Valerio Rocco Orlando, “Portami al Confine”

valerio-rocco-orlando

Sabato 29 ottobre 2016 alle ore 18 il MUSMA festeggia i suoi dieci anni con l’inaugurazione della personale dell’artista milanese Valerio Rocco Orlando, mostra concepita come una scultura sociale che coinvolgerà visitatori e comunità materana.

Il 14 ottobre 2006 nasceva il MUSMA, il Museo della Scultura di Matera, progettato e realizzato dalla Fondazione Zétema di Matera, con l’allestimento del critico d’arte Giuseppe Appella e dell’architetto Alberto Zanmatti. Le generose donazionidi artisti, collezionisti, galleristi, critici d’arte e privati cittadini alla Fondazione Zetema hanno reso possibile la nascita di una collezione permanente di gran pregio che di anno in anno cattura e affascina un numero crescente di visitatori. Continua a leggere

In memoria di te, Idolina Landolfi

In memoria di te: Idolina Landolfi
a cura di Luigia Sorrentino

Idolina Landolfi è stata scrittrice, traduttrice e critica letteraria italiana. Primogenita di Tommaso Landolfi, è nata a Roma il 19 maggio del 1958. Come suo padre si è laureata a Firenze (lui in slavistica, lei in italianistica) e ha vissuto parte dell’infanzia e della adolescenza a Sanremo e a Venezia. Al Gabinetto Vieusseux si è occupata della collezione periodici, ha pubblicato scritti di critica letteraria su «La Stampa», «La Repubblica», «Il Mattino», «Il Giornale» (al tempo della direzione Montanelli). Saggi e novelle sono usciti su Paragone», «Nuovi Argomenti», «Michelangelo», «Panta», «Molloy».« È autrice dei romanzi Attacchi d’amore (con Ester Pes) uscito nel 1996 e I Litiosauri con Laterza nel 1998; delle raccolte di racconti Sotto altra stella edito da Campanotto nel 1996 e Scemo d’amore con Empiria nel 1998.

Continua a leggere

Franco Arminio, Cartoline dai morti

Altre scritture a cura di Luigia Sorrentino

Mi era proprio sfuggito il libro di Franco Arminio ‘Cartoline dai morti’  pubblicato da Ginevra Bompiani nel 2010 nella collana gransasso nottetempo (euro 8,00).
Un libro che vale la pena leggere, per due ragioni fondamentali. La prima: per la brevità e la densità della scrittura; la seconda: perché è un libro che lontanamente rimanda – senza esagerazioni – a un’altra lettura, all’antologia di Spoon River dell’americano Edgar Lee Masters pubblicata tra il 1914 e il 1915 con ogni poesia scritta in forma di epitaffio.
La scrittura di Arminio si ‘stringe sulla pagina’, è un’altra scrittura – né poesia, né prosa – è una lingua che solo alcuni poeti riescono a raggiungere.
Franco Arminio dedica questi testi al padre “che non ha più bocca a quest’ora/ e non ha più dormito/ dal giorno della sua morte”.
(Luigia Sorrentino) Continua a leggere