Nuccio Ordine, “L’utilità dell’inutile”

utilita_inutileNon è vero – neanche in tempo di crisi – che è utile solo ciò che produce profitto. Esistono, nelle democrazie mercantili, saperi ritenuti “inutili” che invece si rivelano di una straordinaria utilità. In questo brillante e originale saggio, Nuccio Ordine attira la nostra attenzione sull’utilità dell’inutile e sull’inutilità dell’utile. Attraverso le riflessioni di grandi filosofi (Platone, Aristotele, Zhuang-zi, Pico della Mirandola, Montaigne, Bruno, Campanella, Bacone, Kant, Tocqueville, Newman, Poincaré, Heidegger, Bataille) e di grandi scrittori (Ovidio, Dante, Petrarca, Boccaccio, Alberti, Ariosto, Moro, Shakespeare, Cervantes, Milton, Lessing, Leopardi, Hugo, Gautier, Dickens, Herzen, Baudelaire, Stevenson, Kakuzo Okakura, García Lorca, García Márquez, Ionesco, Calvino, Foster Wallace), Nuccio Ordine mostra come l’ossessione del possesso e il culto dell’utilità finiscano per inaridire lo spirito, mettendo in pericolo non solo le scuole e le università, l’arte e la creatività, ma anche alcuni valori fondamentali come la dignitas hominis, l’amore e la verità. Continua a leggere

Ritratti di Poesia 2015

Invito email Ritratti 2015[1]

Roma, 5 febbraio 2015, Tempio di Adriano, Piazza di Pietra

ore 9.30 – 20.00

PROGRAMMA

 9,30 – 10,45 Caro poeta

Daniela Attanasio, Franco Buffoni, Maria Grazia Calandrone, Elio Pecora e Luigia Sorrentino incontrano gli studenti dei licei romani De Sanctis, Kant, Machiavelli, Virgilio e Visconti


10,45 – 11,15 Poetry Slam (prima manche)

Data ufficiale del campionato nazionale di Poetry Slam L.I.P.S. – Lega Italiana Poetry Slam Continua a leggere

In Russia un duello letterario sfocia in omicidio

Dostoevskij_1863Il grande dilemma: “E’ superiore la poesia alla prosa o la prosa alla poesia?” In Russia la disputa su questo argomento è sfociata in un omicidio. E’ successo a Irbit, nella regione di Sverdlosk, sui monti Urali.
Un uomo di 67 anni ci ha rimesso la vita, ucciso dal suo più giovane inquilino, dopo che tra i due era scoppiata una lite sul tema di quale fosse il miglior genere letterario: “La poesia o la prosa?” 
La persona uccisa è uno scrittore dilettante, ha scritto piccoli articoli e racconti, pubblicati da un quotidiano locale. Il giovane al quale aveva affittato l’appartamento, preferiva lungamente la poesia alla prosa, e si sentiva “poeta”. Entrambi al momento del delitto, erano ubriachi. Ora il giovane rischia fino a 15 anni di reclusione per omicidio.
In Russia non è la prima volta che i duelli intellettuali si concludano con uno spargimento di sangue, come attestano anche le opere di Fëdor Michajlovič Dostoevskij. A settembre scorso, un uomo, a Rostov Sul Don, ha sparato a un compagno davanti a un chiosco di birre dopo una lite furiosa avente ad oggetto il grande filosofo Immanuel Kant.

Wislawa Szymborska, “Vista con granello di sabbia”

Riletture
a cura di Luigia Sorrentino

Wislawa Szymborska, “Vista con granello di sabbia
di Giorgio Galli

Il problema della spaccatura fra l’io senziente (e pensante) e le cose è un antico problema. Ma, come molti antichi problemi, è rimasto insoluto ed anzi il progresso scientifico lo ha reso financo più complesso. Se i medioevali distinguevano fra una res e una vox, se Kant scindeva il fenomeno dal noumeno, oggi abbiamo il neurologo Rudolph Linas, che da qualche anno bandisce una verità sconvolgente: che quelli che noi chiamiamo “oggetti” in realtà non esistono, che i nostri sensi in realtà entrano in contatto con alcuni, pochi campi di forza elettromagnetici e ricostruiamo il mondo a partire da pochi dati fallaci; che, in definitiva, “vedere è come sognare”. Ma intanto, per secoli e secoli, l’essere umano ha non solo “ricostruito” il mondo sulla base dei sensi e della mente, ha non solo, adamiticamente, “dato un nome alle cose”, ma ha anche attribuito loro una personalità. Nessuno, fra quanti mi leggono, non ha mai detto “Se questi muri potessero parlare”, “Questa è la casa che mi ha visto crescere”. Rimane in noi un fondo panteista che ci porta ad animare gli oggetti. Non riusciamo a concepire un’esistenza priva d’intelligenza e sensazioni. Non riusciamo a concepire un’esistenza priva di vita. Litigare col navigatore o col computer è solo la proiezione, nel presente tecnologico, di un bisogno ancestrale: quello di dare un anima all’universo. Continua a leggere

‘Le ceneri di Gramsci’ nel Cimitero dei poeti alla Piramide Cestia

Chi di voi ha mai visitato il Cimitero Protestante Acattolico di Roma, il cimitero degli artisti e dei poeti, luogo in cui sono conservate le ceneri di Antonio Gramsci?

Mi piacerebbe invitarvi a effettuare il prima possibile la visita, perché – ve lo assicuro –  è uno dei luoghi più affascinanti di Roma.

Nel Cimitero, abitato da gatti di ogni colore,  vi sono anche le spoglie mortali di molti altri uomini e donne di lettere, poeti, scrittori, politici, artisti e filosofi protestanti o, in generale, non cattolici. La splendida enclave inglese sorse tra le mura aureliane e la Piramide Cestia alla fine del Settecento. Continua a leggere