"Ifigenia siamo noi"

Ifigenia cover[1]
“Non è stata semplice né serena la scelta di realizzare una raccolta antologica di sole autrici donne. Generalmente, l’idea di compartimentare, di suddividere e di raggruppare la poesia, di catalogarla e di racchiuderla in funzione e in riferimento del fine proposto, del sesso degli autori, delle loro convinzioni, credi e quant’altro possa servire a differenziare l’attività poetica, non è una cosa del tutto convincente, e credo che ciò sia condivisibile dalla maggior parte degli “addetti ai lavori”, e forse anche da parte dei lettori che amano seguire questa affascinante espressione artistica. E’ certo, dunque, e ne siamo tutti convinti, che la poesia, e parlo qui di quella autentica, quella veramente impegnata, non è prerogativa esclusiva dell’uomo o della donna, non è appannaggio di questo o di quello, di un gruppo, di un consesso, di un’area: può certamente avere origine in quei contesti, ma poi, una volta che si è “liberata” e “librata”, la poesia vive di forza propria, in completa e giusta autonomia; diventa patrimonio di tutti. Continua a leggere

Vera Mocella, “Tra pietre troppo dure”

Nello scaffale
a cura di Luigia Sorrentino

Vera Mocella dedica la sua raccolta di versi “Tra pietre troppo dure” , Mef Editore, L’autore Libri Firenze 2012 (euro7,90)  a tutte le persone che hanno attraversato la sua vita donandole “la limpidezza del loro sguardo e la gratuità del loro amore”. Vera dedica queste poesie a chi vive nel suo cuore “come un canto o una melodia ininterrotta”.
Vera Mocella è nata a Napoli e vive tra Avellino e l’Alta Irpinia. Giornalista professionista dal 2006, ha collaborato con diversi quotidiani tra i quali “La Repubblica” e “La Nuova Sardegna”. La sua prima pubblicazione è del 2007 Destini di luce. E’ presente nella Storia della poesia irpina (dal primo novecento a oggi) scritta da Paolo Saggese. Continua a leggere