Taras Ševčenko, “amata Ucraina”

Taras Ševčenko, Autoritratto

Заповіт

Як умру, то поховайте
Мене на могилі
Серед степу широкого
На Вкраїні милій,
Щоб лани широкополі,
І Дніпро, і кручі Було видно,
було чути, Як реве ревучий.

Як понесе з України
У синєє море
Кров ворожу… отойді я
І лани і гори —
Все покину, і полину
До самого Бога
Молитися… а до того
Я не знаю Бога.

Поховайте та вставайте,
Кайдани порвіте
І вражою злою кров’ю
Волю окропіте.
І мене в сем’ї великій,
В сем’ї вольній, новій,
Не забудьте пом’янути
Незлим тихим словом.

Taras Ševčenko

TESTAMENTO

Quando sarò morto, seppellitemi
In mezzo a un’ampia steppa
Nella mia amata Ucraina,

La scogliera sprofondata nel Dnepr,
Che i miei occhi potevano vedere,
Le mie orecchie sentivano
Il possente fiume ruggire.

Quando l’Ucraina trasporterà
nel mare blu
il sangue del nemico
allora me ne andrò
lascerò queste colline
e questi campi fertili —
li lascerò e salirò a Dio
per pregare… Ma fino a quel giorno
non so nulla di Dio.

Oh seppellitemi, poi alzatevi
Spezzate le pesanti catene
E spargete il sangue dei tiranni
Sulla libertà che avete conquistato.
Nella nuova grande famiglia,
La famiglia dei liberi,
Con parole gentili e tranquille
Ricordatevi anche di me.

(Traduzione dall’inglese di Luigia Sorrentino)

Taras Ševčenko, 25 December 1845, Pereiaslav Continua a leggere

Performance, “Il testamento di Anita Garibaldi” di V. Zeichen

Appuntamento


“IL TESTAMENTO DI ANITA GARIBALDI” DI VALENTINO ZEICHEN (nella foto di Dino Ignani).
Performance poetico-teatrale di ANNA RITA CHIERICI
Ideazione scenica di Anna Rita Chierici

6 giugno 2012
ore 19.30

replica
ore 20.30

Galleria O
Via dell’Arancio 49
(Fontanella Borghese)
Roma

Giorgio Caproni, nel 2012 ricorre il centenario dalla nascita

Alla vigilia del centenario della nascita del poeta Giorgio Caproni (Livorno, 7 gennaio 1912 – Roma, 22 gennaio 1990), qui accanto ritratto da Dino Ignani, il figlio, Attilio Mauro Caproni, 70 anni, professore ordinario di bibliografia all’Università degli Studi di Udine, sfata i ricorrenti pregiudizi dell’interpretazione critica sul padre. “Giorgio Caproni era devoto a Maria e andava regolarmente a messa ogni domenica, così come recitava quotidianamente le preghiere.

“Per Giorgio Caproni” è il titolo del “Quaderno” che la rivista “Studi cattolici” dedica al grande poeta nel centenario della nascita. Continua a leggere