in modo inequivocabile le linee interpretative del Novecento italiano.

Il Gabinetto Vieusseux, si legge in un comunicato, è “particolarmente lieto di ospitare questo ricordo, espresso dalla prestigiosa voce di Pietro Citati, anche perché Geno Pampaloni è stato, sia pure per un breve periodo, direttore dell’Istituto”.

Nell’occasione verrà proiettato un documentario su Geno Pampaloni realizzato da Giorgio Tabanelli.

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