Wislawa Szymborska, “Vista con granello di sabbia”

Riletture
a cura di Luigia Sorrentino

Wislawa Szymborska, “Vista con granello di sabbia
di Giorgio Galli

Il problema della spaccatura fra l’io senziente (e pensante) e le cose è un antico problema. Ma, come molti antichi problemi, è rimasto insoluto ed anzi il progresso scientifico lo ha reso financo più complesso. Se i medioevali distinguevano fra una res e una vox, se Kant scindeva il fenomeno dal noumeno, oggi abbiamo il neurologo Rudolph Linas, che da qualche anno bandisce una verità sconvolgente: che quelli che noi chiamiamo “oggetti” in realtà non esistono, che i nostri sensi in realtà entrano in contatto con alcuni, pochi campi di forza elettromagnetici e ricostruiamo il mondo a partire da pochi dati fallaci; che, in definitiva, “vedere è come sognare”. Ma intanto, per secoli e secoli, l’essere umano ha non solo “ricostruito” il mondo sulla base dei sensi e della mente, ha non solo, adamiticamente, “dato un nome alle cose”, ma ha anche attribuito loro una personalità. Nessuno, fra quanti mi leggono, non ha mai detto “Se questi muri potessero parlare”, “Questa è la casa che mi ha visto crescere”. Rimane in noi un fondo panteista che ci porta ad animare gli oggetti. Non riusciamo a concepire un’esistenza priva d’intelligenza e sensazioni. Non riusciamo a concepire un’esistenza priva di vita. Litigare col navigatore o col computer è solo la proiezione, nel presente tecnologico, di un bisogno ancestrale: quello di dare un anima all’universo. Continua a leggere

Karen Blixen, Luigi Ontani, Eric Satie e Luchino Visconti

La Casina delle Civette di Roma, espressione dei gusti raffinati ed esclusivi del principe Giovanni Torlonia (1873-1938), dedica i suoi spazi, dal 4 aprile al 6 maggio, a Karen Blixen, (nella foto di Hugo Hellsten, 1957), Luigi Ontani, Erik Satie e Luchino Visconti, quattro grandi personalità europee del mondo delle arti che per la loro opera, le loro scelte e soprattutto il loro stile di vita rientrano nella categoria dei Grandi Dandies.

La mostra ‘L’angolo del dandy’ – promossa dall’Assessorato alle Politiche Culturali e Centro Storico -Sovraintendenza ai Beni Culturali di Roma Capitale e dall’Associazione Culturale ‘La coda dell’occhio’ – ricostruisce il profilo dei quattro personaggi con particolare attenzione ad alcuni aspetti meno noti della loro personalità/attività/produzione e prevede settimane “monografiche” con eventi ispirati a ciascun personaggio e al linguaggio artistico che lo caratterizza (Letteratura, Arti figurative, Musica, Cinema). Continua a leggere