Cinzia Marulli, “La casa delle fate”

Nota dell’autrice

Per circa due anni ho portato avanti un laboratorio di poesia all’interno di una casa di riposo per donne anziane. Un’esperienza che mi ha fatto conoscere da vicino la condizione della terza età, forse quella meno privilegiata, più afflitta da problemi fisici e di malattia. Le case di riposo sono luoghi dove esistono situazioni di solitudine se non addirittura di abbandono da parte di figli e parenti lontani, ma anche di figli costretti a causa degli impegni lavorativi a “ricoverare” i propri genitori non più autosufficienti o totalmente invalidi. Sono situazioni complesse, ingiudicabili, che evidenziano una condizione difficile che andrebbe gestita con grande umanità. L’idea di questo laboratorio è nata spontanea dopo un breve ricovero di mia madre presso una di queste strutture, ricovero al quale sono dovuta ricorrere perché nessuna clinica riabilitativa pubblica aveva accettato di curarla a seguito di una frattura gravissima. In questo luogo, che mia madre stessa chiamò “la casa delle fate”, ho potuto offrirle una riabilitazione che l’ha portata a camminare di nuovo, piccoli passi, ma dall’enorme significato per una persona che si ritrova a vivere con un corpo morto e alla quale sono preclusi i più piccoli e umili gesti della quotidianità. Continua a leggere

Cinzia Marulli, “Percorsi”

cinzia_marulli_2Cinzia Marulli o la sfericità dell’essere

C’è leggerezza nelle poesie di Cinzia Marulli, non quella delle parole, ma del vento, delle nuvole, della nebbia. Ciò apre il cammino alla chiarezza. Al biancore. Sgretola l’oscurità, la rinchiude nell’ombra. Invita al viaggio. Ci mette in cammino sul sentiero. E riabilita, non la strada percorsa, ma, dopo di essa, il ritorno. Mi viene da pensare al poeta Piere Joris quando scrive “se ritorni, riporta il cammino con te”. Questo è un libro del ritorno, dunque, del ritorno eterno, Ma verso dove? Verso che cosa? Verso chi?
La poesia, secondo definizione, quasi, pone delle domande. E, soprattutto, è circolare. Su qualsiasi punto della sua circonferenza, essa è unita a un centro che non abbandona mai, poiché dimenticarlo sarebbe come dimenticare se stessa, divenire sciame di parole nell’eclissi delle nuvole. Queste poesie, questi “Percorsi” sono come aquiloni. Volano, si avvicinano alle nuvole, ma nessuna mano le abbandona. Ed è così, la mano del poeta, distribuisce i fili dal centro dell’esistenza. Il labirinto è lì, ma Icaro è lontano. Il poeta ha appreso la lezione della cera. Continua a leggere

Expò 2015, Sentieri di-versi

 

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30 poeti per un itinerario di poesia nel Parco Reale di Monza nel programma EXPO MILANO 2015 – realizzato da La Casa della Poesia di Monza in collaborazione con l’artista Maria Micozzi e la Casa editrice La Vita Felice. Continua a leggere

“I ricordi dovuti”, di Antonietta Gnerre


Antonietta_GnerreGiovedì 28 maggio
alle 18.00,  al Circolo della Stampa di Avellino (Corso Vittorio Emanuele) si terrà la presentazione del libro di Antonietta Gnerre I ricordi dovuti”, Collezione di quaderni di poesia “Le gemme” (2015).

Introduce Stefania Marotti, giornalista de “Il Mattino”.  

Interverranno, Cinzia Marulli, curatrice della collana Le Gemme, il poeta Davide Rondoni, il vaticanista di Avvenire, Mimmo Muolo, Paolo Saggese del Centro di Documentazione Poesia del Sud. Modererà la serata Cosimo Caputo. Continua a leggere

Premio Prata 2014


prata1LA CULTURA NELLA BASILICA, VIII edizione

Il Premio ha ricorrenza annuale e l’evento di premiazione si terrà Venerdì 12 Settembre, alle ore 19.30, nello splendido scenario della Basilica Paleocristiana della SS. Annunziata (Prata P.U. Avellino). L’Arcibasilica dell’Annunziata, un monumento particolarmente significativo, addensato retaggio della storia civile e della fede, che ha assunto negli anni il valore di simbolo e di rappresentazione dell’indissolubilità del legame tra collettività e luogo.
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