Premio Letterario Viareggio-Repaci, le terne dei finalisti

Sono state selezionate dalla giuria le terne dei finalisti del Premio Letterario Viareggio-Repaci. Per la narrativa sono Antonia Arslan, “Il libro di Mush” (Skira), Nicola Gardini, “Le parole perdute di Amelia Lynd” (Feltrinelli) e Giovanni Greco, “Malacrianza” (Nutrimenti).

I tre finalisti per la poesia: Sauro Albisani, “La valle delle visioni” (Passigli), Antonella Anedda, “Salva con nome” (Mondadori); Nino De Vita, “mini” (Mesogea editrice). Continua a leggere

Tintoretto, l’artista più terribile e moderno

Arte e Poesia
a cura di Luigia Sorrentino

E’ maestosa la mostra sul Tintoretto in corso a Roma alle Scuderie del Quirinale.  ‘Il più terribile cervello che abbia mai avuto la pittura’. Così Giorgio Vasari ritrasse Jacopo Robusti (o Canal) detto il Tintoretto (1519- 1594). Artista rivoluzionario, è tra i principali interpreti della pittura italiana del Cinquecento a non aver avuto in Italia una mostra monografica significativa. Se si esclude quella tematica dedicata ai Ritratti  tenutasi a Venezia nel 1994, l’ultima mostra sul maestro veneto risale al 1937, anche per l’obiettiva impossibilità di spostare i grandi teleri veneziani.

Tintoretto ha sempre suscitato in poeti, letterati e filosofi, una forte partecipazione emotiva. Goethe e Reynolds, Turner e Dalacroix, Stendhal e Ruskin, Prouste James, Gobetti e Sartre hanno scritto pagine penetranti sull’artista visto come un ispirato precursore della pittura moderna. Il Miracolo dello Schiavo  accoglie il visitatore. Tutta la luce cade sull’uomo nudo al quale stanno per essere cavati gli occhi e spezzati i denti. Un momento di straordinaria emozione. Interviene il santo, Marco scende su di lui per porre fine alla tortura. Un’opera che ispirerà Caravaggio ripetendola a modo suo nel Martirio di San Matteo. Continua a leggere

Beat Wysse all’Istituto Svizzero di Roma

Mercoledì 21 marzo 2012 ore 18.30 “L’immagine traumatica. La Chimera dell’identità culturale”. Conferenza del Prof. Beat Wyss (Staatliche Hochschule für Gestaltung Karlsruhe/Scholar in Residence ISR 2012)

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L’icona della Lupa Capitolina, riprodotta massicciamente in ogni forma su piazze, uffici e carte intestate, rappresentava durante gli anni trenta la romanità del regime di Mussolini. Continua a leggere

A Roma l’adorazione dei magi del Vasari

Esposta a Roma dopo 440 anni l’ “Adorazione dei Magi” di Giorgio Vasari (fino al 4 dicembre) a Palazzo della Cancelleria, nella “Sala dei Cento Giorni” affrescata dal Vasari.

In occasione del V centenario della nascita dell’artista, il Fondo Edifici di Culto presenta il restauro, di recente concluso, della preziosa pala d’altare vasariana proveniente dalla chiesa di Santa Croce di Bosco Marengo (AL), di proprietà del Fec.

Grazie alla collaborazione con il Comune di Bosco Marengo e con le Soprintendenze competenti, è stato possibile riportare a Roma il dipinto. L’opera, commissionata nel 1566 da Papa Pio V, fu realizzata dal Vasari a Firenze per il “Convento di Bosco” ma, prima di raggiungere tale destinazione, fu trasferita a Roma perché il Papa la potesse ammirare.