Torino Spiritualità, “Impasto umano”

 

torino_spiritualitaTorino Spiritualità, in programma dal 23 al 27 settembre e dedicata al tema dell’impasto umano, è un’occasione per scoprire i tanti significati, le implicazioni meno evidenti e l’attualità di ciò che chiamiamo spiritualità. L’emergenza umanitaria dei migranti ne è l’esempio più evidente: quando decine di migliaia di esseri umani senza più nulla da perdere decidono di rischiare la vita anche solo per la speranza di un futuro migliore e si gettano stremati ai confini del “primo mondo”, è inevitabile sentirsi chiamati all’appello come uomini, come creature che per loro stessa natura non possono restare indifferenti alle sofferenze dei propri simili. Per questo, fin dall’inaugurazione, il Festival invita a riflettere sull’impasto umano che unisce tutti gli esseri umani, dai più fortunati ai disperati che muoiono sulle nostre frontiere. Continua a leggere

Wislawa Szymborska, “Vista con granello di sabbia”

Riletture
a cura di Luigia Sorrentino

Wislawa Szymborska, “Vista con granello di sabbia
di Giorgio Galli

Il problema della spaccatura fra l’io senziente (e pensante) e le cose è un antico problema. Ma, come molti antichi problemi, è rimasto insoluto ed anzi il progresso scientifico lo ha reso financo più complesso. Se i medioevali distinguevano fra una res e una vox, se Kant scindeva il fenomeno dal noumeno, oggi abbiamo il neurologo Rudolph Linas, che da qualche anno bandisce una verità sconvolgente: che quelli che noi chiamiamo “oggetti” in realtà non esistono, che i nostri sensi in realtà entrano in contatto con alcuni, pochi campi di forza elettromagnetici e ricostruiamo il mondo a partire da pochi dati fallaci; che, in definitiva, “vedere è come sognare”. Ma intanto, per secoli e secoli, l’essere umano ha non solo “ricostruito” il mondo sulla base dei sensi e della mente, ha non solo, adamiticamente, “dato un nome alle cose”, ma ha anche attribuito loro una personalità. Nessuno, fra quanti mi leggono, non ha mai detto “Se questi muri potessero parlare”, “Questa è la casa che mi ha visto crescere”. Rimane in noi un fondo panteista che ci porta ad animare gli oggetti. Non riusciamo a concepire un’esistenza priva d’intelligenza e sensazioni. Non riusciamo a concepire un’esistenza priva di vita. Litigare col navigatore o col computer è solo la proiezione, nel presente tecnologico, di un bisogno ancestrale: quello di dare un anima all’universo. Continua a leggere

A ‘Dire poesia’, Natalia Molebatsi: contro tutte le guerre

Domenica 6 maggio, a Palazzo del Monte ViArt di Vicenza, arriva al quarto appuntamento la rassegna dedicata alla parola poetica DAL SUDAFRICA, NATALIA MOLEBATSI CONTRO TUTTE LE GUERRE: A DIRE POESIA LA PAROLA È MUSICA.

L’evento è organizzato in collaborazione con Vicenza Jazz. Con l’autrice il contrabbassista Simone Serafini e le fotografie di Pino Ninfa

È considerata una delle voci poetiche sudafricane più importanti della generazione del post-apartheid; il suo percorso artistico sperimenta incroci tra canto e recitazione, tra generi e forme di espressione differenti, ed è caratterizzato dall’impegno contro tutte le guerre e tutte le discriminazioni: la prossima protagonista di Dire Poesia 2012 sarà Natalia Molebatsi, giovane spoken word artist (artista della parola parlata) originaria di Tembisa (Sudafrica). Continua a leggere

Cesare Viviani

 

Si internerisce il cuore
di fronte all’immobilità di un corpo.
“Oh non mi riconosco nelle parole
di chi gusta il potere!”
Passarono le guerre,
ma non sulla terra, in aria.
E la distruzione fu immaginata, non fatta.
La ferocia induce l’amore,
è bene dirlo.
Così, in un interrogativo, si racchiude
la vita: qual è il mio dio,
qual è il mio nemico?

da: Credere all’invisibile (Einaudi 2009)
(Nella foto, Cesare Viviani a cui è stato conferito, tra gli altri, il Premio P.E.N 2009)

Cesare Viviani è nato a Siena nel 1947. Vive a Milano. I suoi libri di poesia sono: L’ostrabismo cara (Feltrinelli, 1973), Piumana (Guanda 1977), L’amore delle parti (Mondadori 1981), Summulae (Scheiwiller 1983), Merisi (Mondadori 1986), Preghiera nel nome (Mondadori 1990), L’opera lasciata sola (Mondadori 1993), Cori non io (Crocetti, 1994),  Una comunità degli animi (Mondadori 1997), Silenzio dell’universo (Einaudi 2000), Passanti (Mondadodori 2002), La forma della vita (Einaudi, 2005),  un’antologia dei suoi testi poetici, Poesie, (Oscar Mondadori 2003), Credere all’invisibile (Einaudi, 2009).